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Per non dimenticare: BENEDETTO PETRONE!!!

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viafiorino

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Re: Per non dimenticare: BENEDETTO PETRONE!!!

Messaggioda viafiorino » sab gen 25, 2020 8:09


Beh che dire...una testimonianza molto molto interessante, per la quale,in ogni caso, personalmente ti ringrazio.
Non voglio e non posso ovviamente commentare ciò che hai scritto,dico solo che certe "dinamiche" ( uso un eufemismo ) di quei tempi, possono capirle ( anche se, magari, non giustificarle ) solo chi quei tempi li ha, in qualche modo, vissuti. Io mi ritengo fortunato ad averli vissuti, anche se spiegare il perché diventa lungo e.non interesserebbe a nessuno
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Re: Per non dimenticare: BENEDETTO PETRONE!!!

Messaggioda Tuco » sab gen 25, 2020 11:44


viafiorino ha scritto:Beh che dire...una testimonianza molto molto interessante, per la quale,in ogni caso, personalmente ti ringrazio.
Non voglio e non posso ovviamente commentare ciò che hai scritto,dico solo che certe "dinamiche" ( uso un eufemismo ) di quei tempi, possono capirle ( anche se, magari, non giustificarle ) solo chi quei tempi li ha, in qualche modo, vissuti. Io mi ritengo fortunato ad averli vissuti, anche se spiegare il perché diventa lungo e.non interesserebbe a nessuno

Invece secondo me sarebbe interessantissimo spiegarli, ovvero discuterne.

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Re: Per non dimenticare: BENEDETTO PETRONE!!!

Messaggioda pier_de_la_bier » sab gen 25, 2020 14:56


stefano di cagno ha scritto:Come scritto agli amministratori del sito sono capitato per caso su questo sito e post. Non credo che ormai faccia molta differenza ma se qualcuno si chiede perché fu ucciso Benedetto Petrone penso di poterglielo chiarire. Quell'anno il sostituto procuratore Nicola Magrone cercava di imputare a un gruppo di neofascisti legati ad Avanguardia Nazionale e al FdG di Bari centro un traffico di droga come autofinanziamento sovversivo. Ovviamente non era vero, spacciavano per i soldi e basta, ma Magrone era motivato dalla sua carriera politica e a Bari di eversivo di qualche peso non c era nulla. Il gruppo suddetto pensó quindi di dargli in pasto qualcosa di più. Piccolo comparve pochi giorni prima l omicidio alla sede del FdG di Carrassi dove ero il vice capo militare (sic) di un gruppo clandestino che reclutava nell organizzazione giovanile del MSI pur non avendoci niente a che fare (dopo la morte di Petrone i vertici del MSI barese consegnarono alla DIGOS un elenco di tutti noi o cmq di quelli che conoscevano). Piccolo si presentó in pantofole, pigiama, una vestaglia, in evidente stato confusionale, con un coltello da cucina, chiedendo di andare a colpire i comunisti. A parte mandarlo a quel paese, posso solo aggiungere che nei mesi seguenti deducemmo che la prima strategia era stata di mandarlo da noi sperando che funzionasse allontanando ulteriormente i contatti dal gruppo di Murelli o come si chiamava. Fallito questo tentativo Piccolo fu portato a più riprese in scontri nella zona di Bari centro (noi controllavamo solo l area di Carrassi e avevamo degli accordi con compagni dissidenti dal MLS, la FGCI e Lotta Continua). Da quello che all epoca mi raccontarono i militanti comunisti con cui avevamo rapporti, ci furono più di un ferito, ma si erano curati clandestinamente per non coinvolgere le guardie (era una pratica comune da entrambi gli schieramenti). Alla fine Piccolo uccise Petrone insieme a due fasci del gruppo succitato. Non sono sicuro che sia stato proprio lui, e non uno degli altri, giravano voci ma tra noi e loro i rapporti erano molto tesi, poche settimane prima avevano provato a occupare la nostra sede e personalmente li avevo sloggiati buttando una bomba a mano (con sicura...) dentro il locale. Poi con un paio dei miei ero andato alla sede di via Piccinni e avevo infilato un canne mozze in bocca a uno, giusto per chiarire che non ci dovevano rompere i c******i. Magrone imbastì il suo processone pubblicitario, mettendo insieme cani e p***i e facendo una tale confusione che se anche qualcuno poteva essere indotto a confessare, nessuno si spaventó, tutto divenne una pagliacciata e dopo qualche mese di carcere uscimmo tutti e finì a tarallucci e vino. Ho incontrato anni dopo Piccolo in carcere, era in isolamento nella massima sicurezza di Rebibbia non essendo accettato ne da noi ne ovviamente dai compagni delle BR e PL. Una guardia mi lasciò parlarci dallo spioncino mentre andavo in cortile, ma era completamente andato di testa. Poi si uccise a Spoleto credo. Ero spesso lì in un braccio a noi dedicato ma lui era sempre isolato e in altro reparto, non ricordo nemmeno se lo venni a sapere all epoca. Questo è. Nessuna lotta politica eroica o epocale, ma solo una m**** tra le tante della vita.
Ho anche letto che alcuni ritengono un mistero la morte di Traversa, quindi ci dedico un breve riassunto. Dopo che Claudio Modola lasció il "comando" del nostro gruppo provai ad organizzare una banda armata di ex, provenienti dall'area neofascista di sinistra, trotzkisti e altri cani sciolti di sinistra. Anche in questo caso delinquenti comuni e politici erano più o meno associati. Tra le varie azioni criminali ci fu l irruzione a Radio Levante. A me servivano le apparecchiature di trasmissione, ad altri roba da vendere. Scelsi apposta quella radio perché democristiana e perché uno dei miei conosceva movimenti e orari. Di Traversa non sapevo nulla, non avevamo nessun rapporto con i fascisti di Poggiofranco nè so se veramente fosse un "camerata" come leggo lo ritengono. All inizio tutto andava liscio, lo stavano immobilizzato e legando. Poi credo ebbe una reazione di panico. Fatto sta che spintonó De Caro verso di me, io caddi all indietro e schiacciai i grilletti del canne mozze, spappolando un piede a De Caro. Traversa era ancora vivo quando immediatamente scappammo, e io non controllai dopo il fucile, che aveva fatto un unico botto, pensando di aver sparato una sola cartuccia. La ferita di De Caro aveva assorbito praticamente quasi l intera rosa di pallini, per cui pensai che Traversa fosse vivo, al massimo leggermente ferito. Se mi fossi accorto che invece era stato colpito da un intera cartuccia al petto e che non poteva essere sopravvissuto, invece di lasciare De Caro al pronto soccorso e telefonare per depistare le guardie rivendicando un azione di Prima Linea, avrei immaginato che tutta la combriccola di buffoni avrebbe cantato in coro, e prima di entrare in latitanza li avrei ammazzati e seppelliti tutti. Anche questo è, niente di misterioso, solo un altra storia di squallida e inutile come tante prima, durante e dopo.
Stefano Di Cagno

