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Terrorismo: un orrore senza fine

In questa sezione diamo libero spazio alla fantasia ed alle curiosità di tutti i fratelli biancorossi.

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Miky88

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Terrorismo: un orrore senza fine

Messaggioda Miky88 » sab lug 02, 2016 11:47


Dacca, esercito: "Uccisi 20 ostaggi, per la maggior parte italiani e giapponesi". Farnesina: nel locale cenavano 11 connazionali

DACCA - L'assenza di notizie dall'Unità di crisi della Farnesina sulla sorte degli italiani presenti tra gli ostaggi di un commando dell'Is barricato in un bar ristorante di Dacca, a poche centinaia di metri dalla nostra sede diplomatica nella capitale del Bangladesh e non lontano dal luogo dove fu ucciso il cooperante Cesare Tavella, lasciava presagire il peggio. Quanto si temeva è ora confermato. Shahab Uddin, portavoce dell'esercito bengalese, fa sapere che i venti civili uccisi dai jihadisti sono tutti stranieri, per la maggior parte italiani e giapponesi.

Da fonti del Ministero degli Esteri, che per il momento parla di "probabile presenza di italiani tra le vittime", i nostri connazionali a cena nel locale erano undici. Tra di loro Gianni Boschetti, riuscito a mettersi in salvo nelle prime fasi dell'assalto. E che all'Ansa aveva già raccontato di "almeno una decina di italiani divisi in due tavoli. In uno ero seduto con mia moglie e un cliente, nell'altro c'erano sette o otto persone". Boschetti, grossista di abbigliamento, non ha più saputo nulla della moglie e degli altri. Dal racconto reso a Repubblica da Sumon Reza, supervisore del bar ristorante, anche un dipendente italiano, "Jaco", è sfuggito all'attacco terroristico.

Il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, che in mattinata si è trattenuto per un'ora a Palazzo Chigi con il presidente del Consiglio Matteo Renzi, ha avuto un colloquio telefonico con l'omologo bengalese Abul Hassan Mahmood Ali, secondo il quale, riferisce la nota, le autorità locali non hanno ancora elementi sulla nazionalità delle vittime. Il ministro Mahmood Ali si è impegnato a dare informazioni il più presto possibile sulla sorte degli italiani coinvolti.

Il gruppo di terroristi, composto da almeno sette elementi, li aveva trattenuti con sè dopo aver dato l'assalto, intorno alle 20,45 di venerdì sera, al Holey Artisan Bakery, locale di Gulshan, il quartiere diplomatico della capitale del Bangladesh. Che vi fossero almeno sette italiani a cena nel locale era stato confermato dall'ambasciatore italiano a Dacca, Mario Palma.

Durante il sequestro, le forze di sicurezza hanno stabilito un contatto con i terroristi e tentato una trattativa. Quando si è capito che non c'erano margini, è entrato in azione l'esercito, un centinaio di uomini del battaglione intervento rapido con blindati. Quattro ore di scontro a fuoco, tra spari, esplosioni e raffiche, prima che fosse dichiarata la fine dell'emergenza. Quando le armi hanno taciuto, circa dieci ore dopo l'assalto dei jihadisti, è iniziato lo stillicidio sul numero delle vittime innocenti, sulla loro nazionalità, sull'inferno che hanno vissuto.

Il primo bilancio lo fornisce la premier Sheikh Hasina: "Uno dei terroristi è stato catturato, ferito e portato in ospedale. Altri sei uccisi, ma tra gli ostaggi vi sono vittime. Siamo stati in grado di salvare 13 persone e non abbiamo potuto salvarne altre". A seguire, il direttore delle operazioni militari dell'Esercito, generale Nayeem Ashfaq Chowdhury, offre in conferenza stampa il numero delle vittime e un macabro dettaglio: "Abbiamo recuperato venti corpi. La maggior parte con brutali ferite da arma da taglio. Probabilmente machete".

Un portavoce del governo giapponese dichiara che un connazionale è stato salvato ma si ignora la sorte di altri sette. All'emittente Times Now, il colonnello Tuhin Mohammad Masud, comandante delle forze speciali, rivela che tra gli ostaggi tratti in salvo figurano due cingalesi. I media parlano anche di un argentino e due bengalesi.

Agghiacciante la testimonianza resa al Bangladesh Daily Star da Rezaul Karim, padre di Hasnat Karim, uno degli ostaggi. "Gli assalitori non si sono comportati male con i connazionali del Bangladesh. Controllavano la religione degli ostaggi. Chiedevano a ognuno di recitare versi del Corano. Quelli che li conoscevano venivano risparmiati, gli altri torturati".

