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L'era Trump

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Re: L'era Trump

Messaggioda bariamo » ven feb 02, 2018 14:33


Gombloddoh o notizia? Boh. Basta attendere il 1 marzo https://pro.dailyreckoningnews.com/p/AW ... s3=&h=true

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Re: L'era Trump

Messaggioda bariamo » sab feb 03, 2018 7:39


Le mille bolle blu disseminate dagli amici dell'asinistra
https://www.ft.com/content/85c21784-06a ... 0ad2d7c5b5

Il memo è stato rilasciato scoprendo quel verminaio creato da DNC
http://www.dailymail.co.uk/news/article ... -memo.html

Ma la battaglia è lunga ed è appena all'inizio e dagli esiti ancora incerti.

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Re: L'era Trump

Messaggioda Rosencratz » sab feb 03, 2018 12:15


Quello che avrebbe ridotto le tensioni internazionali.

Usa, Pentagono rilancia il nucleare: testate atomiche tattiche come "deterrenza nei confronti della Russia"

Il "Nuclear Posture Review", richiesto da Trump per rivedere l'arsenale nucleare, è operativo. I vertici militari rivelano che la Russia avrebbe pronta un'arma distruttiva dalla potenza mai raggiunta di 100 megatoni, trasportabile con sottomarini e in grado di provocare immensi tsunami di acqua radioattiva

WASHINGTON - La nuova strategia nucleare statunitense prevede lo sviluppo di testate nucleari a potenza ridotta, anche di un solo kilotone (17 volte meno potente della bomba sganciata il 6 agosto 1945 su Hiroshima) per effettuare attacchi 'chirurgici' con numero ridotto di vittime, con l'obiettivo di danneggiare il nemico senza per forza innescare una rappresaglia termonucleare da "fine di mondo".

Questo il cuore del nuovo piano della Difesa Usa che di fatto rende piĂą probabile l'uso dell'atomica, partendo dal presupposto che un ordigno meno potente delle attuali bombe all'idrogeno, in media di 50 megatoni, potrebbe essere usato con rischi ridotti di una rappresaglia totale.

· RITORNO ALLA GUERRA FREDDA
Si torna di fatto indietro, passando ad un arsenale formato da missili o testate trasportate da bombardieri e sottomarini super potenti alle cosiddette "atomiche tattiche di teatro", come quelle disponibili in piena guerra fredda, da poter essere sparate in un proiettile d'artiglieria di dimensioni normali.

· NUCLEAR POSTURE REVIEW
Il presidente Donald Trump sottolinea come il documento (Nuclear Posture Review), scaturito dalla verifica da lui richiesta un anno fa nei primissimi giorni alla Casa Bianca, "affonda le sue radici in una valutazione realistica nell'ambito della sicurezza globale, nella necessitĂ  di avere un deterrente verso l'uso delle armi piĂą distruttive del mondo e dell'impegno da parte del nostro paese alla non proliferazione nucleare".

· STOP ALLA RIDUZIONE DELLE ARMI NUCLEARI
La nuova dottrina mette fine allo sforzo dell'ex presidente Barack Obama di ridurre l'arsenale nucleare. La politica presentata ora dal Pentagono prevede l'introduzione di ordigni nucleari tattici a bassa intensitĂ  e il reinserimento nell'arsenale di missili balistici nucleari lanciati da sottomarini (Slcm). L'amministrazione di George Bush padre aveva messo fine al dispiegamento degli Slcm, mentre quella di Obama ne aveva ordinato la rimozione dall'arsenale.

· LE BOMBE IN EUROPA
Gli Usa hanno gia a disposizione un arsenale che include 150 atomiche modello B-61 in depositi europei, di cui 70 in Italia nelle basi di Ghedi e Aviano, che possono essere modificate per ridurne la potenza. Ma il Pentagono punta ad ottenere ordigni a potenza ridotta lanciabili da sottomarini e navi per non essere piĂą costretti a conservarli nelle basi fuori dagli Stati Uniti. I nuovi ordigni, sottolineano al Pentagono, non si aggiungeranno a quelli esistenti ma li sostituiranno, partendo dal presupposto che molti di quelli giĂ  disponibili saranno appunto ammodernati e depotenziati.

