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L'era Trump

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Rosencratz

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Re: L'era Trump

Messaggioda Rosencratz » gio ago 16, 2018 20:19


bariamo ha scritto:
Rosencratz ha scritto:
bariamo ha scritto:
Rosencratz ha scritto:
bariamo ha scritto:Testo aperto, cucito sull'ONU e con esclusione espressa dell'Europa Unita (peraltro, all'epoca solo a livello di dibattito teorico). Quel testo aperto, poi, ha delle prescrizioni che sono e dovevano essere precettive (limitazioni non cessioni, pace, reciprocità) e tali sono state fino al 1973, quando la Corte, su pressioni esterne, ha forzato il testo facendovi creativamente rientrare quello che era stato espressamente escluso dai costituenti nel testo approvato).


Fammi capire, l'articolo non cita l'ONU (alcuni erano pure contrari).I costituenti sono per la gran parte a favore dell'Europa. Addirittura citano gli "Stati Uniti d'Europa" e parlano espressamente di cedimento di sovranitá. Usano il termine "Organizzazioni internazionali e la conclusione finale é: si riferivano solo all'ONU. Molto logico[/quote
E poi càpita che nel testo definitivo deliberato dai 75 e poi approvato dall'Assemblea (cucito sull'ONU, sorta nel 1945, quell'Organizzazione che persegue la pace e via dicendo), si esclude espressamente e dichiaratamente ogni riferimento, pur sollecitato in Assemblea, all'europa unita (che era ancora di là da venire e ) e si scrive "limitazioni" in luogo di "cessioni". Si chiama procedimento legislativo e ripercorrerne le tappe fino al testo finale aiuta a comprendere il significato di una norma. Norma che la Corte Costituzionale, sotto il bastone della Corte di Giustizia, ci ha impiegato trentanni a forzare surrettiziamente, facendovi rientrare un'organizzazione che non persegue la pace, che non applica il criterio della reciprocità e che esige non consentite cessioni di sovranità.


Cero. Peccato che dai trascitti della costituente é chiaro l'orientamento europeista. Basta leggere gli interventi riportati in quel articolo che ti ho postato dove questi interventi vengono riportati.

Alla proposta di Lussu di mettere l'Europa, Aldo moro non lo riteneva però necessario un richiamo espresso all’Europa (non perche era contrario): nell’espressione organizzazione «internazionale», egli disse, sono già comprese tutte le ipotesi, anche quella prospettata dall'on. Lussu. Da qui, quello che ti ho detto dall'inizio, l'uso del prurale per organizzazioni internazionali.

"L’Europa era ben presente nel pensiero dei Costituenti e il fatto che nel testo non ne venga fatta esplicita menzione ha una spiegazione semplice: il legame tra Stati e popoli all’interno del nostro Continente era per tutti assolutamente scontato, ritenuto implicito e già sicuramente contenuto nella formula generale che si andava ad approvare. Superfluo dunque era farne espressa menzione. Lo sguardo dei Costituenti andava lontano, valicava i confini del continente europeo: uno sguardo ampio come ampio era l’obiettivo che volevano realizzare.

Per questi motivi non si é votato per non mettere espressamente l'Europa nella costituzione come non é stato messo l'ONU. Se dovessimo seguire il tuo raggionamento, non dovemmo far parte nemmeno dell'ONU. Seguendo il tuo ragionamento potremmo far parte solo di una generica organizzazione internazionale chiamata "Organizzazioni internazionali". I lavori della costituente fanno giurisprudenza e quello che ha fatto la corte e semplicemente ribadire quello che i costituenti pensavano e che é ampiamente provato dai trascritti dei lavori. CHe ti piaccia o no, l'orientamento europeista dei costituenti é un fatto.


Allora, parliamo e non ci capiamo. Sempre dalla relazione di Meuccio Ruini: " L'aspirazione alla unità europea è un principio italianissimo; pensatori italiani hanno messo in luce che l'Europa è per noi una seconda Patria. È parso però che, anche in questo momento storico, un ordinamento internazionale può e deve andare anche oltre i confini d'Europa. Limitarsi a tali confini non è opportuno di fronte ad altri continenti, come l'America, che desiderano di partecipare all'organizzazione internazionale.
Credo che, se noi vogliamo raggiungere la concordia, possiamo fermarci al testo della Commissione, che, mentre non esclude la formazione di più stretti rapporti nell'ambito europeo, non ne fa un limite ed apre tutte le vie ad organizzare la pace e la giustizia fra tutti i popoli.

