calamaro ha scritto:
Mi piacerebbe chiedergli quanta disciplina ci fu nel mandare i nostri soldati in Russia con i fucili che non sparavano, le scarpe di cartone e i cavalli al posto dei carri armati.
Mi piacerebbe chiedergli quanta disciplina ci fu nel dichiarare una guerra che sapeva che non avremmo mai potuto affrontare solo perché pensava che l'avessero già vinta i tedeschi.
Mi piacerebbe chiedergli come poté allearsi con il nostro nemico storico e regalarli l'Austria così da vanificare l'enorme vittoria che rese nulla sacrificando i quasi 700000 fanti che caddero nella Grande Guerra che pure lui aveva combattuto.
Mi piacerebbe chiedergli come poté fare le leggi razziali senza trasalire e inorridire lui che aveva detto a Montanelli che il razzismo era roba da biondi e che in privato chiamava Hitler "quel pazzo".
Mi piacerebbe chiedergli se non sentì per un attimo la colpa di tutte le tragedie a cui ci aveva portato mentre i tedeschi lo trattavano da marionetta e come poté travestirsi da tedesco pur di scappare e scampare alla morte lui che aveva sempre gridato e invocato "meglio un giorno da leone che cent'anni da pecora!" e che cosa pensò di quei repubblichini che erano pronti a morire per lui, mentre lui, travestito da tedesco, tradiva tutti quanti. Proprio lui che aveva detto che "il tradito può essere un ingenuo, ma il traditore resta sempre un infame".
Mi piacerebbe, infine, sapere se non ebbe e prese mai coscienza di quanto nefando fosse diventato, proprio lui che gridava ai socialisti in un soprassalto, a suo modo sublime, di romanticismo "Voi mi odiate perché mi amate ancora!"
Come poté?