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L'era Trump

In questa sezione diamo libero spazio alla fantasia ed alle curiosità di tutti i fratelli biancorossi.

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Re: L'era Trump

Messaggioda Rosencratz » mar set 11, 2018 10:07


Quando mi riferisco alla tecnologia mi riferisco alla loro capacitá di distruggere il lavoro. Le aziende hanno esportato molte funzioni in Messico e in Cina. Queste funzioni sono lavori ripetitivi che non richiedono l'uso della testa. L'idea alla base é che una volta posti dazi, questi lavori tornano al paese di origine. In realtá non accade o almeno accade in maniera molto minore di quello che si pensa perché le funzioni una volta riportate nei paesi di origine vengono svolte non da persone fisiche (creazione di lavoro) ma dalle macchine. Il risultato finale é che l'aumento dell'occupazione nei paesi industriali é minimo mentre i paesi che producevono le stesse merci con un alto impiego di forza lavoro perdono occupazione imponendo maggiore pressione sull'emigrazione. Ancora una volta la necessitá di un approccio globale che ponga tasse sulle macchine ed esporta i diritti dei lavoratori anche in paesi chiusi a queste politiche.

Se tu discuti con me e dici che ti becchi del Nazibruno, fai riferimento a me.

Sei tu che non ti rendi conto di essere dalla parte della supply side economy appoggiando i tagli alle tasse di Trump e la sua triple down economy di reganiana memoria che é l'emblema della supply side economy. Alla base della supply economy é che abbassando le tasse alle imprese aumenta l'occupazione e si stimola l'economia. A differenza dell'approccio Keynesiano che stimula i consummi concentrandosi sulla domanda, la supply side economy si concentra sull'offerta stimolandola abbassando le tasse. in realta quello che accade é una diminuzione del consiumo perché chi ha una propensione marginale al consumo basso si ritrova con piú soldi che non sono usati per far marciare l'economia reale ma contribuisce alla finanziarizzazione dell'economia che é la linfa vitale del neoliberismo.
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Re: L'era Trump

Messaggioda bariamo » mar set 11, 2018 13:19


Ti mancano le basi (confondi politica economica con politica fiscale) e sei vittima della “fine della Storia†e, ad un tempo e conseguentemente, sei un liberista inconsapevole
1) I robot tolgono lavoro? Il Giappone che è il paese col maggiore impiego di robot nella produzione ha il tasso di disoccupazione più basso del mondo. Più in generale, ad ogni rivoluzione industriale ha fatto seguito un aumento o una diminuzione della forza lavoro? Te lo dico io: un AUMENTO. Ho una notizia: questa volta NON è diverso.
2) Fabbriche off shore (delocalizzazioni) non sono un dato di natura (moria delle vacche) ma sono il frutto di precise scelte politiche. Hai presente free trade/libera circolazione dei capitali. La libera circolazione dei capitali assume due forme: capitali finanziari nel sistema creditizio. Investimenti diretti esteri (IDE). Hai presente la proprietà estera di fabbriche. Bene. Come mai Ford, Gm, Chrysler hanno impianti in Messico? Perché qualcuno ha sottoscritto il NAFTA. Chi ha sottoscritto i successivi (Tpp/Ttip)? Chi li ha mandati a monte tutti e tre? Domanda finale che prelude al punto 3. Gli IDe sono fatti perché vi è un costo di produzione più basso nel paese offshore. Come si riportano le produzioni indietro? Vi sono due modi.
3) La maniera italiana del reshoring condizionata dal paradiso liberista che è la UE : distruggendo i diritti dei lavoratori (Draghi Trichet comandano nel 2011 Monti con la prima riforma art. 18, Letta, con il Ctd acausale, Il giostraio di Firenze col jobs act obbediscono) che, conseguentemente accettano paghe più basse. Il reshoring nel nord-est è una realtà che va avanti dal 2016/17 e ha a suo presupposto l’abbattimento del costo del lavoro. Riporto in patria la produzione del tessile, legnoarredo, scarpe (tutte produzioni che definiresti ripetitive) e via dicendo perché al primo stormir di foglia posso sbattere via i dipendenti.
https://www.facebook.com/fondazionenord ... 3681917236
4) Il reshoring perseguito dal cattivone si articola in tre modi: via i trattati del c***o che penalizzano la produzione americana (potessimo mandare affanculo anche il solo Maastricht), dazi e abbattimento del prelievo fiscale sulle imprese.
Domanda finale: chi è il libberista che deve fare ancora outing? Forse quello che ha nostalgia dei food stamps dell’abbronzato?

