Eventi culturali a Bari

Oggi fino alle 18 il castello Svevo è aperto e si può visitare gratis.

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Ultima modifica di Beniaminus de Tudela il dom nov 04, 2018 16:50, modificato 1 volta in totale.

Per far comprenderne l'atmosfera della mostra che arriverà a Bari, ecco alcune foto in altre località:

Ci sono già date previste?

Ci sono già date previste?

Per il momento, no. Appena saprò qualcosa condividerò le notizie.
Indicativamente, la mostra dovrebbe approdare a Bari a fine novembre e rimanere fino a gennaio.

voi non dipingete vero?

ecco perchè per chi ha visto qualche mostra spesso quello che rimane è la pennellata.. quelle di van gogh rimangono nell'anima e prendono tanti significati..

da appassionata di pittori, da aspirante crostista penso che non esista niente di più brutto della fotografia di un quadro..
fotografare e proiettare i quadri di anime come quelle.. no, non ci sto, lo reputo offensivo.. davvero

è una ca*ata travestita da arte

NO!

Io sono un grande appassionato di Storia dell'Arte ( disciplina che peraltro ha fatto parte del mio percorso di studi universitari ) e di mostre, che non esito a visitare quando mi è possibile. Sono d'accordo sul fatto che è assurdo pensare che una mostra "virtuale" ( o "immersiva", come spesso viene definita ) del genere possa sostituire la contemplazione reale dell'opera originale.
Per intenderci: so che a Roma in questo periodo è in corso una mostra "immersiva" più o meno simile sui capolavori dell'Impressionismo francese e contemporaneamente un'altra esposizione di opere autentiche - più piccola e meno pubblicizzata - all'interno della quale, tra i pochi pezzi presenti, c'è anche il bellissimo Ecce Homo del Mantegna di proprietà del Museo Jacquemart André di Parigi. Se potessi andare a Roma e dovessi scegliere, senza alcuna esitazione preferirei quest'ultima.

Una mostra come quella che approderà a Bari va, insomma, presa per quello che è: ridicolo sarebbe asserire, recandosi, di "aver fatto un'esperienza simile a vedere le opere di van Gogh". Alcune mostre di questo genere, se ben organizzate e corredate di buoni apparati didattico-espositivi, potrebbero comunque rappresentare un'occasione di arricchimento per chi le visita. In altri casi , invece, si rischia forse di cadere in una spettacolarizzazione pretenziosa, banale e a volte persino irrispettosa. Tutto alla fin fine dipende dal modo con cui sono state allestite.

siamo d'accordo.. a me manca la fiducia nei confronti di questa città e dei suoi cittadini in tema d'arte..

personalmente per arricchire l'emozione e la conoscenza di van gogh sono andata per due anni di seguito ad arles.. sono stata ore di fronte la sua casa gialla che non c'è più e non so quante ore seduta sulla fontana della sua "clinica". non ho fatto altro che guardarmi intorno con lentezza e passeggiare per ore tanto che per poco non vedevo quello che mi circondava con le sue pennellate..

l'amore e l'arte sono due cose meravigliose..
possono proiettare tantissime altre cose..

anche gli impressionisti.. come si fa a pensare di proiettare le loro pennellate? c'è tutta l'arte performativa adeguata a questo tipo di strumento..

Io ho un atteggiamento più laico su questi eventi. Bari è una città profondamente ignorante. Fare cultura a Bari è come fare un centro turistico in mezzo al Sahara. Le mostre vanno deserte. I ragazzi vengono portati una sola volta nella loro carriera scolastica alla Pinacoteca e gli viene fatta vivere con una tale pesantezza che gli passa ogni voglia. Colpa di insegnati di arte del tutto inidonei all'insegnamento.

E allora ben venga un modo diverso di fare arte. Certo, non è quella che restituisce le emozioni che si provano davanti ad una tela originale, ma se anche solo 10 baresi ne usciranno con la convinzione che guardare opere d'arte fa bene all'anima, questa iniziativa avrà avuto successo.

Sabato scorso ho portato 3 ragazze italiane e 3 ragazze francesi in visita al museo archeologico di Matera. Le 3 italiane (baresi, tra cui mia figlia) non volevano entrare. Le 3 francesi invece erano entusiaste ed hanno interagito durante tutta la visita con domande e osservazioni. Ma non mi sento di dar colpa alle baresi. Nei musei entri da solo e nessuno ti trasmette nulla. Se ingaggi una guida, troverai uno scazzatissimo insegnante che arrotonda lo stipendio che ti vomita addosso informazioni sui "ritrovamenti ipogeici" e sui "crateri argillosi". Senza tener conto che il termine ipogeo lo usano solo le guide turistiche e quindi nessun ragazzo ha la più pallida idea di cosa significhi. O che invece di "cratere" puoi pure dire "vaso", tanto la sottile differenza è del tutto irrilevante ai fini della osservazione che può condurre un adolescente.

Io ho un atteggiamento più laico su questi eventi. Bari è una città profondamente ignorante. Fare cultura a Bari è come fare un centro turistico in mezzo al Sahara. Le mostre vanno deserte. I ragazzi vengono portati una sola volta nella loro carriera scolastica alla Pinacoteca e gli viene fatta vivere con una tale pesantezza che gli passa ogni voglia. Colpa di insegnati di arte del tutto inidonei all'insegnamento.

E allora ben venga un modo diverso di fare arte. Certo, non è quella che restituisce le emozioni che si provano davanti ad una tela originale, ma se anche solo 10 baresi ne usciranno con la convinzione che guardare opere d'arte fa bene all'anima, questa iniziativa avrà avuto successo.

