da CIANURO » mar mar 06, 2012 13:21
L'IDEAL BAR
L'ideal bar a Bari, di notte, dopo che l'amico mio aveva finito di fare il pizzaiolo, io lasciavo la mia ragazza di allora, lui la moglie a casa, andavamo in macchina, la sua, una punto nera, arrivavamo verso le 03:00 e c'era già la schiuma della terra: veri o presunti malavitosi, oggi si direbbe gente ammalata di malavita, qualche donna dai facili costumi che gironzolava nei paraggi, qualche amico nostro cameriere. Io di solito non pagavo mai, mi mettevo in testa di spillare drink alla persona che più mi andava a genio quella nottata, di solito la scelta cadeva su di un amico nostro abbastanza in la con gli anni che si ubriacava già durante il servizio e camminava tutto ciuccato nella sala facendo volteggiare il fazzoletto, tipo un ballerino di flamenco. Una notte ricordo perfettamente gli tolsi pure i pantaloni, metaforicamente parlando si intende, e furono tipo una quindicina di martini e non ricordo più quanti limoncelli. Mi ricordo che quando stavamo tornando io dovevo andare a scuola, di lì a poco, andavo ancora al liceo, erano le 6 e mezza e la lezione iniziava tipo dopo due ore. Sulla strada del ritorno ci trovammo i carramba... bang, posto di blocco, documenti, che state facendo qua, c'avete niente addosso... con il loro insopprimibile accento napolecano! Io non so come iniziai a parlare, prima chiesi "MA NON VIN PRENDONO SE NON SIETE NAPOLETANI?" l'amico mio cercava di non ridere, poi siccome pure gli sbirri capirono il nostro stato e iniziarono a ridere anche loro iniziammo a parlare, rimanemmo tipo mezz'ora a parlare e a fumare, quando tornammo in macchina l'amico mio mi chiese "MO TU M'SE DISC C COS' G SI DITT A CHIDD?"
risposta mia "MA II NN SACC MANG COM' AM AKKMNZAT!"
arrivai a casa della zia, io non dormivo dai miei, nel tragitto vomitai pure l'anima e la scuola andò a farsi fottere quel giorno, dormì come un angioletto...
L'unico consiglio che mi sento di dare – e che regolarmente do – ai giovani è questo: combattete per quello in cui credete. Perderete, come le ho perse io, tutte le battaglie. Ma solo una potrete vincerne. Quella che s'ingaggia ogni mattina, davanti allo specchio.
Indro Montanelli
Una società più austera può essere una società più giusta, meno diseguale, realmente più libera, più democratica, più umana.
Enrico Berlinguer