Ah, già! Mica il free trade/free capital/no border (la Luna)! Il liberismo è la trickle down economy (il dito).. Ma per favore.

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Re: L'era Trump

Messaggioda Rosencratz » mar set 11, 2018 14:07


bariamo ha scritto:Ti mancano le basi (confondi politica economica con politica fiscale) e sei vittima della “fine della Storia†e, ad un tempo e conseguentemente, sei un liberista inconsapevole
1) I robot tolgono lavoro? Il Giappone che è il paese col maggiore impiego di robot nella produzione ha il tasso di disoccupazione più basso del mondo. Più in generale, ad ogni rivoluzione industriale ha fatto seguito un aumento o una diminuzione della forza lavoro? Te lo dico io: un AUMENTO. Ho una notizia: questa volta NON è diverso.
2) Fabbriche off shore (delocalizzazioni) non sono un dato di natura (moria delle vacche) ma sono il frutto di precise scelte politiche. Hai presente free trade/libera circolazione dei capitali. La libera circolazione dei capitali assume due forme: capitali finanziari nel sistema creditizio. Investimenti diretti esteri (IDE). Hai presente la proprietà estera di fabbriche. Bene. Come mai Ford, Gm, Chrysler hanno impianti in Messico? Perché qualcuno ha sottoscritto il NAFTA. Chi ha sottoscritto i successivi (Tpp/Ttip)? Chi li ha mandati a monte tutti e tre? Domanda finale che prelude al punto 3. Gli IDe sono fatti perché vi è un costo di produzione più basso nel paese offshore. Come si riportano le produzioni indietro? Vi sono due modi.
3) La maniera italiana del reshoring condizionata dal paradiso liberista che è la UE : distruggendo i diritti dei lavoratori (Draghi Trichet comandano nel 2011 Monti con la prima riforma art. 18, Letta, con il Ctd acausale, Il giostraio di Firenze col jobs act obbediscono) che, conseguentemente accettano paghe più basse. Il reshoring nel nord-est è una realtà che va avanti dal 2016/17 e ha a suo presupposto l’abbattimento del costo del lavoro. Riporto in patria la produzione del tessile, legnoarredo, scarpe (tutte produzioni che definiresti ripetitive) e via dicendo perché al primo stormir di foglia posso sbattere via i dipendenti.
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4) Il reshoring perseguito dal cattivone si articola in tre modi: via i trattati del c***o che penalizzano la produzione americana (potessimo mandare affanculo anche il solo Maastricht), dazi e abbattimento del prelievo fiscale sulle imprese.
Domanda finale: chi è il libberista che deve fare ancora outing? Forse quello che ha nostalgia dei food stamps dell’abbronzato?

Ah, già! Mica il free trade/free capital/no border (la Luna)! Il liberismo è la trickle down economy (il dito).. Ma per favore.


Il Giappone ha un tasso di disoccupazione bassissimo per tante ragioni: il tasso di disoccupazione viene calcolato in maniera diversa, per ragioni culturale spesso le donne non lavorano e non cercano lavoro, aumenti slariali minimi (il paese é in deflazione) ma soprattutto perché ha una natalitá bassisima.

Le politiche aziendali si adattano alle politiche economiche. Il riultato finale alla fine é lo stesso: fare profitti. Il NAFTA dava loro la possibilita di esportare le loro fabbriche. Lo fanno perché possono sfruttare il lavoro basso della manodopera. Aboliscono il NAFTA o impongono dazi che obbligano a rimpatriare le aziende, lo fanno ma per mantenere bassi i costi lo sostituiscono con robot sooprattutto quando devono costruire da 0 gli impianti e possono programmare l'automizzazione dei processi produttivi. Inoltre la robotizazione porta altri benefici: i robot non sono sindacalizzati, non si ammalano, non scioperano etc. Quando il lavoro della persona é ripetitivo e non richiede analisi, quel lavoro é facilmente sostituibile da un robot. I lavori che spesso sono andati in messico sono di questo tipo. Per questo motivo, i posti che rienterannno non saranno tantissimi. Lo sanno bene anche gli economisti dietro Trump, che possono permettere di far rientare tante aziende senza avere problemi inflattivi dato che il tasso di disoccupazione americano e basso. Lo possono senza rischi d'inflazione perché non ci sara un aumento di posti di lavoro consistente.

