Il pepe sulla coda lo ha posto Carboni nei giorni scorsi, minacciando chi si sente in ferie di guardare le partite dalla panchina o dalla tribuna. E a spulciare bene fra le convocazioni per la notturna di questa sera a Bergamo, «lato» Albinoleffe, pare che un paio di messaggi siano stati già inviati (Gigi Anaclerio e Mora a casa). Il tecnico non ammette distrazioni, non accetta cali di tensione che evidentemente ha fiutato nell'aria al rientro dalle festività pasquali. D'altro canto Carboni è animato da mille e più motivazioni, se è vero, come è vero, che è già scattata la corsa ad occupare la panchina biancorossa nel prossimo torneo. Sull'argomento non ci sono prese di posizione ufficiali da parte della società di StradaTorrebella. Questa, in effetti, sarebbe già una eloquente presa di posizione.
LA SVAGATEZZA DI FINE STAGIONE - Quello che Carboni, comunque, vuole provare ad evitare è il rilassamento della squadra in seguito ai dieci punti di vantaggio sulla quart'ultima posizione. Quella svagatezza, magari naturale, che assale quando il traguardo è praticamente raggiunto. Un rischio che potrebbe trovare la sponda giusta nell'incognita del dopo sosta, resta da capire come e quanto abbia influito il break del campionato. A star dietro alle voci, agli umori dei calciatori biancorossi, il pericolo non dovrebbe sussistere. Il Bari non farà sconti a nessuno, il chiuso per ferie non abita in Puglia. Sarebbe il minimo, sarebbe giusto regalare un finale di stagione in crescendo dopo aver propinato, per una serie di motivazioni diverse ed anche obiettive, un girone di andata da brividi. «Un gran finale - raccomanda l'allenatore, da due stagioni sulla panchina del Bari, con un contratto in scadenza nel prossimo giugno e che difficilmente verrà rinnovato - tutta grinta permetterebbe di rivalutare il nostro campionato». DIFFIDARE DELLE IMITAZIONI - Squadre quasi gemelle nell'ultimo mese di campionato. Cinque giornate senza perdere per entrambe, bergamaschi che hanno messo in tasca undici punti, biancorossi che ne hanno totalizzati tredici. Dopo Atalanta (10), Bologna e Modena (sei; ma tutte con una partita in più), Bari e Albinoleffe sono le squadre con la serie positiva più lunga in atto. Se Mondonico è riuscito a ricompattare la formazione bergamasca, a ridarle energia e freschezza, Carboni ha dato un nuovo equilibrio ai biancorossi, sposando la solidità difensiva e la teoria del minimo rischio. Si potrà disquisire sulla qualità del gioco, non sempre gustoso; non sul bottino messo da parte, sui punti che hanno trasportato la squadra al di là della zona di confine. «L'Albinoleffe è la migliore delle formazioni della zona retrocessione - spiega Carboni - ha una guida esperta in panchina e specialmente nelle ultime settimane ha espresso un buon calcio. Sarà una gara dura, i lombardi hanno assoluto bisogno di far punti, in particolare alla luce dei risultati di oggi. La metteranno sul piano dell'agonismo, della determinazione, armi che a noi non hanno mai fatto difetto e che dovremo rispolverare anche a Bergamo».
OBIETTIVO 56 PUNTI - Un punto in più della passata edizione della serie B. È l'obiettivo che Carboni e i suoi si sono dati per tenere vive le ultime sei partite. La rincorsa comincia sul campo dell'Albinoleffe, che in casa non sembra aver viaggiato a ritmi da Formula Uno. Quattro soltanto le vittorie centrate in casa dai bergamaschi. E il Bari, che in trasferta ha vinto solo due volte (contro il Catania e il Vicenza, entrambe le volte nel girone di ritorno), proverà a rendere ancora meno confortante il ruolino interno avversario. E magari ad avvicinare sensibilmente la salvezza matematica. Fabrizio Nitti