Ps Giusto perché mi ci trovo: io non sono mai stato un fascista. Ho cominciato a frequentare il FdG a 12 anni perché mio padre era un capitalista che giocava a fare il comunista. Sono rimasto in quella area perché una volta che spacchi la testa a qualche compagno o gli spari, non è che ti vedono volentieri e mi hanno sempre dato la caccia (con scarsi risultati essendo dei cacasotto). A 14 anni ho scoperto che durante il nazismo esisteva una componente filosovietica, i nazionalbolscevichi, tutti ammazzati poi da Hitler e company. Quella ho seguito negli anni successivi, demenziali ma in ogni caso non fascisti. Ho sposato una trotzkista e organizzato con lei una banda di deficienti e credo di aver picchiato e sparato a più fascisti di Bari di qualsiasi compagno. Mi sono dovuto sorbire 15 anni di carcere in compagnia di fascisti che cercavano di reinventarsi come sinistrorsi perché in galera non decidi tu con chi ti mettono, ma ho girato a lungo con oggetti trasformati in armi, perché lì dentro non sapevi mai chi ammazzava chi. Per cui, anche se vi va di giudicare, disprezzare insultare e tutto quello che avete il diritto di dire e pensare, se possibile evitate il fascista. Su tutto il resto avrete ragione, ma 40 anni di etichetta "nera" sono una bella rottura. Più patetico e c******e di un fascio non credo possa esistere.

:shock:

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Re: Per non dimenticare: BENEDETTO PETRONE!!!