I diritti dei lavoratori sono andati in crisi a seguito della competizione. La pressione sulle aziende per ridurre i costi ha permesso il dumping sociale, ovvero la possibilita di aprire fabbriche in altri paesi senza il peso di rispettare le varie leggi sul lavoro e ambiente. Questo ha obbligato a ridurre le protezione sociali anche in Europa e In USA per cercare di mantenere competittivi settori che man mano diventavano sempre meno competitivi. I dazi hanno solo l'effetto di limitare i mercati, creare tensione tra paesi. La soluzione sarebbe quella di rendere globali i diritti dei lavoratori o per lomeno mettere dei limiti allo sfruttamento.l problema non e solo salariale ma anche di regolamenti sul lavoro e sull'ambiente.

L'abbattimento della pressione fiscale sulle imprese é alla base della supply economy, si chiama proprio supply perché si concentra sull'offerta ovvero sulle imprese. Alla base di questa teoria economica é l'idea che togliendo le tasse alle imprese si riattiva l'economia. Il liberista non sono io. Il neoliberismo invoca tagli alle tasse su imprese e ceti piú ricchi, quello che Trump ha fatto. Il neoliberisomo invoca tagli alla regolamentazione per aiutare il supply side dell'economia, proprio quello che Trump ha fatto. Il neoliberismo non ama regolamentazione sulla finanza, proprio quello che trump ha fatto abolendo la Dodd-Frank. Il neooliberismo richiede un tagli allo stato sociale perche considerato un fardello per la parte produttiva del paese (supply), quello che Trump sta facendo. Il neoliberismo non ritiene chequestioni ambientali debbano limitare l'economi e non vuole regolamneti di questo tipo. quello che Trump fa.

Sará anche un dito (é molto di piú) ma si la triple down economy é alla base del neoliberismo. Reagan é stato uno dei maggiori artefici nel nuovo ordine neoliberista e la triple down economy era la sua dottrina di riferimento. A meno di dire che Reagan era uno dell'asinistra, che non era un seguace della supply side economy o che non sia stato uno degli artefici del neoliberismo, si la triple down economy rientra in un ottica neoliberale. Trump e i suoi economisti si rifanno alla supply side economics e io che critico i tagli fiscali vengo accusato di essere in favore della supply side?....non mi sembra logica la cosa.
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Re: L'era Trump

Messaggioda bariamo » mar set 11, 2018 22:36


Non sai di cosa parli. O lo sai sin troppo bene e sei ancora nella fase della negazione cui farà seguito quella dell’elaborazione del lutto.
Il Giappone è in pienissima occupazione (non piena) perché, oltre a sbattersene le pallle del debbbbbbbito pubbbblico (banca centrale dipendente dall’esecutivo) e fare spesa pubblica a gogo, controlla rigidamente l’immigrazione.
https://www.google.it/amp/amp.ilsole24o ... a/AETWkvZF

Nel Giappone manca mano d’opera perché controllano l’immigrazione. Mercato del lavoro rigido (altro che la flessibilità dimmerda che c’impone la Ue e di cui ti fai paladino quando parli di competizione internazionale che obbliga alle delocalizzazioni...vedi ultima domanda) e, sorpresa, cresce la produttività. Perché la rigidità del lavoro obbliga agli investimenti tecnologici.. sorpresa delle sorprese…salgono i consumi e i salari reali

http://www.finanzaonline.com/notizie/gi ... onsecutivo

La tecnologia e la fine della Storia
https://qz.com/904285/the-optimists-gui ... pocalypse/
http://goofynomics.blogspot.com/2016/07 ... i.html?m=1
L’estratto più significativo: “se lo squilibrio distributivo (o la disoccupazione, che poi è la causa e l'effetto dello squilibrio) fossero un portato del progresso tecnico, a parecchie decine di migliaia di anni dall'invenzione dell'amigdala un'unica persona dovrebbe guadagnare 60.000 miliardi di dollari, e gli altri sei miliardi di persone avere un reddito zero (e essere disoccupate). Non è così, ovviamente.

Ma qui si inserisce la seconda considerazione, la seconda costante di questo tipo di "ragionamenti". In tutta evidenza, "notizie" di questo tipo vogliono condurvi subliminalmente ad accettare come dato "naturale", perché portato di un progresso "tecnico" supposto "neutrale" in termini di scelte sociali e politiche, il fatto che voi veniate pagati di meno.â€

Ora, giusto per togliermi il dubbio che tu non capisca (o capisca fin troppo bene…)
Domande secche:
Accordi Free Trade sono liberismo. Si o no?
Chi li ha firmati (Clinton e Obama) è un liberista. Si o no?
Chi mette dazi è un liberista. Si o no?
Per il reshoring è liberista chi taglia i salari (vedasi accordi Obama/sindacati/Marchionne del 2009) o chi taglia le tasse (oltre a mettere dazi e fare accordi commerciali che impongano alla controparte salari minimi più elevati)?
I no border (ossia aumento dell’offerta di lavoro. Hai presente supply side?) sono liberisti. Si o no?
La libera circolazione dei capitali è liberista si o no?
Free trade, libera circolazione dei capitali, frontiere spalancate sono dati di natura o effetto di scelte politiche?

