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Analisi del voto del 25 settembre

In questa sezione diamo libero spazio alla fantasia ed alle curiosità di tutti i fratelli biancorossi.

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tifosobarese92

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Analisi del voto del 25 settembre

Messaggioda tifosobarese92 » gio set 29, 2022 22:40


Dopo 5 giorni dalle consultazioni, possiamo iniziare a fare le prime analisi.

Le percentuali sono sotto gli occhi di tutti, Fratelli D'Italia ha galvanizzato la destra e ha tirato su una bella percentuale. Sicuramente se si vuole parlare di vincitori, FDI è il vincitori di queste elezioni. Però io non riesco a vedere questa vittoria schiacciante, se dovessi guardare lo scarto di preferenze con le altre liste.

Guardiamo i dati della Camera: FDI ha circa 2 milioni di voti in più rispetto al PD, che non sono tantissimi. In epoche diverse e nel lontano 2006, L'Ulivo di Prodi prese 2,5 milioni di voti in più rispetto a Forza Italia. Altra percentuale di votanti (adesso ci arrivo) e soprattutto una netta maggioranza sia per quanto riguarda la Camera e si per quanto riguarda il Senato. Questa maggioranza elettorale non impedì a Mastella di far cadere il governo e di anticipare le elezioni del 2008, vinte poi da Berlusconi.

Tra l'altro mai come questa volta è stato proprio il Rosatellum a decidere una maggioranza così solida. Il sistema di coalizioni ha premiato la destra unita nei collegi Uninominali, che ha fatto razzia sia alla Camera sia al Senato. Infatti il crollo verticale della Lega ha rischiato di compromettere un giro elettorale già scritto. La mancata coalizione tra un PD in piena crisi di identità e un Movimento che ha recuperato nelle battute finali ha di fatto regalato la maggior parte dei collegi uninominali.

Con il sistema plurinominale (metodo Hare) i seggi sono più bilanciati e guardando collegio per collegio la coalizione di destra non ha mai doppiato il centrosinistra + il Movimento. Da specificare che nella ripartizione dei seggi plurinominali le liste sono state FDI, Lega, Forza Italia, PD, Verdi e Calenda.

In attesa dei calcoli definitivi del Viminale, che ci daranno i nominativi di tutti degli eletti, possiamo concentrare questa analisi sui collegi uninominali. Un dato curioso che mi è saltato all'occhio, è come hanno votato le 3 grandi città + Genova. Roma, Milano e Torino sono accomunate da un dato significato, che corrisponde ai risultati dei collegi uninominali centrali. I centri di queste grandi città, compresa Genova, hanno votato centrosinistra. Basta allargarsi ai collegi delle cinture esterne per vedere come la destra ha attecchito nelle periferie e nelle province. Questo dato ci fa capire come i centri di scambi multiculturali abbiano intravisto nella coalizione di centrodestra, una limite alle libertà personali.

Discorso diverso al sud dove il Movimento si è rivelato primo partito, ma non avendo nessuno in coalizione ha fatto fatica a prendersi gli uninominali, come diversamente capitato nel 2018. In Puglia sono riusciti a vincere solo un collegio della Camera in provincia di Foggia. Meglio hanno fatto in Campania. Guardando ad ampio prospetto, sicuramente nelle fasce meno adagiate il programma elettorale (passato e futuro) del Movimento ha raccattato più simpatie. Va dato atto secondo me che il Movimento ha rispettato le promesse elettorali del 2018, portando il RDC che in Italia non c'era ancora. Per questo trovo un po' incoerente la delusione dell'elettore del Movimento. Non capisco cos'altro si aspettavano. Hanno governato durante una Pandemia mondiale, hanno inserito i bonus ristrutturazione che sono stati importanti dopo il covid e hanno rispettato le promesse.

Adesso andiamo al punto però: l'astensione. Se il Rosatellum è stato il motivo di questa larga maggioranza alla Camera, l'astensione secondo me è il motivo per il quale anche gli uninominali del sud sono andati alla coalizione di centrodestra. Numeri impietosi se si mettono a confronto le regioni del nord e le regioni del sud. Se in Emilia Romagna si è arrivati al 71% di votati, in Puglia appena al 56%. Il dato pugliese in realtà segue quanto visto alle comunali di giugno, con turni di ballottaggio in paesi come Molfetta che hanno avuto solo il 50% degli elettori. La mia riflessione è questa: se alle comunali che sono più sentite, vanno metà degli elettori, è impensabile che alle politiche possano andare il 20% in più. La crisi dell'elettorato è un problema che la politica deve affrontare. Ormai c'è un netto distacco tra elettore e rappresentante, un crisi profonda che ha le sue radici nell'illusione che ha generato la politica in questi ultimi 30 anni.

