Solobari.it

Senza troppi giri di parole, ci ritroviamo in una situazione assurda e surreale figlia di una gestione approssimativa che contestiamo da mesi a seguito di silenzi, dichiarazioni e atteggiamenti sbagliati. Sul banco degli imputati, tutti i componenti della società, la squadra e gli allenatori che si sono avvicendati sulla panchina. Non si salva nessuno:

- La presidenza, espressione di questo cancro chiamato Multiproprietà (ricordiamo: non siamo secondi a nessuno)
- Il DS, che ha sempre esternato dichiarazioni di circostanza che i fatti hanno puntualmente smentito. Ingaggio di calciatori non idonei alla causa Bari con un mercato basato sul risparmio ma non per questo esente da colpe.
- La squadra, che oltre ad aver reso la vita difficile ai tre allenatori fin qui bruciati, ha sfoderato prestazioni scadenti.

Il clima di contestazione e pressione, purtroppo, non ha dato gli effetti sperati, sebbene attaccamento e partecipazione da parte nostra non siano mai mancati (basta vedere le presenze in casa e fuori). Ora chi scende in campo avrà l'obbligo di lottare: su ogni pallone, da ULTRAS e senza mezzi termini. Chi non crede, si può fare da parte.

Ai tifosi da tastiera e soprattutto ai giornalisti diciamo: basta disfattismo. Ci sono ancora 15 punti. Dobbiamo salvarci. Cerchiamo di mettere un punto e ripartire con una narrazione diversa. Ricordate: le vostre "penne", le vostre tastiere, le vostre parole pesano come macigni sull'umore di una piazza che sa dare così come sa togliere, ma passionale come poche in Italia.

Adesso abbiamo il dovere di mettere da parte il rancore e di cercare di fare il possibile per salvare la categoria. Fa male dirlo, ma non abbiamo scelta: se proprio dobbiamo retrocedere, dobbiamo farlo con la consapevolezza e la dignità di aver dato tutto sugli spalti e fino all'ultimo secondo.
Da qui alla fine, bisogna provarci, bisogna cantare e sostenere maglia e città. Sostenere.
Basta fischi e lamentele al primo passaggio sbagliato. Ci aspetta un finale di stagione rovente: stringiamoci. Difendiamo la categoria.

Bari siamo noi e qui non c'è più posto per chi crede che la serie B per Bari sia "motivo di vanto" o possa prendere per il culo la città!
Gli stessi, che vedono il calcio solo come un business, ignorandone sentimenti, passioni, campanili. Ignoriamoli, cantando più forte. A fine stagione, tireremo le somme. Presidente, direttore e calciatori sono di passaggio, NOI...ci saremo sempre.

Nel nome di Bari, avanti vecchia stella del sud !

Dopo le prime uscite a vuoto di questo campionato avete lasciato la curva vuota esponendo uno striscione "meritereste questo". Ebbene sì, meritano questo, senza se e senza ma, per chi ha rubato la nostra passione e stuprato i nostri colori. Sarebbe bellissimo uno strappo già da sabato, lasciare vuota la curva, in quella che sarebbe un na partita decisiva se in campo scendesse il Bari e non il Napoli B.
Non farò come molti il ricchione con il culo degli altri chiedendovi di dare una lezione a chi se la merita, ma vi chiedo banalmente di fare quello che io e tanti abbiamo già deciso di fare.
Per la nostra dignità, per i nostri colori, per tornare a riavere il nostro Bari, ABBANDONATE questo aborto!

Pino ha scritto:Senza troppi giri di parole, ci ritroviamo in una situazione assurda e surreale figlia di una gestione approssimativa che contestiamo da mesi a seguito di silenzi, dichiarazioni e atteggiamenti sbagliati. Sul banco degli imputati, tutti i componenti della società, la squadra e gli allenatori che si sono avvicendati sulla panchina. Non si salva nessuno:

- La presidenza, espressione di questo cancro chiamato Multiproprietà (ricordiamo: non siamo secondi a nessuno)
- Il DS, che ha sempre esternato dichiarazioni di circostanza che i fatti hanno puntualmente smentito. Ingaggio di calciatori non idonei alla causa Bari con un mercato basato sul risparmio ma non per questo esente da colpe.
- La squadra, che oltre ad aver reso la vita difficile ai tre allenatori fin qui bruciati, ha sfoderato prestazioni scadenti.