C'è poi il racconto di Sumon Reza, supervisore del bar ristorante, che a Repubblica riferisce di aver visto due degli assalitori: sotto i 30 anni, magri e con armi di piccolo calibro. "Hanno usato esplosivi per respingere la polizia. Due dipendenti del locale sono stranieri: Jaco, italiano, si è salvato, l'altro, argentino, purtroppo no. Jaco è il nostro chef per il gelato italiano. E' sfuggito alla cattura rifugiandosi sul tetto con altri dipendenti. Poi è riuscito a saltare fuori e a mettersi in salvo". "Il locale - continua Reza - è frequentato da molti stranieri e molti italiani. Da quel che sappiamo, in quel momento stavano cenando vostri connazionali".

Mentre in Turchia l'attentato all'aeroporto di Istanbul viene attribuito all'Is anche in assenza di una rivendicazione, questa volta lo Stato Islamico ha voluto porre il suo sigillo con grande tempestività, ben prima che le forze speciali mettessero fine all'azione terroristica. Con un comunicato diffuso dall'agenzia di stampa fiancheggiatrice Amaq, ripreso da Site, in cui si anticipava il bilancio di sangue: almeno 24 persone uccise, di diverse nazionalità.

Tanta rapidità si spiega probabilmente con la necessità di mettere in chiaro la paternità del terrore in un'area della galassia del radicalismo islamico che risente anche dell'influenza di Al Qaeda. Tanto è vero che Ansar al-Sharia Bangladesh, organizzazione qaedista locale, aveva a sua volta rivendicato l'attentato. Sul suo sito, Amaq pubblicava foto di cadaveri all'interno di un ristorante, tra tavoli e piatti. Immagini orribili, dall'attendibilità non verificabile, che hanno infestato le vie digitali del Jihad.

I precedenti. Dacca è già stata teatro di attentati terroristici. Il 23 aprile un professore universitario è stato ucciso a colpi di ascia da militanti islamici, prima di lui attacchi simili erano avvenuti in passato contro dei blogger e intellettuali laici.

http://www.repubblica.it/esteri/2016/07/02/news/dacca_blitz_delle_forze_armate_nel_bar_attaccato_dall_is-143243979/
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Re: Terrorismo: un orrore senza fine

Messaggioda edao » sab lug 02, 2016 14:36


CHIUDERE LE FRONTIERE APRIRE LE GALERE
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Re: Terrorismo: un orrore senza fine

Messaggioda Miky88 » sab lug 02, 2016 17:01


L'Is colpisce a Dacca: 20 morti. Gentiloni: "Nove le vittime italiane accertate". Renzi: "Uniti contro chi vuole distruggerci"

Sono nove i cittadini italiani morti nel blitz tra forze speciali dell'esercito bengalese e il commando di jihadisti che venerdì si era barricato all'Holey Artisan Bakery di Dacca con almeno 33 ostaggi.

Dopo quattro ore di scontro a fuoco nella notte solo 13 persone sono state tratte in salvo. Una volta dentro il bar ristorante nel quartiere diplomatico della capitale del Bangladesh, le teste di cuoio hanno trovato i corpi senza vita di 20 persone. Nove italiani, sette giapponesi, tre bengalesi e un indiano. Dei sette terroristi del commando, sei sono stati uccisi e uno catturato.

Nel locale c'erano 12 italiani - lo chef e 11 ospiti che erano a cena al momento dell'irruzione dei jihadisti. La Farnesina ha confermato i nomi delle nove vittime nel primo pomeriggio. Sono Adele Puglisi, Marco Tondat, Claudia Maria D'Antona, Nadia Benedetti, Vincenzo D'Allestro, Maria Riboli, Cristian Rossi, Claudio Cappelli e Simona Monti.

http://www.repubblica.it/esteri/2016/07/02/news/dacca_blitz_delle_forze_armate_nel_bar_attaccato_dall_is-143243979/
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Re: Terrorismo: un orrore senza fine

Messaggioda calamaro » sab lug 02, 2016 17:05


edao ha scritto:CHIUDERE LE FRONTIERE APRIRE LE GALERE
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Re: Terrorismo: un orrore senza fine

Messaggioda Miky88 » dom lug 03, 2016 8:50


Bagdad, strage di bambini: 80 morti. Camion bomba allo shopping center

Ottanta morti a Bagdad, quattro volte le vittime della strage di venerdì sera in Bangladesh. Due massacri rivendicati dall’Isis, due diversi obiettivi: gli stranieri a Dacca, i musulmani (non solo sciiti) nella capitale irachena. La strategia della tensione e dell’odio settario applicata a migliaia di chilometri di distanza. Da una parte il nuovo fronte del Sud-Est asiatico, dall’altra il vecchio fronte iracheno. Là un commando di giovani killer in azione in un ristorante, qui l’antico metodo del camion bomba che esplode tra la folla per la strada. A Dacca l’incubo di un sequestro durato ore, a Bagdad un boato istantaneo che sventra palazzi e spazza via decine e decine di vite davanti a uno shopping center, nel peggior massacro dell’ultimo anno. Una settimana fa l’esercito iracheno aveva cacciato l’Isis dalla roccaforte di Falluja, a cinquanta chilometri dalla capitale. In queste ore il Califfato ha presentato il conto di quella riconquista al fragile e impopolare governo iracheno.

