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Terrorismo: un orrore senza fine

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Miky88

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Re: Terrorismo: un orrore senza fine

Messaggioda Miky88 » mar dic 20, 2016 11:36


Attentato Berlino, interrogato pakistano alla guida del tir. Merkel: "È richiedente asilo, ma continueremo ad accogliere profughi"

Ormai non ci sono dubbi: l'attacco di ieri sera a Berlino in cui un camion è piombato a tutta velocità sulla folla che visitava i mercatini di Natale, uccidendo 12 persone e ferendone 48 è il risultato di "un attentato". Lo conferma il ministero dell'Interno tedesco. Un'azione che ricorda da vicino l'attentato della scorsa estate a Nizza. Anche la polizia tedesca, in un tweet all'alba, ha ammesso che è "probabilmente un attentato terroristico".

Angela Merkel ha parlato nella sede della Cancelleria: "Penso alle persone che sono morte e a quelle che sono rimaste ferite. Tutto il Paese è con voi, con le persone colpite da questa tragedia", che, ha detto la cancelliera , "dobbiamo desumere che si tratti di un attentato terroristico". Merkel ha poi invitato la popolazione a rimanere unita in una 'giornata difficile': "Penso a chi è intervenuto sul luogo della tragedia. Ancora non abbiamo moltissimi dettagli in merito a quello che è accaduto, ma dobbiamo restare uniti". Quello che è successo, non cambia l'atteggiamento della Germania nei confronti di chi è in difficoltà: "Sappiamo che la persona che ha agito aveva chiesto asilo in Germania", ma assicura "continueremo a dare sostegno alle persone che vogliono integrarsi nel nostro Paese". E ha concluso: "Non vogliamo vivere nella paura anche se queste sono le ore della paura nel nostro Paese".

L'uomo che è stato arrestato poco dopo che il mezzo si era lanciato sui passanti nel cuore della città è Naved B., un migrante pakistano di 23 anni che sarebbe entrato in Germania, seguendo la rotta balcanica, lo scorso febbraio come richiedente asilo. Lo hanno riferito fonti dell'intelligence all'agenzia tedesca Dpa, aggiungendo che l'uomo, fermato a circa due chilometri dal luogo della tragedia, era conosciuto alla polizia per reati minori, ma non per una radicalizzazione estremista.

Secondo quanto riferisce la Zdf, il presunto attentatore avrebbe "abbandonato il tir dopo l'azione fuggendo in direzione est". È stato però individuato e inseguito da alcuni testimoni che hanno avvertito la polizia. L'uomo ha attraversato il Tiergarten, grande parco al centro di Berlino, ed è stato poi bloccato dalla polizia all'altezza della Colonna della vittoria.

Blitz polizia in campo profughi. A conferma che le indagini si concentrano in questa direzione il fatto che intorno alle 04, secondo quanto riferisce Die Welt, unità speciali della polizia hanno fatto irruzione in un hangar dell'ex aeroporto di Tempelhof, nella capitale tedesca, dove da un anno è stato allestito un grande campo che accoglie i profughi. Gli agenti, circa 200, stanno registrando tutte le strutture e per il momento non è stato effettuato alcun arresto.

A indagare sull'attacco è l'Ufficio federale per le Indagini criminali tedesco (Bka). Secondo quando reso noto, la Procura federale ha aperto un'inchiesta incaricando la stessa Bka delle indagini, finora in mano alla polizia di Berlino. Il ministro tedesco dell'Interno, Thomas de Maizière, ha imposto le bandiere a mezz'asta in tutto il Paese in ricordo delle vittime.

Controlli più rigidi... Il clima si fa sempre più teso e sale l'allerta: "Dobbiamo essere in grado di esaminare" ogni singolo profugo che entra in Germania, ha detto in un'intervista il capogruppo del Partito popolare (Ppe) al Parlamento europeo, il tedesco Manfred Weber, che ha comunque esortato a non generalizzare. Anche la leader del partito nazional-populista Alternative fuer Deutschland (Afd), Frauke Petry, ha detto che "la Germania non è più sicura" e che sarebbe dovere di Angela Merkel comunicarlo ai cittadini.

...ma i mercatini restano aperti. Nonostante la paura, il ministero dell'Interno ha garantito che non saranno cancellati o chiusi i mercati di Natale in Germania.

Scotland Yard rivede piani sicurezza Londra. L'allerta resta alta anche in altri Paesi. Scotland Yard ha annunciato di voler rivedere i suoi piani di sicurezza per Londra nel periodo delle festività, dopo i "terribili fatti" di Berlino e Ankara. La polizia della capitale britannica si sta preparando anche contro la minaccia di un eventuale camion lanciato ad alta velocità contro la folla.

Polacco il secondo uomo sul Tir. Intanto è confermato che la persona morta trovata nella cabina del mezzo era polacca. Si tratterebbe del vero autista, un 37enne, che, ha dichiarato il ministro dell'Interno del Brandeburgo, Karl-Heinz Schroeterun, è stato raggiunto da colpi di arma da fuoco. In serata, il proprietario del camion registrato in Polonia aveva informato di non avere più contatti con il suo autista dal pomeriggio di lunedì. Neppure la moglie era riuscito a contattarlo. "Non so cosa gli sia successo. È mio cugino, lo conosco fin dall'infanzia. Garantisco per lui", aveva raccontato, Ariel Zurawski, che ha spiegato che il camion è stato dirottato e ha aggiunto che il cugino avrebbe dovuto sostare a Berlino fino ad oggi a causa di un ritardo nella consegna.