Quando hai risposto sinceramente a queste domande, parliamo di trickle down economy (si scrive così). Vuol dire gocciolamento. Ma ne possiamo parlare solo se rispondi sinceramente.

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Re: L'era Trump

Messaggioda Rosencratz » mer set 12, 2018 9:33


Vogliamo negare che la tecnologia stia eliminando molti lavori? Hai idea della rivoluzione alle porte cone l'intelligenza artificiale? Sai quanti lavori sono a rischio? Non ho mai detto che il debito sia una cosa negativa infatti non ho citato il fatto che il debito USA stia crescendo (anche se in un momento di espansione dell'economia e un buco creato per dare regali alla parte piú ricca della societa americana) cosi come non ho detto che un paese debba aprire le frontiere a tutti gli immigrati. ho semplicemente detto che la migrazione sia un problema globale che ha bisogno di risposte globali che non significa porte aperte a chiunque o lasciar morire la gente in mare.

Il libero commercio é una componente del neoliberismo ma non l'unica. Non ho mai difeso Obama e Clinton tout court e ho sempre evidenziato i loro limiti, infatti avrei preferito Sanders. Gli ho semplicemente considerati un male minore davanti ai repubblicani e a Trump.Mi hai accusato di essere dalla parte della supply side economy quando appoggi Trump che esplicitamente dice di rifarsoi alle politiche reganiane. L'abbassamento delle tasse, la deregolamentazione e tutto il resto che ho elencato prima sono tutte politiche seguite da Trump che fanno parte del libretto della Supply economy o della trikle down economy (grazie della precisazione). Vogliamo negare anche questo? Vogliamo negare che la politica di Trum non sia nella scia della Supply economy? Allora sono io che difendo la supply side economy o chi difende Trum a spada trata?

La finanziarizzazione dell'economia e la libertá dei capitali é la linfa del neoliberismo. l'ho giá detto in precedenza. Ragione in piú di un controllo e una limitazione a livello internazione che richiede una collaborazione: per esempio la Tobin Tax. Un paese puó mettere tutti i limiti che vuole ma i capitali si muoveranno da altre parti se non vi é un'operazione congiunta. Passiamo a Trump, cosa ha fatto finora in questo senso? L'unica cosa fatto finora é l'abolizione Dodd–Frank che almeno poneva dei controlli su Wall street. non fará nulla perche Trump ha sempre usato le sue aziende per riciclare fondi della mafia russa.
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Re: L'era Trump

Messaggioda bariamo » mer set 12, 2018 14:03


“Sapere e non sapere; credere fermamente di dire verità sacrosante mentre si pronunciavano le menzogne più artefatte; ritenere contemporaneamente valide due opinioni che si annullano a vicenda; sapendole contraddittorie fra di loro e tuttavia credendo in entrambe, fare uso della logica contro la logica; rinnegare la morale propria nell'atto di rivendicarla; credere che la democrazia sia impossibile e nello stesso tempo vedere nel Partito l'unico suo garante; dimenticare tutto ciò che era necessario dimenticare ma, all'occorrenza, essere pronti a richiamarlo alla memoria, per poi eventualmente dimenticarlo di nuovo. Sopratutto, saper applicare il medesimo procedimento al procedimento stesso. Era questa, la sottigliezza estrema: essere pienamente consapevoli nell'indurre l'inconsapevolezza e diventare poi inconsapevoli della pratica ipnotica che avevate appena posto in atto. Anche la sola comprensione della parola "bipensiero" ne implicava l'utilizzazione.“

Non hai risposto e hai fatto la supercazxola con la Tobin Tax (ahahah). D’altronde il noto difensore degli anni 70 della nota squadra isolana era, appunto, un difensore anni 60/70 Quando butrava male, palla in tribuna. E, allora, la citazione su trascritta ci sta tutta.

