Cosa stai leggendo? ***Club del libro di solobari.it***

Ora che ho concluso la lettura, devo dire che il libro di Mantegazza - pur essendo apparentemente fantascientifico - appartiene in realtà forse di più al filone delle utopie sociali.
Per questo ora sono passato a rileggermi una pietra miliare del genere: "Utopia" di Tommaso Moro. Non ricordavo che, per una parte piuttosto estesa all'inizio, l'autore si fosse dilungato a denunciare gli aspetti negativi della società del suo tempo.

Ho finito di rileggermi "Utopia" di Tommaso Moro e anche "La città del Sole" di Tommaso Campanella. L'italiano tardocinquecentesco di Campanella è meno ostico di quanto ricordassi e la città ideale di Campanella presenta norme sociali anche più radicali di quelle di Moro. Ora sono passato alle "distopie" con "1984" di George Orwell.

La biografia del nostro indimenticato presidente...




(To play)

Thomas M. Dish: "Il prete"

Sacerdoti pedofili, tatuaggi, la Sacra Sindone, gli alieni, la Santa Inquisizione, omicidi sparsi, antiabortisti... insomma un delirio, ma scritto benissimo, con una dose di humor nero che non guasta mai.
Disclaimer: decisamente non per cattolici fondamentalisti.

Dopo "1984" ho riletto "La fattoria degli animali" di Orwell, che non avevo ripreso dai tempi della scuola.
In tema di distopie, ho riletto anche "Il mondo nuovo" di Huxley.

La biografia del nostro indimenticato presidente...




(To play)

Ca jè semb stat u President virtual duu Bbar B'rtaun

Dopo "1984" ho riletto "La fattoria degli animali" di Orwell, che non avevo ripreso dai tempi della scuola.
In tema di distopie, ho riletto anche "Il mondo nuovo" di Huxley.

"Brave New World" è nella mia lista.

Sempre in tema di distopie, ti ri-consiglio vivamente "The Plot Against America" di Philip Roth (in italiano mi sembra di ricordare sia "Complotto contro l'America").

Tremendamente attuale e possibile.

Herta Mueller: "The Land of Green Plumes" (in italiano "Il paese delle prugne verdi")

Per rimanere in tema, la scrittrice rumena (premio Nobel) non descrive una distopia futura, ma una già accaduta sotto il totalitarismo comunista di Ceasescu e la sua Securitate (che non aveva niente da invidiare alla Stasi della Germania Est).
Controllo assoluto, atmosfera ossessivo paranoica e "suicidi politici" come se piovessero (dalle finestre).
Il linguaggio artisticamente letterario non è facile, però - tra il detto e il non detto - rende bene l'idea di una vita sotto continua osservazione.

Dopo "1984" ho riletto "La fattoria degli animali" di Orwell, che non avevo ripreso dai tempi della scuola.
In tema di distopie, ho riletto anche "Il mondo nuovo" di Huxley.

"Brave New World" è nella mia lista.

Sempre in tema di distopie, ti ri-consiglio vivamente "The Plot Against America" di Philip Roth (in italiano mi sembra di ricordare sia "Complotto contro l'America").

Tremendamente attuale e possibile.

Grazie mille del consiglio.
I giorni di tregua per le festività mi hanno consentito di dedicarmi alla lettura come non ho potuto negli ultimi tempi. Da stamattina sono tornato agli impegni lavorativi a pieno regime e già avverto l'astinenza...

Herta Mueller: "The Land of Green Plumes" (in italiano "Il paese delle prugne verdi")

Per rimanere in tema, la scrittrice rumena (premio Nobel) non descrive una distopia futura, ma una già accaduta sotto il totalitarismo comunista di Ceasescu e la sua Securitate (che non aveva niente da invidiare alla Stasi della Germania Est).
Controllo assoluto, atmosfera ossessivo paranoica e "suicidi politici" come se piovessero (dalle finestre).
Il linguaggio artisticamente letterario non è facile, però - tra il detto e il non detto - rende bene l'idea di una vita sotto continua osservazione.