Da satellite tracce di numerosi tentativi di far muovere il Tir. Non una, ma diverse volte nel pomertiggio di ieri il Tir sarebbe stato acceso e spento, senza muoversi. A rivelarlo sono le registrazioni satellitari: per quasi 4 ore qualcuno a bordo del Tir ha acceso e spento più volte il veicolo come se stesse cercando di capire come farlo muovere.

Un sito di notizie economiche polacco, Money.pl., ha reso noto che l'azienda proprietaria del camion ha cercato di raccogliere alcune informazioni sui movimenti del mezzo. "Era come se qualcuno lo accendesse e spegnesse cercando di farlo andare", ha raccontato un dipendente. Un primo tentativo c'è stato alle 15:44. Nell'ora successiva più nulla. Un ulteriore tentativo, alle 16:52 e a quel punto il motore è rimasto acceso fino alle 17:37, ma il veicolo non si è mosso. Probabilmente ci sono stati anche altri tentativi, poi il tir alle 19:34 ha cominciato a muoversi in direzione Berlino.

Secondo il gestore della società, Lukasz Wasik, accendere il motore non era il tentativo di riscaldare la cabina di guida, perché gli autisti hanno altri sistemi per farlo: "È come se qualcuno cercasse di imparare a guidare il veicolo e avesse difficoltà a farlo muovere".

Camion rubato. Secondo la tv polacca Tvn24, il Tir sarebbe stato rubato nella capitale tedesca attorno alle 16 di ieri pomeriggio. I media polacchi ritengono probabile che il presunto terrorista abbia preso possesso del mezzo, estromettendo il conducente che potrebbe essere il cittadino polacco trovato morto sul sedile dell'accompagnatore. Il tir era giunto dall'Italia e trasportava ponteggi di acciaio che avrebbero dovuto essere scaricati a Berlino. L'azienda di trasporti ha sede in un piccolo paese vicino Stettino, nel nord-ovest della Polonia, al confine con la Germania.

Il cordoglio. Il presidente russo Vladimir Putin, che ieri aveva usato parole dure contro l'attentato in cui ad Ankara è morto l'ambasciatore russo in Turchia, in un messaggio inviato al presidente tedesco Joachim Gauck e alla cancelliera Angela Merkel, ha dichiarato che "il crimine commesso contro i cittadini civili sconvolge per la sua crudeltà e il cinismo".

"Dolore per la strage di Natale a Berlino e vicinanza ad Angela Merkel e a tutto il popolo tedesco" è stato espresso in un tweet dal presidente del Consiglio Paolo Gentiloni. "Profondamente colpito e addolorato dalla notizia dello spregevole attacco" si è dteto il ministro degli Esteri, Angelino Alfano. "Le nostre lacrime e il nostro cuore con i fratelli tedeschi e con Berlino", ha scritto su Twitter il segretario del Pd, Matteo Renzi, esprimendo il proprio cordoglio l'attacco.

http://www.repubblica.it/esteri/2016/12/20/news/attentato_a_berlino_interrogato_nella_notte_migrante_pakistano_alla_guida_del_tir-154500269/
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Re: Terrorismo: un orrore senza fine

Messaggioda domod86 » ven dic 23, 2016 10:38


Ambasciatore Siriano Denuncia all'ONU i nomi dei Responsabili della Guerra in Siria
ahiahiahi questa fa male

Miky88

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Re: Terrorismo: un orrore senza fine

Messaggioda Miky88 » ven dic 23, 2016 11:40


Terrorista Berlino ucciso in Italia. Attentatore morto a Sesto San Giovanni

L'attentatore di Berlino è stato ucciso al termine di un conflitto a fuoco con la polizia a Sesto San Giovanni. L'uomo avrebbe urlato Allah Akbar (Dio è grande) per poi aprire il fuoco contro le forze dell'ordine, ferendo un agente.

Secondo una prima, ancora parziale ricostruzione, tutto sarebbe avvenuto in piazza primo maggio. Erano le tre di notte quando al commissariato di Sesto arriva una chiamata: qualcuno sta sparando in strada. Al loro arrivo gli agenti trovano un uomo che cammina da solo in strada. Alla richiesta di documenti l'uomo estrae un'arma e spara alla spalla al poliziotto. Un agente risponde al fuoco e lo uccide.

La vittima del conflitto a fuoco è identificata tramite le impronte digitali. Si tratterebbe, appunto, del terrorista che ha ucciso nove persone a Berlino nell'attentato del 19 dicembre. Nello zaino gli hanno trovato un biglietto del treno dalla Francia: "Evidentemente - scrive Repubblica - era appena arrivato in Italia", visto che la zona della sparatoria "è proprio adiacente alla stazione ferroviaria".

http://www.today.it/cronaca/anis-amri-berlino-ucciso-italia-milano.html#_ga=1.232169436.2130461098.1479751059
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Re: Terrorismo: un orrore senza fine

Messaggioda Miky88 » dom gen 01, 2017 10:53


Istanbul, attacco in discoteca sul Bosforo: «Almeno 39 morti, 15 sono stranieri». È caccia al killer in fuga

La Turchia di nuovo sotto attacco. A essere colpita, la notte di Capodanno, una delle discoteche più famose di Istanbul, «Reina», che si trova sul Bosforo nella parte europea. Le vittime, secondo quanto ha riferito il ministro dell’Interno turco Süleyman Soylu, sono 39 di cui 15 stranieri; 69 i feriti di cui alcuni in gravi condizioni. Tra i morti anche un poliziotto che avrebbe provato a fermare l'assalitore all'ingresso del locale. Il governatore ha parlato di «attacco terroristico condotto da un solo attentatore» tuttora ricercato. E proprio per non interferire con l'attività dell'intelligence e delle forze di polizia, le autorità hanno imposto il blackout dei media turchi sulla copertura e diffusione di notizie sull'attacco. Attentato che punta a «seminare il caos» in turchia il primo commento di Erdogan.

