Un triste inizio di giornata: nella notte ci ha lasciato Sandro Ciotti.
In un mondo del pallone in cui le immagini si sprecano, accompagnate da urla più o meno becere cammuffate da sapienza giornalistica, la notizia non può non colpire e far sentire un po’ più soli tutti quelli che hanno passato le loro giovani domeniche con l’orecchio attaccato alla radiolina.
Le voci di Robero Bortoluzzi, Enrico Ameri, Enrico Provenzali, Claudio Ferretti, Ezio Luzzi ci raggiungevano da ogni stadio italiano in qualsiasi angolo d’Italia.
E con loro la raucedine perenne ed inconfondibile dello Zio Sandro: lo chiamavano “l’amante di Lady Chesterfield” per la sua indulgenza al vizio della sigaretta.
Competenza calcistica indiscussa, avendo Egli in gioventù militato anche in serie A; ma è anche impossibile dimenticare le appassionate cronache di ciclismo, o quelle invidiabili del Festival di Sanremo.
Chi, come me, ha pronunciato parole davanti al microfono di una radio oggi è un po’ più povero e solo: uno dei nostri Maestri non c’è più.
Addio Sandro Ciotti: a Te la linea!