A proposito della Stasi

Quando mia figlia faceva il primo superiore (7 anni fa circa) a cena disse "oggi sono stata interrogata dalla Stasi". Io l'ho guardata stupito e le ho detto "cosa? e che cosa volevano sapere da te?"

Non lo sapevo che era il cognome della sua docente di spagnolo.

Avevo confuso una interrogazione con un interrogatorio...

Herta Mueller: "The Land of Green Plumes" (in italiano "Il paese delle prugne verdi")

Per rimanere in tema, la scrittrice rumena (premio Nobel) non descrive una distopia futura, ma una già accaduta sotto il totalitarismo comunista di Ceasescu e la sua Securitate (che non aveva niente da invidiare alla Stasi della Germania Est).
Controllo assoluto, atmosfera ossessivo paranoica e "suicidi politici" come se piovessero (dalle finestre).
Il linguaggio artisticamente letterario non è facile, però - tra il detto e il non detto - rende bene l'idea di una vita sotto continua osservazione.

A proposito della Stasi

Quando mia figlia faceva il primo superiore (7 anni fa circa) a cena disse "oggi sono stata interrogata dalla Stasi". Io l'ho guardata stupito e le ho detto "cosa? e che cosa volevano sapere da te?"

Non lo sapevo che era il cognome della sua docente di spagnolo.

Avevo confuso una interrogazione con un interrogatorio...

Beh Savè, ai "miei tempi", che alla fine sono più o meno i tuoi, c'erano professori e professoresse che avrebbero potuto tranquillamente interpretare la parte di funzionari dei Servizi Segreti di Regimi Dittatoriali addetti agli interrogatori.
Personalmente ricordo la mitica prof Abatescianni,mia insegnante di Italiano alle Superiori al "Pitagora" dal 1978 al 1981...Terribile!!!

Herta Mueller: "The Land of Green Plumes" (in italiano "Il paese delle prugne verdi")

Per rimanere in tema, la scrittrice rumena (premio Nobel) non descrive una distopia futura, ma una già accaduta sotto il totalitarismo comunista di Ceasescu e la sua Securitate (che non aveva niente da invidiare alla Stasi della Germania Est).
Controllo assoluto, atmosfera ossessivo paranoica e "suicidi politici" come se piovessero (dalle finestre).
Il linguaggio artisticamente letterario non è facile, però - tra il detto e il non detto - rende bene l'idea di una vita sotto continua osservazione.

A proposito della Stasi

Quando mia figlia faceva il primo superiore (7 anni fa circa) a cena disse "oggi sono stata interrogata dalla Stasi". Io l'ho guardata stupito e le ho detto "cosa? e che cosa volevano sapere da te?"

Non lo sapevo che era il cognome della sua docente di spagnolo.

Avevo confuso una interrogazione con un interrogatorio...

Belliss'm

Herta Mueller: "The Land of Green Plumes" (in italiano "Il paese delle prugne verdi")

Per rimanere in tema, la scrittrice rumena (premio Nobel) non descrive una distopia futura, ma una già accaduta sotto il totalitarismo comunista di Ceasescu e la sua Securitate (che non aveva niente da invidiare alla Stasi della Germania Est).
Controllo assoluto, atmosfera ossessivo paranoica e "suicidi politici" come se piovessero (dalle finestre).
Il linguaggio artisticamente letterario non è facile, però - tra il detto e il non detto - rende bene l'idea di una vita sotto continua osservazione.

A proposito della Stasi

Quando mia figlia faceva il primo superiore (7 anni fa circa) a cena disse "oggi sono stata interrogata dalla Stasi". Io l'ho guardata stupito e le ho detto "cosa? e che cosa volevano sapere da te?"

Non lo sapevo che era il cognome della sua docente di spagnolo.

Avevo confuso una interrogazione con un interrogatorio...

Belliss'm

Sarebbe stato ancora più inquietante se fosse accaduto prima del 1989!

Andrew Sean Greer: "Less"

Romanzo molto gaio (e per questo potrebbe piacere parecchio ai moderatori) sulla crisi di mezz'età.
Umoristicamente godibile, anche se non da Premio Pulitzer.

Julie Highmore: "Play it again?"

Davvero divertente. Libro dedicato alle seconde possibilità sentimentali.