Caccia all’attentatore in fuga
La sparatoria è avvenuta attorno all'1.15 del mattino (in Italia le 23.15). L'attentatore vestito da Babbo Natale ha ucciso un poliziotto e un civile all'esterno del locale, il Reina, che si trova nel quartiere di Besiktas, nella parte europea della città, ed è affacciato direttamente sul Bosforo. Il killer ha aperto il fuoco a colpi di kalashnikov sui presenti che stavano festeggiando l’arrivo del nuovo anno. Il ministro dell’Interno Suleyman Soylu ha riferito che il killer è riuscito a dileguarsi ed è in corso una caccia all’uomo, una'operazione su larga scala per catturarlo. Alcuni dei feriti sono stati soccorsi sul posto, altri sono stati trasportati in ospedale. Al momento, all'interno del Reina c'erano almeno 500 persone. Alcune di loro si sono salvate buttandosi in acqua, direttamente nello stretto del Bosforo, dalle finestre del locale.

Nessuna rivendicazione
Nessuna rivendicazione è ancora stata diffusa. Alcuni testimoni hanno raccontato all'agenzia di stampa turca Dogan che durante la sparatoria l'assalitore gridava frasi in arabo, ma non avrebbe detto nulla sui mandanti dell'attacco. Secondo gli esperti citati dalla tv Al Jazeera, comunque, ci sarebbe la mano dell'Isis per tempistica e bersaglio dell'attacco. «Nessun attacco terroristico speccerà la nostra unità» ha scritto su twitter il ministro della Giustizia turco Bekir Bozdag in un tweet: «La Turchia continuerà la sua determinata battaglia per estirpare il terrorismo».

Attivata la Farnesina. Alfano: «Lottare contro il terrore»
Dopo le notizie dalla Turchia è stata attivata l'unità di crisi della Farnesina che è in contatto con il consolato generale italiano a Istanbul per le «verifiche di rito» sull'eventuale presenza di italiani nel locale. Secondo quanto riferito dalle autorità gli stranieri morti nell'attacco sarebbero 15. Il ministro dell’Interno turco Suleyman Soylu ha spiegato che 21 vittime sono già state identificate: di queste quindici appunto sono straniere e soltanto 5 turche. «Le lacrime non bastano. Dobbiamo continuare a lottare contro il terrore» ha scritto in un tweet il ministro degli Esteri Alfano all’indomani dell’attentato di Capodanno, continuando: «La tragedia di#Instanbul ci ricorda che la lotta contro il terrore non conosce pause nè feste o Paesi o continenti. Serve unità. Ad ogni costo».

Il ministero degli esteri israeliano ha fatto sapere che in seguito all’attentato una donna israeliana risulta dispersa, un’altra ferita. Le due donne erano insieme al momento dell’attacco. L’ambasciatore Eitan Naè ha condannato l’attacco: «Anno che viene, impegni che restano immutati. Il terrorismo non vincerà mai».

Condanna internazionale: «Tragico attacco»
Condanna unanime da parte delle diplomazie internazionali su quanto avvenuto durante i festeggiamenti in Turchia. «Gli Stati Uniti condannano con forza l’attacco terroristico in un night club di Istanbul» e si dicono «solidali con il loro l’alleato Nato, la Turchia, nella lotta contro la costante minaccia del terrorismo» fa sapere la Casa Bianca in una nota del dipartimento di Stato americano. Parla di tragico inizio per il 2017» il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, sul suo profilo Twitter.

http://www.corriere.it/esteri/17_gennaio_01/istanbul-attacco-armato-discoteca-feriti-la-festa-capodanno-142a0c4e-cfaf-11e6-8433-a0cc17a113ce.shtml
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Re: Terrorismo: un orrore senza fine

Messaggioda Miky88 » gio gen 05, 2017 19:34


Turchia, autobomba esplode davanti al tribunale di Smirne: morti e feriti

Un boato, la gente che scappa in preda al panico. Una forte esplosione è stata registrata nella città di Smirne, in Turchia, nell'ovest del Paese. Auto in fiamme e scene di guerra nella terza città più importante della Turchia.

Un poliziotto e un impiegato del tribunale sono rimasti uccisi. Nel successivo scontro a fuoco con la polizia sono morti due attentatori, mentre un terzo è in fuga: decine i feriti causata dalla deflagrazione dell'autobomba, avvenuta nelle vicinanze del tribunale, dove poi alcuni terroristi hanno aperto il fuoco.

A riferirlo sono i media locali, tra i quali anche la Cnn Turk, che parla esplicitamente di "attacco terroristico". Due attentatori sono stati uccisi nello scontro a fuoco nato con le forze dell'ordine.

Gli agenti stanno dando la caccia a un terzo uomo. I media locali riferiscono che diversi dipendenti sarebbero ancora all'interno dell'edificio.

http://www.today.it/mondo/attentato-turchia-tribunale-smirne-5-gennaio-2017.html#_ga=1.143395765.180103245.1483381601
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Re: Terrorismo: un orrore senza fine

Messaggioda Miky88 » dom gen 08, 2017 12:44


Siria, camion esplode in un mercato: 60 morti

In un affollato mercato di Azaz, città nella provincia di Aleppo a pochi chilometri dai confini con la Turchia, è esploso un camion cisterna. Si calcolano circa 60 morti e 50 feriti.

