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Terrorismo: un orrore senza fine

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In ogni luogo dal 1982

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Re: Terrorismo: un orrore senza fine

Messaggioda In ogni luogo dal 1982 » sab ago 19, 2017 10:12


Saluti da Bali, isola hindu all'interno del piu' grande paese mussulmano al mondo. Qui ci sono anche mussulmani indonesiani che lavorano nel turismo e convivono benissimo all'interno di un area riconosciuta Hindu dal governo. L'altro giorno abbiamo fatto una gita tra templi Hindu e la guida, che era di religione mussulmana, ci mostrava i templi e ci spiegava il culto Hindu con estremo rispetto.
Accanto a tutto cio' non sto neanche a dilugarmi sulle spiagge piene di turisti in costume e bikini ed i fiumi d'alcool che scorrono nelle spiagge stesse e nei locali. Questi sono fatti, poi e' probabile che prima o poi qualche cretino criminale compirà anche qui un altro attentato simile a quello di una quindicina di anni fa (in seguito al quale in governo ha arrestato e giusiziato gli autori). Qualcuno interpreterà l'attentato come l'ennesimo segnale di Islam totalmente folle, di impossibile integrazione con altre religioni. Altri come me non si faranno impressionare dal forte rumore dell'albero che cade (anche quello cavalcato dai media) dimenticando la quiete positiva della foresta che cresce.

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Re: Terrorismo: un orrore senza fine

Messaggioda Miky88 » sab ago 19, 2017 18:42


Russia, 7 feriti in un nuovo attacco: Isis rivendica, morto l'attentatore

SURGUT (Russia) - Isis, attraverso l'agenzia ufficiale Amaq, ha rivendicato l'accoltellamento di 7 passanti nella città siberiana di Surgut. Una indagine è stata aperta per tentato omicidio: la polizia russa aveva fatto sapere che quella del terrorismo non era la pista principale su cui lavorano gli investigatori.

L'uomo, ucciso dalla polizia, è un residente locale, nato nel 1994: "Gli inquirenti stanno verificando le informazioni su possibili problemi psicologici", ha fatto sapere il Comitato investigativo russo.

Quattro dei sette feriti sono in gravi condizioni, uno è stabile e gli altri due sono stati già dimessi. Secondo la tv russa, le persone colpite hanno tra 27 e 77 anni e due sono donne.

http://www.today.it/cronaca/attentato-surgut-russia-oggi-19-agosto-2017.html
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Re: Terrorismo: un orrore senza fine

Messaggioda Giuseppe76 » sab ago 19, 2017 22:10


KLAS INGESSON ha scritto:Quindi fai tue parole e notizie di altri. Poi ce le riporti sottolineando che ci stanno nascondendo la verità e che i media stanno manipolando le notizie. La mia esperienza non è a contatto con la realtà, dici. Le notizie che affermano che esiste un Islam moderato, ci dici, non sono vere. Ma, precisi, non lo dici tu. E allora chi lo dice? Altri media? Ma allora non tutti mentono e sono manipolati, ne esistono alcuni che descrivono con obiettività i giorni difficili che stiamo vivendo. Quelli che dici tu, evidentemente.

Ti spiego: esistono i media del mainstream.....che distorcono la realtà, ti mostrano alcune cose per specularci sopra e ne occultano altre per negare la verità. Quali sono questi media?
Sono tutti quelli che con una vergognosa eccitazione hanno mostrato 24 ore su 24 per due settimane le foto di Aylan e che adesso NON TI STANNO MOSTRANDO le foto del bambino investito a Barcelona.

Immagine

Non credo che io debba aggiungere altro, sei molto intelligente, puoi capire da solo dove voglio arrivare.

Non perché lo dico io ma perché lo dicono i fatti.
Tu non vuoi vedere cosa succede in paesi dove si è formato un folto gruppo di islamici.
Io mi metto sempre in gioco, altrimenti non sarei qui.
Tu sembri accusarmi di restarmene sulle mie, sinceramente ho quasi perso la voglia di dialogare con te perché mi sembra che sia proprio tu a con volerti discostare minimamente dalla tua posizione.
Quindi ce ne restiamo entrambi sulle posizioni di partenza e osserviamo quello che succede. Poi la storia dirà chi ha avuto ragione. Per adesso nemmeno le civilissime Danimarca e Svezia sono riuscite ad integrare gli islamici.

Nel frattempo ti lascio non con le parole di qualche estremista di destra ma di un rabbino.

Rabbino Barcellona invita Ebrei a fuggire in Israele: “Europa è perduta, in mano Islamâ€

Commentando gli attacchi di Barcellona, il rabbino capo della Catalogna, Meir Bar-Hen, ha lanciato l’allarme

Secondo lui la comunità del luogo è “spacciataâ€, in parte per la radicalizzazione dell’Islam, in parte a causa delle autorità che poco farebbero per contrastarla. Il suo colloquio con l’agenzia di stampa Jta ha scatenato un’ampia eco. Perché finché lo dicono gli ‘estremisti di destra’ possono essere accusati di essere ‘nazisti’, se lo dice un Ebreo, è un tantino più difficile liquidarlo così.

Meir Bar-Hen ha di fatto invitato la comunità ebraica a tornare in Israele perché la Spagna, sostiene, sarebbe diventato “Un hub di terrore islamista per tutta l’Europaâ€, e già anni prima degli attacchi del 17 agosto, dove hanno perso la vita 14 persone e 130 sono rimaste ferite tra Barcellona e Cambrils.

Per Bar-Hen “gli ebrei non saranno qui in modo permanenteâ€, riferendosi alla Spagna e all’Europa. “Dico da tempo ai membri della mia congregazione: non pensate che staremo qui per sempre. E li incoraggio a tornare e comprare proprietà in Israele. Questo posto è perduto. Non rifate l’errore degli ebrei dell’Algeria, del Venezuela. Meglio andarsene via subito prima che sia troppo tardiâ€.

L’Europa è persa – “Ciò che ha evidenziato questo attaccoâ€, ha continuato Bar-Hen, è “la presenza di una comunità musulmana radicalizzata. Una volta che queste persone vivono tra di noi, è davvero difficile liberarsene. Diventeranno sempre più forti. L’Europa è persaâ€. L’ha detto un rabbino, non Hitler. Non so se vi rendete conto della gravità di queste parole.

Il problema è che gli europei non ebrei non hanno un ‘israele’ dove fuggire.