Il gelo e il fuoco
Il camion frigorifero era pieno di esplosivo, al posto del gelo il fuoco: gli artificieri dell’Isis l’hanno fatto saltare in aria ieri sera dopo il tramonto, nelle ore che seguono la “rottura del digiuno†e precedono il nuovo giorno, quando in tempo di Ramadan le famiglie escono a fare la spesa, si ritrovano per cenare, fare festa, giocare, cercare rifugio dal caldo opprimente che ha la meglio sui condizionatori a corto di elettricità. Era quasi mezzanotte quando è scoppiato l’inferno. L’attentato è avvenuto nel quartiere di Karada, storico cuore commerciale della città. Secondo un dispaccio dell’agenzia Associated Press la maggioranza delle vittime sono bambini. Questa mattina i palazzi intorno al cratere lasciato dall’esplosione bruciavano ancora. Mentre gli ospedali si riempivano di feriti. E in un quartiere Est della capitale un’altra autobomba lasciava per terra altri quattro morti.

Negozi e caffè
Karada è sempre stata la zona forse più “normale†di Bagdad, magari anonima ma aperta, anche negli anni più critici della guerra civile una decina di anni fa. Negozi, ristoranti, caffè nelle strade ampie non lontane dal Tigri, sulla riva opposta rispetto alla Green Zone dei politici e dei diplomatici. Un grande mercato dove andavano tutti e l’odio settario non ha mai veramente attecchito. L’attentato di ieri sera davanti a un moderno shopping center, in una zona così nevralgica, conferma il ritorno del terrore nella guerra infinita del dopo Saddam Hussein. Solo quest’anno, oltre quattrocento civili hanno trovato la morte negli attentati dell’Isis, la maggior parte compiuti proprio a Bagdad. Il 17 maggio tre autobombe in quartieri sciiti della capitale avevano fatto oltre 93 vittime.

Dolore e rabbia
A Karada abitanti inferociti questa mattina hanno accolto a sassate il convoglio del primo ministro Haider al-Abadi che si dirigeva sul luogo dell’attentato per la visita di rito. Hacker si sono inseriti nel sito del ministero dell’Interno iracheno “nascondendolo†con l’immagine di un bambino ucciso nell’ennesima strage. Almeno ottanta morti, in gran parte minori, nell’ora più fresca della torrida estate irachena. Un camion frigorifero con il fuoco al posto del gelo.

http://www.corriere.it/esteri/16_luglio_03/bagdad-strage-bambini-80-morti-608b75d2-40f3-11e6-a891-8ced3ef53a42.shtml?cmpid=SF020103COR
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Re: Terrorismo: un orrore senza fine

Messaggioda Miky88 » dom lug 03, 2016 15:27


Aggiornamento attentato Bagdad


Iraq, autobomba Isis fa strage di bambini a Baghdad: almeno 125 morti e 150 feriti

Centoventicinque morti e 160 feriti. È una Baghdad colpita al cuore quella che si è svegliata questa mattina. L'Isis è tornata ad attaccare la capitale irachena a poco più di una settimana dalla liberazione di Falluja dagli uomini del Califfato. Un dispaccio dell’agenzia Associated Press parla di una strage di bambini, tanti, troppi. Ancora nessun numero preciso, vittime innocenti ancora senza un nome.

Gli attentati. Due attacchi suicidi hanno seminato distruzione e morte in un sobborgo sciita a nord della città irachena e nel popolare e centrale distretto di Karrada: verso mezzanotte le vie, i negozi e i ristoranti pullulavano di gente che si rifocillava dopo il digiuno del Ramadan. Poi l'esplosione potentissima che ha squarciato la notte di Baghdad: un kamikaze si è fatto esplodere all'interno di un camion frigorifero accanto a un locale e a un centro commerciale. La deflagrazione è stata potente e ha investito la folla: le immagini mostrano ciò che rimane dello shopping centre, sventrato e avvolto dalle fiamme che si alzavano al cielo per decine di metri. Il bilancio è di almeno 125 morti e di oltre 150 feriti. L'esplosione di una seconda autobomba ha colpito la parte orientale provocando, secondo funzionari e fonti mediche, altri cinque morti e 16 feriti.

