gli occhi mi uscivano da fuori quando
c'erano in villa le bancarelle che vendevano i libri.
Di solito erano nuovi ma con i prezzi molto ribassati.
E' stato li che ho acquistato quelli che poi avrei scoperto
essere dei capolavori come Paese d'ombre di Giuseppe Dessi
e tanti altri.

Poi quando usci la collana "100 pagine 1000 lire"
bè praticamente li divorai
acquistando tutti quelli che mi capitavano sottomano
dagli horror, ai classici, alla saggistica, linguisitica, filosofia, ecc.
Adesso poichè vivo all'estero acquisto libri in blocco
cosi da pagare la spedizione solo una volta.
Lo scorso dicembre acquistai una ventina di libri.
Essendo tutti incelofanati ci ho messo un pò ad aprirli
(nel frattempo avevo da leggere Gogol, Mèrimèe, Daudet e Conrad)



e ho cominciato con Due atti e tre tempi di Giorgio Faletti
di cui non avevo letto mai niente.

A tal proposito vorrei chiedere a chi lo avesse letto
delucidazioni sulle tre pagine finali:
"Poi mi avvicino a una cornice che scontorna una
foto a colori.In piedi, in quello che pare un aeroporto,
ci sono due persone. Una è Rosa e l'altro è
un giovanotto sui trent'anni, che le tiene
un braccio sulle spalle.
Sorridono tutti e due.
Mi arriva addosso una cosa fredda e scura e per
un istante mi sembra che tutta la stanza sia piena
di ombre e gelo. Perchè io conosco quel ragazzo.
L'ho visto due volte nella mia vita e ogni volta
indossava un berretto blu e rosso.
- E' Lorenzo, mio figlio.
La voce di Rosa arriva alle mie spalle e mi obbliga a voltarmi.
La trovo sulla porta con un vassoio in mano
dove stanno appoggiati una bottiglia e due bicchieri.
- La foto l'abbiamo fatta una volta che sono andato a trovarla a Londra.
Raggiunge il tavolino davanti al divano e appoggia il vassoio.
Io non mi sono ancora ripreso.
Sul mio viso c'è una traccia di quello che ho appena
scoperto, è impossibile che non ci sia.
Rosa è una donna sensibilee se ne accorge subito.
- Silvano, c'è qualcosa che non va?"..............
............
Adesso tutto è andato al suo posto.
Ogni particolare, ogni dettaglio, ogni ruolo.
Forse il biglietto che avevo trovato nella spazzatura aveva un mittente diverso.
La L. della firma forse non stava per Luciano ma per Lorenzo.
In ogni caso adesso non ha più importanza.
Spero che anche quel ragazzo, come mio figlio,
abbia imparato la lezione.
In futuro, se le cose andranno come spero, ci sarà un modo di parlargliene di persona.
In ogni caso Rosa non dovrà sapere nulla. Mai.
Qualcuno mi può spiegare tutta la parte che ho riportato?
A chi si sta riferendo? Non ci ho capito nulla.
In attesa di avere una risposta
ieri ho iniziato la lettura di un libro
che sembra molto più bello di quello che pensassi
prima di iniziare a leggere
Il libro degli universi di John.D.Barrow
una guida completa agli universi possibili.