La risposta a un'emergenza. E non un nuovo grado di giudizio o una sorta di paracadute di riserva per le squadre prese a sberle da Moggiopoli. È con questo spirito che nella Federcalcio del commissario straordinario Guido Rossi si studia l'ipotesi di un cambiamento del format dei campionati, in sostanza la possibilità di aumentare il numero di promozioni e di retrocessioni fra serie A e serie B. Un'ipotesi che si sta approfondendo e che ovviamente dipenderà anche dalla conferma o meno, in sede di Corte Federale, degli esiti del processo Caf che ha trascinato in B, con differenti zavorre sulla schiena, Lazio, Fiorentina e Juventus, mantenendo  seppure con l'handicap  il Milan in A.
La serie B che si profila è una vera e propria A2. Il ragionamento in tavola è questo: uno o due posti in più sul treno promozione servirebbero ad «aiutare» le tre retrocesse causa Moggiopoli a risalire (con i differenti gradi di difficoltà stabiliti dalla Caf) più in fretta, ammortizzando gli effetti di un terremoto che ha comunque conseguenze su tutto il sistema, per esempio con il rischio di una discesa in picchiata del gettito dei diritti tv. Ma la riforma tutelerebbe, nelle intenzioni di chi la sta valutando, soprattutto le aspirazioni delle «altre», un Napoli, un Genoa, un Bologna (sempreché la società emiliana non sia promossa dal processo bis istruito da Borrelli che mette sotto accusa anche diverse squadre di A) o un Brescia, comunque tutte quelle candidate che dall'avvento di tre compagne di viaggio tanto ingombranti finirebbero penalizzate.
fonte: gazzetta dello sport