La rivendicazione. L'attentato a Karrada è stato rivendicato su Telegram e Twitter dallo Stato islamico: secondo SITE, che monitora l'attività online jihadista, gli uomini del Califfato avrebbero pubblicato un comunicato in rete in cui dichiarano di essere stati gli artefici dell'attentato in centro a Baghdad.

Il premier contestato. La rabbia dei cittadini è esplosa questa mattina a Karrada dove gli abitanti hanno accolto a sassate e fischi l'auto sulla quale viaggiava il primo ministro Haider al-Abadi che si è recato sul luogo dell’attentato. Appena un mese fa Al-Abadi aveva lanciato l'attacco a Falluja, a 60 chilometri della capitale: un'operazione volta a contrastare gli attacchi terroristici e a debellare le cellule suicide che si nascondevano nella città in mano allo Stato Islamico. Ma la controffensiva del Califfato non è tardata ad arrivare, mentre i suoi attentatori suicidi si nascondo ancora nelle campagne a sud di Falluja.

La liberazione di Falluja. Gli attacchi giungono a poco più di una settimana da quando le forze irachene hanno dichiarato Fallujah "completamente liberata" dall'Isis. La città è stata riconquista dopo un mese di combattimenti alla fine dei quali si contano l’uccisione di 2.500 militanti dello Stato islamico e 1.800 fra militari e miliziani della formazione sciita Hashd al-Shaabi.

Baghdad nel mirino. L’ultimo attacco a Baghdad era datato 9 giugno, quando due kamikaze avevano causato 30 morti. Il 17 maggio quatto autobombe avevano provocato 69 vittime. Appena sei giorni prima, un attacco a un mercato di Sadr City, il più grande quartiere sciita della capitale, aveva ucciso 93 persone.

http://www.ilmessaggero.it/primopiano/esteri/iraq_autobomba_isis_strage_baghdad_morti-1834545.html
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Re: Terrorismo: un orrore senza fine

Messaggioda Miky88 » mar lug 05, 2016 11:40


Gedda, attentato suicida vicino al consolato Usa

Un attentato suicida è stato compiuto stamane nei pressi del consolato degli Stati Uniti a Gedda, sulla costa occidentale dell'Arabia Saudita.
Secondo il quotidiano online Sabq due agenti della sicurezza sono rimasti feriti "in questo attentato sventato" compiuto il 4 luglio, Independence Day, giorno della festa nazionale americana.
Una serie esplosioni, nel pomeriggio, ha scoso le città di Qatif e Medina: presi di mira obiettivi sciiti.

L'attentato a Gedda. Tutta la zona è stata circondata dalla polizia dopo che "una persona si è fatta saltare in aria dentro un'auto davanti al consolato degli Stati Uniti di Gedda", quando gli agenti della sicurezza si sono avvicinati per un controllo, scrive Sabq. L'esplosione è avvenuta poco prima dell'alba nel parcheggio dell'ospedale Suleiman Faqeeh, vicinissimo al Consolato Usa.

Secondo un comunicato del ministero degli Interni il kamikaze "è rimasto ucciso e i due agenti della sicurezza leggermente feriti". L'esplosione è avvenuta dopo che le due guardie si sono insospettite per la presenza di un'auto con un uomo a bordo ferma nel parcheggio dell'ospedale Suleiman Faqeeh situato di fronte al consolato. Quando l'uomo ha visto avvicinare le guardie si è fatto saltare in aria. Nel 2004 nove persone rimasero uccise nell'attacco di militanti contro la sede del consolato di Gedda.

Le esplosioni a Qatif e a Medina. Una serie di esplosioni ha scosso la città saudita orientale di Qatif e la città occidentale di Medina in quello che sembrano essere attacchi suicidi coordinati mirati contro la minoranza sciita del regno. Due agenti di sicurezza, oltre al kamikaze, sono morti nell'attacco terroristico contro la moschea del Profeta a Medina, seconda città santa dell'Arabia Saudita.

http://www.repubblica.it/esteri/2016/07/04/news/gedda_attentato_suicidia_vicino_al_consolato_usa-143382133/
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Re: Terrorismo: un orrore senza fine

Messaggioda betta76 » mar lug 05, 2016 11:49


se gli americani ritrattassero la loro ormai perduta egemonia.. tutto potrebbe almeno diventare nuovamente fertile..

non so se esiste possibilità per evitare i bagni di sangue che ciclicamente sembrerebbero servire alla "nostra" terra.. arrivati a questo punto però, a me sembra un'esigenza quasi primaria di quel virus chiamato uomo.
Ultima modifica di betta76 il mar lug 05, 2016 12:08, modificato 1 volta in totale.
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Re: Terrorismo: un orrore senza fine

Messaggioda Tuco » mar lug 05, 2016 12:00


Miky88 ha scritto:Gedda, attentato suicida vicino al consolato Usa

Un attentato suicida è stato compiuto stamane nei pressi del consolato degli Stati Uniti a Gedda, sulla costa occidentale dell'Arabia Saudita.
Secondo il quotidiano online Sabq due agenti della sicurezza sono rimasti feriti "in questo attentato sventato" compiuto il 4 luglio, Independence Day, giorno della festa nazionale americana.
Una serie esplosioni, nel pomeriggio, ha scoso le città di Qatif e Medina: presi di mira obiettivi sciiti.

