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Monica Messa: "Una pistola al Luna Park"

Liriche non banali, quelle di questa poetessa monopolitana.

Le auto beccheggiano nel parcheggio nero,
fra fustini vuoti e scatole di rigatoni.
Fra ciò che resta dentro e ciò che porta fuori.

Monica Messa: "Una pistola al Luna Park"

Liriche non banali, quelle di questa poetessa monopolitana.

Le auto beccheggiano nel parcheggio nero,
fra fustini vuoti e scatole di rigatoni.
Fra ciò che resta dentro e ciò che porta fuori.

Abbiamo lavorato insieme anni fa in un'azienda di informatica. Già, perché Monica, oltre a essere una brava scrittrice è anche una brillante informatica.

Monica Messa: "Una pistola al Luna Park"

Liriche non banali, quelle di questa poetessa monopolitana.

Le auto beccheggiano nel parcheggio nero,
fra fustini vuoti e scatole di rigatoni.
Fra ciò che resta dentro e ciò che porta fuori.

Abbiamo lavorato insieme anni fa in un'azienda di informatica. Già, perché Monica, oltre a essere una brava scrittrice è anche una brillante informatica.

L'avevo captato da alcune sue righe:

C'è un informatico / ragioniere programmatore / che scrive poesie

Decisamente un'insolita accoppiata informatica e poesia.

Alessia Savoini: "Ex nihilo nihil fit"

Roba tosta, queste poesie. Tranne poche eccezioni, difficili da decifrare, ma con una compattezza e un loro fascino. Richiamano alla mente una neoavanguardia ermetica di italica memoria.

giorni stanziati alla periferia del crollo
e una vertigine di grandezza minore
imbalsamata
tra la costola e l'etimo.

Patrick McGrath: "Grottesco"

Il suo "Follia" non mi aveva convinto (forse troppe lodi, troppe aspettative), mentre questo libro, scritto anni prima, mi ha fatto rivalutare l'autore.
Un lungo monologo interiore di un gentleman misantropo, ridotto a un vegetale (dunque ontologicamente morto), un omicidio efferato e, sullo sfondo, un maggiordomo più che ambiguo.
Prosa coinvolgente, british humor, descrizioni sopraffine e la consapevolezza che non tutto ciò che si legge corrisponde a verità.

Jay Asher: "13 Reasons Why"

L'idea iniziale è più che accattivante: una ragazza invia, prima del suo suicidio, sette cassette registrate, le quali dovranno formare una specie di catena di sant'antonio e quindi spiegare a 13 persone 13 motivi per cui si è tolta la vita. Il libro, dunque, ha un'impostazione da thriller, ma scava anche nell'ambiente giovanile con le sue caratteristiche e conseguenze. Verso il finale la tensione scema, e pare un po' forzato in tutti i suoi collegamenti incrociati, però tiene ben desta comunque l'attenzione.
Ho letto che ne hanno fatto anche una riduzione televisiva per Netflix, ma quella è roba che non mi concerne.

Terza volta che rileggo “felici i felici” e cerco collegamenti mentali con le mie fissazioni.. poi sto rileggendo anche Calvino.. al momento il visconte dimezzato, ma quando leggo più cose insieme non è mai un buon segno per me.. il prossimo sarà bolano di cui non ho mai letto niente, ma mi sto allenando..

Terza volta che rileggo “felici i felici” e cerco collegamenti mentali con le mie fissazioni.. poi sto rileggendo anche Calvino.. al momento il visconte dimezzato, ma quando leggo più cose insieme non è mai un buon segno per me.. il prossimo sarà bolano di cui non ho mai letto niente, ma mi sto allenando..

Non sono un Calvinista: della sua narrativa apprezzo "Gli amori difficili", più qualcosetta qua e là.
Ho maggiore affinità con Bolano, di cui ti consiglierei "2666", roba tostissima, ma solo se hai tempo e testa.

Più che un libro, un’arma impropria.. da quello che ho visto..

Più che un libro, un’arma impropria.. da quello che ho visto..

Corpo contundente... e la seconda parte è un massacro.

Nicoletta Costa: "Le più belle storie della nuvola Olga"

Non conoscevo questa brava illustratrice (che mi dicono famosa), ma il libro per bambini è uno di quelli che lo sfogli e ti mettono di buon umore nella loro semplicità.
Consigliato per giornate con la luna storta.

Nicoletta Costa: "Le più belle storie della nuvola Olga"

Non conoscevo questa brava illustratrice (che mi dicono famosa), ma il libro per bambini è uno di quelli che lo sfogli e ti mettono di buon umore nella loro semplicità.
Consigliato per giornate con la luna storta.

Rispetto solo per l'utentessa pensieriartistici

Guadalupe Eichelbaum: "Bestie alate"

Capita purtroppo spesso di leggere varie poesie insulse; a piccole dosi, si storce il naso e si va avanti. In questo caso, però, ci troviamo di fronte a una raccolta che supera le cento pagine (118, per la precisione) e, se pure prese singolarmente non si rivelano proprio ributtanti, l'effetto della loro insulsaggine ricopre inesorabile anche quei versi che, ogni tanto, avrebbero delle qualità.
Più che "alate", queste liriche le definirei "spiaggiate".

Gilda Policastro: "La distinzione"

Scrittrice che stimo, voce non banale del panorama letterario italiano.
Raccolta poetica originale senza dubbio. La parte principale riguarda le dis/avventure trascorse all'interno di corsie d'ospedale.
Per quanto mi riguarda, l'autrice ha inaugurato un nuovo genere che definirei Poesia Ipocondriaca.
Fortemente consigliato all'utento viafiorino.

Walid Sadek: "and a time to see less"

Libricino che raccoglie brevi saggi sul vedere e non vedere.
Evitabile.