Secondo l'Osservatorio siriano per i diritti umani, il riconoscimento dei corpi è difficile a causa della violenta esplosione.

http://www.giornaledipuglia.com/2017/01/siria-camion-esplode-in-un-mercato.html
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Re: Terrorismo: un orrore senza fine

Messaggioda Miky88 » dom gen 08, 2017 12:45


Iraq, autobomba in un mercato di Baghdad: almeno 11 morti

Un kamikaze ha fatto esplodere un'autobomba all'entrata del principale mercato di verdure di Baghdad uccidendo almeno 12 persone e ferendone circa 35, secondo fonti mediche.

"Un soldato all'ingresso del mercato di Jamila ha aperto il fuoco contro l'autobomba dopo aver notato un veicolo sospetto ma il terrorista ha fatto esplodere la vettura", ha spiegato il portavoce del ministero dell'Interno iracheno Saad Maan.

Il mercato di Jamila si trova nella zona di Sadr City, area a maggioranza sciita. Non c'è stata alcuna rivendicazione al momento, ma gli ultimi attentati avvenuti nella zona sono stati riconosciuti dagli estremisti sunniti dell'Isis. Lo scorso 2 gennaio sempre a Sadr City l'Isis ha attaccato con un'autobomba uccidendo 35 persone.

Il 31 dicembre scorso, i terroristi avevano invece colpito un mercato nel quartiere di Al Sinak provocando almeno 28 morti in una zona frequentata da operai che carino e scaricano merce sui furgoni.

L'Isis aveva rivendicato il duplice attentato con una rivendicazione diffusa attraverso un comunicato postato dall'agenzia Amaq dello Stato islamico,in cui si affermava che le due esplosioni erano state provocate da due kamikaze.

http://www.today.it/mondo/iraq-attentato-baghdad-oggi-8-gennaio-2017.html#_ga=1.201525009.180103245.1483381601
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Re: Terrorismo: un orrore senza fine

Messaggioda Miky88 » dom gen 08, 2017 16:42


Attentato Gerusalemme. Camion travolge soldati

Quattro soldati israeliani sono stati uccisi da un camion che è piombato su di loro sulla strada Armon Hanatziv, a Gerusalemme ovest, in quello che le autorità hanno definito un atto di terrorismo. L'autista, che ha accelerato e sterzato per lanciarsi contro il gruppo di militari appena scesi dall'autobus, è stato "neutralizzato" hanno dichiarato le autorità israeliane. Le vittime sono tre donne e un uomo, tutti sui vent'anni.

Secondo la polizia l'assalitore è originario di Gerusalemme Est, scrive Haaretz. "E' un attacco terroristico", ha dichiarato il portavoce della polizia su Israel Radio, aggiungendo che ci sono corpi "sparsi lungo la strada", scrive Bbc.

Oltre ai quattro soldati morti, tre donne e un uomo, si registrano 10 feriti di cui uno in serie condizioni. Secondo i paramedici che sono arrivati sulla scena "un camion ha colpito un gruppo di giovani sulla ventina appena scesi dall'autobus vicino al punto di controllo di Armon Hanatziv" e circa una "una decina di persone sono a terra" e alcuni erano rimasti "intrappolati sotto il camion". Secondo una prima ricostruzione i soldati travolti erano appena scesi dal mezzo. Dopo averli investiti, l'attentatore ha ingranato la marcia indietro ed è ripassato su di loro. A quel punto i militari illesi hanno fatto fuoco, uccidendolo.

Sul parabrezza del camion (foto da social media) si notano i buchi delle pallottole. L'attacco è avvenuto su una delle strade più frequentate e note di Gerusalemme, vicino alla città vecchia.

Il commissario della polizia Roni Alsheich ha identificato l'attentatore come un palestinese residente a Gerusalemme Est che aveva, però, una patente israeliana e guidava un veicolo con targa di Israele. Responsabili della sicurezza palestinesi di Ramallah hanno confermato che l'assalitore proveniva da un quartiere di Gerusalemme Est, Jabal Mukaber, non lontano da dove è avvenuto l'attacco. Intanto Hamas, attraverso la sua tv, ha definito "eroico" l'attacco "con un camion dell'Intifada" contro i soldati israeliani. Alsheich ha spiegato che non c'erano state allerta su possibili attacchi di questo genere. Il portavoce della polizia Micky Rosenfeld ha dichiarato che le vittime stavano facendo un giro turistico della città e quando l'autista del camion "ha accelerato puntando il veicolo su di loro, in quel momento abbiamo escluso l'incidente".

http://www.today.it/mondo/attentato-gerusalemme-oggi-8-gennaio-2017-camion-travolge-soldati.html#_ga=1.167365438.180103245.1483381601
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Re: Terrorismo: un orrore senza fine

Messaggioda Miky88 » mar gen 17, 2017 19:55


Turchia, arrestato il killer della strage di Capodanno. Il governatore di Istanbul: "Ha confessato"

E' finita la caccia all'uomo che le autorità turche hanno identificato come il killer dell'attacco al night club Reina di Istanbul la notte di Capodanno. L'uzbeko Abdulkadir Masharipov, è stato arrestato dalla polizia e dalle unità antiterrorismo nel quartiere di Esenyurt, alla periferia europea della metropoli sul Bosforo, assieme ad altre quattro persone, tutte straniere: un amico kirghizo, a casa del quale il terrorista si era nascosto assieme al figlioletto di 4 anni, tre donne di nazionalità somala, egiziana e senegalese. Sono tutti ritenuti presunti affiliati all'Isis.