Il vero dilemma resta il Senato, che sicuramente avrebbe avuto una conformazione diversa se gli elettori avessero avuto più di 25 anni. Dei 112 senatori di centrodestra, FDI non arriva alla cifra di sicurezza. Forza Italia non è famoso per la coerenza dei propri eletti e la Lega secondo me ora è davvero una mina vagante, sebbene abbiano rinnovato la fiducia a Salvini. Molto dipenderà dalla squadra di governo e dai ministeri che la Meloni dovrà cedere ai suoi compagni d'avventura. Io sinceramente vedo un governo che potrebbe durare 2-3 anni e che potrebbe capitolare sul RdC, che ricordiamolo è stato introdotto dalla Lega assieme al Movimento.

Qualcosa mi sarà sfuggita, magari con i vostri interventi potrei aggiungere qualcos'altro.
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Re: ANALISI DEL VOTO DEL 25 SETTEMBRE

Messaggioda saverio67 » gio set 29, 2022 23:09


Io mi concentro sulla crisi di rappresentanza.

Non concordo che l'astensione derivi dall'illusione generata dalla politica. Semmai è vero il contrario. Ormai la politica non guarda oltre il proprio naso e le proprie tasche. Non è in grado di indicare una idea di paese ma si limita a slogan, spesso sgrammaticati e ancora più spesso privi di contenuto. E se la politica non sa fare questo, allora è normale che la gente si tenga per sé la propria sovranità.

Anche perché ho provato a leggere il tabellone completo dei candidati. Ho dovuto ripulire il pavimento dal vomito.
4/2/2015. Ciao Pierigno.


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Re: ANALISI DEL VOTO DEL 25 SETTEMBRE

Messaggioda 1baresealyon » ven set 30, 2022 7:28


all'estero votiamo col proporzionale quindi potevamo scegliere i candidati.

questo non significa che fossero migliori, tutt'altro.
fra l'altro, per farsi votare alcuni proponevano in scala ridotta la famose cene della prima repubblica per "convincere" gli elettori.


il problema e' la selezione della futura classe dirigente...quello delle legge elettorale e' un corollario,,..non solo per le liste bloccate ma anche per le proporzioni cervellotiche dei sistemi di rappresentanza.

se si e' scelto di mantenere il bicameralismo perfetto, perché non puntare ad esempio su una camera proporzionale (senato) e l'altra maggioritaria (camera dei dep.) in maniera secca ?

quando leggo "la costituzione non si tocca" (che poi non e' vero, perché e' già stato fatto, a iniziare dalla scelleratissima riforma delle competenze stato/regioni del centrosinistra nel 2000 o 2001), dò di matto.


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Re: Analisi del voto del 25 settembre

Messaggioda tifosobarese92 » ven set 30, 2022 9:41


saverio67 ha scritto:Io mi concentro sulla crisi di rappresentanza.

Non concordo che l'astensione derivi dall'illusione generata dalla politica. Semmai è vero il contrario. Ormai la politica non guarda oltre il proprio naso e le proprie tasche. Non è in grado di indicare una idea di paese ma si limita a slogan, spesso sgrammaticati e ancora più spesso privi di contenuto. E se la politica non sa fare questo, allora è normale che la gente si tenga per sé la propria sovranità.

Anche perché ho provato a leggere il tabellone completo dei candidati. Ho dovuto ripulire il pavimento dal vomito.


Attenzione Saverio io sono d'accordo con te. Quando parlo dell'illusione politica, intendo proprio che abbia illuso negli anni gli elettori e che abbia pensato più alla corsa elettorale piuttosto che ad una vera rappresentanza. Apertura e chiusura della mia tesi furono proprio sull'astensionismo, che è causato da una campagna elettorale permanente.

1baresealyon ha scritto:all'estero votiamo col proporzionale quindi potevamo scegliere i candidati.

questo non significa che fossero migliori, tutt'altro.
fra l'altro, per farsi votare alcuni proponevano in scala ridotta la famose cene della prima repubblica per "convincere" gli elettori.


il problema e' la selezione della futura classe dirigente...quello delle legge elettorale e' un corollario,,..non solo per le liste bloccate ma anche per le proporzioni cervellotiche dei sistemi di rappresentanza.

se si e' scelto di mantenere il bicameralismo perfetto, perché non puntare ad esempio su una camera proporzionale (senato) e l'altra maggioritaria (camera dei dep.) in maniera secca ?

quando leggo "la costituzione non si tocca" (che poi non e' vero, perché e' già stato fatto, a iniziare dalla scelleratissima riforma delle competenze stato/regioni del centrosinistra nel 2000 o 2001), dò di matto.


