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Moderatori: sirius, Pino, divin gallo
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viafiorino ha scritto:Beh che dire...una testimonianza molto molto interessante, per la quale,in ogni caso, personalmente ti ringrazio.
Non voglio e non posso ovviamente commentare ciò che hai scritto,dico solo che certe "dinamiche" ( uso un eufemismo ) di quei tempi, possono capirle ( anche se, magari, non giustificarle ) solo chi quei tempi li ha, in qualche modo, vissuti. Io mi ritengo fortunato ad averli vissuti, anche se spiegare il perché diventa lungo e.non interesserebbe a nessuno
stefano di cagno ha scritto:Come scritto agli amministratori del sito sono capitato per caso su questo sito e post. Non credo che ormai faccia molta differenza ma se qualcuno si chiede perché fu ucciso Benedetto Petrone penso di poterglielo chiarire. Quell'anno il sostituto procuratore Nicola Magrone cercava di imputare a un gruppo di neofascisti legati ad Avanguardia Nazionale e al FdG di Bari centro un traffico di droga come autofinanziamento sovversivo. Ovviamente non era vero, spacciavano per i soldi e basta, ma Magrone era motivato dalla sua carriera politica e a Bari di eversivo di qualche peso non c era nulla. Il gruppo suddetto pensó quindi di dargli in pasto qualcosa di più. Piccolo comparve pochi giorni prima l omicidio alla sede del FdG di Carrassi dove ero il vice capo militare (sic) di un gruppo clandestino che reclutava nell organizzazione giovanile del MSI pur non avendoci niente a che fare (dopo la morte di Petrone i vertici del MSI barese consegnarono alla DIGOS un elenco di tutti noi o cmq di quelli che conoscevano). Piccolo si presentó in pantofole, pigiama, una vestaglia, in evidente stato confusionale, con un coltello da cucina, chiedendo di andare a colpire i comunisti. A parte mandarlo a quel paese, posso solo aggiungere che nei mesi seguenti deducemmo che la prima strategia era stata di mandarlo da noi sperando che funzionasse allontanando ulteriormente i contatti dal gruppo di Murelli o come si chiamava. Fallito questo tentativo Piccolo fu portato a più riprese in scontri nella zona di Bari centro (noi controllavamo solo l area di Carrassi e avevamo degli accordi con compagni dissidenti dal MLS, la FGCI e Lotta Continua). Da quello che all epoca mi raccontarono i militanti comunisti con cui avevamo rapporti, ci furono più di un ferito, ma si erano curati clandestinamente per non coinvolgere le guardie (era una pratica comune da entrambi gli schieramenti). Alla fine Piccolo uccise Petrone insieme a due fasci del gruppo succitato. Non sono sicuro che sia stato proprio lui, e non uno degli altri, giravano voci ma tra noi e loro i rapporti erano molto tesi, poche settimane prima avevano provato a occupare la nostra sede e personalmente li avevo sloggiati buttando una bomba a mano (con sicura...) dentro il locale. Poi con un paio dei miei ero andato alla sede di via Piccinni e avevo infilato un canne mozze in bocca a uno, giusto per chiarire che non ci dovevano rompere i c******i. Magrone imbastì il suo processone pubblicitario, mettendo insieme cani e p***i e facendo una tale confusione che se anche qualcuno poteva essere indotto a confessare, nessuno si spaventó, tutto divenne una pagliacciata e dopo qualche mese di carcere uscimmo tutti e finì a tarallucci e vino. Ho incontrato anni dopo Piccolo in carcere, era in isolamento nella massima sicurezza di Rebibbia non essendo accettato ne da noi ne ovviamente dai compagni delle BR e PL. Una guardia mi lasciò parlarci dallo spioncino mentre andavo in cortile, ma era completamente andato di testa. Poi si uccise a Spoleto credo. Ero spesso lì in un braccio a noi dedicato ma lui era sempre isolato e in altro reparto, non ricordo nemmeno se lo venni a sapere all epoca. Questo è. Nessuna lotta politica eroica o epocale, ma solo una m**** tra le tante della vita.