Dopo l'arresto, Masharipov è stato trasportato alla divisione sicurezza di Vatan Street dopo essere stato sottoposto a controlli medici, come avviene solitamente nelle operazioni antiterrorismo in Turchia. Quindi è stata diffusa una foto che lo ritrare con il volto segnato da ecchimosi, ferite e macchie di sangue sulla maglietta. Il governatore di Istanbul, Vasip Sahin, ha dichiarato che durante l'interrogatorio l'uomo ha confessato di essere il responsabile della strage alla discoteca Reina, 39 le vittime e 65 i feriti, azione rivendicata dallo Stato islamico motivandola con la vendetta per il coinvolgimento militare della Turchia in Siria.

Masharipov, 34 anni, è conosciuto con il nome di battaglia di Abu Mohammed Khurasani. Ancora il governatore Sahin ha descritto Masharipov come "addestrato in Afghanistan", una persona "colta e parla quattro lingue", entrato in Turchia illegalmente dal confine orientale. Sahin ha anche aggiunto che gli elementi raccolti avvalorano il movente di una strage perpetrata per conto dell'Isis. Nell'operazione sono stati sequestrati anche carte telefoniche, due pistole, un drone e 197mila dollari statunitensi.

Secondo la stampa turca, per arrivare a individuare il covo, la polizia e gli uomini dell'antiterrorismo hanno analizzato 100mila ore di registrazioni delle telecamere di sicurezza disseminate nella città. Prima dell'arresto, l'uomo sarebbe sfuggito in tre occasioni alla cattura. In un caso, davvero per un soffio: nella casa sarebbe stato trovato il mozzicone ancora fumante di una sigaretta. La polizia, sempre secondo i media, sapeva da tre giorni del suo ultimo nascondiglio, ma si è limitata a tenerla sotto sorveglianza per verificare chi la visitasse, prima di lanciare l'operazione d'arresto.

Nei giorni scorsi, dopo l'arresto della moglie, era stata diffusa la notizia che l'attentatore aveva trascinato nella sua fuga il figlioletto. Più volte, nelle ore immediatamente successive all'attentato, erano circolate voci dell'identificazione dell'autore. Ma poi erano state smentite.

http://www.repubblica.it/esteri/2017/01/16/news/attacco_istanbul_hurriyet_arrestato_il_killer_di_capodanno_-156179813/
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Re: Terrorismo: un orrore senza fine

Messaggioda Miky88 » sab mar 18, 2017 18:58


Parigi, terrore in aeroporto: ruba arma a poliziotto, ucciso l'assalitore

Spari e paura all'aeroporto parigino di Orly: un uomo è stato ucciso dalla polizia dopo che aveva provato a impadronirsi della pistola di un agente. Non ci sono feriti.

L'uomo è stato ucciso mentre si dirigeva verso un McDonald's del Terminal Sud. Lo riferiscono testimoni citati da Le Monde. Il traffico aereo è stato "completamente interrotto" e il ministro dell'Interno francese Bruno Le Roux si è recato sul posto.

Poco prima un poliziotto era stato ferito a colpi di arma da fuoco durante un controllo nella regione parigina. Un'aggressione "connessa" all'attacco avvenuto poco dopo all'aeroporto parigino di Orly.

Attorno alle 6.55 di questa mattina un uomo aveva sparato a un agente a Stains, nel Nord della regione parigina, prima di rubare una vettura e darsi alla fuga; un'ora e mezza più tardi, allo scalo parigino, situato a meno di una quarantina di chilometri da Stains, lo stesso uomo ha tentato di rubare l'arma a un militare prima di essere ucciso dalle forze di sicurezza.

L'assalitore di Orly, Zied B. 39 anni, nato in Francia, era conosciuto da polizia e servizi. Pregiudicato per traffico di droga, era stato schedato "S", ovvero a rischio radicalizzazione.

«Ho fatto una stronzata, ho sparato alla polizia»: questo l’sms che Zied B. aveva inviato al padre e al fratello poco dopo il controllo al posto di blocco di polizia finito con una sparatoria e prima dell’azione in aeroporto.

Nel primo pomeriggio il terminal Ovest dell'aeroporto di Orly è stato riaperto. In seguito all'attacco di un uomo, poi ucciso, i voli erano stati bloccati e tutti i viaggiatori evacuati. Resta parzialmente chiuso il terminal Sud dove si è verificato l'attacco. Qualche giorno fa un'esercitazione anti-terrorismo si era svolta proprio nello stesso aeroporto.

http://www.today.it/mondo/spari-parigi-aeroporto-orly.html#_ga=1.108734402.1987479453.1489859802
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Re: Terrorismo: un orrore senza fine

Messaggioda Giuseppe76 » gio mar 23, 2017 18:24


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Re: Terrorismo: un orrore senza fine

Messaggioda Miky88 » gio mar 23, 2017 18:28


Londra, auto su pedoni e spari a Westminster. Quattro morti, tra cui l'assalitore

DODICI ANNI anni dopo l'attacco dei kamikaze islamici nel metrò di Londra, ed esattamente un anno dopo gli attentati all'aeroporto e alla metropolitana di Bruxelles, il terrorismo torna a colpire sotto il Big Ben. Questa volta letteralmente: un'auto ha investito una dozzina di passanti sul ponte di Westminster, a pochi metri dalla torre dell'orologio che sormonta il Parlamento britannico. Poi un uomo è sceso dalla vettura e si è avventato contro gli agenti in servizio all'esterno della Camera dei Comuni.