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Re: Terrorismo: un orrore senza fine

Messaggioda Higuain88 » sab ago 19, 2017 22:44


KLAS INGESSON ha scritto:Ora fa presa l'emotività del momento e non è possibile ragionare. Una reazione comprensibile. Ma, senza andare tanto lontano, abbiamo conosciuto atti terroristici di matrice cristiana fatti in nome di Dio. Sette cristiane che hanno sterminato comunità. Tutto nel nome di Dio, quello cristiano. Hanno letto e interpretato a loro modo le sacre scritture. Come fanno quelli dell'Isis. Ci si immola per la promessa della vita eterna. Un'offerta appetitosa.
Un'idea è il parassita più resistente. Se poi questa investe la religione allora entriamo in un campo minato. Perché nel nome di Dio si sono ammazzati più uomini.

sei serio? il 90% degli attentati terroristici da 20 anni sono islamici, hai mai sentito di un cristiano entrare in una moschea e urlare "san nicola è grande" facendosi saltare in aria?
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Re: Terrorismo: un orrore senza fine

Messaggioda Higuain88 » sab ago 19, 2017 22:54


In ogni luogo dal 1982 ha scritto:Saluti da Bali, isola hindu all'interno del piu' grande paese mussulmano al mondo. Qui ci sono anche mussulmani indonesiani che lavorano nel turismo e convivono benissimo all'interno di un area riconosciuta Hindu dal governo. L'altro giorno abbiamo fatto una gita tra templi Hindu e la guida, che era di religione mussulmana, ci mostrava i templi e ci spiegava il culto Hindu con estremo rispetto.
Accanto a tutto cio' non sto neanche a dilugarmi sulle spiagge piene di turisti in costume e bikini ed i fiumi d'alcool che scorrono nelle spiagge stesse e nei locali. Questi sono fatti, poi e' probabile che prima o poi qualche cretino criminale compirà anche qui un altro attentato simile a quello di una quindicina di anni fa (in seguito al quale in governo ha arrestato e giusiziato gli autori). Qualcuno interpreterà l'attentato come l'ennesimo segnale di Islam totalmente folle, di impossibile integrazione con altre religioni. Altri come me non si faranno impressionare dal forte rumore dell'albero che cade (anche quello cavalcato dai media) dimenticando la quiete positiva della foresta che cresce.

e quindi? a gerusalemme tutti i musulmani sono buoni coi cristiani,grazie al fischietto la loro economia si basa sul pellegrinaggio religioso...

dimmi cosa ha mai fatto di male la cattiva FINLANDIA? non ha un passato coloniale, sono 4 baracche di legno in mezzo alla natura con 4 cristiani che vivono per i cazzi loro...

a voi non vi è chiaro che l'islam non predica la pace predica la guerra, non si è mai voluto modernizzare o secolarizzare ed oggi quei pochi paesi moderni come iran (anni 70) e turchia stanno o hanno già fatto marcia indietro. quelli sono invasati, il meglio per meglio ammazza la figlia perchè si vuole vestire all'occidentale, il meglio per meglio con tutto che lavora, che studia, che ha una casa e vive tra di noi è un pezzo di m****... lo sai che qelli degli attentati di parigi avevano il posto come autisti di pulman urbani in belgio? uno che prende 2000 euro al mese, un posto di lavoro che io mi venderei un rene per avere, aveva una casa, era integrato, parlava la lingua, il padre pure era autista.... che decide di punto in bianco di mandare tutt a p*****e... e per cosa??? per quella stronzata che si chiama religione? sono t*****i non perchè si ammazzano in nome di Dio ma perchè ci credono ancora nel 2017 alle favole.... e non mi dire che è politica... perchè se uno di quelli si fa esplodere urlando "Siria libera" oppure "Morte all'america e all'occidente imperialista" ha un senso... urlare "hallà akbar" ha un senso solo religioso... E SI TRATTA NON DEL BEDUINO IGNORANTE che viene fatto il lavaggio del cervello... ma di gente laureata ed istruita NELLE NOSTRE SCUOLE!!!

sta gente deve prendere il gommone e se ne devono tornare tutti al paese loro
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Re: Terrorismo: un orrore senza fine

Messaggioda In ogni luogo dal 1982 » dom ago 20, 2017 1:32


Prendere casi estremi e dire che e' tutto così non può di certo aiutare razionalità e ricerca della verità. Quei paesi che citi e molti altri a maggioranza mussulmana li ho visitati più volte sia per business che per turismo ed ho toccato con mano cose molto diverse (incluso ragazze mussulamane manager e in minigonna a ballare la salsa di sera) da quelle che lasciano intendere i media mainstream come li chiama Pako e alle quali ormai la maggior parte degli italiani credono ciecamente.
Personalmente a questi dementi radicalizzati (che, nei fatti, sono una piccolissima % del totale altrimenti ci sarebbero 100 attentati al giorno) darei ergastolo e carcere duro con lavori forzati che producano vantaggi al resto della società. In questo modo nelle galere classiche si libererebbero dei posti per tutti quegli indigeni, italiani veri e certificati, che hanno compiuto e continuano a compiere reati fiscali e finanziari consci del fatto che in Italia di fatto non ci sia una certezza della pena ed una giustizia efficiente, per me primo caposaldo di una società che funziona.
Poi sul gommone metterei tutti quelli che hanno ridotto l'Italia in una condizione tale (questa invece sottaciuta dai media mainstream) che tu sia pronto a dare un rene per un lavoro decente e che tanti come me siano dovuti andare via per trovare un po' di giustizia, meritocrazia ed una società funzionante dove far crescere i propri figli. Tutti questi, incluso Salvini (basta leggere il suo curriculum), sono italianissimi e, a mio parere, hanno provocato danni e morti (valgono anche quelle indirette per me) enormemente superiori a quelli causati all'Italia e all'Europa, in modo molto più spettacolare, da questi pazzi criminali di Isis ed affini

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Re: Terrorismo: un orrore senza fine

Messaggioda Will Kane » dom ago 20, 2017 8:12


Giuseppe76 ha scritto:Non credo che io debba aggiungere altro, sei molto intelligente, puoi capire da solo dove voglio arrivare.

Invece mi sopravvaluti perché con questo gioco dell'induzione velata, del 1+1=2... i conti non mi tornano. Sarà semplice da capire, ma per me non è così.