Messaggioda 35007 » sab gen 25, 2020 17:55


stefano di cagno ha scritto:Premetto che non è mia intenzione fare alcuno "scoop'... Ho quasi 60 anni e ho passato la mia vita ignorando la marea di scemenze che sono state scritte e dette un po da tutti, sapendo benissimo che la Verità non esiste e che tutto viene reinterpretato e manipolato a seconda degli interessi di chi lo fa. Ho vissuto troppe cose e da molti anni penso che sarebbe stato meglio se fossi morto nelle tante occasioni in cui poteva succedere, risparmiandomi di diventare un vecchio cinico che non crede da decenni più a niente, a parte che noi esseri umani non siamo la specie più eccelsa del Pianeta ma la peggiore. Non è mia intenzione 'fare chiarezza', anche perché la mia opinione e ciò che posso dire vale quanto quella di chiunque, cioè niente. Non ho mai visto il DVD che citi, ma dubito che abbia un qualsiasi valore: la Passaquindici non esisteva, non nel senso che vi fosse una quantità di militanti effettivamente a conoscenza di tutto. Eravamo io, Modola, i fratelli Minelli e basta. Facevamo tutto noi, gli altri erano solo un contorno di sbandati che faceva qualche numero. Sul fatto che ci fossero informatori non ho dubbi, c erano in ogni banda e schieramento, ma se fossero stati effettivamente dentro le centinaia di reati commessi sarei stato processato e condannato illo tempore. Quando l AP15 si sfaldó dopo la morte di Petrone, unica sezione missina ad essere chiusa con provvedimento giudiziario in Italia, Modola prese la sua strada, i Minelli si avvicinarono a Terza Posizione che io consideravo un gruppo di fascisti "ripuliti" dietro una alquanto ridicola pretesa che si potesse essere fascisti ma non fascisti nè di sinistra, io mi misi con Cecilia e formammo quel gruppetto eterogeneo che sostanzialmente non era niente, un fritto misto di adolescenti violenti, incazzati, ignoranti, e puoi elencare giustamente ogni dispregiativo possibile. Nei decenni successivi non c è una sola cosa decente. Ma ho sempre pensato che non ne vale nemmeno la pena parlarne perché tutto quello che ho fatto, tutte le cose che ho saputo o vissuto personalmente sono state sempre presentate e reinterpretate secondo appunto fini e interessi di questo o di quello e, alla fine, tra qualche decennio saremo polvere e nessuna nostra azione rieccheggerà nell Eternità. Ha poca importanza. Diciamo nessuna. Con questo credo che la mia invasione di campo possa finire, e me ne torno ai fatti miei. Buona vita.

Beh che il dvd non abbia un qualsiasi valore come tu dici non è proprio così in quanto intervistano tutti i diretti interessati però su una cosa sono d'accordo: che da entrambi i fronti c'erano adolescenti violenti e soprattutto ignoranti ma non voglio entrare nei dettagli. Io ho perso una intera giornata nella biblioteca nazionale per fare una ricerca di quello che succedeva in quegli anni a Bari ed ho molti articoli della GDM fotografati in cui si parla di varie aggressioni, risse etc
Fatto sta che oggi non è che sia cambiato molto, io stesso ho preso le distanze dagli antifa di Bari in quanto li reputo dei senzapalle che non sanno difendersi....tutto il contrario di Bologna dove c'ho vissuto e lavorato per 17 anni
Chiudo anch'io il discorso dicendo (e ripetendo) una cosa molto importante: che Benny non era un delinquente come molti dicono come giustificando l'omicidio e ne' un personaggio ambiguo che bazzicava tra gli ambienti di destra e di sinistra (cosa che invece fece Piccolo)
Saluti dal Messico
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Re: Per non dimenticare: BENEDETTO PETRONE!!!

Messaggioda ilpanda » sab gen 25, 2020 20:01


io ero un amico di benny e quella sera per puro miracolo non ero con lui. Stavamo sempre assieme con la sua chitarra a suonare seduti sulla fontana di piazza umberto oppure si andava in un basso di via bovio dove c'era un altro tipo che suonava. Benny era un bravo ragazzo,lavorava come operaio e affrontava la vita sempre con il sorriso sulla bocca, pensate che una sera facemmo una festa perché aveva comprato le scarpe nuove.Stefano di Cagno lo conoscevo di fama come picchiatore fascista e Pino Piccolo invece lo conoscevo di persona perché aveva frequentato il Pitagora negli stessi anni miei.Di sicuro non era uno normale, ma qualcuno mi deve spiegare come ha fatto ad espatriare subito dopo l'omicidio,chi gli ha dato i soldi, i contatti e tutto il resto, mi sembra di ricordare che fu arrestato in Spagna.Una cosa è certa, a quei tempo o eri un fascio o un compagno, e ricordo perfettamente che determinate zone mi erano vietate nonostante non fossi uno di primo piano ma avendo partecipato ad una .... battuta di caccia fotografica, ho sempre pensato che la mia foto l'avessero anche loro. Ho partecipato ad un pestaggio di un fascio al Flacco e sono finito al Pronto Soccorso menato da un 'compagno', per un errore di persona,ed il giorno dopo Michele Emiliano in assemblea al Flacco si scagliò contro la violenza degli autonomi rei di aver pestato un compagno. E il colpevole si scusò per interposta persona(il fratello mio amico) perché aveva capito l'errore ed io stesso davanti al giudice giurai di non aver riconosciuto nessuno per via della luce fioca. Altri tempi....
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Re: Per non dimenticare: BENEDETTO PETRONE!!!