Solo dopo oltre tre ore dall'accaduto Scotland Yard ha fornito informazioni ufficiali. La prima: l'assalitore ha agito da solo, quando più fonti giornalistiche, citando anche testimoni, avevano sollevato il dubbio di un secondo terrorista in azione. Poi, il bilancio*: quattro morti - l'attentatore, un agente accoltellato e due civili - e 40 feriti, tra i quali una giovane bolognese (che vive da sei anni a Londra), curata e subito dimessa, e tre studenti di un liceo francese. La direttrice delle operazioni di soccorso, Pauline Cranmer, ha detto che 12 pazienti sono ricoverati per "ferite gravi mentre otto per ferite più leggere". Tra questi ultimi c'è anche una ragazza romana in gita assieme al fidanzato a Londra. E' stata operata in serata, le sue condizioni non sono gravi e non c'è mai stato pericolo di vita.

Resta il mistero sull'identità del killer. Media inglesi e israeliani indicavano Trevor Brooks, noto come Abu Izzadeen, come responsabile dell'attacco. A riferirlo erano al Arabiya, la britannica Channel 4 e The Indipendent. Poi è arrivata la smentita: "Non può essere lui perché è ancora in prigione", hanno riferito varie fonti citando l'avvocato. L'uomo di cui si era parlato, di origini giamaicane, era nato nell'East London. Portavoce degli estremisti islamici in Gran Bretagna, era considerato un "predicatore d'odio" ed era arcinoto all'intelligence britannica sin dal 2006. In seguito la polizia ha fatto sapere di aver identificato l'attentatore, ma di non voler per ora rivelare la sua identità per non compromettere le indagini che, comunque, seguono una pista "islamista".

Alcuni feriti sono in condizioni molto critiche e presentano traumi "orribili", fanno sapere dal St Thomas Hospital. Un'altra donna, piombata nel Tamigi, è stata recuperata dalle acque del fiume ed è ferita gravemente. La polizia, stavolta citata dai media britannici, riferisce anche di tre poliziotti tra i feriti sul ponte di Westminster di ritorno da una cerimonia di encomio. Da Parigi, il primo ministro francese Bernard Cazeneuve ufficializza la presenza tra i feriti di tre liceali francesi. Al Consolato italiano al momento non risultano connazionali coinvolti.


E mentre nella capitale britannica l'indagine dell'antiterrorismo è in piena attività, la premier Theresa May ha assicurato che l'attentato non cambierà la vita della città: "Domani il Parlamento si riunirà come sempre, svolgeremo le nostre attività, trascorreremo la nostra giornata come sempre, e tanti visiteranno la nostra città, continueranno a camminare per le strade e la nostra vita proseguirà nella normalità. Non cederemo mai al terrore. Non permetteremo mai alle voci della violenza di sconfiggerci".

La priorità degli investigatori è stata subito quella di identificare l'attentatore, scoprire dove viveva, perquisire la sua abitazione, scoprire se godeva di appoggi a Londra. La polizia di Londra attraverso il suo account twitter ha invitato chi abbia foto e video dell'attacco al Parlamento di Londra a inviare il materiale agli inquirenti.

Di certo c'è che, dopo almeno mezza dozzina di attentati sventati dall'intelligence britannica soltanto negli ultimi tre anni, un attacco è riuscito a evadere la rete preventiva e a fare vittime. E i sostenitori dell'Isis, come riferisce il Site, il sito di monitoraggio dell'estremismo islamico sul web, celebrano sui propri network l'attacco di Londra: "Sangue al sangue", "vendetta" per i bombardamenti britannici su Mosul.

La ricostruzione. Sull'auto un uomo, vestito di nero, con barbetta e tratti asiatici. Quando l'auto si fracassa contro il cancello, esce dalla macchina e raggiunge di corsa l'entrata del Parlamento a poche decine di metri di distanza. Un testimone riferisce che impugna due coltelli, tenendoli in mano con la cosiddetta "presa a martello", con questi assale uno dei poliziotti di guardia all'ingresso, ferendolo gravemente, prima di essere ucciso da due agenti in borghese. Il primo ministro Theresa May, che si trovava all'interno del palazzo, è stato caricato d'urgenza su una Jaguar e rapidamente allontanato, come prescrivono le misure di sicurezza in questi casi.

"Stiamo trattando l'incidente come un attacco terroristico" è il primo commento di Scotland Yard, che ordina ai deputati di barricarsi dentro il Parlamento e chiude l'intera zona al traffico, incluse le più vicine stazione della metropolitana e persino il London Eye, la ruota panoramica sul Tamigi, con decine di persone chiuse dentro le cabine, sospese in aria, testimoni obbligati del dramma. Prima di dare inizio all'evacuazione della Camera dei Comuni, soltanto due ore dopo l'attacco, le forze speciali devono anche accertare la natura di un pacco sospetto "attaccato a un veicolo", riferisce Lord Brian Paddick, un poliziotto in pensione, alla Bbc.