L'attentato a Gedda. Tutta la zona è stata circondata dalla polizia dopo che "una persona si è fatta saltare in aria dentro un'auto davanti al consolato degli Stati Uniti di Gedda", quando gli agenti della sicurezza si sono avvicinati per un controllo, scrive Sabq. L'esplosione è avvenuta poco prima dell'alba nel parcheggio dell'ospedale Suleiman Faqeeh, vicinissimo al Consolato Usa.

Secondo un comunicato del ministero degli Interni il kamikaze "è rimasto ucciso e i due agenti della sicurezza leggermente feriti". L'esplosione è avvenuta dopo che le due guardie si sono insospettite per la presenza di un'auto con un uomo a bordo ferma nel parcheggio dell'ospedale Suleiman Faqeeh situato di fronte al consolato. Quando l'uomo ha visto avvicinare le guardie si è fatto saltare in aria. Nel 2004 nove persone rimasero uccise nell'attacco di militanti contro la sede del consolato di Gedda.

Le esplosioni a Qatif e a Medina. Una serie di esplosioni ha scosso la città saudita orientale di Qatif e la città occidentale di Medina in quello che sembrano essere attacchi suicidi coordinati mirati contro la minoranza sciita del regno. Due agenti di sicurezza, oltre al kamikaze, sono morti nell'attacco terroristico contro la moschea del Profeta a Medina, seconda città santa dell'Arabia Saudita.

http://www.repubblica.it/esteri/2016/07/04/news/gedda_attentato_suicidia_vicino_al_consolato_usa-143382133/

che belle ste monarchie, fanno e disfano da sole....

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Re: Terrorismo: un orrore senza fine

Messaggioda Miky88 » gio lug 07, 2016 18:45


Aggiornamento attentato Bagdad

Iraq, 250 morti per l'attentato di Bagdad. E' il peggiore nella storia del Paese

Si aggrava il bilancio delle vittime dell'attacco suicida avvenuto nella notte tra sabato e domenica a Bagdad e rivendicato dallo Stato islamico. I morti sono saliti ora a 250. Si tratta, quindi, del più grave attentato nella storia dell'Iraq dall'intervento militare a guida americana del 2003.

Un automezzo imbottito di esplosivo era stato fatto saltare in aria da un kamikaze nel centrale quartiere di Karrada, una zona commerciale molto frequentata, dove tante famiglie stavano facendo acquisti e trascorrendo la serata per festeggiare la fine del Ramadan, il mese sacro dei musulmani. L'area dov'è avvenuta la deflagrazione è stata completamente distrutta e tra le vittime si contano numerosi bambini. Moltissimi sono stati anche i feriti, la maggior parte dei quali è stata dimessa dall'ospedale in queste ore. Secondo fonti ministeriali, alcuni di loro sono stati trasferiti all'estero per ricevere cure adeguate.

La scelta di posizionare l'autobomba davanti a un centro commerciale in quell'orario indica chiaramente l'intenzione da parte dei terroristi di causare il maggior numero possibile di vittime. D'altra parte, l'Is è in un momento di difficoltà dal punto di vista militare e sta perdendo terreno nelle aree occupate. Per questo, cerca di alzare il livello delle azioni terroristiche, mirando a causare quanti più danni possibili e utilizzando, all'occorrenza, anche i suoi uomini migliori sotto il profilo dell'addestramento. L'attentato di Bagdad sembra confermare questa strategia: è avvenuto in una zona a maggioranza sciita ed è arrivato una settimana dopo che le forze irachene avevano riconquistato la città di Falluja, occupata dall'Is nel 2014. Un segnale, insomma, per dimostrare forza e capacità di reazione davanti all'offensiva delle forze locali e della coalizione a guida statunitense.

In Iraq, subito dopo la strage, erano stati proclamati tre giorni di lutto nazionale, che ora è stato prorogato. Intanto, i residenti del quartiere Karrada si sono riuniti e hanno organizzato veglie di preghiera per ricordare le vittime dell'attentato e per chiedere la pace.