Il clima di contestazione e pressione, purtroppo, non ha dato gli effetti sperati, sebbene attaccamento e partecipazione da parte nostra non siano mai mancati (basta vedere le presenze in casa e fuori). Ora chi scende in campo avrà l'obbligo di lottare: su ogni pallone, da ULTRAS e senza mezzi termini. Chi non crede, si può fare da parte.

Ai tifosi da tastiera e soprattutto ai giornalisti diciamo: basta disfattismo. Ci sono ancora 15 punti. Dobbiamo salvarci. Cerchiamo di mettere un punto e ripartire con una narrazione diversa. Ricordate: le vostre "penne", le vostre tastiere, le vostre parole pesano come macigni sull'umore di una piazza che sa dare così come sa togliere, ma passionale come poche in Italia.

Adesso abbiamo il dovere di mettere da parte il rancore e di cercare di fare il possibile per salvare la categoria. Fa male dirlo, ma non abbiamo scelta: se proprio dobbiamo retrocedere, dobbiamo farlo con la consapevolezza e la dignità di aver dato tutto sugli spalti e fino all'ultimo secondo.
Da qui alla fine, bisogna provarci, bisogna cantare e sostenere maglia e città. Sostenere.
Basta fischi e lamentele al primo passaggio sbagliato. Ci aspetta un finale di stagione rovente: stringiamoci. Difendiamo la categoria.

Bari siamo noi e qui non c'è più posto per chi crede che la serie B per Bari sia "motivo di vanto" o possa prendere per il culo la città!
Gli stessi, che vedono il calcio solo come un business, ignorandone sentimenti, passioni, campanili. Ignoriamoli, cantando più forte. A fine stagione, tireremo le somme. Presidente, direttore e calciatori sono di passaggio, NOI...ci saremo sempre.

Nel nome di Bari, avanti vecchia stella del sud !

giusto cosi', salvare la categoria ad ogni costo

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quindi riassumendo alla fine la colpa di questo schifo sono dei tifosi non ultras (lasciamo stare i giornalisti che non si sono proprio pronunciati come al solito), senza dimenticare che la contestazione l'hanno lanciata loro, gli insulti sono partiti da loro, la decisione di abbandonare cori e vessilli l'hanno sempre presa loro, le minacce ai giocatori (se andiamo in c vi faremo un culo così) è sempre partito da loro e ora vengono anche a farci la morale

Salvare la B (e su questo siamo tutti d'accordo) mal si concilia, se lor signori permettono, con il coro intonato a Como "che importa se sta arrivando la retrocessione"...se poi dire e fare tutto e il contrario di tutto è la norma, io alzo semplicemente le mani. A questo punto, muoia (o sopravviva) Sansone con tutti i Filistei.

Purtroppo il discorso è molto semplice o si abbandona tutto in coerenza alla presa di distanza da questo obbrobrio della multiproprietà o la si abbraccia considerandola una proprietà come tutte le altre attendendo il momento buono per trarne il vantaggio e quindi si continua a seguire come nulla fosse.
Tertium non datur, diventa solo un'arrampicata sugli specchi di chi vuole essere attaccato alla maglia senza rendersi conto che gli è stata scippata.

u'pregamuert ha scritto:quindi riassumendo alla fine la colpa di questo schifo sono dei tifosi non ultras (lasciamo stare i giornalisti che non si sono proprio pronunciati come al solito), senza dimenticare che la contestazione l'hanno lanciata loro, gli insulti sono partiti da loro, la decisione di abbandonare cori e vessilli l'hanno sempre presa loro, le minacce ai giocatori (se andiamo in c vi faremo un culo così) è sempre partito da loro e ora vengono anche a farci la morale