Ho anche letto che alcuni ritengono un mistero la morte di Traversa, quindi ci dedico un breve riassunto. Dopo che Claudio Modola lasció il "comando" del nostro gruppo provai ad organizzare una banda armata di ex, provenienti dall'area neofascista di sinistra, trotzkisti e altri cani sciolti di sinistra. Anche in questo caso delinquenti comuni e politici erano più o meno associati. Tra le varie azioni criminali ci fu l irruzione a Radio Levante. A me servivano le apparecchiature di trasmissione, ad altri roba da vendere. Scelsi apposta quella radio perché democristiana e perché uno dei miei conosceva movimenti e orari. Di Traversa non sapevo nulla, non avevamo nessun rapporto con i fascisti di Poggiofranco nè so se veramente fosse un "camerata" come leggo lo ritengono. All inizio tutto andava liscio, lo stavano immobilizzato e legando. Poi credo ebbe una reazione di panico. Fatto sta che spintonó De Caro verso di me, io caddi all indietro e schiacciai i grilletti del canne mozze, spappolando un piede a De Caro. Traversa era ancora vivo quando immediatamente scappammo, e io non controllai dopo il fucile, che aveva fatto un unico botto, pensando di aver sparato una sola cartuccia. La ferita di De Caro aveva assorbito praticamente quasi l intera rosa di pallini, per cui pensai che Traversa fosse vivo, al massimo leggermente ferito. Se mi fossi accorto che invece era stato colpito da un intera cartuccia al petto e che non poteva essere sopravvissuto, invece di lasciare De Caro al pronto soccorso e telefonare per depistare le guardie rivendicando un azione di Prima Linea, avrei immaginato che tutta la combriccola di buffoni avrebbe cantato in coro, e prima di entrare in latitanza li avrei ammazzati e seppelliti tutti. Anche questo è, niente di misterioso, solo un altra storia di squallida e inutile come tante prima, durante e dopo.
Stefano Di Cagno
Ps Giusto perché mi ci trovo: io non sono mai stato un fascista. Ho cominciato a frequentare il FdG a 12 anni perché mio padre era un capitalista che giocava a fare il comunista. Sono rimasto in quella area perché una volta che spacchi la testa a qualche compagno o gli spari, non è che ti vedono volentieri e mi hanno sempre dato la caccia (con scarsi risultati essendo dei cacasotto). A 14 anni ho scoperto che durante il nazismo esisteva una componente filosovietica, i nazionalbolscevichi, tutti ammazzati poi da Hitler e company. Quella ho seguito negli anni successivi, demenziali ma in ogni caso non fascisti. Ho sposato una trotzkista e organizzato con lei una banda di deficienti e credo di aver picchiato e sparato a più fascisti di Bari di qualsiasi compagno. Mi sono dovuto sorbire 15 anni di carcere in compagnia di fascisti che cercavano di reinventarsi come sinistrorsi perché in galera non decidi tu con chi ti mettono, ma ho girato a lungo con oggetti trasformati in armi, perché lì dentro non sapevi mai chi ammazzava chi. Per cui, anche se vi va di giudicare, disprezzare insultare e tutto quello che avete il diritto di dire e pensare, se possibile evitate il fascista. Su tutto il resto avrete ragione, ma 40 anni di etichetta "nera" sono una bella rottura. Più patetico e c******e di un fascio non credo possa esistere.