Giuseppe76 ha scritto:Tu sembri accusarmi di restarmene sulle mie, sinceramente ho quasi perso la voglia di dialogare con te perché mi sembra che sia proprio tu a con volerti discostare minimamente dalla tua posizione.
Quindi ce ne restiamo entrambi sulle posizioni di partenza e osserviamo quello che succede. Poi la storia dirà chi ha avuto ragione.

Vale la pena spostarsi se l'argomento ha una presa forte.
La storia potrà confermare le tue teorie. Ma allora stiamo parlando di previsioni, di quello che vedi nel futuro. E' chiaro che se sposti tutto al futuro e dici che la storia ti darà ragione i discorsi di oggi nel presente non possono trovare conferme. E anche qui hai spostato il dialogo in un luogo poco accessibile come il futuro dove adesso non possiamo avere riscontri. Analogamente lo hai fatto con le notizie sull'Islam moderato dicendo che sono false e manipolate le informazioni che lo raccontano andando così a sconfessare le notizie di molti media, le mie esperienze personali (che non hanno statisticamente importanza) e quelle di altri. Siamo fuori dalla realtà, giusto?

Giuseppe76 ha scritto:Nel frattempo ti lascio non con le parole di qualche estremista di destra ma di un rabbino.

Come noi, anche loro non sono dispensatori di verità assoluta e le loro parole vanno vagliate con la stessa attenzione. Devo essere trattati come tutti gli altri. Con rispetto. E con lo stesso metro di giudizio. Possiamo dire che un rabbino, per quanto mosso dalle più lodevoli intenzioni potrebbe risentire nelle sue valutazioni dell'infinito conflitto che la sua comunità vive con gli arabi? Se dobbiamo oggi scomodare una personalità di rilievo per fare un'analisi sull'Islam e il problema con l'Isis, una figura come quella di un rabbino mi sembra la meno indicata ad esprimere un giudizio disinteressato. Ma hai voluto giocarti questa carta mettendo in risalto che il rabbino non può essere accusato di essere di estrema destra. Storicamente la coesistenza tra gli Israeliani e gli arabi è sempre stata complicata. Probabilmente gli arabi non vedono di buon occhio gli ebrei. Ma verosimilmente pure gli ebrei non nutrono grande stima verso gli arabi. E per farci capire come stanno le cose ci riporti un commento di un importante esponente della religione ebraica? Questa non è una leggerezza di poco conto.
E' la tua ultima occasione: se rinunci, non ne avrai altre. Pillola azzurra: fine della storia. Domani ti sveglierai in camera tua e crederai a quello che vorrai. Pillola rossa: resti nel paese delle meraviglie e vedrai quanto è profonda la tana del Bianconiglio.

ANCHE NELLE SCONFITTE MI TROVERAI
PERCHE'...
SONO LE CONDIZIONI PEGGIORI A RENDERE LE COSE STRAORDINARIE.
E IL BARI E' DAVVERO UNA COSA STRAORDINARIA.

FORZA RAGAZZI!!

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Re: Terrorismo: un orrore senza fine

Messaggioda Higuain88 » dom ago 20, 2017 8:24


In ogni luogo dal 1982 ha scritto:Prendere casi estremi e dire che e' tutto così non può di certo aiutare razionalità e ricerca della verità. Quei paesi che citi e molti altri a maggioranza mussulmana li ho visitati più volte sia per business che per turismo ed ho toccato con mano cose molto diverse (incluso ragazze mussulamane manager e in minigonna a ballare la salsa di sera) da quelle che lasciano intendere i media mainstream come li chiama Pako e alle quali ormai la maggior parte degli italiani credono ciecamente.
Personalmente a questi dementi radicalizzati (che, nei fatti, sono una piccolissima % del totale altrimenti ci sarebbero 100 attentati al giorno) darei ergastolo e carcere duro con lavori forzati che producano vantaggi al resto della società. In questo modo nelle galere classiche si libererebbero dei posti per tutti quegli indigeni, italiani veri e certificati, che hanno compiuto e continuano a compiere reati fiscali e finanziari consci del fatto che in Italia di fatto non ci sia una certezza della pena ed una giustizia efficiente, per me primo caposaldo di una società che funziona.
Poi sul gommone metterei tutti quelli che hanno ridotto l'Italia in una condizione tale (questa invece sottaciuta dai media mainstream) che tu sia pronto a dare un rene per un lavoro decente e che tanti come me siano dovuti andare via per trovare un po' di giustizia, meritocrazia ed una società funzionante dove far crescere i propri figli. Tutti questi, incluso Salvini (basta leggere il suo curriculum), sono italianissimi e, a mio parere, hanno provocato danni e morti (valgono anche quelle indirette per me) enormemente superiori a quelli causati all'Italia e all'Europa, in modo molto più spettacolare, da questi pazzi criminali di Isis ed affini



ogni volta cge l'islam si modernizza un poco arriva un uragano che lo riporta nel medioevo... vuoi un esempio?

la turchia di ataturk... moderna, proiettata verso il futuro... colpo di stato di erdogan e bam, si ritorna al sultanato ....
l'iran degli sha' .... moderna, occidentale.... lo sha' voleva dare il voto alle donne negli anni 70... è scoppiata la ribellione perchè i percochi ritenevano un sacrilegio dare il voto alle donne! colpo di stato e uno stato moderno e occidentale è diventato il più bigotto e arretrato...
l'egitto della rivoluzione... prima uno stato moderno con un leader moderato.. poi rivoluzione DEI FRATELLI MUSULMANI.. meno male che c'è stata una controrivoluzione sennò anche lì il califfato sarebbe tornato...
ora guarda la siria... la siria aveva un leader che era un dittatore... ma era un siriano moderato religiosamente... sua moglie non si velava, era aperto alle altre religioni.... vedi se perde la guerra civile chi ci trovi in siria.
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Re: Terrorismo: un orrore senza fine