Sempre nella notte di domenica, c'è stato un secondo attacco a Bagdad, a Shaba, nella zona settentrionale della città: anche in questo caso l'esplosione di un ordigno ha causato morti e feriti.

http://www.repubblica.it/esteri/2016/07/06/news/iraq_250_morti_per_l_attentato_di_bagdad_e_il_peggiore_nella_storia_del_paese-143519408/
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Re: Terrorismo: un orrore senza fine

Messaggioda Miky88 » gio lug 07, 2016 18:45


Attentato Bangladesh, l’autopsia sui corpi degli italiani. “Morte lenta: torture e mutilazioni, ma nessun colpo di graziaâ€

Una morte lenta, senza alcun colpo di grazia. L’autopsia sui corpi dei nove italiani uccisi nell’attentato di Dacca, in Bangladesh, rivelano segni di torture, tagli provocati da armi affilate, forse machete, mutilazioni, tracce di proiettili e di esplosivo. Gli esami sulle salme delle vittime sono stati eseguiti nel policlinico Gemelli di Roma.

Secondo quanto si apprende in ambienti investigativi, il modo atroce in cui sono stati uccisi gli ostaggi rappresenta una anomalia negli attentati jihadisti nei quali, solitamente, gli omicidi sono più rapidi. Altra anomalia è legata al fatto che nessuno degli attentatori, che hanno usato diverse armi, dai machete ai kalashnikov, si sia fatto esplodere. Ulteriori informazioni sulle armi usate dai terroristi arriveranno dai proiettili recuperati nel corso dell’esame autoptico.

Intanto il pm Francesco Scavo, che indaga per la procura di Roma sulla vicenda, ha firmato il nulla osta per il rilascio delle salme ai famigliari che potranno organizzare i funerali dei defunti. Il 7 luglio si terranno le esequie di Vincenzo D’Allestro, mentre il giorno dopo sarà la volta di Cristian Rossi, Claudio Cappelli e Claudia Maria D’Antona.

Le salme sono arrivate il 5 luglio all’aeroporto di Ciampino: ad attendere l’aereo c’erano il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha deciso di interrompere anticipatamente il suo viaggio in America latina, e il ministro degli esteri Paolo Gentiloni. Dopo la benedizione dei feretri il capo dello Stato ha reso omaggio alle salme.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/07/06/attentato-bangladesh-lautopsia-sui-corpi-degli-italiani-morte-lenta-torture-e-mutilazioni-ma-nessun-colpo-di-grazia/2886414/
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Re: Terrorismo: un orrore senza fine

Messaggioda sanderm » gio lug 07, 2016 19:00


Maledetti pazzi
Perché, senza l'amaro, amico mio, il dolce non è tanto dolce.

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Re: Terrorismo: un orrore senza fine

Messaggioda Miky88 » sab lug 09, 2016 17:20


L'Isis decapita quattro calciatori: «Sono spie dei curdi»

Continua l’orrore dell’Isis: quattro famosi calciatori siriani, che giocavano nella popolare squadra dell’Al-Shabab, sono stati decapitati dalle milizie dello Stato islamico. Il motivo? Giocare a calcio è contro l’Islam e chi lo pratica merita la morte.

La terribile esecuzione è avvenuta a Raqqa, capitale del Califfato e centro nevralgico degli approvvigionamenti alle milizie nere, davanti a una folla di bambini (il che rende ancor più atroce questo crimine). Le immagini che documentano l’accaduto, postate sul profilo Twitter di un gruppo di dissidenti, mostrano alcuni ragazzini che ispezionano i cadaveri mutilati e coperti di sangue. I nomi dei quattro calciatori sono Osama Abu Kuwait, Ihsan Al Shuwaikh, Nehad Al Hussen and Ahmed Ahawakh; a questi si aggiunge un quinto uomo, non meglio identificato. A renderlo noto è il gruppo di resistenti “Raqqa viene violentata in silenzioâ€, che sfrutta la rete per combattere l’Isis all’interno dei suoi confini.

Ma c’è un’altra accusa che spiegherebbe l’esecuzione dei quattro uomini: l’aver segretamente collaborato con un gruppo di ribelli curdi, acerrimi nemici delle milizie sciite. Le vittime erano in pratica delle spie, secondo la versione ufficiale. Nel 2015 l’Isis aveva giustiziato 13 adolescenti, colpevoli di aver guardato una partita della Coppa d’Asia tra Iraq e Giordania. Il gruppo di ragazzi era stato sorpreso a guardare il match nella città irachena di Mosul, sotto il controllo delle bande nere di Al-Baghdadi.