Messaggioda 35007 » sab gen 25, 2020 20:43


Pino Piccolo era semplicemente un delinquente ed una persona senza scrupoli che si dichiarò, con l'appoggio dell'MSI, un malato mentale ma ciò non servì a nulla visto che i medici lo dichiararono sano di mente e, dopo che ammazzò una donna durante una rapina, fu arrestato a Berlino dalla polizia tedesca mentre si era dato latitante (aveva anche una carta d'identità fasulla). Fu usato dai suoi stessi amici camerati per l'omicidio di Benny, tant'è che si diedero alla fuga per lasciarlo solo nel momento in cui accoltellò Petrone (e poco mancò che ci scappò un altro morto...un altro compagno, Franco Intranò, fu ferito per fortuna solo ad un'ascella)
L'unica cosa buona che Piccolo fece per dare un senso alla sua vita fu di impiccarsi nel carcere di Spoleto ma tutti i processi che si fecero all'epoca per condannare i responsabili furono una farsa....e tutti vissero felici e contenti...tranne Benny
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Re: Per non dimenticare: BENEDETTO PETRONE!!!

Messaggioda ilpanda » sab gen 25, 2020 20:57


Franco Intrano'... che fina ha fatto ?un altro che ho perso di vista :cry:
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Re: Per non dimenticare: BENEDETTO PETRONE!!!

Messaggioda whensundaycomes » lun gen 27, 2020 14:19


Che racconto sconvolgente ed interessante! Ciao Stefano
Ciao Gianni, la tua trasferta continua nei nostri cuori!

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Re: Per non dimenticare: BENEDETTO PETRONE!!!

Messaggioda stefano di cagno » mar gen 28, 2020 8:00


Puramente come opinione personale e non ideologica, premettendo che solitamente non partecipo a queste rievocazioni e soprattutto non rispondo se scrivo qualcosa ma visto il tenore delle vostre risposte faccio una eccezione: io conoscevo sostanzialmente tutti e tutto... il mio "lavoro" era arruolare, addestrare e raccogliere informazioni (avevo informatori in ogni gruppo di ogni schieramento) e a 60 anni ritengo di non sbagliarmi molto se penso che eravamo tutti dei deficienti e dei delinquenti... avevo tra i 14 e 17 anni alla epoca della Passaquindici e il mio livello culturale era decisamente infimo, per cui gli studi, approfondimenti e riflessioni sono successivi, negli anni di carcere. Ho letto molto sulle dinamiche delle bande giovanili nel mondo, e pur con le ovvie differenze tra culture, società, etnie etc., ci sono tante analogie. Non riesco a usare il termine delinquente come dispregiativo assoluto, potrei associarci concetti e termini come antagonisti, ribelli, borderline, e via elencando. Chi ha portato Piccolo a uccidere Petrone era un delinquente puro, nel senso che la motivazione non era nemmeno minimamente ideologica ma esclusivamente basata su un calcolo per minimizzare i danni di una azione giudiziaria su traffici di droga e quindi punto. Su Piccolo ripeto l ho visto così poco che non posso esprimere un giudizio completo all'epoca, ma sono stato in carcere 21 anni complessivi e ho visto gente simulare malattie mentali e gente che malata lo era. Piccolo quanto meno era un disturbato sin dall'omicidio anche solo per il fatto che si fece usare come capro espiatorio; in carcere era fuori come un balcone di sicuro (vi assicuro che nessun essere umano regge gli anni di trattamento a cui è stato sottoposto lui se ha un briciolo di sanità mentale) e comunque il suicidio mette la parola fine alla questione, perché è escluso che lo abbiano suicidato, come a volte le guardie facevano, e si è impiccato da solo (altra cosa in carcere abbastanza complicata ed estremamente complicata per quelli sottoposti al suo regime di sicurezza). Sugli "aiuti" ripeto non c è alcun mistero, la banda che lo arruolò per l omicidio era legata ad Avanguardia Nazionale, l unica "rete" di supporto dei latitanti era quella di Delle Chiaie alla epoca (la Spagna non è casuale...), e quella creata da Terza Posizione e NAR nel 77 non esisteva ancora, nasce un paio di anni dopo e cmq non aveva nulla a che vedere con quelli intorno a AN. La rete europea di Delle Chiaie era già in crisi nel dopo Franco e si disintegrò dopo la strage di Bologna (quella sudamericana resse ancora qualche anno tra Argentina e Bolivia ma divenendo sempre più fragile mano a mano che le dittature crollano e che i cartelli della droga si trasformarono, passando dal controllo totale dei militari alle varie famiglie mafiose pure). Non esprimo alcun parere su Petrone, né sulla dinamica dello scontro perché non ne ho nessuno, non ne so niente, era un ambiente che non volevo frequentare o conoscere, e l unica cosa che so e che è certa è che con Piccolo si sa benissimo chi c era, e loro non avevano nessun disturbo mentale se si esclude come tale la violenza e la scelta di esercitarla per un qualsiasi fine (si può anche pensare che lo sia... ma allora dobbiamo desumere che ben oltre la metà del genere umano sia fuori di zucca - sul che io personalmente concorderei...).