Messaggioda In ogni luogo dal 1982 » dom ago 20, 2017 9:15


Parlavo di altro, di guardare a noi stessi, ai nostri problemi, ai nostri errori e quello che possiamo fare per migliorarci dato che non e' mai troppo tardi. Migliorandoci potremo anche gestire molto meglio l'immigrazione pltre ai problemi secondo me molto più gravi che abbiamo.
Tu continui a guardare agli altri, additando i loro eventuali errori. Questioni di punti di vista rispettabili anche se non ne capisco l'utilità.
Un solo appunto: attenzione alla storia. Erdogan non e' andato al potere con un colpo di stato ma ne ha subito uno. Durante il suo Governo la Turchia ha raggiunto un livello di sviluppo mai toccato prima. Poi Erdogan ha le sue derive egocentriche e assolutiste ma questo e' un altro discorso che, tra l'altro, ha poco a che fare con la religione.
Anche la storia dell'Iran e' un po' diversa.
Di paesi Mussulmani che sì evolvono molto bene ce ne sono e cosi' "by heart" elenco Malesia, Indonesia, Bahrain, UAE, Oman e la stessa Turchia. Ad ogni modo mi preoccupo poco di loro ma di quanto noi italiani non solo non ci siamo evoluti ma siamo tornati indietro negli ultimi decenni. Mi sembra che in Italia, non so se di proposito ma di sicuro per la felicita' dei nostri politici e dirigenti, si parli troppo e male di terre lontane che ci toccano marginalmente e non si parli quasi per niente della situazione reale del paese

Giuseppe76

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Re: Terrorismo: un orrore senza fine

Messaggioda Giuseppe76 » dom ago 20, 2017 12:07


KLAS INGESSON ha scritto:
Giuseppe76 ha scritto:Non credo che io debba aggiungere altro, sei molto intelligente, puoi capire da solo dove voglio arrivare.

Invece mi sopravvaluti perché con questo gioco dell'induzione velata, del 1+1=2... i conti non mi tornano. Sarà semplice da capire, ma per me non è così.


Davvero non arrivi ad una conclusione? Magari diversa dalla mia ma per quanto riguarda quelle due foto ad una conclusione devi pur arrivare. Non ti chiedo perché una foto è stata mostrata milioni di volte mentre l'altra no. Solo ho usato questo esempio per dirti: ecco ora puoi sapere chi sono i media main stream che fanno da megafono a persone come Soros e ai loro piani di cui tu per adesso non credi.



KLAS INGESSON ha scritto:Vale la pena spostarsi se l'argomento ha una presa forte.
La storia potrà confermare le tue teorie. Ma allora stiamo parlando di previsioni, di quello che vedi nel futuro. E' chiaro che se sposti tutto al futuro e dici che la storia ti darà ragione i discorsi di oggi nel presente non possono trovare conferme. E anche qui hai spostato il dialogo in un luogo poco accessibile come il futuro dove adesso non possiamo avere riscontri. Analogamente lo hai fatto con le notizie sull'Islam moderato dicendo che sono false e manipolate le informazioni che lo raccontano andando così a sconfessare le notizie di molti media, le mie esperienze personali (che non hanno statisticamente importanza) e quelle di altri. Siamo fuori dalla realtà, giusto?


Non stiamo parlando di previsioni. Vista l'impossibilità di avvicinarci ho chiuso il discorso dicendo che la storia dirà chi aveva ragione. Quindi non ho spostato nessun dialogo, il dialogo è chiuso.

Per quanto riguarda l'islam moderato cosa avrei fatto di analogo? Avrei spostato il discorso sul futuro? Non mi sembra proprio. Sto parlando di quello che succede oggi nei Paesi che hanno concesso lo ius soli come Francia e Belgio e in quelli molto più civili di noi come quelli del Nord Europa.

Giuseppe76 ha scritto:Nel frattempo ti lascio non con le parole di qualche estremista di destra ma di un rabbino.

KLAS INGESSON ha scritto:Come noi, anche loro non sono dispensatori di verità assoluta e le loro parole vanno vagliate con la stessa attenzione. Devo essere trattati come tutti gli altri. Con rispetto. E con lo stesso metro di giudizio. Possiamo dire che un rabbino, per quanto mosso dalle più lodevoli intenzioni potrebbe risentire nelle sue valutazioni dell'infinito conflitto che la sua comunità vive con gli arabi? Se dobbiamo oggi scomodare una personalità di rilievo per fare un'analisi sull'Islam e il problema con l'Isis, una figura come quella di un rabbino mi sembra la meno indicata ad esprimere un giudizio disinteressato. Ma hai voluto giocarti questa carta mettendo in risalto che il rabbino non può essere accusato di essere di estrema destra. Storicamente la coesistenza tra gli Israeliani e gli arabi è sempre stata complicata. Probabilmente gli arabi non vedono di buon occhio gli ebrei. Ma verosimilmente pure gli ebrei non nutrono grande stima verso gli arabi. E per farci capire come stanno le cose ci riporti un commento di un importante esponente della religione ebraica? Questa non è una leggerezza di poco conto.


Aspetta, per me le persone che denunciano l'attacco in corso non possono essere tacciate di razzismo (che al massimo subiscono un razzismo al contrario), ma ahimè sono cosi definite da chi sta lavorando per la realizzazione di questo piano di distruzione della civiltà occidentale così come la conosciamo.
Quindi non è leggerezza la mia, sapevo bene quale sarebbe stata la tua risposta, tuttavia ero pronto a controbatterla. L'uso delle parole del rabbino servivano solo per esprimere un concetto condiviso senza beccarmi (non da te ovviamente ma da altri che ci leggono) come al solito accuse di razzismo. L'uso delle parole del rabbino era strumentale a questo e basta. E il rabbino non dice altro di andare via, parole sagge da parte sua. Gli ebrei hanno Israele dopotutto, per noi europei la casa è l'Europa.

Ora sempre per una tua maggiore informazione ti riporto un breve resoconto della situazione in Europa. Finora non hai ancora risposto a questo. E' ora che tu cominci ad avere un'infarinatura.

LONDONISTAN: hub del terrore nasce in Gran Bretagna, non a caso chiamata ‘Londonistan’. Una denominazione che va ben oltre la capitale per comprendere quartieri in quasi tutte le città del Regno Unito: da Liverpool e Manchester e Leeds, da Birmingham a Derby, e Bradford, oltre a Derby, Dewsbury, Leicester, Luton, Sheffield, per finire con Waltham Forest a nord di Londra e Tower Hamlets nella parte orientale della capitale. Quartieri dove spesso si trovano dei cartelli avvertono che ‘stai entrando in una zona controllata dalla sharia’. Intere aree urbane dove esiste un lavoro capillare che si base sul dogma di ‘al Dawa w al Jihad’, ovvero il proselitismo e il combattimento: il proselitismo, serve a raccogliere sempre nuove reclute; e il Jihad che è l’azione di sostegno alle attività jihadiste. Il padre spirtuale del reclutamento jihadista è stato, lo sceicco Omar Bakri, oggi agli arresti in Libano. Di origini siriane, al Bakri, aveva fondato ‘al-Muhajirun’, (‘I Migranti) un collettivo islamico radicale nato in Inghilterra a metà degli anni Novanta. Numerosi adepti di questo colletivo sono divenuti nel tempo importanti personaggi del jihadismo mondiale, in particolare nelle file dell’Isis.