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Diciamo che le cene elettorali non sono inusuali. Dopo le elezioni comunali non è cosi anomalo per assessori e consiglieri andare a "spendere" nel ristorante o nel negozietto che ti ha votato. Tuttavia ritengo che la legge elettorale è un passaggio fondamentale. Perché se oggi abbiamo un distacco netto tra elettori e rappresentanti, questo è causato soprattutto per la legge elettorale. I partiti si organizzano in funzione della legge e fanno le campagne elettorali in funzione dei possibili seggi che possono prendere. Ieri Decaro a LA7 ha detto una cosa vera: i congressi dei partiti servono solo a spartirsi i seggi in ottica elezioni. È cosi nei piccoli paesi, figuriamoci nei grandi partiti.

Tempo fa avevo votato per togliere una delle due Camere, ma con il tempo si cambia idea e ho votato contro la riduzione dei parlamentari. Perché noi siamo una Repubblica basata e fondata sulla rappresentanza, più rappresentanti ci sono e più vengono fatti gli interessi degli elettori. Motivo per il quale vedo il presidenzialismo come una minaccia per la nostra Repubblica.

Sicuramente qualcosa va fatto: un cambio di legge elettorale costringerebbe i politici a cambiare modo di fare politica. Giusto quando dici di fare maggioritario completo alla Camera, sono completamente d'accordo. Il seggio va sudato e va conquistato sul territorio, non deve venire in Puglia un candidato del nord che non sa nulla della nostra regione. Se avessero fatto uno vs uno nel collegio U-04 Abbaticchio (più di 7.000 voti) avrebbe affossato Rita Dalla Chiesa (circa 1.000), ma cosi non è stato perché il nostro uninominale dipende sempre delle liste collegate.

E allo stesso modo il Senato. In Puglia il primo partito è il Movimento, che però non ha preso nessun uninominale al Senato perché non era in coalizione con nessuno. Signori non è cosi che funziona. Se il seggio è maggioritario, le liste non devono influire sul risultato finale. La croce che l'ho messa a fare sul candidato uninominale se poi il seggio dipende dai voti di lista?

Il Rosatellum ha come unica cosa buona il calcolo dei seggi al proporzionale (sistema preso dal Porcellum), una semplice divisione. Ai resti più alti i seggi vacanti. Il D'Hondt invece avrebbe dato un seggio in più al centrodestra e un seggio in più al centrosinistra, togliendone uno al Movimento e uno al Terzo Polo. Ma la sostanza non cambia. Va rivista la legge per una politica verso i cittadini e non verso i punti percentuali.
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Analisi del voto del 25 settembre

Messaggioda giangi81 » ven set 30, 2022 10:12


tifosobarese92 ha scritto:
saverio67 ha scritto:Io mi concentro sulla crisi di rappresentanza.

Non concordo che l'astensione derivi dall'illusione generata dalla politica. Semmai è vero il contrario. Ormai la politica non guarda oltre il proprio naso e le proprie tasche. Non è in grado di indicare una idea di paese ma si limita a slogan, spesso sgrammaticati e ancora più spesso privi di contenuto. E se la politica non sa fare questo, allora è normale che la gente si tenga per sé la propria sovranità.

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1baresealyon ha scritto:all'estero votiamo col proporzionale quindi potevamo scegliere i candidati.

questo non significa che fossero migliori, tutt'altro.
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Tempo fa avevo votato per togliere una delle due Camere, ma con il tempo si cambia idea e ho votato contro la riduzione dei parlamentari. Perché noi siamo una Repubblica basata e fondata sulla rappresentanza, più rappresentanti ci sono e più vengono fatti gli interessi degli elettori. Motivo per il quale vedo il presidenzialismo come una minaccia per la nostra Repubblica.

Sicuramente qualcosa va fatto: un cambio di legge elettorale costringerebbe i politici a cambiare modo di fare politica. Giusto quando dici di fare maggioritario completo alla Camera, sono completamente d'accordo. Il seggio va sudato e va conquistato sul territorio, non deve venire in Puglia un candidato del nord che non sa nulla della nostra regione. Se avessero fatto uno vs uno nel collegio U-04 Abbaticchio (più di 7.000 voti) avrebbe affossato Rita Dalla Chiesa (circa 1.000), ma cosi non è stato perché il nostro uninominale dipende sempre delle liste collegate.