La formulazione finale è dunque cucita sull'ONU, già esistente dal 1945, con un testo che pone delle precise, prescrizioni precettive: limitazioni (e non cessioni) di sovranità in funzione della pace e con reciprocità. Assecondando le aspirazioni di alcuni europeisti, non esclude più stretti rapporti in ambito europeo (all'epoca solo ipotizzati e non istituzionalizzati), ma a quelle precise condizioni e finalità. Limitazioni (non cessioni) di sovranità in favore di "organizzazioni che assicurino la pace" in condizioni di reciprocità. Insomma, i costituenti avevano in mente l'ONU, non escludendo che si potesse avere un'ONU Europea, mai nei fatti costituita.
Bene, cosa c'entri leuropa (Euratom, CECA, CEE, CE, UE) con tutto questo, non solo io, ma la dottrina costituzionalista ancora oggi e la stessa Corte Costituzionale fino al 1973, non se lo sono spiegato. Poi è arrivata la Corte di Giustizia con la sua rampogna e la Corte Cotituzionale ha chinato il capo.


Ti ricordo che il mio punto di partenza era quello che la nostra costituzione aveva un punto di vista internazionale e non sovranista. Cosa confermata dalla tua citazione di Ruini che tu riport che non mi sembrano negare l'europa ma dice di andare addirittura oltre:

un ordinamento internazionale può e deve andare anche oltre i confini d'Europa. Limitarsi a tali confini non è opportuno di fronte ad altri continenti, come l'America, che desiderano di partecipare all'organizzazione internazionale[/b][/u].
Credo che, se noi vogliamo raggiungere la concordia, possiamo fermarci al testo della Commissione, che, mentre non esclude la formazione di più stretti rapporti nell'ambito europeo, non ne fa un limite ed apre tutte le vie [u][b]ad organizzare la pace e la giustizia fra tutti i popoli.

In quel "non esclude la formazione di più stretti rapporti nell'ambito europeo" ci vedi solo l'ONU? Il testo é chiarissimo. Oltre all'intervento di Ruini dovresti anche mettere Lussu, Moro e tanti altri che chiaramente pensavano all'Europa. Ripeto, i lavori della costituente sono chiaramente pre europei
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Re: L'era Trump

Messaggioda bariamo » lun ago 20, 2018 23:19


Articolo in abbonamento. Io non riesco a leggerlo. Il titolo è però interessante. https://www.thetimes.co.uk/article/prep ... -fjvjvbc5f
Resta il rammarico per l’inammissibile ritardo con cui costui giunge alla più ovvia delle conclusioni.

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Re: L'era Trump

Messaggioda bariamo » mer ago 22, 2018 9:55


Ricordi cosa dicevo sulla dedollarizzazione del commercio internazionale. Russia, Cina e altri. Eccoli qua gli altri. https://www.ft.com/content/23ca2986-a56 ... ae1beff35b
Normale, dunque, che si tenti di mettere a posto la propria bilancia commerciale.
Oggi è iniziato un round di una settimana di negoziati Cina-Usa.
Ma il parruccone si porta avanti col lavoro, pensando alla sanguisuga principale
https://www.google.it/amp/s/www.agi.it/ ... 08-22/amp/

E sull’atomica?
https://www.google.it/amp/s/www.lettera ... 09136/amp/

L’apparato industriale finanziario tedesco ci ha già regalato due episodi spiacevoli nel 20 secolo. Sicuro che sia così conveniente condividern€ le sorti?

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Re: L'era Trump

Messaggioda bariamo » mer ago 22, 2018 10:52


bariamo ha scritto:Ricordi cosa dicevo sulla dedollarizzazione del commercio internazionale. Russia, Cina e altri. Eccoli qua gli altri. https://www.ft.com/content/23ca2986-a56 ... ae1beff35b
Normale, dunque, che si tenti di mettere a posto la propria bilancia commerciale.
Oggi è iniziato un round di una settimana di negoziati Cina-Usa.
Ma il parruccone si porta avanti col lavoro, pensando alla sanguisuga principale
https://www.google.it/amp/s/www.agi.it/ ... 08-22/amp/

E sull’atomica?
https://www.google.it/amp/s/www.lettera ... 09136/amp/

L’apparato industriale finanziario tedesco ci ha già regalato due episodi spiacevoli nel 20 secolo. Sicuro che sia così conveniente condividern€ le sorti?


Primo link è articolo a pagamento. Questo ne era il lancio
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Re: L'era Trump

Messaggioda bariamo » mer ago 22, 2018 20:39


E anche in Germania, dove il dibattito comunque è indietro anni luce rispetto all’Italia (Cesaratto, Giacché, Bagnai, Barra Caracciolo, Cesare Pozzi, Malvezzi, Majone fatto un lavoro eccellente), fortunatamente c’e vita a Sinistra
https://jacobinmag.com/2018/08/wolfgang ... pean-union

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Re: L'era Trump

Messaggioda bariamo » mer ago 22, 2018 20:43


Eccolo, un Cesaratto fresco fresco di giornata
http://politicaeconomiablog.blogspot.co ... ica-e.html

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Re: L'era Trump

Messaggioda Rosencratz » sab ago 25, 2018 21:46


Articoli interessanti ma non tengono in considrazioni due fattori:

- I problemi che viviamo sono globali e non locali. Quello che non ci si rende conto é che il nostro modello di sviluppo (che sia Keyesiano o neoliberista) e con esso la razza umana sono vicini al collasso. Il riscaldamento globale, l'esaurimento di risorse (soprattutto idriche), ami di distruzione di massa etc sono sfide che non si possono risolvere alzando i confini perché sono sfide che riguardano tutta la razza umana. A questi problemi, i sovranisti non rispondono o fanno finta che i problemi non ci sono.

