ORE DECISIVE PER IL PASSAGGIO DEL CENTROCAMPISTA DEL LIVORNO IN BIANCOROSSO
Loviso: «A Bari perché voglio giocare»
«Ho già dato il mio sì al trasferimento. Sono pronto a lasciare la A perché Camolese ora punta su altri. E io non voglio stare a guardare»
FRANCO CIRICI
BARI
Oggi o mai più. Nelle ultime ore del mercato bis, il Bari cercherà di portare a casa Massimo Loviso (e lo stesso discorso vale per Giovanni Marchese), l'uomo d'ordine richiesto espressamente da Antonio Conte. In realtà, già da un paio di giorni il d.s. biancorosso Giorgio Perinetti ha raggiunto l'accordo economico con il ventitreenne centrocampista di origini bolognesi. Ma per mettere nero su bianco è necessario il contemporaneo assenso di Bologna e Livorno, comproprietarie del cartellino di Loviso. Oggi il patron del club toscano, Spinelli, dovrebbe sbrogliare la matassa. Il condizionale è d'obbligo ma, se fosse dipeso soltanto da Loviso, l'affare sarebbe già andato in porto. «Ho detto sì al Bari, felice di trasferirmi in una grande piazza del sud — confida il centrocampista cresciuto nelle giovanili del Bologna e lanciato in serie A da Carletto Mazzone —. Mi auguro che siano superati gli ultimi ostacoli».
Se tutto andasse bene, sarebbe girato in prestito.
«Sono pronto a mettermi a disposizione di Conte e dei nuovi compagni. A giugno tireremo le somme. Ma, in cuor mio, vorrei che la storia con il Bari vada ben oltre questo campionato».
Come mai vuol lasciare la serie A, il Livorno?
«La verità è che, dopo essermi ritagliato con le unghie un posto nella massima categoria (in questa stagione ha collezionato 11 presenze, ndr),
ho visto svanire tutto nel giro di poche settimane. Che rabbia».
Si spieghi meglio.
«Con Orsi ho sempre giocato. Lo stesso Camolese, agli inizi, mi ha dato fiducia. Eravamo riusciti a risalire la china. Pian piano, però, ho visto che anche negli allenamenti Camolese stava puntando su altra gente. Lui dice di stimarmi, ma io voglio giocare di più. A 23 anni si fa fatica a guardare».
A dirla tutta, sta facendo fatica anche il Bari...
«Non merita l'attuale classifica. Ho visto in tv la partita di Pisa.
Un grande Bari. C'è tutto per disputare un ottimo girone di ritorno. E poi...
Cosa?
«Dopo il lungo tragitto con il Bologna e la parentesi in C1 con la Sambenedettese, l'estate scorsa sono tornato in A con il Livorno.
Ebbene, ora mi affascina l'idea di giocare in una squadra del sud.
Sarebbe un gradito ritorno alle mie radici: papà e mamma, originari di Palazzo San Gervasio (provincia di Potenza, ndr), emigrarono a Bologna 35 anni fa».
In quale zona del campo si colloca Loviso?
«Davanti alla difesa. A Livorno facevamo un 3-5-2. Ma anche con il 4- 4-2 non avrei problemi».
Davide Desideri, suo compagno a San Benedetto, finora non ha trovato spazio nel Bari. Che effetto le fa?
«Posso solo dire che l'anno scorso in C1 ha fatto grandi cose. Ha qualità».
GdS Puglia