FRANCIA: In Francia vengono chiamate ‘Zus’, ([b]Zones urbaines sensibles[/b]). Secondo le autorità di Parigi ce ne sono 751 in tutto il paese e ospitano almeno cinque milioni di musulmani. Un’enclave jihadista tipica, secondo l’intelligenece, è Sevran: un comune nel dipartimento della Senna-Saint-Denis, di 50mila abitanti con il 90% degli abitanti di origini straniere. Poi in Francia c'è anche una piccola cittadina che ha la più alta percentuale di foreign fighter del Paese: Lunel, un borgo situato nel dipartimento dell’Herault nella regione della Linguadoca-Rossiglione con un quarto della popolazione immigrata. Da tempo nota per il Moscato e le corse dei tori, Lunel, è passata alle cronache come ‘la fabbrica dell’odio dopo che negli ultimi mesi almeno 20 dei suoi 25 mila abitanti si sono arruolati in Siria, 8 di loro sono morti nei ranghi dell’Isis. Per dare un volto ai fantasmi della Francia è cruciale fare tappa in questo borgo tra Nimes e Montepellier da dove sono partiti uno ogni 100 jihadisti nazionali.

BELGIO: Il Belgio ha una lunga lista di zone a rischio. A Bruxelles, dove il 20% della popolazione è di religione musulmana, esiste un intero quartiere – Molenbeek – ‘sottoposto alla Sharia’. Qui nessuno, anche se non islamico, può bere o mangiare in pubblico durante il mese di digiuno il Ramadan, le donne sono ‘invitate’ a indossare il velo e a non portare i tacchi. Bere alcool e ascoltare musica sono attività non gradite. Agli angoli della strada un cartello giallo con scritta nera avverte che ci si trova in una ‘Sharia controlled zone’. E più di una volta i giovani che vivono in questa zona hanno accolto con un lancio serrato di pietre le autovetture della polizia. Oltre Molenbeek a Bruxelles svetta Kuregem, un distretto di Anderlecht dove spesso la polizia e gli assistenti sociali non osano neppure a entrare. Da non dimenticare ‘Sharia4Belgium’, gruppo islamico radicale ritenuto il principale reclutatore di combattenti per la jihad in Siria. Nel settembre 2014 viene aperto ad Anversa un processo contro 46 presunti membri del gruppo si era sciolto nel 2012. Ma gli inquirenti ritengono che i suoi ex membri abbiano reclutato circa il 10% dei 300-400 belgi partiti per la Siria gravitava attorno al gruppo salafita.

OLANDA
: L’Olanda, di aree urbane off-limits, ne ha una lista di 40 zone. Il ‘problema numero uno’, è il distretto di Kolenkit, ad Amsterdam. Quindi, i quartieri di Pendrecht, Het Oude Noorden e Bloemhof di Rotterdam. Utrecht deve fare i conti con la zona di Ondiep. Nella capitale, l’Aia, il distretto di Schilderswijk è chiamata addirittura ‘sharia wijk’, dove aveva base il gruppo Hofstadt, che ha pianificato l’assassinio del regista Theo van Gogh.

DANIMARCA: Anche la Danimarca come un pò tutti i Paesi scandinavi deve fare i conti con il jihadismo diffuso. La capitale Copenaghen la zona ‘ controllata dalla Shariya’ è il sobborgo di Tingbjerg

SVEZIA: In Svezia, la città più islamizzata è Malmo con il 30% della popolazione di fede musulmana. Il quartiere ghetto è per eccellenza Rosengaard, abitato da soli migranti e tappezzato da poster con scritto: ‘Nel 2030 prendiamo il controllo’.

GERMANIA: La Germania che ospita un gran numero di migranti, non è stata toccata in modo grave dal terrorismo jihadista. Nella capitale Berlino esiste a Neukolln, uno dei più grande quartieri musulmani che viene chiamato, ‘la provincia ottomana’. Di recente la polizia tedesca ha compiuto un raid a Neukolln per sventare i piani dell’Isis. Dopo gli attentati di New York dell’11 settembre, venne scoperta la cosiddetta ‘cellula ambueghese’. Mohamed Atta e altri dei suoi 19 compagni implicati nell’attacco al Pentagono e alle due torri venivano dalla città anseatica.

SPAGNA: Più che di quartieri in Spagna bisogna parlare di una intera regione chiamata ‘Xarq al Andalus’; ovvero il Levante Spagnolo, i territori che furono occupati dai conquistatori musulmani per quasi 5 secoli. In Spagna fu il debutto in Europa dei jihadisti: nel marzo 2004 infatti in un attacco su grande scala persero la vita a Madrid circa 200 e altre 2.000 furono ferite. I jihadisti credono ancora che ‘Al Andalus’, (il nome arabo di questi territori) persa dalle riconquiste cristiane appartenga di diritto al Califfato Islamico. Negli ultimi dieci anni, le forze di sicurezza spagnole hanno arrestato 568 jihadisti in 124 operazioni separate. Le costanti azioni giudiziarie e di polizia aiutano le autorità spagnole a prevenire un altro attacco terroristico su larga scala simile agli attentati. Le autorità di Madrid stimano in oltre 70 i jihadisti spagnoli partiti all’estero. Secondo l’esperta di terrorismo Soren Kren, ‘decine’ di jihadisti stanno entrando in Spagna dalla vicina Francia, dove ‘si sentono soffocati’ a causa del giro di vite del governo dopo gli attentati di Parigi. Attualmente, sono almeno 50.000 i convertiti musulmani che vivono in Spagna. La polizia dice che essi sono particolarmente vulnerabili alla radicalizzazione perché subiscono crescenti pressioni da parte degli islamisti che gli chiedono di compiere attacchi per ‘dimostrare il loro impegno’ nella nuova fede.