· IL CAMBIO DI ROTTA
La cosiddetta "Nuclear Posture Review" (revisione della strategia sul nucleare) delinea le ambizioni del Pentagono sotto il presidente Donald Trump ed è la prima riforma dal 2010, e rappresenta un'inversione a 180 gradi rispetto a quella delineata a Praga dall'allora presidente Barack Obama che puntava alla riduzione degli arsenali e nel lungo periodo all'eliminazione delle atomiche.

· I NEMICI
Mentre il testo sottolinea le preoccupazioni dell'amministrazione Trump per le minacce rappresentate da Corea del Nord, Iran e Cina, il programma si concentra sul nemico N.1 da sempre degli Usa: una volta l'Unione Sovietica, ora la Russia.

"Questa strategia risponde all'aumento delle capacitĂ  (militari) russe e alla natura della loro dottrina e strategia", ha spiegato il ministro della Difesa, Jim Mattis, nell'introduzione al documento di 75 pagine. "Sviluppi (delle capacitĂ  militari) cui si aggiungono la conquista della Crimea e le minacce nucleare contro i nostri alleati, che segnano la decisione di Mosca di tornare alla competizione come una grande potenza", ha aggiunto il generale in congedo a 4 stelle dei Marine.

"Abbiamo consistenti indizi che la nostra attuale strategia sia percepita dai russi come potenzialmente inadeguata a fermarli", ha sostenuto Greg Weaver, vicedirettore delle capacitĂ  strategiche allo Stato Maggiore, secondo il quale "gli Usa e la Nato hanno bisogno di un piĂą ampio range di credibili ordigni nucleari a bassa intensitĂ  per fare una cosa specifica: convincere i vertici russi che se dessero il via al ricorso limitato di ordigni atomici, in una guerra con l'Alleanza Atlantica, la nostra risposta negherĂ  loro di raggiungere l'obiettivo che cercano (non farci rispondere con lo stesso tipo di armi, ndr) ed imporre loro costi che supereranno i benefici cui puntano" con la loro strategia.

· MISSILI E BOMBE
Il nuovo documento conferma la modernizzazione degli arsenali nucleari che continuerĂ  a basarsi sulla triade: missili balistici intercontinentali (Icbm) lanciati da terra; missili intercontinentali (Slbm) lanciati da sottomarini e bombe sganciate da bombardieri strategici.

· LA NUOVA SUPERBOMBA RUSSA
E proprio sull'armamento nucleare russo, secondo i vertici militari americani, dopo le indiscrezioni arriva la conferma. Il Pentagono è convinto che la Russia stia sviluppando una nuova arma atomica di immensa potenza e impossibile da intercettare: conosciuto come 'Status-6 AUV', nome in codice Kanyon, è un drone-sottomarino delle dimensioni di un mini-sommergibile in grado di trasportare un singolo ordigno della potenza "monstre" di 100 megatoni, 2 volte la "bomba Zar" (la più potente mai fatta detonare nell'atmosfera dai russi nel 1961), della cui esistenza Washington ne parla dal 2016. Il Kanyon, se fosse effettivamente operativo, sarebbe l'Arma finale.

· TSUNAMI NUCLEARE
E' quanto emerge da un rapporto del Pentagono. Il Kanyon è progettato per esplodere poco a largo delle coste nemiche (Usa in primis ma anche quelle occidentali) per creare uno tsunami artificiale, ossia un'onda anomala di 500 metri di altezza, un'enorme muro di acqua altamente contaminata al cobalto-60. Ciò che non sarebbe distrutto dalla potenza in sè dell'onda, sarebbe contaminato per anni dalla radioattività sprigionata dalla deflagrazione sottomarina.

Il Kanyon oltre ad essere di una potenza senza pari, non può essere fermato: non esistono sistemi anti-missile (come nel caso di un Icbm), o sottomarini in grado di rilevarlo perché dal punto di vista marino è 'stealth', ossia invisibile acusticamente ai rilevatori sonar e alle boe acustiche sparse sul fondo degli oceani.