L'allarme scatta alle 2:45 del pomeriggio, ora di Londra, quando un fuoristrada grigio proveniente dalla riva sud del Tamigi sale all'improvviso sul marciapiede adiacente il Parlamento di Westminster e falcia i pedoni che a quell'ora sono come sempre numerosi. Tra le vittime ci sono molti turisti, perché sono in particolare i visitatori stranieri a frequentare l'area per scattare foto ricordo con il Big Ben sullo sfondo. L'auto va a fracassarsi contro i cancelli esterni del palazzo. A quel punto, secondo una prima ricostruzione, l'uomo esce dal veicolo e raggiunge a piedi l'ingresso della camera dei Comuni, a poche decine di metri di distanza. Al cancello stazionano sempre un paio di poliziotti: l'uomo, vestito di nero, ne assale uno con un lungo coltello, lo ferisce e lo fa cadere al suolo. Un secondo poliziotto va a chiamare soccorsi. L'assalitore si allontana ma sopraggiungono due agenti in borghese, che prima gli intimano di fermarsi e alzare le mani, poi, visto che lui ignora il comando, gli sparano con le pistole una, due, tre volte, abbattendolo.

Quasi contemporaneamente agli spari, la Jaguar su cui viaggia Theresa May parte sgommando dal cortile del parlamento, con la premier caricata precipitosamente a bordo e scortata dalle sue guardie del corpo. Destinazione: la vicina Downing Street, in cui anche un carro armato farebbe fatica a passare, trasformata in un bunker da quando la minaccia del terrorismo ha cambiato l'esistenza di tutti, compreso il capo del governo. Messo al sicuro il primo ministro, le autorità si preoccupano dei parlamentari: nel timore di complici fuggiti dopo che l'automobile ha investito i passanti o sopraggiunti in un secondo momento nell'ipotesi di un'azione coordinata, ai deputati viene ordinato di chiudersi dentro l'edificio, insieme a commessi e personale di servizio. La seduta che era in corso nell'aula dei Comuni era stata già sospesa: i legislatori stavano discutendo, quando hanno udito distintamente gli spari dalla strada.

Fra i tanti eroismi della giornata spicca quello del vice ministro degli Esteri britannico, Tobias Ellwood, che avendo assistito all'attacco è stato tra i primi a prestare soccorso al poliziotto ferito a coltellate. Ellwood, che oltre a essere deputato è il numero due del Foreign Office, è stato a lungo un ufficiale delle forze armate e ha evidentemente visto altri uomini feriti in circostanze analoghe: ha cercato di fermare con le mani il sangue che fuoriusciva dalle ferite del poliziotto e gli ha praticato la respirazione bocca a bocca nel tentativo di fargli riprendere i sensi, fino al momento in cui sono arrivati gli infermieri di un'eliambulanza che lo hanno preso in consegna e trasportato via. Quindi il vice ministro degli Esteri è tornato in Parlamento, con le mani ancora sporche di sangue.

Allerta in Italia. Intanto, le notizie dell'attacco a Londra facevano scattare le misure di sicurezza al Parlamento scozzese come pure attorno a quello italiano. Da Palazzo Chigi fanno sapere che il premier Paolo Gentiloni è in costante contatto con la Farnesina e con l'ambasciata italiana a Londra sugli sviluppi dell'attacco a Westminster. Mentre il ministro degli Esteri Angelino Alfano dichiara, a margine del summit anti-Isis negli Usa, dichiara alla stampa italiana di aver "già attivato tutte le strutture della Farnesina per verificare la presenza eventuale, che ci auguriamo non esserci, di connazionali tra i feriti". Facebook ha attivato il Safety Check. Il ministro dell'Interno Marco Minniti ha convocato per domattina una riunione del Comitato di analisi strategica antiterrorismo.

Da Trump a Merkel: sostegno a Londra. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump parlando con la primo ministro britannico Theresa May oggi dopo l'attacco ha garantito "piena collaborazione e sostegno del Governo Usa nella risposta all'attacco e per portare i responsabili davanti alla giustizia". Trump ha offerto le sue "condoglianze al Regno Unito e ha lodato l'efficacia nella reazione delle forze dell'ordine e dei servizi di soccorso".

Le autorità francesi hanno fatto sapere che in segno di solidarietà con Londra le luci della Tour Eiffel si spegneranno a mezzanotte. "Esprimiamo la nostra solidarietà e il nostro sostegno al popolo britannico e alla premier Theresa May. Dobbiamo capire che il terrorismo riguarda tutti noi e la Francia, colpita molte volte, sa quanto il popolo del Regno Unito soffre oggi", ha dichiarato il presidente francese, François Hollande, chiedendo anche un piano europeo per creare "tutte le condizioni per rispondere a questi attacchi".

Vicinanza espressa anche dalla cancelliera tedesca Angela Merkel: "Sebbene lo sfondo di questi incidenti debba ancora essere chiarito in modo esatto, confermo per conto della Germania e dei suoi cittadini che restiamo fermi e risoluti a fianco del Regno Unito quando si tratta di combattere qualsiasi tipo di terrorismo".

http://www.repubblica.it/esteri/2017/03/22/news/gran_bretagna_spari_intorno_al_parlamento-161140137/
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Re: Terrorismo: un orrore senza fine

Messaggioda Miky88 » gio mar 23, 2017 18:28


Belgio, in auto tenta di falciare pedoni ad Anversa: arrestato cittadino francese

Un uomo a bordo di un'auto ha tentato di travolgere i pedoni in una via commerciale di Anversa, in Belgio, ma senza provocare feriti. L'uomo, cittadino francese identificato come Mohamed R, è stato bloccato dalla polizia e arrestato: era talmente ubriaco che per le ore successive non è stato possibile interrogarlo. Sull'auto sono stati trovati stupefacenti.

