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25/10/22 - Bari, chiodo fisso: riconquistare il San Nicola

Le ultime news, prese da fonti ufficiali quali siti (non blog) giornali o tv riguardanti il Bari e tutto sul calciomercato: acquisti, cessioni, o semplici interessamenti. Il formato di un nuovo argomento deve essere del tipo GG/MM/AA - TITOLO.

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25/10/22 - Bari, chiodo fisso: riconquistare il San Nicola

Messaggioda Phantomas » mar ott 25, 2022 14:49


Calcio, il Bari ha un chiodo fisso: riconquistare il San Nicola
Due pareggi, una sconfitta e una sola vittoria in quattro partite in casa

25 Ottobre 2022 - Davide Lattanzi

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BARI - Il San Nicola per riprendere a volare. È scattata la settimana «corta» del Bari: venerdì i biancorossi giocheranno l’anticipo con la Ternana. Una gara «diversa» dalle altre, perché forse non potrà essere affrontata con la stessa spensieratezza dai biancorossi, reduci da tre stop di fila tra campionato e Coppa Italia. La classifica resta più che buona (quarto posto a quota 18 punti, insieme alla Reggina, ad una sola lunghezza dalla stessa Ternana e a tre dalla coppia di vetta Frosnone-Genoa), ma ora occorre un segnale. Per evitare che la parola «crisi» non entri nemmeno di striscio nell’ambiente barese. Lo stadio di casa dovrebbe essere un conforto, un’arma in più, la spinta a reagire fornita da un pubblico senza eguali. Ma il condizionale è d’obbligo. Perché fin qui, i Galletti hanno ottenuto un rendimento migliore in trasferta, rispetto a quello delle mura amiche.

UNA SOLA VITTORIA - Su quattro tentativi, la truppa di Michele Mignani ha centrato l’appuntamento con i tre punti in una sola occasione. Ovvero, il roboante 6-2 rifilato al Brescia. Prima dell’abbuffata contro i lombardi, erano stati incassati due pareggi: 1-1 all’esordio interno con il Palermo (nell’incontro che detiene il record assoluto di pubblico in serie B con 35.377 spettatori), quindi il 2-2 con la Spal, con tanti rimpianti per aver subito la rimonta ferrarese dopo aver concluso il primo tempo sul doppio vantaggio. Quindi, la goleada sulle Rondinelle e lo stop (0-2) con l’Ascoli: il primo dei tre ko di fila rimediati in otto giorni. Totale, cinque punti. Nella classifica relativa al rendimento interno, il Bari sarebbe addirittura quartultimo (è secondo, invece, nella graduatoria esterna con 13 punti, preceduto dal Genoa a 15), insieme a Pisa e Ascoli. Peggio hanno fatto soltanto Benevento e Perugia con quattro, nonché il Venezia con uno. E’ pur vero che i biancorossi sono tra le squadre ad aver fin qui frequentato meno le mura amiche: soltanto Genoa e Cosenza hanno disputato quattro gare casalinghe come i Galletti, ottenendo, però, sei punti. La marcia, in definitiva, va cambiata. E alla svelta.

UNA TENDENZA LONTANA - Il Bari di Mignani, in fondo, ha sempre avuto una maggiore predisposizione esterna. Se si considerano le gare effettivamente disputate nel 2021-22 (in serie C), i Galletti avrebbero raccolto 79 punti complessivi, di cui 40 in casa e 39 in trasferta. Un score quasi paritario che, da un lato dimostra come la squadra affrontasse le gare con lo stesso atteggiamento sia al San Nicola, sia fuori, ma dall’altro confermerebbe che lo stadio amico non fosse un reale valore aggiunto. I biancorossi, peraltro, nello scorso torneo hanno perso in campionato tre volte in casa e due in trasferta. Ma aggiungendo competizioni come la Coppa Italia di C e la Supercoppa di C, gli stop casalinghi salgono a cinque, mentre quelli esterni restano invariati.

QUESTIONE DI CARATTERISTICHE? - Non è un mistero: la formazione pugliese ha precise peculiarità. E’ un complesso dalle qualità tecniche elevate (addirittura fuori categoria in C, ma di cifra medio-alta pure in B), portato al gioco a viso aperto, abile a sfruttare gli spazi e la profondità grazie alle doti di buona parte dei suoi interpreti: basti citare Folorunsho e Cheddira (ovvero i trascinatori di questo avvio di torneo), ma anche Maita, D’Errico, Salcedo, Ricci, ovvero tutta gente che si esalta se ha campo da sfruttare con la corsa o l’abilità nel dribbling. Ma se in trasferta non manca l’opportunità di trovare avversari ugualmente disposti alla sfida colpo su colpo, al San Nicola non sono poche le formazioni che vengono a chiudersi, badando essenzialmente a difendersi, nella speranza di strappare almeno un punticino. La strategia attuata dall’Ascoli, ad esempio, rispecchia modalità già viste più volte in Lega Pro. Il Bari, in tali situazioni, fatica di più, non essendo il complesso «fisico» per eccellenza e non avendo molti specialisti nel gioco aereo, soprattutto tra le punte. Per accelerare il passo, quindi, servirà trovare fonti di gioco alternative: non farsi prendere dalla frenesia, attendere con furbizia il momento per colpire, magari sfruttare meglio le palle inattive che fin qui hanno portato (rigori esclusi) appena due gol sui 18 realizzati. Soprattutto, occorre coinvolgere altri interpreti in fase realizzativa, imparando a prescindere dai soli Cheddira e Antenucci. Così come un contributo determinante può arrivare dai subentranti: il Bari ha una rosa profonda, di ben 28 elementi. Fin qui, il solo Scheidler ha segnato partendo dalla panchina, mentre Salcedo ha fornito un paio di assist. Ma nel calcio delle cinque sostituzioni, si può essere decisivi anche in una porzione di match.

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lascrocca

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Re: 25/10/22 - Bari, chiodo fisso: riconquistare il San Nico

Messaggioda lascrocca » mer ott 26, 2022 12:11


Questo è l’errore che non devono fare, mettere in testa un chiodo fisso, tutto filava alla grande finché erano spensierati e liberi dall’obbligo di vincere a tutti i costi.
Tra Lallero e tra Lalla', ma anche Firu li' e Firu la'!


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