Questo rende l’idea di quanto il calcio, così come tutto ciò che viene identificato e associato alla cultura occidentale, venga ritenuto diabolico, e pertanto da punire con la morte, dagli appartengono allo Stato islamico.

http://www.ilmessaggero.it/primopiano/esteri/isis_decapita_quattro_calciatori_sono_spie_curdi-1846603.html
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Re: Terrorismo: un orrore senza fine

Messaggioda Miky88 » ven lug 15, 2016 11:43


Isis: è morto Omar il Ceceno

Era stato dato per morto più di una volta. Adesso però è una fonte interna all'Isis a confermare: Omar 'il ceceno', ministro della guerra del 'califfo' al Baghdadi, è morto in Iraq, ucciso probabilmente da un raid americano. Lo riporta l'agenzia di stampa Amaq, legata allo Stato Islamico. Rilancia il Site.

La Amaq ha fatto sapere che al-Shishani è "morto da martire" nella città di al-Shirqat, vicino a Mosul, nel tentativo di "fermare la campagna militare" contro la "capitale dell'Isis" in Iraq. Subito sono comparsi elogi sul web: ad incensare "il ceceno" account vicini alla jihad.

DURO COLPO PER L'ISIS - Abu Omar al Shishani era nato in Georgia circa trent'anni fa. Secondo il portavoce del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, Peter Cook, era "un leader di comprovata esperienza nella battaglia portata avanti dai militanti dell'Isis in vari combattenti in Iraq e Siria". Tanto che gli Usa avevano posto su di lui una taglia da 5 milioni di dollari. Per Cook, la sua morte "avrà un impatto negativo sulla capacità dell'Isis di reclutare combattenti stranieri, in particolare quelli provenienti da Cecenia e nelle regioni del Caucaso, e limiterà la sua capacità di coordinare gli attacchi e difendere roccaforti come Raqqa (in Siria) e Mossul (in Iraq)". Un duro colpo dunque per il Califfato.

Si pensa che Al Shishani cominciò a combattere nelle brigate ribelli durante la guerra civile siriana nel 2012 e che uno o due anni più tardi si sia unito allo Stato islamico.

L'8 marzo scorso fonti statunitensi e irachene diffuso la notizia della sua presunta uccisione in uno dei tanti raid effettuati dagli Usa nel nord della Siria. Lo Stato islamico, sempre attraverso l'agenzia di stampa legata Amaq, aveva smentito. Oggi invece la conferma: Omar il Ceceno è morto per mano americana.

http://www.quotidiano.net/omar-il-ceceno-1.2344282
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Re: Terrorismo: un orrore senza fine

Messaggioda Miky88 » ven lug 15, 2016 11:44


Camion sulla folla a Nizza: 84 morti. Tanti bambini tra le vittime. L'attentatore è un franco-tunisino. "Molti italiani irrintracciabili"

Terrore e strage a Nizza, durante la festa del 14 luglio. Un camion a 80 km all'ora ha falciato la folla: 84 morti, tra cui molti bambini, e circa 100 feriti (54 bambini). I fatti si sono svolti poco prima delle 22.30 sulla promenade Des Anglais, il lungomare della cittadina transalpina, durante lo spettacolo dei fuochi artificiali. Identificato l'attentatore, che è stato ucciso: Mohamed Lahouaiej Bouhlel, un franco-tunisino di 31 anni. Sostenitori dell'Isis esultano, anche se non vi è stata nessuna rivendicazione ufficiale. Il mondo sgomento. Papa Francesco è solidale con le vittime e tutto il popolo francese e condanna "nel modo più assoluto ogni manifestazione di follia omicida, di odio, di terrorismo e ogni attacco contro la pace".

"Non si riescono ancora a rintracciare molti italiani, che quindi risultano al momento dispersi", ha detto all'ANSA il console generale d'Italia a Nizza, Serena Lippi, che però invita "alla calma". "Nella calca di ieri sera sulla Promenade des Anglais - aggiunge - molti hanno perso il cellulare e c'è chi non è riuscito a rientrare a casa e ha trascorso la notte fuori. Lavoriamo a stretto contatto con la Farnesina e da Parigi è in arrivo l'ambasciatore italiano". Tra le persone disperse per cui è stato diffuso un messaggio di ricerca su Twitter ci sono anche due italiani, marito e moglie, Angelo D'Agostino e Gianna Muset. La persona che ha diffuso il messaggio, la nuora della coppia, ha precisato all'ANSA di non essere più riuscita a contattarli dopo le 21.55 di ieri. "Siamo disperati", dice. D'Agostino, aggiunge, "è un uomo di circa 1,70 per 70 kg, capelli bianchi, jeans e maglietta blu". A Nizza riedono oltre 30mila italiani, oltre a quelli che si trovano là in vacanza.