Privo di equipaggio, può raggiungere una profondità di mille metri, dove i sottomarini d'attacco Usa (quelli che affondano altri sottomarini) non possono arrivare, può viaggiare a 56 nodi (100 chilometri orari) e può colpire un'obiettivo a ben 10mila kchilometri di distanza, come un missile intercontinentale Icbm, ma sotto
il pelo dell'acqua, e quindi non rilevabile in alcun modo. Il Kanyon sarebbe stato progetto per essere trasportato e lanciato dagli ultimi sottomarini russi della classe Oscar, il Belgorod, ed il Khabarovsk, della classe Yasen. Ognuno dei due grandi sottomarini potrebbe portare fino a 4 Kanyon.

http://www.repubblica.it/esteri/2018/02 ... P4-S1.8-T1
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Re: L'era Trump

Messaggioda bariamo » sab feb 03, 2018 23:20


E niente. Proprio non è cosa.
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Re: L'era Trump

Messaggioda Rosencratz » gio mar 01, 2018 10:29


Un applauso a Trump, sperando che alle parole seguano i fatti:

Armi, la svolta di Trump: piĂą controlli e innalzare l'etĂ  per l'acquisto

http://www.repubblica.it/esteri/2018/03 ... P6-S1.8-T1
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Re: L'era Trump

Messaggioda bariamo » sab mar 03, 2018 13:54


Come più volte segnalato il problema è la maledetta Eurozona, ossia la Germania, che pretende di vivere parassitariamente sulle spalle degli altri grazie a una moneta per lei sottovalutatissima.
Inevitabilmente gli altri, ossia i compratori di ultima istanza, non ci stanno e reagiscono
http://www.ansa.it/sito/notizie/economi ... 650bf.html
Qualcuno in Germania lo capisce
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Purtroppo, lui non ha responsabilitĂ  di governo.
Al governo da decenni c’è l’apparato industriale, finanziario tedesco. Sono gli stessi che ci hanno regalato due guerre mondiali e che, per il momento, ci stanno regalando una guerra commerciale. Nella quale, ça va sans dire, l’asinistra nostrana, quella che orgoglionamente rivendica “noi siam quelli dell’euro”, ci ha collocato dalla parte sbagliata della Storia.
Mala tempora currunt sed peiora parantur

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Re: L'era Trump

Messaggioda bariamo » sab mar 03, 2018 19:23


L’Ue (la Germania) reagisce ai dazi sull’acciaio e alluminio
http://www.ilsole24ore.com/art/mondo/20 ... d=AEblfw9D
E il parruccone twittero questa volta non parla a nuora perché suocera intenda. No, stavolta va dritto al punto
https://twitter.com/realdonaldtrump/sta ... 20672?s=21
Secondo voi chi ci rimette in una guerra commerciale, l’esportatore netto o l’importatore netto?

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Re: L'era Trump

Messaggioda bariamo » sab mar 03, 2018 20:01


E qua c’è il presidente del più grosso Stato esportatore di acciaio in Usa. Un altro figlio di papà, globalista, paladino del free trade tanto caro a liberisti e asonistri. Dopo la sberla dei dazi non sembra più tanto smart
https://twitter.com/glen_allan_/status/ ... 81568?s=21

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Re: L'era Trump

Messaggioda bariamo » lun apr 09, 2018 23:00


A marzo era riuscito ad opporsi, silurando Tillerson
Aveva addirittura annunciato il ritiro e puntuale arriva l’attacco col gas che, ovviamente, è stato fatto da Assad...
Col piccolo particolare che i russi avevano previsto questo sospetto attacco sin dal 13 marzo.
Poi, tra un incendio e l’altro, http://www.repubblica.it/esteri/2018/04 ... 193283870/
Finalmente il parruccone si è “spintaneamente” convinto.
La lanciamissili Cook è in acque siriane e aerei russi la sorvolano a bassa quota. Tira una bruttissima aria anche al palazzo di vetro.

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Re: L'era Trump

Messaggioda bariamo » ven lug 20, 2018 23:16


Ricapitoliamo:
1) pace con cicciobello Kim quasi fatta
2) distensione con la Russia ben avviata
3) nessuna nuova guerra
Ma, ma...e i progressisti (a libro paga dell’ordine internazionale liberale) che fine hanno fatto? La Botteri che dice? E l’eroe antimafia dei due mondi?
Ma è ovvio, #hastatoPutin
Mannaggia, mannaggia. Io non ce l’ho con i vari Botteri, Saviano, Zucconi, Argento e ong varie. Perché loro sono ben pagati per la parte che devono recitare. Ma chi gli va dietro gratis et amore dei è veramente imperdonabile.