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Re: Per non dimenticare: BENEDETTO PETRONE!!!

Messaggioda stefano di cagno » mar gen 28, 2020 8:25


35007 ha scritto:
stefano di cagno ha scritto:Premetto che non è mia intenzione fare alcuno "scoop'... Ho quasi 60 anni e ho passato la mia vita ignorando la marea di scemenze che sono state scritte e dette un po da tutti, sapendo benissimo che la Verità non esiste e che tutto viene reinterpretato e manipolato a seconda degli interessi di chi lo fa. Ho vissuto troppe cose e da molti anni penso che sarebbe stato meglio se fossi morto nelle tante occasioni in cui poteva succedere, risparmiandomi di diventare un vecchio cinico che non crede da decenni più a niente, a parte che noi esseri umani non siamo la specie più eccelsa del Pianeta ma la peggiore. Non è mia intenzione 'fare chiarezza', anche perché la mia opinione e ciò che posso dire vale quanto quella di chiunque, cioè niente. Non ho mai visto il DVD che citi, ma dubito che abbia un qualsiasi valore: la Passaquindici non esisteva, non nel senso che vi fosse una quantità di militanti effettivamente a conoscenza di tutto. Eravamo io, Modola, i fratelli Minelli e basta. Facevamo tutto noi, gli altri erano solo un contorno di sbandati che faceva qualche numero. Sul fatto che ci fossero informatori non ho dubbi, c erano in ogni banda e schieramento, ma se fossero stati effettivamente dentro le centinaia di reati commessi sarei stato processato e condannato illo tempore. Quando l AP15 si sfaldó dopo la morte di Petrone, unica sezione missina ad essere chiusa con provvedimento giudiziario in Italia, Modola prese la sua strada, i Minelli si avvicinarono a Terza Posizione che io consideravo un gruppo di fascisti "ripuliti" dietro una alquanto ridicola pretesa che si potesse essere fascisti ma non fascisti nè di sinistra, io mi misi con Cecilia e formammo quel gruppetto eterogeneo che sostanzialmente non era niente, un fritto misto di adolescenti violenti, incazzati, ignoranti, e puoi elencare giustamente ogni dispregiativo possibile. Nei decenni successivi non c è una sola cosa decente. Ma ho sempre pensato che non ne vale nemmeno la pena parlarne perché tutto quello che ho fatto, tutte le cose che ho saputo o vissuto personalmente sono state sempre presentate e reinterpretate secondo appunto fini e interessi di questo o
Beh che il dvd non abbia un qualsiasi valore come tu dici non è proprio così in quanto intervistano tutti i diretti interessati però su una cosa sono d'accordo: che da entrambi i fronti c'erano adolescenti violenti e soprattutto ignoranti ma non voglio entrare nei dettagli. Io ho perso una intera giornata nella biblioteca nazionale per fare una ricerca di quello che succedeva in quegli anni a Bari ed ho molti articoli della GDM fotografati in cui si parla di varie aggressioni, risse etc