Tutti i bambini ritrovati soli tra la folla sono stati radunati nella caserma Auvare, sede principale della polizia in città. La città è deserta e sotto choc. Comunque l'accesso agli stabilimenti balneari, lungo la Promenade, è stato interdetto. Tre giorni di lutto nazionale in Francia.

Il killer franco-tunisino è stato neutralizzato da due poliziotti, di cui uno è una donna. "Una persona è saltata sul camion per tentare di fermarlo - ha detto a radio Europe 1 il presidente del Dipartimento delle Alpi Marittime Eric Ciotti -. E' a quel momento che la polizia è stata in grado di neutralizzare questo terrorista. Non dimenticherò mai il viso di questa poliziotta che ha intercettato il killer".

L'autista del camion "era solo a bordo del veicolo", e "se ha avuto complici, è stato a monte", afferma un cronista di Le Figaro, spiegando che la polizia sta esaminando le immagini della videosorveglianza cittadina per capire da dove esattamente l'attentatore sia partito. "Ho sfiorato la morte. Ho visto gente stritolata, teste insanguinate, membra staccate", ha raccontato un testimone oculare citato da l'Express.

Il camion sterzava di continuo, per colpire più persone possibile, proprio come fossero dei birilli". E' il racconto di un giornalista del quotidiano Nice-matin, che si trovava sul lungomare quando il camion ha iniziato la sua folle corsa contro la folla.

Gli ospedali di Nizza hanno lanciato un appello alla popolazione per donazioni di sangue, per far fronte al gran numero di feriti. Il centro per le donazioni è a rue Auguste Gal 45.

Il punto dell'inviato Alessandro Galavotti - Un pianto a dirotto, abbracciata alla sua mamma che cerca inutilmente di consolarla. "Guarda il cielo, è quasi giorno: è passato tutto", dice la donna alla bambina, capelli neri raccolti in una lunga coda. La scena davanti all'ospedale Pasteur di Nizza, quando è ormai l'alba ed è ancora provvisorio il bilancio dell'attento che ieri sera ha fatto ripiombare la Francia nel terrore. L'ultimo bilancio parla di almeno 84 vittime - tra cui numerosi bambini - del tir piombato sulla folla dei fuochi d'artificio per la festa nazionale; oltre cento i feriti, una ventina dei quali in condizioni disperate. E c'è apprensione per l'eventuale presenza di italiani. "È il dramma più terribile mai perpetrato a Nizza", dice Christian Estrosi, che è il presidente della Costa Azzurra macchiata dal sangue di tante, troppe vittime innocenti. Sulla facciata del Municipio le bandiere sono a mezz'asta, tutti gli eventi estivi cancellati, compreso il celebre Nice Jazz Festival e il concerto di questa sera di Rihanna.

Il ministro francese dell'Interno, Bernard Cazenueve, ha annunciato l'innalzamento del piano di allerta appena raggiunta una Nizza blindata dalle forze dell'ordine in assetto antisommossa. L'autista del tir, un franco-tunisino di 31 anni, è stato "neutralizzato", dicono le forze dell'ordine locali, ma in giro potrebbero esserci altri attentatori e le misure di sicurezza sono massime. La Promenade des Anglais, teatro dell'attacco terroristico, assomiglia più a un campo di battaglia che al lungomare celebre in tutto il mondo.

L'hotel Negresco, vero e proprio gioiello dell'ospitalità francese, è stato trasformato in un ospedale da campo per le prime cure. L'intera zona è interdetta anche ai pedoni e chi abita da quelle parti è costretto a sottoporsi ai controlli della gendarmeria. Tutto attorno un tappeto di vetri in frantumi, maglioni, scarpe e ciabatte, i segni della fuga di chi, forse, è riuscito a scampare ad una tragedia che suscita numerosi punti interrogativi. Se quello di Nizza è "un attacco di cui non si può negare il carattere terroristico", come affermato dal presidente francese Francois Hollande che ha prolungato di tre mesi lo stato di emergenza, bisogna ancora capire chi abbia agito e con quante persone. E bisogna anche stabilire se, tra le vittime e i feriti, ci sia anche qualcuno dei tanti italiani che in questo periodo affollano la Costa Azzurra.

La Farnesina si è subito messa in contatto con le autorità francesi, ma in questo momento all'ospedale Pasteur, la priorità è quella di salvare il maggior numero di vite. Sta inoltre verificando la presenza di eventuali italiani e nel frattempo invita i connazionali ad evitare gli spostamenti e a seguire le indicazioni delle autorità locali.

http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/europa/2016/07/14/camion-sulla-folla-a-nizza-diversi-morti-attentato_4515cdda-e88c-4dc8-b616-1432c7f5d11c.html
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