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Re: L'era Trump

Messaggioda Rosencratz » mer set 12, 2018 15:23


bariamo ha scritto:“Sapere e non sapere; credere fermamente di dire verità sacrosante mentre si pronunciavano le menzogne più artefatte; ritenere contemporaneamente valide due opinioni che si annullano a vicenda; sapendole contraddittorie fra di loro e tuttavia credendo in entrambe, fare uso della logica contro la logica; rinnegare la morale propria nell'atto di rivendicarla; credere che la democrazia sia impossibile e nello stesso tempo vedere nel Partito l'unico suo garante; dimenticare tutto ciò che era necessario dimenticare ma, all'occorrenza, essere pronti a richiamarlo alla memoria, per poi eventualmente dimenticarlo di nuovo. Sopratutto, saper applicare il medesimo procedimento al procedimento stesso. Era questa, la sottigliezza estrema: essere pienamente consapevoli nell'indurre l'inconsapevolezza e diventare poi inconsapevoli della pratica ipnotica che avevate appena posto in atto. Anche la sola comprensione della parola "bipensiero" ne implicava l'utilizzazione.“

Non hai risposto e hai fatto la supercazxola con la Tobin Tax (ahahah). D’altronde il noto difensore degli anni 70 della nota squadra isolana era, appunto, un difensore anni 60/70 Quando butrava male, palla in tribuna. E, allora, la citazione su trascritta ci sta tutta.


La Tobin tax era un esempio di regolamentazione che si puó applicare a livello internazionale per ridurre la finanziarizazione dell'economia.. Almeno provo a risponderti invece tu non hai ancora risposto sulla supply side economy. Mi hai accusato di esserne a favore senza saperlo. Trump e i suoi consiglieri economici dicono di seguirla e infatti i taggli allle tasse e la deregolamentazione ne sono un esempio. COme si fa a dire di essere contrari alla supply side economy quando si difendono i tagli alle tasse per i ricchi, allo stato sociale e alle regolamentazioni? Vogliamo affermare che Trump non stia seguendo questa teoria economica?
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Re: L'era Trump

Messaggioda bariamo » mer set 12, 2018 21:28


Supply side. La mia risposta è meglio tagliare le tasse che i salari (Obama style)
Io sono in attesa delle tue. Te le ripropongo, casomai non le avessi lette. Risposte secche. No supercazzole please:
Accordi Free Trade sono liberismo. Si o no?
Chi li ha firmati (Clinton e Obama) è un liberista. Si o no?
Chi mette dazi è un liberista. Si o no?
Per il reshoring è liberista chi taglia i salari (vedasi accordi Obama/sindacati/Marchionne del 2009) o chi taglia le tasse (oltre a mettere dazi e fare accordi commerciali che impongano alla controparte salari minimi più elevati)?
I no border (ossia aumento dell’offerta di lavoro. Hai presente supply side?) sono liberisti. Si o no?
La libera circolazione dei capitali è liberista si o no?
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Re: L'era Trump

Messaggioda Rosencratz » gio set 13, 2018 10:17


bariamo ha scritto:Supply side. La mia risposta è meglio tagliare le tasse che i salari (Obama style)
Io sono in attesa delle tue. Te le ripropongo, casomai non le avessi lette. Risposte secche. No supercazzole please:
Accordi Free Trade sono liberismo. Si o no?
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Per il reshoring è liberista chi taglia i salari (vedasi accordi Obama/sindacati/Marchionne del 2009) o chi taglia le tasse (oltre a mettere dazi e fare accordi commerciali che impongano alla controparte salari minimi più elevati)?
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No non mi hai risposto. La politica di Trump e in linea con la supply side economy? Non solo in base alle dichiarazioni dei suoi economisti ma anche dai fatti concreti: deregolamentazione, tagli alle tasse etc.

Alle altre domande ti ho gia risposto nel giro di questi mesi. Non ho problemi a ripetermi. Certo che il libero commercio fa parte della politica neoliberista. E' una compnenete come altre. Non dimenticarti che sono per un approccio globale dell'economia (ripetuto tante volte) che non ha nulla ache fare con quello fatto da Obama o dall'asinistra come la chiami tu. Una cosa é porre regole e gestire la gloalizzazione un'altra cosa e subirla come é stato fatto fino ad ora. Una cosa é lasciare il commercio globale con poche regole (situazione attuale) un'altra cosa é porre regole che permettano una diffusione dei diritti dei lavoratori e la sicurezza ambientale.

Non mi sembra che abbia mai difeso la libera circolazione dei capitali nella nostra discussione tanto é vero che sono a favore della Tobin Tax.

