https://www.facebook.com/share/19kTaAp6Cw/Ancora un prestigioso riconoscimento per la comunità scientifica italiana. Il dipartimento interuniversitario di eccellenza di Fisica dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e del Politecnico di Bari ha collaborato a tre dei quattro grandi esperimenti del Large hadron collider, il potente acceleratore di particelle del CERN di Ginevra, ottenendo il "Breakthrough prize in fundamental physics", considerato l’Oscar della scienza, del valore di tre milioni di dollari.
Si tratta della celebrazione del più ampio sforzo collettivo nella storia della fisica, che ha coinvolto 13.508 scienziati provenienti da oltre 70 Paesi.
In particolare gli scienziati baresi, guidati dal professor Roberto Bellotti e in collaborazione con la sezione provinciale dell’Istituto nazionale di fisica nucleare, hanno partecipato agli esperimenti Cms (Compact muon solenoid), Alice (A large ion collider experiment) e Lhcb (Large hadron collider beauty). Il quarto premiato è Atlas (A toroidal Lhc apparatus). Il gruppo barese ha preso parte a tutte le fasi dei progetti: dalla progettazione e costruzione dei rivelatori, all’installazione, raccolta e analisi dei dati, assumendo ruoli di responsabilità nel coordinamento scientifico e nella gestione delle attività sperimentali.
Nel dettaglio, Cms è uno dei due grandi apparati sperimentali protagonisti nel 2012 della scoperta del bosone di Higgs, la particella coinvolta nel meccanismo di creazione della massa delle particelle elementari. Alice è dedicato allo studio del plasma di quark e gluoni, lo stato della materia che caratterizzava l’universo nei primissimi istanti dopo il Big bang. Lhcb, infine, si concentra sull'asimmetria tra materia e antimateria, cercando di capire perché l’universo sia composto quasi esclusivamente da materia.