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Re: Terrorismo: un orrore senza fine

Messaggioda Will Kane » dom ago 20, 2017 15:45


Giuseppe76 ha scritto:Quindi non è leggerezza la mia, sapevo bene quale sarebbe stata la tua risposta, tuttavia ero pronto a controbatterla. L'uso delle parole del rabbino servivano solo per esprimere un concetto condiviso senza beccarmi (non da te ovviamente ma da altri che ci leggono) come al solito accuse di razzismo. L'uso delle parole del rabbino era strumentale a questo e basta. E il rabbino non dice altro di andare via, parole sagge da parte sua. Gli ebrei hanno Israele dopotutto, per noi europei la casa è l'Europa.


Mi pare di aver capito in altre occasioni che era importante per te poter esprimere il tuo parere e che il tuo giudizio era spoglio di preconcetti, che non avevi paraocchi. In questo ti sentivi isolato perché, anche qui dentro, a parer tuo, tanti pensano come la maggioranza suggerisce di fare. Ma tu, e bisogna dartene atto, sei sempre andato avanti per la tua strada.
Qui viene fuori, non me ne volere, una tua macchinazione atta a parare eventuali critiche di cui saresti stato soggetto. Il rabbino usato come uno scudo da chi ti accusa di razzismo. Se devo essere diretto, in questi scambi mi pare di aver assistito a chiarimenti e correzioni simili al passo del gambero. Sapevi cosa avrei pensato e quindi l'hai scritta di proposito, mi scrivi... dopo. Perché volevi utilizzarla per non subire attacchi.
Un passo indietro, questo. Sii diretto. Niente frasi per induzione. Così si crea confusione, almeno questa è la mia sensazione.
Perché se dici dopo "non lo dico io"... poi che scrivi cose per non beccarti insulti, condizionato dalle reazioni di alcuni utenti... Insomma, sembra un "l'ho detto, ma non lo volevo dire io". Con queste giustificazioni spieghi meglio quello che intendevi dire. Ma dai anche l'impressione che ti deresponsabilizzi da quello che hai detto prima.
E' la tua ultima occasione: se rinunci, non ne avrai altre. Pillola azzurra: fine della storia. Domani ti sveglierai in camera tua e crederai a quello che vorrai. Pillola rossa: resti nel paese delle meraviglie e vedrai quanto è profonda la tana del Bianconiglio.

ANCHE NELLE SCONFITTE MI TROVERAI
PERCHE'...
SONO LE CONDIZIONI PEGGIORI A RENDERE LE COSE STRAORDINARIE.
E IL BARI E' DAVVERO UNA COSA STRAORDINARIA.

FORZA RAGAZZI!!

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Re: Terrorismo: un orrore senza fine

Messaggioda Giuseppe76 » dom ago 20, 2017 16:24


KLAS INGESSON ha scritto:
Giuseppe76 ha scritto:Quindi non è leggerezza la mia, sapevo bene quale sarebbe stata la tua risposta, tuttavia ero pronto a controbatterla. L'uso delle parole del rabbino servivano solo per esprimere un concetto condiviso senza beccarmi (non da te ovviamente ma da altri che ci leggono) come al solito accuse di razzismo. L'uso delle parole del rabbino era strumentale a questo e basta. E il rabbino non dice altro di andare via, parole sagge da parte sua. Gli ebrei hanno Israele dopotutto, per noi europei la casa è l'Europa.


Mi pare di aver capito in altre occasioni che era importante per te poter esprimere il tuo parere e che il tuo giudizio era spoglio di preconcetti, che non avevi paraocchi. In questo ti sentivi isolato perché, anche qui dentro, a parer tuo, tanti pensano come la maggioranza suggerisce di fare. Ma tu, e bisogna dartene atto, sei sempre andato avanti per la tua strada.
Qui viene fuori, non me ne volere, una tua macchinazione atta a parare eventuali critiche di cui saresti stato soggetto. Il rabbino usato come uno scudo da chi ti accusa di razzismo. Se devo essere diretto, in questi scambi mi pare di aver assistito a chiarimenti e correzioni simili al passo del gambero. Sapevi cosa avrei pensato e quindi l'hai scritta di proposito, mi scrivi... dopo. Perché volevi utilizzarla per non subire attacchi.
Un passo indietro, questo. Sii diretto. Niente frasi per induzione. Così si crea confusione, almeno questa è la mia sensazione.
Perché se dici dopo "non lo dico io"... poi che scrivi cose per non beccarti insulti, condizionato dalle reazioni di alcuni utenti... Insomma, sembra un "l'ho detto, ma non lo volevo dire io". Con queste giustificazioni spieghi meglio quello che intendevi dire. Ma dai anche l'impressione che ti deresponsabilizzi da quello che hai detto prima.


Mi spiace che anche tu come altri in passato spostiate su di me la discussione. Non è la stessa cosa, certo però attendo ancora una risposta sui paesi che hanno lo ius soli e su tanti altri del nord europa, da sempre definiti civilissimi e che hanno tutti fallito nell'integrazione (e il caso della cittadina danese che propone di abbracciare uno jahidista fa comprendere fino a che punto ci siamo abbassati pur di tentare un dialogo).

Comunque visto che mi hai tirato in ballo non mi tiro indietro e ti racconto come sono andate le cose, sperando però che poi si torni all'argomento principale. Magari possiamo aprire un altro topic a parte sulla vostra psicoanalisi nei miei confronti.
Non so se capiti anche a te o ad altri ma se parlo con qualcuno (che ovviamente conosco) capita spesso che, dopo aver detto qualcosa, è come se sentissi nella mia testa la risposta del mio interlocutore ancor prima che questi apra bocca.
Non parlo ovviamente di dono, poteri o altro ma semplicemente che imparo a conoscere qualcuno e memorizzo le sue parole. Parole che il mio interlocutore ripete, in situazioni analoghe, come facevano i vecchi robot giocattoli con la corda.

Con te dovrebbe essere diverso visto che siamo a distanza, però comunque ho imparato a conoscerti e so che anche tu hai un dono, un po' come Pegasus dei cavalieri dello zodiaco: sai scovare i punti deboli, nel nostro caso i punti deboli di un discorso.

Ora, noi due stiamo conversando, quindi è innegabile che ci sia ogni volta un collegamento fra le nostre menti, nonostante la distanza e la virtualità del collegamento.
Ne risulta che conoscendo il mio interlocutore io impari a conoscerne le modalità di attacco e si instauri automaticamente un meccanismo di autodifesa. Da qui diventa chiaro che le "voci" arrivino da dentro me stesso. Nel momento che io scrivo qualcosa di "attaccabile" automaticamente da qualche parte della mia testa viene lanciato un allarme: "Attezione, attenzione, pericolo.....".