Sabato scorso ho portato 3 ragazze italiane e 3 ragazze francesi in visita al museo archeologico di Matera. Le 3 italiane (baresi, tra cui mia figlia) non volevano entrare. Le 3 francesi invece erano entusiaste ed hanno interagito durante tutta la visita con domande e osservazioni. Ma non mi sento di dar colpa alle baresi. Nei musei entri da solo e nessuno ti trasmette nulla. Se ingaggi una guida, troverai uno scazzatissimo insegnante che arrotonda lo stipendio che ti vomita addosso informazioni sui "ritrovamenti ipogeici" e sui "crateri argillosi". Senza tener conto che il termine ipogeo lo usano solo le guide turistiche e quindi nessun ragazzo ha la più pallida idea di cosa significhi. O che invece di "cratere" puoi pure dire "vaso", tanto la sottile differenza è del tutto irrilevante ai fini della osservazione che può condurre un adolescente.

Purtroppo questo è un problema che non riguarda solo Bari ma tutto il meridione d'italia.
Noi meridionali abbiamo tanti pregi ed altrettanti difetti, tra i principali difetti, il livello culturale decisamente basso!

Beniaminus, hai notizie sul Margherita? È ancora transennato e privo di indicazioni sulle attività a venire, mostra su Van Gogh in particolare ...

Beniaminus, hai notizie sul Margherita? È ancora transennato e privo di indicazioni sulle attività a venire, mostra su Van Gogh in particolare ...

La mostra dovrebbe aprire a fine mese, stando alle ultime notizie a mia disposizione.
Ad ogni modo, ad ottobre ho avuto la possibilità di entrare all'interno del teatro, che dovrebbe essere la sede del futuro Polo delle Arti contemporanee assieme alla Sala Murat e al Mercato del Pesce ( ancora in ristrutturazione ): c'è ancora molto lavoro da fare, ho notato parti ancora con il cemento a vista e numerosi elementi decorativi originali d'epoca in gesso accatastati in attesa di essere montati. Dubito per questo motivo che l'apertura della mostra coincida con la restituzione del teatro nella sua integrità: molto probabilmente gli ambienti in cui verrà allestita saranno il Foyer ( in cui i lavori sono da tempo in stato ormai avanzato ) e forse la platea.

Io ho un atteggiamento più laico su questi eventi. Bari è una città profondamente ignorante. Fare cultura a Bari è come fare un centro turistico in mezzo al Sahara. Le mostre vanno deserte. I ragazzi vengono portati una sola volta nella loro carriera scolastica alla Pinacoteca e gli viene fatta vivere con una tale pesantezza che gli passa ogni voglia. Colpa di insegnati di arte del tutto inidonei all'insegnamento.

E allora ben venga un modo diverso di fare arte. Certo, non è quella che restituisce le emozioni che si provano davanti ad una tela originale, ma se anche solo 10 baresi ne usciranno con la convinzione che guardare opere d'arte fa bene all'anima, questa iniziativa avrà avuto successo.

Sabato scorso ho portato 3 ragazze italiane e 3 ragazze francesi in visita al museo archeologico di Matera. Le 3 italiane (baresi, tra cui mia figlia) non volevano entrare. Le 3 francesi invece erano entusiaste ed hanno interagito durante tutta la visita con domande e osservazioni. Ma non mi sento di dar colpa alle baresi. Nei musei entri da solo e nessuno ti trasmette nulla. Se ingaggi una guida, troverai uno scazzatissimo insegnante che arrotonda lo stipendio che ti vomita addosso informazioni sui "ritrovamenti ipogeici" e sui "crateri argillosi". Senza tener conto che il termine ipogeo lo usano solo le guide turistiche e quindi nessun ragazzo ha la più pallida idea di cosa significhi. O che invece di "cratere" puoi pure dire "vaso", tanto la sottile differenza è del tutto irrilevante ai fini della osservazione che può condurre un adolescente.

Ciò che dici è giusto: Bari ha tra l'altro al momento un'offerta culturale inferiore rispetto a quella di città anche notevolmente più piccole. Osservazione sensata anche quella ( valida per una guida turistica così come per qualsiasi altro "oratore" ) della necessità adattare il modo di esporre al proprio interlocutore. Mi auguro che iniziative come questa imminente mostra possano suscitare un maggiore interesse nei confronti dell'arte.

Beniaminus, hai notizie sul Margherita? È ancora transennato e privo di indicazioni sulle attività a venire, mostra su Van Gogh in particolare ...

La mostra dovrebbe aprire a fine mese, stando alle ultime notizie a mia disposizione.
Ad ogni modo, ad ottobre ho avuto la possibilità di entrare all'interno del teatro, che dovrebbe essere la sede del futuro Polo delle Arti contemporanee assieme alla Sala Murat e al Mercato del Pesce ( ancora in ristrutturazione ): c'è ancora molto lavoro da fare, ho notato parti ancora con il cemento a vista e numerosi elementi decorativi originali d'epoca in gesso accatastati in attesa di essere montati. Dubito per questo motivo che l'apertura della mostra coincida con la restituzione del teatro nella sua integrità: molto probabilmente gli ambienti in cui verrà allestita saranno il Foyer ( in cui i lavori sono da tempo in stato ormai avanzato ) e forse la platea.

Grazie Ben, anche per tutto quello che da anni fai a beneficio degli altri utenti di questo forum-famiglia

ho visitato i sotterranei della cattedrale di san sabino, interessantissimi.
visita fortemente consigliata.
costo 1 euro