Il capo della polizia di Anversa ha spiegato che alle 11 un veicolo si è introdotto sul Meir, l'area pedonale commerciale di Anversa, dei poliziotti hanno cercato di intercettarlo, ma l'auto si è allora diretta verso il Quai Sint Michiel.

"Il veicolo procedeva a forte velocità sulla Meir e le persone hanno dovuto saltare di lato per non essere investite" ha detto Serge Muyters. Il guidatore, Mohamed R, in mimetica e cittadino francese "di origini nordafricane" è stato arrestato al termine di un inseguimento di polizia nel centro della città. L'uomo, che sembra essere legato al traffico di droga, non era noto né ai servizi segreti belgi né a quelli francesi.

http://www.tgcom24.mediaset.it/mondo/belgio-in-auto-tenta-di-falciare-pedoni-ad-anversa-arrestato-nordafricano_3063181-201702a.shtml
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Re: Terrorismo: un orrore senza fine

Messaggioda Giuseppe76 » ven mar 24, 2017 18:51


Foggia di ieri sera vale?

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Re: Terrorismo: un orrore senza fine

Messaggioda Miky88 » ven mar 31, 2017 18:19


Isis a Venezia, così l'antiterrorismo ha evitato l'attentato al ponte di Rialto

VENEZIA - Lavoravano come camerieri nel centro storico e da mesi erano convinti di poter agire facendosi esplodere tra i turisti sul Ponte di Rialto. Un'azione spettacolare nel cuore di Venezia che avrebbe riportato il terrorismo jihadista alla ribalta proprio mentre Isis sta per soccombere a Mosul in quella che è stata la Capitale irachena del Califfato.

Il 25enne Fisnik Bekaj insieme a Dake Haziraj, 26 anni, e Arjan Babaj, 28 anni, avevano preparato tutto. Non sapevano che le squadre antiterrorismo erano sulle loro tracce e ascoltavano le loro conversazioni.

"Se domani faccio il giuramento e mi danno l'ordine, sono obbligato a ucciderli tutti. Con Venezia guadagni subito il Paradiso dice uno dei presunti terroristi arrestati giovedì da Polizia e carabinieri, anche con le squadre scelte di Nocs e Gis. "E' un grande, avendo messo la bomba dentro lo zaino", afferma a un certo punto Babaj. Sta guardando un video in cui si parla di un attentato con esplosivo. Durante la visione di un video in francese il narratore dice: "Non è quello preferito per questo tipo di operazione. Qualcosa di più semplice. Non deve essere di quelli usati quotidianamente, non deve essere troppo piccolo e deve essere affilato. Adesso bisogna vedere i punti essenziali dove colpire il corpo umano. Combattete il mondo nella vostra regione, quindi uccideteli e agite perché potete cambiare la storia". O ancora: "Dobbiamo morire, noi... - dichiara uno degli arrestati - perché non possiamo prendere questa terra, se domani abbiamo questa possibilità perché non sfruttarla?". Al che un altro degli arrestati risponde: "Sì, noi comunque dobbiamo morire!".

Tutti e 4 gli arrestati (un minorenne è in stato di fermo) avevano costituito una cellula jihadista e gli inquirenti sulla base di queste prove sono convinti che erano pronti ad entrare in azione.

Tra pedinamenti e intercettazioni, si è ricostruita la rete di relazioni dei giovani kosovari. Si è accertato che l'abitazione in cui era domiciliato in affitto Bekaj era divenuta una base d'appoggio per numerosi connazionali, tra cui Babaj. Lì si pregava e si discuteva. Si inneggiava all'Isis. Si esultava per gli attentati. Il venerdì veniva dedicato alla preghiera, normalmente nella sede di un'associazione culturale mestrina. Sui social, specie attraverso il profilo Instagram dell'utente "gurhaba", era un turbinìo di post di matrice islamista. Fino ad arrivare alla notte tra mercoledì e giovedì, al blitz delle forze dell'ordine: "Le zone circostanti i due obiettivi sono state cinturate - è stato spiegato in conferenza stampa - dal momento in cui le forze speciali sono entrate negli alloggi a quando i sospetti sono stati bloccati sono passati solo 12 secondi. Tutto è andato per il meglio". Ora naturalmente le indagini continuano: nell'ambito delle perquisizioni sarebbero state sequestrate anche delle pistole. Al vaglio se vere o finte.

Il punto di svolta per il presunto leader del gruppo nel novembre 2015, nel momento in cui Bekaj avrebbe fatto un viaggio in Kosovo da cui sarebbe tornato cambiato. Un integralista. Sono stati controllati cellulari e sono state effettuate perquisizioni ambientali. Sono stati passati a setaccio i social network, specie Facebook e Instagram. E' anche lì che è stato scoperchiato il vaso di pandora. "C'erano profili social sia di Instagram e Facebook con nickname completamente diversi da quelli normali - ha spiegato in conferenza stampa il dirigente della Digos di Venezia, Daniele Calenda - Questi profili erano totalmente di natura eversiva. Si sono autoaddestrati in prima battuta all'utilizzo di armi bianche con indicazioni su dove attingere le vittime. Erano informazioni quasi 'mediche'. L'indagine ha avuto accelerazione all'indomani dell'attentato di Londra. C'erano messaggi in cui si evinceva la convinzione totale di operare anche qui in questo senso".

http://www.today.it/cronaca/isis-venezia-intercettazioni-video-arresti.html#_ga=1.96560095.1987479453.1489859802
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