Come sai gli allarmi suonano perchè c'è una causa scatenante. Il fatto che sia suonato il mio allarme interno conferma che io avevo già scritto quelle cose, quindi ogni premeditazione, macchinazione, ecc sono escluse.

Quindi prima invece di scrivere "sapevo bene quale sarebbe stata la tua risposta" avrei dovuto scrivere "Dopo aver scritto..... sapevo bene quale sarebbe stata la tua risposta".
E ovviamente anche in questo caso è suonato l'allarme ma l'ho spento! Ho detto "eh basta e che cavolo".

Quindi l'unica cosa che ho fatto di proposito è stata quella di non "correggere" quello che avevo scritto dopo aver sentito entrambe le volte gli allarmi suonare, proprio perché non volevo farmi influenzare e quel "sapevo" sta anche per "affronterò le tue confutazioni quando arriveranno perché non ho nulla da nascondere".

Quel "non lo dico io" sta per "non lo dico solo io". Considera pure che so che non riceverò insulti da te e che chi mi ha insultato in passato lo fa a prescindere.....

E come vedi sono qui completamente trasparente a raccontarti esattamente come sono andate le cose. Ora, sperando di aver dissipato ogni dubbio sulla mia condotta che a causa di una mia scrittura frettolosa e non sufficientemente completa ti avevo creato (anche perché credo che non faccia bene continuare ad addentrarsi in queste elucubrazioni) attendo per l'ennesima volta una risposta su Francia, Inghilterra, Belgio, Danimarca, Spagna, Svezia.....insomma quello che ho scritto prima.

Entriamo nel merito del discorso, basta con la mia psicoanalisi.

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Re: Terrorismo: un orrore senza fine

Messaggioda Higuain88 » dom ago 20, 2017 19:32


il re del marocco concede l'amnistia e il perdono per 13 jiadisti... notizia di oggi...
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un saluto agli utenti di CalcioNapoli24forum dal vostro "Alex da Bari" ... in esilio come i savoia in Portogallo aspettando la grazia. :love:

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Re: Terrorismo: un orrore senza fine

Messaggioda Will Kane » dom ago 20, 2017 19:51


Allora, facciamo chiarezza su una cosa. Per conto mio non siamo in conflitto e come interlocutore non voglio avere la meglio su di te. Sono più interessato alla ricerca della verità, perché io la verità non ce l'ho. I sapienti ce l'hanno, quelli che sanno. Queste cosa dell'Isis (e migrazione) io non la so bene e allora cerco di informarmi. Facendo tentativi e confrontando le versioni. Cerco di far prevalere la ragione e tengo buona l'emotività che in questi tempi di terrorismo può facilmente essere cavalcata. In giro navigano tanti cialtroni dalla verità assoluta. Fanno leva sulla paura e ottengono molto consenso. Non importa quello che dicono. Fa presa come lo dicono. Invece bisogna soppesare le parole, il significato e la coerenza dei comportamenti che seguono quelle parole. Quindi, l'operazione da svolgere nella ricerca della verità è, a mio giudizio, una: la pulizia. Bisogna togliere la retorica, le opinioni personali... Ripulire dalle inutili aggiunte.
Ma fondamentale è soprattutto il recupero delle cose omesse. Insomma, non è per niente facile risalire alla verità.
Può darsi che le cose sono così e andranno come le prospetti tu. Questo non lo posso sapere. Ma dal mio misero punto di vista insisto a dire che il fenomeno di questo terrorismo è formato da una piccola (ma rumorosa) parte del popolo dell'Islam. I gruppi che si agitano in Europa nei quartieri da te indicati sono realtà dove l'integrazione, è evidente, ha fallito. Ma ha fallito anche in altri luoghi meno sospettabili. Perché esistono ancora disparità non risolte. Quelle tra uomo e donna per cui una dirigente donna di indubbie capacità manageriali non arriva ancora a guadagnare quanto un suo pari uomo. Quelle tra bianco e nero, sono innumerevoli gli esempi che è inutile citarli. Tra gli Stati Uniti e gli indiani d'America. Tra gli europei e gli arabi. E tante, tante altre. Siamo d'accordo che gli occidentali sono i più forti, che è meglio andarci d'accordo. Ma credo che a un islamico (non terrorista) infastidisca il comportamento equivoco dell'occidentale a questa continua ricerca del "politicamente corretto". Ti ho conquistato, è vero, ma devi dirmi grazie perché prima stavi peggio. Ti ho regalato la democrazia, ora...
Il nero, l'indiano, l'arabo sembrano sordi davanti a questo orgoglio. Non ringraziano. Abbiamo fatto parecchi danni con il colonialismo. Roba vecchia, d'accordo. Ma se non risolvi le cose, prima o poi devi sempre temere il ritorno del "rimosso". Torna ancora più carico. E con gli interessi.
L'occidentale si vanta di dire al mondo che esiste la democrazia e l'uguaglianza. Lui se ne fa portatore in giro per il pianeta. Peccato che poi quando si va ai nastri di partenza c'è gente che parte con parecchio svantaggio. Almeno non diffondere questi valori se le cose non stanno così, stai zitto (occidentale) che fai più bella figura. Perché quando scopri che fai un viaggio con tante speranze ma poi realizzi che quelle favole tanto decantate per incantare non esistono... ebbene, un pochino ti senti preso per il culo. Lo vedi nei servizi, nelle scuole pubbliche (messe in ginocchio dalle politiche delle amministrazioni). Proprio li si dovrebbero concentrare le risorse per organizzare l'integrazione e far tornare da scuola il ragazzo mussulmano a casa dai suoi facendo capire che la società dove si sta inserendo è davvero una opportunità per crescere per lui, come gli altri. Invece la sensazione di svantaggio si assapora credo già al primo giorno di scuola. Da noi a scuola i ragazzi che non vogliono far religione (che è solo cristianesimo in Italia) devono alzarsi, uscire dall'aula e fare materie compensative. Non possono stare coi loro compagni italiani. Gli induisti o i mussulmani devono uscire perché per la maggiore è solo insegnamento della religione cristiana. Magari fai la storia di tutte le religioni, in quell'ora. Così anche il ragazzo cristiano approfondisce la diversità e i valori che coinvolgono i ragazzi stranieri. E viceversa. No, solo a senso unico. Per fortuna abbiamo anche eroici insegnanti che miracolosamente riescono a compensare questi ostacoli che inseriscono i vari governi amalgamando le loro classi col rispetto e la tolleranza dell'altro.
Ma noi andiamo a casa degli altri e instauriamo i nostri stili, le nostre democrazie. Poi quando queste non decollano e scoppiano le guerre arrivano gli esodi biblici. Ma perché vengono da noi? Non possono stare a casa loro?
Gettiamo questa ipocrita maschera delle pari opportunità. Non è così. Però si continua a dire che è così. Storie e delusioni che l'Italia meridionale ha vissuto in prima persona dopo l'unità.
Nelle zone calde da te menzionate è facile intuire che tutto questo sia maggiormente pronunciato e non più gestibile. Quindi delle vere e proprie polveriere dove non è difficile credere che l'Isis potrebbe (se già non l'ha fatto) trovare nuove leve.
Che poi non possano magiare carne in periodo ramadan e le donne si devono coprire senza indossare i tacchi forse mi stupisce meno. In un luogo del genere, abbandonato, può svilupparsi la tolleranza? Penso di no. Degrado sociale a livelli spaventosi. Manca il benessere. L'occasione di produrre ricchezza. In alcuni luoghi in medio oriente è presente questo benessere e puoi incontrare islamici con le loro signore a viso scoperto, signore islamiche che indossano i tacchi. L'ho visto coi miei occhi e amici di ritorno dalle vacanze me l'hanno confermato. Poche testimonianze che fanno capire che l'Islam è anche altro e siccome si sente poco, fa poco rumore non se ne parla tanto. Realtà che scompaiono quando arrivano in primo piano gli atti terroristici dell'Isis.
Ma anche qui, non smettiamo di cercare la verità.
E' la tua ultima occasione: se rinunci, non ne avrai altre. Pillola azzurra: fine della storia. Domani ti sveglierai in camera tua e crederai a quello che vorrai. Pillola rossa: resti nel paese delle meraviglie e vedrai quanto è profonda la tana del Bianconiglio.

