(Gazzetta del Mezzogiorno)
MEZZANO DI PRIMIERO «È stata una prima giornata veramente positiva, nella quale tutto è filato liscio e non abbiamo avuto problemi di alcun tipo. Clima ideale, voglia di lavorare, pochi infortunati: insomma, più di così non potevo veramente chiedere». Parola di Rolando Maran. Il neo tecnico del Bari comincia a vedere positivo sin dal primo giorno di ritiro. E, come dice il proverbio, chi ben comincia è già a metà dell'opera. «Ma aspettiamo a stilare bilanci - ammonisce il trainer - il bello deve ancora venire e il ritiro è ancora molto lungo. Se, però, l'impegno e la dedizione saranno ancora questi, potremo guardare con estremo ottimismo all'inizio del campionato. Ai ragazzi chiedo attenzione e massima applicazione, sempre. Quando siamo in campo non esistono distrazioni, c'è tempo per scherzare e rilassarsi». Un torneo che, dopo le sentenze di calciopoli, annovererà più scudetti nella cadetteria che nella massima serie, conti alla mano. «È vero - continua Maran, sarà un campionato estremamente difficile e combattuto, nel quale ogni squadra dovrà dare il meglio per centrare un buon risultato. Credo però che anche gli stimoli saranno maggiori, perché tutti i giocatori vorranno mettersi in evidenza quando saranno chiamati ad affrontare le cosiddette "big". Insomma, se da un lato saremo penalizzati dall'elevato tasso tecnico delle contendenti, dall'altro potremmo trarre beneficio dalla grande visibilità del campionato e disputare un torneo al di sopra delle righe». Per farlo, il neo mister non sta tralasciando nessun particolare. Allenamenti meticolosi, grande attenzione anche al più piccolo pericolare e soprattutto l'invito continuo a lavorare soprattutto con la testa. «È da lì che parte tutto - ci tiene a ribadire il mister - se la testa non funziona nel modo giusto, allora tutto il lavoro svolto va irrimediabilmente perso. È con un meticoloso approccio giornaliero che alla fine si raggiungono i grandi traguardi, perché poi quando si va in campo si rischia solamente di andare incontro a brutte prestazioni se non si è preparati nel modo giusto». Le aspettative per questa stagione paiono andare al di là di una semplice salvezza, tuttavia Maran non si sbilancia nel collocare i suoi ragazzi in una precisa dimensione. «Noi dobbiamo sempre cercare di fare il massimo - le sue parole - abbiamo l'obbligo di dimostrare alla gente che non ci accontentiamo, che proveremo fino alla fine a migliorare la nostra condizione qualunque essa sia. Solo facendo il massimo potremo dire di aver veramente raggiunto il nostro obiettivo». Dice di adattarsi ai giocatori che la società gli mette a disposizione. «È chiaro che prima di vedere come posso giocare devo analizzare le caratteristiche dei miei giocatori. Se gli uomini che ho a disposizione hanno determinate peculiarità , allora devo adattare il mio sistema di gioco a seconda delle loro attitudini. Insomma, 4-2-3-1 o 4-4-2 fa lo stesso, l'importante è che la squadra renda sempre al massimo e che metta in pratica le cose su cui lavoriamo nel corso della settimana». Spende parole di elogio per l'ormai neo-acquisto Tabbiani, che arriva dopo quattro stagioni passate ala Cremonese. «Buon giocatore con discreta qualità fisica e tecnica. È un rinforzo importante che ci può garantire una soluzione in più sulla fascia destra e inoltre me lo ricordo disimpegnarsi in maniera egregia anche sulla trequarti». Lascia invece ancora aperti gli interrogativi sulle due punte destinate ad infoltire la rosa. «Vedremo, il mercato è ancora lungo e c'è tempo fino al 30 agosto per sistemare eventuali trattative. L'importante sarà valutare con calma e non rischiare di fare acquisti sbagliati». Non è escluso comunque l'arrivo di nuovi giocatori anche per gli altri settori del campo. «Sono qui da un giorno appena - conclude Maran - avrò tempo a sufficienza per studiare bene la squadra e trarre le prime conclusioni sulla rosa a disposizione. Come ripeto, la base c'è e mi sembra buona, vedremo in futuro se ci sarà eventualmente bisogno di portare a termine altre trattative. La società , come sapete, è vigile sul mercato». Edoardo Ebolito