Sono ridicoli!!! Si sono smascherati ..con questo comunicato di pulcinella solo un rincoglionito non capisce che sono schiavi di questa società!!!
Mo' la colpa è dei tifosi da tastiera ...
Quatt pagliacci..!

u'pregamuert ha scritto:quindi riassumendo alla fine la colpa di questo schifo sono dei tifosi non ultras (lasciamo stare i giornalisti che non si sono proprio pronunciati come al solito), senza dimenticare che la contestazione l'hanno lanciata loro, gli insulti sono partiti da loro, la decisione di abbandonare cori e vessilli l'hanno sempre presa loro, le minacce ai giocatori (se andiamo in c vi faremo un culo così) è sempre partito da loro e ora vengono anche a farci la morale

Condivido. Questo comunicato è il festival dell'ipocrisia. Comprendo che si voglia cercare di ricompattare l'ambiente, va bene, ci può stare, ma che bisogno c'era di colpevolizzare i tifosi "normali" e i giornalisti (alcuni giornalisti, perché secondo me l'accusa è rivolta soprattutto a Michele Salomone e Claudia Carbonara)? Se volevano davvero compattare l'ambiente, per prima cosa dovevano evitare l'atteggiamento di "noi altri" e "voi altri"... La prima cosa è il rispetto, il rispetto di tutti, il rispetto di tutte le posizioni e di tutte le forme di contestazione.
Firmato, Un leone da tastiera.

nik ha scritto:

u'pregamuert ha scritto:quindi riassumendo alla fine la colpa di questo schifo sono dei tifosi non ultras (lasciamo stare i giornalisti che non si sono proprio pronunciati come al solito), senza dimenticare che la contestazione l'hanno lanciata loro, gli insulti sono partiti da loro, la decisione di abbandonare cori e vessilli l'hanno sempre presa loro, le minacce ai giocatori (se andiamo in c vi faremo un culo così) è sempre partito da loro e ora vengono anche a farci la morale

Condivido. Questo comunicato è il festival dell'ipocrisia. Comprendo che si voglia cercare di ricompattare l'ambiente, va bene, ci può stare, ma che bisogno c'era di colpevolizzare i tifosi "normali" e i giornalisti (alcuni giornalisti, perché secondo me l'accusa è rivolta soprattutto a Michele Salomone e Claudia Carbonara)? Se volevano davvero compattare l'ambiente, per prima cosa dovevano evitare l'atteggiamento di "noi altri" e "voi altri"... La prima cosa è il rispetto, il rispetto di tutti, il rispetto di tutte le posizioni e di tutte le forme di contestazione.
Firmato, Un leone da tastiera.

Esatto.
Salomone è sempre stato contro dela ..e le sue domande scomode mandavano in bestia il bambino luigi.
È palese che questo comunicato gli è stato DETTATO..come a scuola .
Che bella figura davanti ai vari movimenti ultras di Italia ...pure quelli del Sassuolo ( che non so se hanno una decina di tifosi ) stanno ridendo...mamma mia che grandi gli Ultras Bari!!

Pino ha scritto:La squadra, che oltre ad aver reso la vita difficile ai tre allenatori fin qui bruciati, ha sfoderato prestazioni scadenti.

Pino ha scritto:Adesso abbiamo il dovere di mettere da parte il rancore e di cercare di fare il possibile per salvare la categoria. Fa male dirlo, ma non abbiamo scelta: se proprio dobbiamo retrocedere, dobbiamo farlo con la consapevolezza e la dignità di aver dato tutto sugli spalti e fino all'ultimo secondo.
Da qui alla fine, bisogna provarci, bisogna cantare e sostenere maglia e città. Sostenere.
Basta fischi e lamentele al primo passaggio sbagliato. Ci aspetta un finale di stagione rovente: stringiamoci. Difendiamo la categoria.