ANCHE NELLE SCONFITTE MI TROVERAI
PERCHE'...
SONO LE CONDIZIONI PEGGIORI A RENDERE LE COSE STRAORDINARIE.
E IL BARI E' DAVVERO UNA COSA STRAORDINARIA.

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Re: Terrorismo: un orrore senza fine

Messaggioda Giuseppe76 » lun ago 21, 2017 0:30


Ti porto un altro esempio appena sfornato.

https://www.ilfattoquotidiano.it/2017/0 ... i/3799304/

Il titolo dell'articolo è "Lloret de Mar, 19enne stuprata in uno ostello: arrestati tre tedeschi"

Poi leggendo l'articolo troviamo "Secondo quando riportano i media locali i tre, tedeschi di origine marocchina, pernottavano nella stessa struttura della 19enne".

Il titolo avrebbe anche potuto essere "Lloret de Mar, 19enne stuprata in uno ostello: arrestati tre marocchini" e poi magari nell'articolo poteva essere scritto che i tre hanno cittadinanza tedesca.

Qual è il titolo giusto?
Chi nasce in Germania è automaticamente cittadino tedesco, se almeno uno dei genitori risiede regolarmente nel Paese da minimo 8 anni. Quindi quei tre ragazzi sono tedeschi. Il primo titolo è giusto. Ma anche il secondo lo è. Un cinese resta cinese in qualunque posto nasca e lo sa benissimo. Crescendo vedrà che è diverso dagli altri europei mentre riconoscerà negli altri cinesi presenti in Europa dei simili. Perchè se un marocchino nasce in Germania dobbiamo dire che è un tedesco? Solo perchè ha la cittadinanza? Va bene, visto che ha la cittadinanza diremo che è tedesco. Ma lui stesso saprà di non essere tedesco. Guardando un tedesco non vedrà un suo simile. Si riconoscerà in altri marocchini.

E allora mi dirai? E non è una cosa da poco. Oggi sottovalutiamo oltre ogni misura gli istinti primordiali che ci hanno permesso di sovravvivere ed evolverci fino ad oggi.
Non esiste una società "umanitaria" che sia sopravissuta. Gli indiani d'america, senza voler affogare il coltello nel burro, quanti accordi hanno firmato con gli invasori europei? Credevo che le storie di soprusi nei loro confronti fossero relegate ai vecchi film che ho visto da bambino e invece scopro che ancora oggi gli indiani sono minacciati da multinazionali alla continua ricerca di petrolio e nuovamente di carbone!

I più deboli soccombono. La legge è questa. Se poi una società riesce a garantire una certa pace e sicurezza ai suoi cittadini allora e solo allora questa società può ammanuirsi. Ed eccoci deboli come siamo oggi. Deboli non solo fisicamente ma anche mentalmente. Oggi rischiamo seriamente di fare la fine degli indiani d'america a cui almeno non si può rimproverare di non aver provato a difendersi.

Però che devo dire se non prendere atto di questa situazione. Se siamo deboli come penso, non diventeremo forti da un giorno all'altro. Se questo è il destino che ci aspetta vuol dire che lo meritiamo, quindi più che parlarne su un forum, altro non posso fare. Anche perchè se decidessi di combattere mi troverei contro i miei stessi simili (come avviene sul forum) e sinceramente vorrei evitare questa umiliazione. Non bisogna salvare chi non vuole essere salvato.

Sappiamo tutti quanto noi italiani lodiamo i nostri prodotti, le nostre unicità, sopratutto quelle alimentari ma non solo. Ora dimmi, se queste unicità fossero prodotte da stranieri, in cosa consisterebbe questa unicità? Che senso avrebbe più rimarcare il luogo di provenienza di un prodotto?

Ma torniamo al titolo di quel giornale. Indipendentemente da quale sia il titolo più giusto è chiara una cosa: in quel titolo c'è la volontà di omettere una informazione importante.
Ma dici che lo fanno per non voler esasperare gli animi?
Ma gli animi non si esasperano con un titolo di giornale ma con la violenza sessuale commessa da quei tre tedeschi. In ogni caso siccome come me cerchi la verità, se continuo a condividere con te casi di omissioni, invenzioni, modifiche da parte dei media main stream dovresti cominciare ad avere dei sospetti sul loro operato e da che parte stiano.

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