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Re: L'era Trump

Messaggioda Rosencratz » sab lug 21, 2018 10:14


bariamo ha scritto:Ricapitoliamo:
1) pace con cicciobello Kim quasi fatta
2) distensione con la Russia ben avviata
3) nessuna nuova guerra
Ma, ma...e i progressisti (a libro paga dell’ordine internazionale liberale) che fine hanno fatto? La Botteri che dice? E l’eroe antimafia dei due mondi?
Ma è ovvio, #hastatoPutin
Mannaggia, mannaggia. Io non ce l’ho con i vari Botteri, Saviano, Zucconi, Argento e ong varie. Perché loro sono ben pagati per la parte che devono recitare. Ma chi gli va dietro gratis et amore dei è veramente imperdonabile.


La pace con Kim Ă© quasi fatta tanto che gli USA chiedono a Cina e Russia di rafforzare le sanzioni sulla Nord Korea. Senza parlare del fatto che i coreani non stanno per nulla collabiorando per esempio sul capitolo dei morti americani in guerra che dovevano essere restituiti. Mi sa tanto che la Nord Corea sta facendo quello che ha sempre fatto da Clinton in poi: prendere tempo


Distensione conla Russia avviata a spese della stabilitá in Europa e a spese di noi europei. Mentre distende con la Russia manda all'aria l'accordo con l'iRan.

Uno dei temi ampiamente discussi era quello degli stipendi dei lavoratori e del gap tra stipendi e produttivitá. Era l'argomento prioncipale a favore di Trump oltre alla divisione tra banche commerciali e investiumenti (a proposito come siamo messi su questo tema, a me sembra che abbia deregolamentato la finanza ancora di piú cancellando le riforme fatte negli anni precedenti). Non solo il gap tra produttivitá e stipendi non é diminuito ma gli stipendi dei lavoratori sono calati pure a causa del piano fiscale di Trump.
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Re: L'era Trump

Messaggioda bariamo » sab lug 21, 2018 14:33


Ferme tutte le obiezioni sulla verità fattuale di quanto affermato a proposito di tutti i i temi toccati (qui un esempio per ciò che concerne i salari http://america24.com/news/wall-street-0 ... 8/10728685), c’è una cosa che veramente mi lascia basito. “Noi europei”. Ma cosa cavolo deve ancora accadere per capire che leuropa non esiste? O meglio esiste nelle menti semplici di quanti, soprattutto elettori asinistri italiani, non hanno capito cos’è l’UE. L’UE è politicamente lo schermo attraverso il quale alcuni Stati Nazionali (Germania e Francia) curano molto opportunamente i propri interessi, con l’obiettivo di colonizzare i restanti Stati (la Grecia fatta a pezzi con un trattamento che hanno in animo di riservare anche a noi).
Le menti raffinate dei prezzolati asinistri di governo lo sanno benissimo:
https://video.repubblica.it/economia-e- ... 213/205319
Non c’è settore normato dal moloch leuropeo che non lasci intravedere le asimmetrie di disciplina ad univoco beneficio dei paesi cd. core. Nel solo settore bancario, segnalo l’odierno tardivo risveglio della carta da c...o edita dal migrante fiscale in Svizzera
http://www.repubblica.it/economia/2018/ ... 202265276/
Sono cose che Vladimiro Giacché, Claudio Borghi Aquilini, Alberto Bagnai e l’eurodeputato Marco Zanni hanno segnalato da anni, tentando inutilmente di mettere sull’avviso i quisling nostrani (tutti asinistri) che ci hanno governato da Monti in poi. Eh, ma quelli che ho nominato io sono fascioleghistirossobruni...
Ma torniamo al problema dei salari che secondo la tua opinabile narrazione non starebbero crescendo. Ammesso e non concesso che non stiano crescendo (così non è e lo puoi vedere dal primo link), la domanda che uno si deve porre è: cos’è che frena la crescita dei salari?
La risposta è qui ed è nota da tempo
http://vocidallestero.it/2018/07/10/ha- ... imo-mondo/
Ma, ma, ma....allora il parruccone che vuol innalzare muri non è tanto cattivone e gli asinistri che si spendono per le frontiere aperte “come i culi” (cit) forse stanno portando l’acqua con le orecchie a chi di crescita dei salari non vuol proprio sentir parlare...
Mannaggia mannaggia all’asinistra boldrinsavianaleuropea. Ripeto, loro sono ben pagati. Ma voi?
P.S.
Poi, piano piano, affrontiamo gli altri temi. Nel frattempo, segnalo che barclays ha innalzato le stime sulla crescita del GDP del Q2 da 3,5% al 5% grazie alla spesa pubblica e alla crescita della domanda interna (beati loro). Se confermato, insieme ai dati sulla disocupazione ai minimi da non si capisce quanti anni e alla crescita dei salari...vabbé chettelodicoafare. Tanto la risposta la conosco: #hastatoputin
Ultima modifica di bariamo il sab lug 21, 2018 18:03, modificato 1 volta in totale.

