betta76 ha scritto:Al di là delle parole… c’è una cosa secondo me che emerge.. tu citi papà goriot con tutta l’influenza del riconoscimento dalla e della società .. per me questa è la scelta tafazziana dei nostri tempi perché non ci può essere altro che fallimento. Perché oggi anche se riesci a riconoscere e farti riconoscere dalla società perdi te stesso. Ognuno mette attenzione dove crede nella sua vita… per carità .. ma secondo me si sopravvive meglio solo attraverso il riconoscimento di se stessi, in primis.
e' inutile volersi distrarre da se stessi cercandosi in una società tra l'altro in totale crisi..
Detto ciò che il professore sappia che nei giovani c’è un tesoro potenziale e non riesce ad entrare in contatto con loro evidenzia tutto il fallimento individuale personale e l’accusa alla tv è la ciliegina sulla torta.
Sono depressi i professori, gli impiegati, le forze dell’ordine… che palleee… siamo depressi solo in Occidente..
Secondo me è un discorso troppo lungo.. a quel prof vorrei parlare del mio prof, quello che più ha accolto le mie manifestazioni più esasperate e complicate. Quanto tempo, quanto amore, quanto dolore…
Ma è la società che rifiuta il dolore.. che non ci sa proprio entrare in contatto, come se non facesse parte della vita.. personalmente lavoro in un contesto molto più complicato della scuola e se non avessi avuto me stessa adesso potevo passare tranquillamente ogni ora su fb ad accusare questo o quel fantasma.. e invece riesco ad appiccicarmi alle pareti dei cuori ma… che fatica!!!
Anche qui non mi trovo d'accordo, ma questo potrebbe avallare maggiormente la tua tesi. Il riconoscimento di se stessi è una gran bella cosa. Ma questa strada suggerisce che l'individuo conta molto. Io invece lo considero importante in un contesto di comunità . Dalle tue parole pare di intuire che hai costruito bene e probabilmente con sacrificio la persona che sei. Ma questa è una esperienza personale che nell'insieme si può confondere tra i tanti che annaspano. Naturalmente il singolo che c'è la fa dovrebbe poi rivestire un incarico importante per trasmettere agli altri i segreti del suo successo. Quel pazzo di Wilhelm Rich scrisse un libro molto bello che si chiama L'Assassinio di Cristo. Qui il discepolo ribelle del dottor Freud lascia da parte i miracoli e le resurrezioni e si concentra sul messaggio dello stare insieme. Per farla breve, Rich sottolinea che nessuno poteva trattenere e far suoi gli insegnamenti di cristo perchè, seppure questa figura così carica di amore ti spingeva a starle accanto e a cercarla in realtà a nulla valeva la sua compagnia perché una volta esaurita la carica emozionale bisognava nuovamente tornare ad abbracciare e stritolare uccidendo il pastore di anime. Siamo, prosegue, come dei colabrodi che desiderano riempirsi ma che non saranno mai riempiti.
Allora è la struttura che non tiene con noi le belle cose. C'è una forte matrice cristiana sulla nostra cultura occidentale. Io non lo sono cristiano, ma non posso analizzare la società senza fare i conti con questo movimento religioso. Questo ha sdoganato con forza il principio di individualismo ben rimproverato da J.J.Rousseau: i cristiani non saranno mai dei buoni cittadini perchè per loro viene prima la salvezza delle propria anima e poi il bene comune.
Ma non siamo niente senza gli altri. La natura da sola basta per far cadere il concetto di individualismo e ricordare quanto la relazione sia alla base della nostra vita. Aristotele diceva che l'uomo è un animale sociale e chi vuole vivere solo o è bestia o è dio. E dio, aggiunge Aristotele, non è felice perchè è solo. Ecco, per essere felice non devi stare solo. Hai bisogno della compagnia degli altri. I cristiani parlano di salvezza e di peccato. Ma in grecia, la culla della nostra civiltà , avevano altre idee a riguardo. Sempre l'amico Aristotele aveva dato un consiglio: lo scopo della vità è la felicità . (non la salvezza e il perdono dei peccati).
Come si raggiunge questa felicità ? Con la realizzazione di te stesso. Diventa ciò che sei. Allora devi fare un viaggio per sapere chi sei, dove sono nascosti i tuoi talenti per farli emergere. Ti occorre in questo sentiero fiducia e coraggio. Ma qui torniamo al riconoscimento sociale. Questo arriva? Sì, se ti sei conformato per bene alle mode. Se non lo hai fatto, torno a dire, non è scontato che in te si agiti una forza sufficiente per contrastare chi vuole negare il tuo cammino perché non è come gli altri bee. La psicanalisi è caduta in disuso per evidenti limiti di compatibilità con questa società . A questa società sta bene che tu perdi il tuo tempo per svolgere queste ricerche interiori? E' utile? No, quindi la psicanalisi è inadeguata. Invece va per la maggiore il cognitivismo il quale non vuole capire come sei, ma interviene per correggere quei problemi che ti impediscono di risultare efficiente. A forza di martellarti, col cognitivismo ci si piega in un modo o nell'altro alle richieste ricevute. Così si coltiva la psicopatia perché è naturale che a te stesso è stato introdotto un estraneo. Solo che li dentro ci abita il proprietario il quale in un qualche modo ci ricorda il furto. E se non lo capiamo si può arrivare ai gesti estremi.
Ecco, i programmi additati dal professore sono il luogo dove si vede che si riceve il riconoscimento. E questa è una esigenza primordiale: il riconoscimento degli altri. Genitori davvero fuori dalla realtà e palesemente squilibrati se anche vengono classificati come dei fuori di testa dal figlio ormai cresciuto, questi però non smette di sentirsi alla ricerca della loro approvazione. Si ricarica se avverte un sostegno, si deprime quando l'adulto lo denigra. Ma come è possibile che quesi commenti facciano presa? Eppure la fonte che li ha emessi ha dimostrato di non saperci fare. Ma sono i suoi genitori e continuerà per tutta la vita a inseguire la loro approvazione.
La scocità dovrebbe fare un progetto a lungo termine nel quale investe forte sulla scuola e richiama tutti i genitori a corsi per imparare a fare il mestiere più difficile. E, nella stessa scuola, deve comparire una materia che avvia chi tra questi ragazzi un giorno metterà sù famiglia. Anche per chi non lo farà , ma sarà importante conoscere quelle dinamiche sociali familiari.
E' sconfortante ascoltare ancora oggi le frasi
Col tempo tutto si aggiusterà ....
Ma d'altronde, se la scuola diffonde
I promessi sposi col suo il messaggio nemmeno tanto velato che la provvidenza vigila e provvede, si può comprendere meglio da dove arrivi quell'atteggiamento di attesa che qualcuno, dall'alto, risolva i tuoi problemi.
Il prof non sta aspettando. Ha compreso che per cambiare davvero bisogna anche (ma non solo) chiudere i rubinetti di chi inquina e rovina
La testa ben fatta.
E' la tua ultima occasione: se rinunci, non ne avrai altre. Pillola azzurra: fine della storia. Domani ti sveglierai in camera tua e crederai a quello che vorrai. Pillola rossa: resti nel paese delle meraviglie e vedrai quanto è profonda la tana del Bianconiglio.
ANCHE NELLE SCONFITTE MI TROVERAI
PERCHE'...
SONO LE CONDIZIONI PEGGIORI A RENDERE LE COSE STRAORDINARIE.
E IL BARI E' DAVVERO UNA COSA STRAORDINARIA.
FORZA RAGAZZI!!