Ok, quindi perdoniamo i ragazzi per averci regalato prestazioni scadenti (d'altronde mancano solo 5 partite, c'è ancora tempo per salvarci) e sosteniamoli fino alla fine anche se non hanno voglia di giocare e non vedono l'ora che finisca il campionato per rientrare nelle loro basi.
Viva la coerenza

Pino ha scritto:Senza troppi giri di parole, ci ritroviamo in una situazione assurda e surreale figlia di una gestione approssimativa che contestiamo da mesi a seguito di silenzi, dichiarazioni e atteggiamenti sbagliati. Sul banco degli imputati, tutti i componenti della società, la squadra e gli allenatori che si sono avvicendati sulla panchina. Non si salva nessuno:

- La presidenza, espressione di questo cancro chiamato Multiproprietà (ricordiamo: non siamo secondi a nessuno)
- Il DS, che ha sempre esternato dichiarazioni di circostanza che i fatti hanno puntualmente smentito. Ingaggio di calciatori non idonei alla causa Bari con un mercato basato sul risparmio ma non per questo esente da colpe.
- La squadra, che oltre ad aver reso la vita difficile ai tre allenatori fin qui bruciati, ha sfoderato prestazioni scadenti.

Il clima di contestazione e pressione, purtroppo, non ha dato gli effetti sperati, sebbene attaccamento e partecipazione da parte nostra non siano mai mancati (basta vedere le presenze in casa e fuori). Ora chi scende in campo avrà l'obbligo di lottare: su ogni pallone, da ULTRAS e senza mezzi termini. Chi non crede, si può fare da parte.

Ai tifosi da tastiera e soprattutto ai giornalisti diciamo: basta disfattismo. Ci sono ancora 15 punti. Dobbiamo salvarci. Cerchiamo di mettere un punto e ripartire con una narrazione diversa. Ricordate: le vostre "penne", le vostre tastiere, le vostre parole pesano come macigni sull'umore di una piazza che sa dare così come sa togliere, ma passionale come poche in Italia.

Adesso abbiamo il dovere di mettere da parte il rancore e di cercare di fare il possibile per salvare la categoria. Fa male dirlo, ma non abbiamo scelta: se proprio dobbiamo retrocedere, dobbiamo farlo con la consapevolezza e la dignità di aver dato tutto sugli spalti e fino all'ultimo secondo.
Da qui alla fine, bisogna provarci, bisogna cantare e sostenere maglia e città. Sostenere.
Basta fischi e lamentele al primo passaggio sbagliato. Ci aspetta un finale di stagione rovente: stringiamoci. Difendiamo la categoria.

Bari siamo noi e qui non c'è più posto per chi crede che la serie B per Bari sia "motivo di vanto" o possa prendere per il culo la città!
Gli stessi, che vedono il calcio solo come un business, ignorandone sentimenti, passioni, campanili. Ignoriamoli, cantando più forte. A fine stagione, tireremo le somme. Presidente, direttore e calciatori sono di passaggio, NOI...ci saremo sempre.

Nel nome di Bari, avanti vecchia stella del sud !

Salvare la categoria ad ogni costo!!! …e speriamo bene!

No. Ad ogni costo no. Perché i costi poi li paghiamo noi.

Che come niente a qualcuno gli viene in mente di truccare le partite.

Non ad ogni costo.

Io direi che "bisogna salvare la categoria nonostante la società, il direttore sportivo, l'allenatore e i giocatori".



P.s.: ora che l'ho detto mi rendo conto che finiremo in C.

u'pregamuert ha scritto:quindi riassumendo alla fine la colpa di questo schifo sono dei tifosi non ultras (lasciamo stare i giornalisti che non si sono proprio pronunciati come al solito), senza dimenticare che la contestazione l'hanno lanciata loro, gli insulti sono partiti da loro, la decisione di abbandonare cori e vessilli l'hanno sempre presa loro, le minacce ai giocatori (se andiamo in c vi faremo un culo così) è sempre partito da loro e ora vengono anche a farci la morale

Straquoto

giusto così

saverio67 ha scritto:No. Ad ogni costo no. Perché i costi poi li paghiamo noi.

Che come niente a qualcuno gli viene in mente di truccare le partite.

Non ad ogni costo.

Io direi che "bisogna salvare la categoria nonostante la società, il direttore sportivo, l'allenatore e i giocatori".



P.s.: ora che l'ho detto mi rendo conto che finiremo in C.

onesto