Non mi sembra che abbia difeso i tagli dei salari magari ti ricorderai che ho appoggiato quei democratici che sono a favore del salario minimo a 15 Euro cosa osteggiata da Trump e dal resto dei repubblicani. Sulla questione della General Motors, gusto per precisione, il taglio dei salari, per quanto doloroso, ha permesso di salvare l'azienda. Qual era la posizione dei repubblicani? Era quella di far fallire l'azienda e hanno criticato l'intervento dello stato chiamando Obama un socialista. Obama ha lavorato per mantenere posti di lavoro, i repubblicani per ciudere tutto nel nome di un ideologia economica.

Non ho mai detto Obama e la Clinton sono il massimo (senza parlare di Renzi che lo detesto da quando era sindaco di Firenze). ho sempre detto che avrei appoggiato Sanders. Davanti ai Repubblicani alla loro Supply Side economy e ai tagli delle tasse solo per i ricchi, preferisco i democratici (male minore). Peró questo non vuol dire ignorare quello che nell'epoca Obama é stato fatto e che va nella giusta direzione soprattutto alla luce della crisi del 2008: da maggiori investimenti statali nell'economia in un ottiva neokeynesiana (anche se non abbastanza come spesso evidenziato da Krugman), alla Dodd Frank (abolita da Trump), alla protezione dei consumatori davanti allle grosse banche (opera della Warren) etc.

Siamo concordi che Trump sia dalla parte della Supply side economy?
Ultima modifica di Rosencratz il gio set 13, 2018 12:02, modificato 2 volte in totale.
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Re: L'era Trump

Messaggioda Rosencratz » gio set 13, 2018 10:31


Perche non mi aspetto nessuna regolamentazione della finanza o il ritorno alle banche d'investimento che fanno solo questo? Perché Trump continua a circondarsi non solo di persone dalla Goldman Sachs ma anche di questi personaggi:

https://www.internazionale.it/bloc-note ... hn-paulson
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Re: L'era Trump

Messaggioda bariamo » gio set 13, 2018 21:57


Hai risposto?

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No. Io ho risposto. Secco. Affermando e ribadendo che tra le due soluzioni, entrambe supply side, preferisco il taglio delle tasse al taglio dei salari. Ora tocca a te: a domanda secca risposta secca. Vediamo se cambiando l’ordine dei fattori il risultato cambia

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I no border (ossia aumento dell’offerta di lavoro. Hai presente supply side?) sono liberisti. Si o no?
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I democratici americani hanno fatto tutte queste belle cose si o no?
Risposte secche, please.

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P.S. ad agosto i salari reali hanno recuperato quanto perso a luglio. L’inflazione è al 2,7 (quella core è scesa al 2,2, ma continua a pesare per uno 0,5 quella legata al prezzo del petrolio)

P.P.S. È l’ultimo post col countdown. Pro futuro mi basterà segnalarti che tutte le nefandezze che infondatamente attribuisci al parruccone sono in realtà state fatte dieci volte peggio dai tuoi amichetti liberal e neocon (le famigghie). Non voglio mica perdermi lo spettacolo d’arte varia di uno che si arrampica sugli specchi

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Re: L'era Trump

Messaggioda bariamo » gio set 13, 2018 23:04


Che poi io non sono mica contro il mercato, eh!

Soprattutto quando regala soddisfazioni. Ridi Susanna, ridi con Mario
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Stapperò una bottiglia di quello buono quando attiveranno le procedure di mobilità e leggeranno affranti comunicati del cdr (sole 24 ore o skytg24 style)
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Non si ferma il vento con le mani.
Per fermarlo ci vuole una guerra. Finanziaria/giudiziaria o alla Bava Beccaris.

Alle viste c’è una crisi finanziaria, causata dai consueti eccessi degli amici della famigghie (chi distrusse la separazione tra banche commerciali e banche d’affari?), dagli effetti devastanti.

Sarà il momento in cui qualcuno scoprirà (gli asinistri non la conoscono) la differenza tra BoJ e BCE
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Re: L'era Trump

Messaggioda Rosencratz » ven set 14, 2018 14:38


bariamo ha scritto:Hai risposto?

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No. Io ho risposto. Secco. Affermando e ribadendo che tra le due soluzioni, entrambe supply side, preferisco il taglio delle tasse al taglio dei salari. Ora tocca a te: a domanda secca risposta secca. Vediamo se cambiando l’ordine dei fattori il risultato cambia

Free trade, libera circolazione dei capitali, frontiere spalancate sono dati di natura o effetto di scelte politiche?
Accordi Free Trade sono liberismo. Si o no?
Chi li ha firmati (Clinton e Obama) è un liberista. Si o no?
Chi mette dazi è un liberista. Si o no?
Per il reshoring è liberista chi taglia i salari (vedasi accordi Obama/sindacati/Marchionne del 2009) o chi taglia le tasse (oltre a mettere dazi e fare accordi commerciali che impongano alla controparte salari minimi più elevati)?
I no border (ossia aumento dell’offerta di lavoro. Hai presente supply side?) sono liberisti. Si o no?
La libera circolazione dei capitali è liberista si o no?
I democratici americani hanno fatto tutte queste belle cose si o no?
Risposte secche, please.

