Dopo Bonanni, Galasso e Cavalli, è "rinato" anche Desideri
Con lui e Jadid fasce sempre piĂą dotate di autorevoli interpreti
di Christian Montanaro
I sogni son Desideri in casa Bari in questo periodo, e nel vero senso della parola. Il sogno di Davide Desideri si è infatti di colpo materializzato. Come nelle favole, quando tutto sembra andar storto, all’improvviso si intravede la luce. Luce che, nel caso di specie, è rappresentata da un goal, quello di sabato scorso, che sa di autentica liberazione. Scacciate le nubi, il già brillante arcobaleno disegnato nel cielo biancorosso da Antonio Conte si tinge dunque di un nuovo luminoso colore.
Un’altra delle "mission impossibile" a cui ci sta abituando l’ex tecnico dell’Arezzo. Recuperati nell’ordine Galasso, Bonanni, Cavalli e compagnia varia, ecco qui un’altra fenice rinata dalle sue stessi ceneri. Davide Desideri, trentatreesimo di numero e poco fa anche di importanza nella rosa biancorossa. Inutile negarlo : con Beppe Materazzi mai sbocciato il feeling, tanto che l’ex ala della Samb fino a poco tempo fa si allenava con la Primavera. C’era uno schema, il 4-5-1, col tecnico di Arborea, che non esaltava le sue caratteristiche, ma soprattutto c’era una griglia di preferenze prima di lui davvero numerosa.
Poi da un po’ di tempo l’inversione di tendenza. Non subito, perché all’inizio Antonio Conte ha dovuto badare a raddrizzare la classifica. I risultati nelle prime partite non arrivavano e c’era da rimotivare un gruppo demoralizzato. In seguito le cose sono migliorate e ampio spazio è stato dato alla valorizzazione delle corsie laterali, con l'esplosione in quel ruolo di Lanzafame e la rinascita sulla sponda opposta di Massimo Bonanni, senza contare un certo Pedro Kamata a far impazzire le difese nella seconda parte di gara. Un contesto tattico nel quale ultimamente, come sabato scorso, anche l’ex bresciano Jadid ha fatto sentire la sua “voceâ€