stefano di cagno ha scritto:Premetto che non è mia intenzione fare alcuno "scoop'... Ho quasi 60 anni e ho passato la mia vita ignorando la marea di scemenze che sono state scritte e dette un po da tutti, sapendo benissimo che la Verità non esiste e che tutto viene reinterpretato e manipolato a seconda degli interessi di chi lo fa. Ho vissuto troppe cose e da molti anni penso che sarebbe stato meglio se fossi morto nelle tante occasioni in cui poteva succedere, risparmiandomi di diventare un vecchio cinico che non crede da decenni più a niente, a parte che noi esseri umani non siamo la specie più eccelsa del Pianeta ma la peggiore. Non è mia intenzione 'fare chiarezza', anche perché la mia opinione e ciò che posso dire vale quanto quella di chiunque, cioè niente. Non ho mai visto il DVD che citi, ma dubito che abbia un qualsiasi valore: la Passaquindici non esisteva, non nel senso che vi fosse una quantità di militanti effettivamente a conoscenza di tutto. Eravamo io, Modola, i fratelli Minelli e basta. Facevamo tutto noi, gli altri erano solo un contorno di sbandati che faceva qualche numero. Sul fatto che ci fossero informatori non ho dubbi, c erano in ogni banda e schieramento, ma se fossero stati effettivamente dentro le centinaia di reati commessi sarei stato processato e condannato illo tempore. Quando l AP15 si sfaldó dopo la morte di Petrone, unica sezione missina ad essere chiusa con provvedimento giudiziario in Italia, Modola prese la sua strada, i Minelli si avvicinarono a Terza Posizione che io consideravo un gruppo di fascisti "ripuliti" dietro una alquanto ridicola pretesa che si potesse essere fascisti ma non fascisti nè di sinistra, io mi misi con Cecilia e formammo quel gruppetto eterogeneo che sostanzialmente non era niente, un fritto misto di adolescenti violenti, incazzati, ignoranti, e puoi elencare giustamente ogni dispregiativo possibile. Nei decenni successivi non c è una sola cosa decente. Ma ho sempre pensato che non ne vale nemmeno la pena parlarne perché tutto quello che ho fatto, tutte le cose che ho saputo o vissuto personalmente sono state sempre presentate e reinterpretate secondo appunto fini e interessi di questo o di quello e, alla fine, tra qualche decennio saremo polvere e nessuna nostra azione rieccheggerà nell Eternità. Ha poca importanza. Diciamo nessuna. Con questo credo che la mia invasione di campo possa finire, e me ne torno ai fatti miei. Buona vita.
35007 ha scritto:stefano di cagno ha scritto:Premetto che non è mia intenzione fare alcuno "scoop'... Ho quasi 60 anni e ho passato la mia vita ignorando la marea di scemenze che sono state scritte e dette un po da tutti, sapendo benissimo che la Verità non esiste e che tutto viene reinterpretato e manipolato a seconda degli interessi di chi lo fa. Ho vissuto troppe cose e da molti anni penso che sarebbe stato meglio se fossi morto nelle tante occasioni in cui poteva succedere, risparmiandomi di diventare un vecchio cinico che non crede da decenni più a niente, a parte che noi esseri umani non siamo la specie più eccelsa del Pianeta ma la peggiore. Non è mia intenzione 'fare chiarezza', anche perché la mia opinione e ciò che posso dire vale quanto quella di chiunque, cioè niente. Non ho mai visto il DVD che citi, ma dubito che abbia un qualsiasi valore: la Passaquindici non esisteva, non nel senso che vi fosse una quantità di militanti effettivamente a conoscenza di tutto. Eravamo io, Modola, i fratelli Minelli e basta. Facevamo tutto noi, gli altri erano solo un contorno di sbandati che faceva qualche numero. Sul fatto che ci fossero informatori non ho dubbi, c erano in ogni banda e schieramento, ma se fossero stati effettivamente dentro le centinaia di reati commessi sarei stato processato e condannato illo tempore. Quando l AP15 si sfaldó dopo la morte di Petrone, unica sezione missina ad essere chiusa con provvedimento giudiziario in Italia, Modola prese la sua strada, i Minelli si avvicinarono a Terza Posizione che io consideravo un gruppo di fascisti "ripuliti" dietro una alquanto ridicola pretesa che si potesse essere fascisti ma non fascisti nè di sinistra, io mi misi con Cecilia e formammo quel gruppetto eterogeneo che sostanzialmente non era niente, un fritto misto di adolescenti violenti, incazzati, ignoranti, e puoi elencare giustamente ogni dispregiativo possibile. Nei decenni successivi non c è una sola cosa decente. Ma ho sempre pensato che non ne vale nemmeno la pena parlarne perché tutto quello che ho fatto, tutte le cose che ho saputo o vissuto personalmente sono state sempre presentate e reinterpretate secondo appunto fini e interessi di questo o
Beh che il dvd non abbia un qualsiasi valore come tu dici non è proprio così in quanto intervistano tutti i diretti interessati però su una cosa sono d'accordo: che da entrambi i fronti c'erano adolescenti violenti e soprattutto ignoranti ma non voglio entrare nei dettagli. Io ho perso una intera giornata nella biblioteca nazionale per fare una ricerca di quello che succedeva in quegli anni a Bari ed ho molti articoli della GDM fotografati in cui si parla di varie aggressioni, risse etc
Saluti dal Messico
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