Tic tac tic tac
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Tic tac tic tac
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Tic tac
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P.S. ad agosto i salari reali hanno recuperato quanto perso a luglio. L’inflazione è al 2,7 (quella core è scesa al 2,2, ma continua a pesare per uno 0,5 quella legata al prezzo del petrolio)

P.P.S. È l’ultimo post col countdown. Pro futuro mi basterà segnalarti che tutte le nefandezze che infondatamente attribuisci al parruccone sono in realtà state fatte dieci volte peggio dai tuoi amichetti liberal e neocon (le famigghie). Non voglio mica perdermi lo spettacolo d’arte varia di uno che si arrampica sugli specchi


Penso di averti risposto ma repitita juvat.

Una cosa é la gestione della globalizzazione dandogli delle regole che regolano il flusso di merci e della finanza, un'altra cosa é subirla come hanno fatto gli Obama, i Clinton e tutti quelli che vuoi nominare. Proprio ieri Varoufakis ha scritto un articolo sul The Guardian che racchiude la mia posizione e che spiega la differenza tra globalisti (l'asinistra, i clinton i Renzi e tutti quelli che vuoi nominare) e un approccio internazionale all'economia che include un international Monetary clearing Union (il famoso Bankor keynesiano che citavo in precedenza), accordi commerciali che includano il minimo salariale etc.

Se poi sposti il dibattitto tra una scelta secca tra la Clinton e Trump, tra democratici e Repubblicani (un terzo non é dato nella politica americana al momento senza dimenticare che avrei appoggiato Sanders) la mia scelta va alla Clinton e ai Democratici. Perché? Perche i repubblicani e Trum sono seguaci della supply side economy (cosa che ti riesce difficile ad ammettere) che mira ad umentare il divario sociale tra ricchi e classe media. Questo non é solo un problema economico ma pone rischi anche alla tenuta democtaica di un paese.

Vuoi altri esempi di politica spicciola che dimostrano come la politica di Trump sia una vera é propria guerra ai poveri?

Partiamo dal CEO di AT&T Randall L. Stephenson. All'annuncio dei tagli delle tasse di Trump aveva promesso la creazione di 7000 posti di lavoro. COsa é accaduto dai tagli delle tasse? Ha tagliato migliaia di posti di lavoro (piú o meno la stessa cifra dei posti di lavoro promessi) e ha usato i tagli delle tasse per un massicio share buyback. Risultato finale, la gente perde posti di lavoro mentre lui guadagna graie alle stock option. Il problema della politica del sharebuyback attuato da tante compagnie americane a seguito della politica fiscale di Trump e serio. Si sta drogando il mercato finanziario. Un ulteriore contribiuto alla finanziarizzazione dell'economia alla base del neoliberismo. insomma stiamo mettendo le basi per un altro 2008 anche quello costruito da Bush con le stess politiche. Ora abbiamo Trump che contribuisce alla finanziarizzazione dell'economia, cancella la Dodd Frank e non fa nullla per limitare la libera circolazione dei capitali ma presumo che questo on conti nella tua difesa dell'attuale presidente americano.

Altro esempio dall'istruzione. L'amministrazione di quel cattivone di Obama aveva introdotto una serie di misure a protezione degli studenti che erano stati imbrogliati dai collegge sottoscrivendo dei prestiti onerosi. L'attuale segretario all'educazione Betsy DeVos (altra miliardaria come Trump, come tanti altri) ha cercato di ritardare l'applicazione di queste norme. https://edition.cnn.com/2018/09/13/poli ... index.html

Amesso e concesso che i salari stiao aumentando (i datoi sono molto disparati), siamo sicuri che l'aumento sia dovuto alle politiche di Trump? Non puó essere che gli aumenti sono dovuti al fatto che la dissocupazione e vicina a quella frizionale? Se trump e i repubblicano sono cosi preoccupati dei salari dei lavoratori, perche ostaccolare il minimo salariale a 15 dollari? Perché cancellare l'Obama care che aumenta il costo dell'assicurazione salariale annulando questoi minimi aumenti salariali? Magari e mrito di Trumpe della sua politica fiscale, ma a quali costi? Siamo sicuri che degli aumenti minimi siano giustificabili alla luce dei grossi guadagni della parte piu ricca della popolazione?