Saluti dal Messico


Sul valore del Dvd, non avendolo mai visto non posso dare una vera opinione; quello che intendevo dire è che ancora oggi mi capita di sentire di gente che dice di conoscermi e di aver fatto cose con me alla epoca e che assolutamente non conosco. Le azioni della Ap15 partivano TUTTE da Modola e me, con i fratelli Minelli, punto. Nessun altro che noi sa perché, per come, con che strategia e motivazione, al massimo fa supposizioni. Anche perché noi 4 stessi avevamo diverse idee e motivazioni tra noi, e ci accocchiavamo più per amicizia adolescenziale che per un qualcosa di diverso. Tant è che in pochissimi anni ci separammo... sulle aggressioni ti quoto e confermo. Tra il 1974 e il 1978 io personalmente ne facevo minimo una al giorno, di entità violenta diversa a seconda dei casi, dalle minacce alle pistolettate, ma la media era quella...
Mo basta ;), non mi diverte nemmeno un po' ritornare alla marea di errori e fallimenti e inutili stronzate fatte e credo che più di tanto non c è nulla che io possa dire o valga la pena leggere da me. Una precisazione, puramente una mia opinione da vecchio: il mondo cambia. Apparentemente peggio, ma è solo apparenza. Cambia discrasico e incoerente, lento, imperfetto, ma cambia in meglio. Quello che noi abbiamo fatto nella seconda metà dei 70 non è minimamente paragonabile a oggi. I fascisti erano patetici allora, ma erano legati profondamente alle generazioni delle Guerre Mondiali che erano ancora viventi così come i comunisti (che comunemente si davano dei fascisti tra loro...). Oggi... è solo un ridicolo fenomeno da baraccone. È parte della natura umana, può esprimersi in un qualcosa di molto brutto facilmente, ma non ha nulla a che vedere con quel fenomeno morto e seppellito e almeno al momento non ha quel livello di impatto sui giovani e sulla società. Ma sono problemi che risolveranno e di cui si occuperanno altri. Noi tra poco saremo solo polvere.

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Re: Per non dimenticare: BENEDETTO PETRONE!!!

Messaggioda u d' kkiù » mar gen 28, 2020 10:27


Grazie per la tua testimonianza.
Ti sei frecato il dolce? E mò frecati pure l'amaro!

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Re: Per non dimenticare: BENEDETTO PETRONE!!!

Messaggioda viafiorino » mar gen 28, 2020 13:59


Ciao Stefano (consentimi di chiamarti per nome, siamo quasi coetanei )
Scusa se ti chiamo ancora in ballo, ma non capita spesso di avere a che fare con persone che hanno avuto, nel bene e nel male, " esperienze" come quelle che hai vissuto tu, e anche grazie a te possiamo finalmente parlare di argomenti di un certo spessore e non del "colore dei seggiolini dello Stadio"...
Capisco che non hai nessuna voglia di parlare di quello che è successo in "quegli " anni, ma anche se in maniera indiretta vorrei tornare su quell' argomento.
Hai scritto che, vista la tua esperienza diretta, ritieni impossibile che un detenuto in cella possa togliersi la vita; come giudichi allora quanto successo a quelli della Baader Meinhoff nel carcere di Stammhein ? E cosa avevi pensato in quel tempo visto che nel 1977 eri già un militante politico impegnato?
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Re: Per non dimenticare: BENEDETTO PETRONE!!!

Messaggioda 35007 » mer gen 29, 2020 0:19


Sicuramente Stefano Di Cagno ne saprà più di noi però le cronache parlano di RIPETUTI tentativi di suicidio da parte di Piccolo. Evidentemente quello che commise lo tormentò non poco e molto probabilmente si sentì tradito dai suoi "amici", c'è da ricordare che la stessa MSI un anno dopo il suo arresto in Germania, divulgò un comunicato affermando che Piccolo era un infiltrato di sinistra....insomma non fecero nulla per aiutarlo
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Re: Per non dimenticare: BENEDETTO PETRONE!!!

Messaggioda 35007 » sab nov 28, 2020 19:37


UP!
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Re: Per non dimenticare: BENEDETTO PETRONE!!!

Messaggioda viafiorino » sab nov 28, 2020 21:35


Mi tornano alla mente giorni terribili mai vissuti prima (e per fortuna mai più vissuti) a Bari. ..ero già abbastanza "grande "( 13 anni) ma i miei genitori mi vietavano di uscire in quei giorni. .abitavo in via Fiorino ( e dove se no??) ad un km o forse meno in linea d'aria da Piazza Prefettura
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