E allo stesso modo il Senato. In Puglia il primo partito è il Movimento, che però non ha preso nessun uninominale al Senato perché non era in coalizione con nessuno. Signori non è cosi che funziona. Se il seggio è maggioritario, le liste non devono influire sul risultato finale. La croce che l'ho messa a fare sul candidato uninominale se poi il seggio dipende dai voti di lista?

Il Rosatellum ha come unica cosa buona il calcolo dei seggi al proporzionale (sistema preso dal Porcellum), una semplice divisione. Ai resti più alti i seggi vacanti. Il D'Hondt invece avrebbe dato un seggio in più al centrodestra e un seggio in più al centrosinistra, togliendone uno al Movimento e uno al Terzo Polo. Ma la sostanza non cambia. Va rivista la legge per una politica verso i cittadini e non verso i punti percentuali.
Assolutamente… la legge elettorale va cambiata e pure urgente!
Ma dubito lo facciano, purtroppo!

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Re: Analisi del voto del 25 settembre

Messaggioda whensundaycomes » ven set 30, 2022 11:43


Sicuramente FDI è il partito vincitore, visto che ha 6 milioni di voti in più rispetto all' ultima tornata elettorale. Tra le sconfitte, la Lega ha polverizzato un grande consenso che aveva ottenuto alle ultime politiche. Concordo su FI, che di fatto è stato il partito decisivo per la maggioranza.

PD no comment... :D
Ciao Gianni, la tua trasferta continua nei nostri cuori!

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Re: Analisi del voto del 25 settembre

Messaggioda saverio67 » ven set 30, 2022 12:52


whensundaycomes ha scritto:Sicuramente FDI è il partito vincitore, visto che ha 6 milioni di voti in più rispetto all' ultima tornata elettorale. Tra le sconfitte, la Lega ha polverizzato un grande consenso che aveva ottenuto alle ultime politiche. Concordo su FI, che di fatto è stato il partito decisivo per la maggioranza.

PD no comment... :D
Direi che FdI è l'unico vincitore. Tutti gli altri hanno perso voti in termini assoluti, anche se gli piace giocare con le percentuali
4/2/2015. Ciao Pierigno.


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Re: Analisi del voto del 25 settembre

Messaggioda whensundaycomes » ven set 30, 2022 16:17


Beh Forza Italia no.
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Re: Analisi del voto del 25 settembre

Messaggioda saverio67 » ven set 30, 2022 19:00


whensundaycomes ha scritto:Beh Forza Italia no.
FI nel 2018 aveva preso 4.596.956 voti (escluso estero e Valle d 'Aosta). Quest'anno ne ha presi 2.278.217 (escluso estero e Valle d 'Aosta). Praticamente la metà.
4/2/2015. Ciao Pierigno.


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Re: Analisi del voto del 25 settembre

Messaggioda 1baresealyon » ven set 30, 2022 19:59


tifosobarese92 ha scritto:
saverio67 ha scritto:Io mi concentro sulla crisi di rappresentanza.

Non concordo che l'astensione derivi dall'illusione generata dalla politica. Semmai è vero il contrario. Ormai la politica non guarda oltre il proprio naso e le proprie tasche. Non è in grado di indicare una idea di paese ma si limita a slogan, spesso sgrammaticati e ancora più spesso privi di contenuto. E se la politica non sa fare questo, allora è normale che la gente si tenga per sé la propria sovranità.

Anche perché ho provato a leggere il tabellone completo dei candidati. Ho dovuto ripulire il pavimento dal vomito.


Attenzione Saverio io sono d'accordo con te. Quando parlo dell'illusione politica, intendo proprio che abbia illuso negli anni gli elettori e che abbia pensato più alla corsa elettorale piuttosto che ad una vera rappresentanza. Apertura e chiusura della mia tesi furono proprio sull'astensionismo, che è causato da una campagna elettorale permanente.

1baresealyon ha scritto:all'estero votiamo col proporzionale quindi potevamo scegliere i candidati.

questo non significa che fossero migliori, tutt'altro.
fra l'altro, per farsi votare alcuni proponevano in scala ridotta la famose cene della prima repubblica per "convincere" gli elettori.


il problema e' la selezione della futura classe dirigente...quello delle legge elettorale e' un corollario,,..non solo per le liste bloccate ma anche per le proporzioni cervellotiche dei sistemi di rappresentanza.

