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22/07/20 - CdM - Cozzi: Un segnale lanciato alla città

Le ultime news, prese da fonti ufficiali quali siti (non blog) giornali o tv riguardanti il Bari e tutto sul calciomercato: acquisti, cessioni, o semplici interessamenti. Il formato di un nuovo argomento deve essere del tipo GG/MM/AA - TITOLO.

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U.C.N. PALO

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22/07/20 - CdM - Cozzi: Un segnale lanciato alla città

Messaggioda U.C.N. PALO » mer lug 22, 2020 8:00


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UN SEGNALE
LANCIATO
ALLA CITTÀ


di Michele Cozzi

È l’ora della verità per
il Bari calcio.
Stasera in Emilia
Romagna, nella
finalissima contro
la Reggiana, il Bari si gioca
il presente e una buona
parte di futuro. Dopo due
anni tribolati nei campi
polverosi della D e poi della
C, l’ultimo atto rappresenta
l’occasione per tornare a
riveder le stelle. Perché una
partita di calcio non è solo
una partita di calcio. C’è
molto altro: soldi, introiti
tv, flussi turistici.
Una città in attesa e una
tifoseria calda hanno fatto
proprio il progetto di Luigi
De Laurentiis il quale,
proprio in queste ore, è
tornato a prospettare per il
Bari un futuro che possa
rimarcare quello del Napoli,
squadra che da anni è nei
piani alti del calcio
nazionale. Un presidente
atipico, che con coraggio ha
abbracciato il progetto della
rinascita calcistica del Bari.
E che diversamente dal
padre Aurelio, che a volte si
lancia nel teatrino del calcio
parolaio, ha scelto un
apparente basso profilo,
privilegiando i fatti.
Sicuramente, non è poco.
Così, se a Napoli Aurelio è
entrato a volte in rotta di
collisione con la tifoseria
che gli rimprovera persino
troppo rigore nella gestione
del club, Luigi a Bari ha
costruito uno stile che non
dispiace ai tifosi e alla
società civile della città. Un
presidente venuto da
un’altra regione per
supplire alle manchevolezze
del sistema imprenditoriale
barese.
È bene non dimenticare
le tormentate vicende degli
imprenditori, dopo i
Matarrese, che si sono
avvicinati al Bari, con esiti
nefasti. Con fallimenti
calcistici e non solo.
De Laurentiis, invece, è venuto
a Bari, cogliendo le potenzialità
della città e di una
piazza che conta, che ha fame
di grande calcio, ma ci ha
messo del suo. Un imprenditore
che dà e che non solo
prende. Un’anomalia in una
città in cui la grande impresa
non sembra disposta a discostarsi
molto dai propri interessi.
A partire dalla vicissitudini
della Banca Popolare di
Bari, con le proteste di migliaia
di azionisti che scendono in
piazza chiedendo di avere indietro
il denaro investito in
azioni della banca. Un monumento
dell’economia barese
costretto prima al commissariamento
e poi al salvataggio
di Stato. Così come gli imprenditori
locali non si sono
fatti vedere nemmeno per il
salvataggio della Gazzetta del
Mezzogiorno, lasciata al suo
destino. E così è accaduto anche
dinanzi alla chiusura di
storiche aziende dell’area industriale
o per negozi che
hanno fatto la storia commerciale
della città.
Uno dopo l’altro, pezzi storici
di Bari stanno chiudendo.
Si dirà: è il capitalismo, bellezza.
Ma il mercato è tale,
quando ad un’impresa che
chiude ne segue una nuova
che occupa quello spazio. A
Bari, invece, da tempo la classe
imprenditoriale non riesce
a dimostrare di essere classe
dirigente, unendo il proprio
successo imprenditoriale, come
è giusto che sia, con quello
del proprio territorio di riferimento.
Da quando l’imprenditoria
barese non riesce a lasciare la
propria impronta nei processi
di sviluppo della città? Eppure,
non mancano i talenti e le
risorse (con imprese che hanno
fatturati milionari) per potere
svolgere un ruolo progressivo.
Ma non tira un’aria
buona. Tutti rinchiusi nel
proprio particulare. Certo, la
crisi si fa sentire, soprattutto
nella fase post-pandemia, ma
occorre avere più coraggio e
di guardare al di là dell’immediato.
L’attuale presidente del Bari,
che comunque non è un
mecenate, né gli si può chiedere
di diventarlo, mostra
un’attitudine nuova a queste
latitudini, un approccio positivo,
senza lamenti, per conseguire
la necessaria sintonia
tra impresa (cioè la squadra) e
ambiente. Ha speso soldi,
non pochi per la C, dimostrando
di avere un progetto
di lunga durata. La speranza è
che stasera si chiuda positivamente
il secondo atto di De
Laurentiis, dopo la promozione
dalla D alla C, con la risalita
in B. Ma in ogni caso si è aperto
un nuovo percorso. Una lezione
per la città.


Corriere del Mezzogiorno

fabinf

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Re: 22/07/20 - CdM - Cozzi: Un segnale lanciato alla città

Messaggioda fabinf » mer lug 22, 2020 9:11


Quando guardo il volto del Presidente mi si scatenano le endorfine.
Comunque vada, grazie per questa serata che solo due estati fa allo stadio della vittoria era un miraggio
:love:
grazie anche a Decaro per aver fatto la scelta giusta... off-topic, non solo sul calcio

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Re: 22/07/20 - CdM - Cozzi: Un segnale lanciato alla città

Messaggioda U.C.N. PALO » mer lug 22, 2020 9:15


fabinf ha scritto:Quando guardo il volto del Presidente mi si scatenano le endorfine.
Comunque vada, grazie per questa serata che solo due estati fa allo stadio della vittoria era un miraggio
:love:
grazie anche a Decaro per aver fatto la scelta giusta... off-topic, non solo sul calcio


messaggi da stampare :respect:
vanno ringraziati aldilà dell'esito finale (sgrat)

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Re: 22/07/20 - CdM - Cozzi: Un segnale lanciato alla città

Messaggioda 35007 » mer lug 22, 2020 15:01


Bari ormai a livello imprenditoriale è diventato uno strazio, quando penso alla fantomatica cordata di presunti imprenditori baresi che volevano rilevare il Bari mi vengono i brividi
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