Non ho problemi a discuttere e provo a farlo rispettando le idee dell'altra persona . Non faccio contdown, non dico che l'altro sparasupercazzole o si arrampica sullo specchio. Per me il confronto e un'occasione per vedere altri punti di vista. Gradirei lo stesso approccio dalle altre persone.
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Re: L'era Trump

Messaggioda bariamo » sab set 15, 2018 12:10


No, tu non rispondi. E posso comprendere il perché.
Passiamo oltre
Dieci anni da Lehman
In che modo ha reagito l’America?
Con una straordinaria linea di continuità tra Bush e Obama, l’Amministrazione ha distrutto la classe media ed ha favorito le élite finanziarie. Attenzione. Di qua e di là dell’Atlantico
https://www.zerohedge.com/news/2018-09- ... -right-now

Dal parruccone mi guardo io, dagli amici desinistra mi guardi iddio.
Anche e soprattutto ne leuropa, eh (segue)

P.S. se ti dico che i salari reali ad agosto sono saliti dello 0,2 recuperando la perdita di luglio è perché ci sono i dati. Questi

Salari nominali cresciuti del 2,9 % ad agosto
https://www.cnbc.com/2018/09/07/us-nonf ... -2018.html


Tasso d’inflazione ad agosto: 2,7 %
https://www.usinflationcalculator.com/i ... ion-rates/

Tutti hanno diritto ad una propria opinione, nessuno ha diritto ai propri dati. I dati sono questi. Punto. Se hai intenzione di confutare la mia affermazione devi farlo con i dati (che ovviamente non ci sono). Non con le narrazioni. Anche perché sono controproducenti. Se ti discosti dai dati oggettivi, indebolisci la già traballante impalcatura della narrazione. Io non ho esitato a segnalarti che a luglio i salari reali sono calati. Come non ho esitato a dirti che il taglio delle tasse è supply side. Sei tu che hai difficoltà ad ammettere che il taglio dei salari è supply side al cubo e che dazi e nuovo accordo con il Messico NON sono supply side. Come avrai difficoltà ad ammettere quanto oggi ti ricorda zerohedge (anche lì ci sono dati basta saperli leccere). Poi, ok. Forza Clinton, sempre. Clinton alè, non seguo gli squadroni ma seguo te.

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Re: L'era Trump

Messaggioda bariamo » sab set 15, 2018 12:48


Dieci anni dalla Lehman. In tv gli espertologi (la famosa economista Cesara Buonamici) dicono che leuropa, nello specifico, leuro ci ha salvato
Tant’è che se non avessimo avuto leuro saremmo finiti alla deriva. È il classico argomento del controfattuale fantastico. Lo hanno usato e lo usano tutt’ora per Brexit, per il referendum costituzionale e, più in generale, per ogni scelta che non aggrada alle élite. Si ipotizzano scenari da tregenda (peste, cavallette, apocalissi) che puntualmente non si verificano alla prova dei fatti. Ad esempio il solo annuncio della Brexit doveva far sprofondare Il Regno Unito nell’Atlantico. Ed infatti.
https://countryeconomy.com/gdp/uk

Ma, dicevo, vediamo come se la sono cavata i paesi NON protetti da leuro.
Ungheria
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Svizzera
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Romania
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Bulgaria
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Repubblica Ceca
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Polonia
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Regno Unito
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Islanda
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Norvegia
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E, ora, vediamo un paese a caso che è stato protetto da leuro
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Certo, nell’eurozona ci sono paesi che hanno reagito meglio di noi. Sono quei paesi che hanno tagliato di più i salari, aumentando illusoriamente la competitività. Spagna, Portogallo sono gli esempi che vi fanno. Oltre al taglio draconiano dei salari, realizzato ed ottenuto mediante un tasso di disoccupazione ben più alto del nostro, a Spagna, Portogallo e Francia è stato consentito di fare deficit ben oltre il 3% per un decennio. A spagnoli e portoghesi perché stavano facendo le riforme (taglio dei salari). Ai francesi perché loro sono loro (force de frappe) e voi (ossia noi) non siete un c***o.
Ecco, che l’unico modo per restare nell’euro è tagliare i salari non lo dico io, ma il principale economista pro euro, Paul De Grauwe
http://mobile.ilsole24ore.com/solemobil ... d=AEbrM2IB

Ora, chi dobbiamo ringraziare per il capolavoro dell’entrata nell’eurozona?

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