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Sicuramente qualcosa va fatto: un cambio di legge elettorale costringerebbe i politici a cambiare modo di fare politica. Giusto quando dici di fare maggioritario completo alla Camera, sono completamente d'accordo. Il seggio va sudato e va conquistato sul territorio, non deve venire in Puglia un candidato del nord che non sa nulla della nostra regione. Se avessero fatto uno vs uno nel collegio U-04 Abbaticchio (più di 7.000 voti) avrebbe affossato Rita Dalla Chiesa (circa 1.000), ma cosi non è stato perché il nostro uninominale dipende sempre delle liste collegate.

E allo stesso modo il Senato. In Puglia il primo partito è il Movimento, che però non ha preso nessun uninominale al Senato perché non era in coalizione con nessuno. Signori non è cosi che funziona. Se il seggio è maggioritario, le liste non devono influire sul risultato finale. La croce che l'ho messa a fare sul candidato uninominale se poi il seggio dipende dai voti di lista?

Il Rosatellum ha come unica cosa buona il calcolo dei seggi al proporzionale (sistema preso dal Porcellum), una semplice divisione. Ai resti più alti i seggi vacanti. Il D'Hondt invece avrebbe dato un seggio in più al centrodestra e un seggio in più al centrosinistra, togliendone uno al Movimento e uno al Terzo Polo. Ma la sostanza non cambia. Va rivista la legge per una politica verso i cittadini e non verso i punti percentuali.
non hai torto sulla legge elettorale....soprattutto se si ritornasse al sistema uninominale per me.

ma secondo me va riformata proprio la parte istituzionale...purtroppo non se ne puo' parlare, altrimenti ricominciano i girotondi.

ma con qualunque legge elettorale, resta il fatto che non c'è la formazione della classe dirigente.
senza quello, no'n si andrà mai da nessuna parte.


io ricordo ai tempi della prima rep, le pantagrueliche cene pre elettorali...non era neanche uno bello spettacolo.

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Re: Analisi del voto del 25 settembre

Messaggioda Tuco » ven set 30, 2022 20:10


l'astensione al 36% e' un dato record.
La destra, come ormai fa da sempre, mette da parte tutte le enormi differenze che ci sono tra i tre partiti e si accorda in funzione della legge elettorale e con il 43% dei voti si prende oltre il 60% dei parlamentari approfittando del fatto che dall'altra parte non sono stati capaci di fare alcun tipo di accordo né a livello nazionale né su alcuni collegi anzi, se il M5S non avesse raccolto tutti quei voti in alcuni collegi strappandoli alla destra, questa avrebbe avuto una maggioranza parlamentare sui 2/3 del parlamento.
FdI indiscutibilmente il partito con più consenso e vincitore di queste elezioni. Adesso però tocca governare e non urlare, non a caso inizia a cambiare postura e lessico.
Certo e' che con inflazione e rincari a tutto spiano, e' una situazione drammatica che nelle prossime settimane si farà sentire a livello sociale.

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Re: Analisi del voto del 25 settembre

Messaggioda whensundaycomes » lun ott 03, 2022 17:25


saverio67 ha scritto:
whensundaycomes ha scritto:Beh Forza Italia no.
FI nel 2018 aveva preso 4.596.956 voti (escluso estero e Valle d 'Aosta). Quest'anno ne ha presi 2.278.217 (escluso estero e Valle d 'Aosta). Praticamente la metà.


Con un astensionismo superiore. In termini percentuali ha avuto un consenso praticamente identico.
Ciao Gianni, la tua trasferta continua nei nostri cuori!

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Re: Analisi del voto del 25 settembre

Messaggioda saverio67 » lun ott 03, 2022 19:14


whensundaycomes ha scritto:
saverio67 ha scritto:
whensundaycomes ha scritto:Beh Forza Italia no.
FI nel 2018 aveva preso 4.596.956 voti (escluso estero e Valle d 'Aosta). Quest'anno ne ha presi 2.278.217 (escluso estero e Valle d 'Aosta). Praticamente la metà.


Con un astensionismo superiore. In termini percentuali ha avuto un consenso praticamente identico.
Ah, ok, non ci stavamo capendo.

Tuttavia in termini assoluti, fratelli d'Italia è l'unico partito che ha conquistato elettori. Gli altri ne hanno persi a iosa. Tolto FdI, per gli altri è stata una gara a chi andava più lento in retromarcia, ma comunque in retromarcia.

Davvero sconfortante come nessuno abbia ammesso di aver perso la fiducia di larga parte dei propri elettori.
4/2/2015. Ciao Pierigno.


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