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Re: L'era Trump

Messaggioda bariamo » sab lug 21, 2018 16:53


Sui salari
Qui la facile previsione di Bloomberg di maggio
https://www.bloomberg.com/view/articles ... aster-rate

E qui le statistiche che confermano la crescita dei salari col picco raggiunto a giugno
https://tradingeconomics.com/united-states/wages

Non mi illudo affatto che si riesca a recuperare il gap con la produttivitĂ  (anche se nelle statistiche di trandingeconomics s'intravede qualche segnale)

Per realizzare quell'obiettivo occorre un vaste programme che scardini alla base il modello globalista del free trade tanto caro ai progresssssssisti col cuore asinistra e il portafoglio a destra. Controllo rigorissisimo dell'immigrazione, limitazioni alla libera circolazione dei capitali, barriere tariffarie contro chi gioca sporco (eurozona aka germania e cina), disarticolazione degli organismi sovranazionali, a partire dalla UE, e pieno ripristino delle sovranitĂ  statuali Ă ncorate alle rispettive Costituzioni. SarĂ  un'impresa difficile se non impossibile anche a causa dei progresssssisti che hanno contribuito a creare dei leviatani (vedi Clinton con la fine della separazione tra banche d'affari e banche commerciali e vedi i nostri asinistri che hanno generato il leviatano leuropeo). Ma, val la pena di provarci.

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Re: L'era Trump

Messaggioda Rosencratz » sab lug 21, 2018 23:50


Per la veritá i salari stano diminuendo (senza parlare del rapporto produttivitá salari):
https://www.washingtonpost.com/news/won ... 289f679a18

Se a questo aggiungiamo il traglio all'assicurazione sanitaria e le varie deregolamentazioni (cosa di cui si parla pochissimo che permette ad aziende di fare quello che vogliono alla faccia dei lavoratori) Trfump ha creato un vero e propro paradiso per lavoratori e la classe media.

Il grosso regalo di Trump a miliardari e imprese sta creando una grossa bolla. Con i risparmi sulle tasse le aziende stanno faceno share buyback per premiare gli azionisti invece di premiare i lavoratori come promesso da Trump (secondo me non ci credeva neanche lui):

https://washingtonmonthly.com/2017/12/2 ... ot-richer/
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Re: L'era Trump

Messaggioda bariamo » dom lug 22, 2018 10:10


Uhm, i salari reali stanno flettendo?
Vediamolo il dettaglio dei salari reali
https://fred.stlouisfed.org/series/LES1 ... categories
Cosa ci dice il grafico? Che nel q2 2018 (ma anche nel q1 2018) i salari reali stanno flettendo o stanno risalendo? Stanno risalendo. In economia contano le tendenze. Le tendenze ci dicono che nel corso di una risalita costante dei salari reali, nel q3 2017 col parruccone si è toccato il picco più alto (353), cui nel successivo quadrimestre ha fatto seguito una brusca caduta, col picco più basso (345). La spiegazione di quel picco al ribasso è nota. Sono tornati al lavoro gli scoraggiati di lungo periodo che hanno scarsissimo potere contrattuale. Per la cronaca, l’attuale dato di 351 è di due punti più alto del picco più alto toccato con l’abbronzato (q4 2016 – 349), peraltro col petrolio a 55 $ (vedi infra)
Tocca aspettare i dati del prossimo trimestre per verificare se la previsione di Bloomberg, finora corretta, risulterĂ  confermata.
Peraltro, a determinare la dinamica dei salari reali concorre soprattutto il dato del CPI che è attualmente al 2,9 % a causa di un balzo dei costi per energia (leggasi petrolio)
https://www.bls.gov/cpi/
E in questa prospettiva vanno spiegate le recenti mosse del parruccone che sta facendo pressioni sull’Arabia nonché la recente distensione con la Russia. Arabia e Russia hanno aumentato la produzione, pare con qualche risultato sul prezzo.
Il grafico è d’inizio luglio
https://www.money.it/Prezzo-del-petrolio-storico-WTI
Venerdì ha chiuso a 68.
Vedremo.

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