- Quando si difende l'internazionalismo non significa difendere ke istituzioni attuali che sono poco democratiche ne' tantomeno la creazione di un super stato globale (non so quante volte lo devo die). Significa soprattutto avere un atteggiamento diverso e di maggiore collaborazione. Le istituzioni come l'ONU e la UE possono aiutare ad avere una maggiore coordinazione. Pensa alla legislazione europea sulle sostanze inquinanti, sarebbe stato possibile arrivare a questo senza UE? Non credo. Inoltre la tecnologia ha giá messo in crisi il sovranismo. Voi pensate alle banche centrali quando blockchain e bitcoin stanno mettendo in crisi il sistema finanziario come lo conosciamo. Parlate di sovranitá dello stato quando con un click i confini sono ignorati. Anche la tecnologia e un mondo sempre piú integrato richiede soluzioni globali ma si continua a dare risposte locali. La tecnologia sta rendendo il mondo anarchico e rende gli stati impotenti se lasciati a se stessi senza colaborazione. Se la risposta e quella di limitarsi di far finta di nulla e ignorare 30 anni di sviluppo tecnologico stiamo messi bene,
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Re: L'era Trump

Messaggioda bariamo » dom ago 26, 2018 16:17


Nessuno nega la necessità della cooperazione Inter-nazionale, ossia tra Stati sovrani. Solo che Onu diverso da UE. Onu presuppone e promuove sovranità degli Stati Nazionali, UE l’annichilisce.
Lo Stato Nazionale è il luogo in cui trovano mediazione gli interessi mediante il processo elettorale/democratico. Gli interessi deboli non possono prescindere dallo Stato Nazionale. Gli interessi forti combattono lo Stato Nazionale perché è di ostacolo alla loro volontà egemonica. Non esiste demos senza logos, ergo il sovraStato è per definizione antidemocratico
Questo dogma secondo cui dimensione dei problemi esige il grande pennello presuppone la teoria della fine della Storia, ossia “questa volta è diversoâ€. Il grande pennello serve solo a garantire che la soluzione dei problemi globali venga affrontata nel modo più acconcio agli interessi forti ed al riparo dal fastidioso processo elettorale proprio degli Stati Nazione.
Non avendo tempo per ulteriori repliche, rinvio per il resto a Il Pedante, il cui libro “la crisi narrataâ€, nasce da un blog
Qui un post sul “questismo†Hai presente “Quest’Europa non mi piace�
http://ilpedante.org/post/il-questismo- ... servazione
Naviga nel blog. È un ordine. Te lo intima l’Europa degli Stati Nazionali, non leuropa de LEU, acronimo che oltre ad individuare un cartello elettorale nato per garantire uno strapuntino a fedeli portatori d’acqua del capitale finanziario, ricorda significativamente una patologia (che ne condivide l’etiopatogenesi)

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Re: L'era Trump

Messaggioda bariamo » lun ago 27, 2018 20:05


https://www.reuters.com/article/us-trad ... SKCN1LC1E7
Qualche commentatore osserva che il nuovo accordo andrà ad impattare sulle fabbriche componentistica in Messico. Non conoscendo la situazione, mi astengo dal commentare. Segnalo, se non ho male interpretato, la fissazione di un salario minimo di 16 dollari. Ignoro se sia una novità.

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Re: L'era Trump

Messaggioda bariamo » lun ago 27, 2018 20:20


Interessante, no?
https://twitter.com/emmanuelmacron/stat ... 02464?s=21
E ora a ruota vedrai i riposizionamenti delle nostre meretrici europeiste (tutte omaggiate con la legion d’onore) che, dopo aver regalato di tutto alla Francia, riscopriranno l’interesse nazionale.
Troppo tardi per la loro già compromessa credibilità. Ma, ahimè, troppo tardi per l’Italia. Ormai è alle viste un’operazione di sistema (socGen/UniCredit) che ci relegherà irreversibilmente al rango di colonia francese

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Re: L'era Trump

Messaggioda bariamo » mar ago 28, 2018 0:10


bariamo ha scritto:E anche in Germania, dove il dibattito comunque è indietro anni luce rispetto all’Italia (Cesaratto, Giacché, Bagnai, Barra Caracciolo, Cesare Pozzi, Malvezzi, Majone fatto un lavoro eccellente), fortunatamente c’e vita a Sinistra
https://jacobinmag.com/2018/08/wolfgang ... pean-union

Sai perché affermo che il livello del dibattito in Italia è anni luce avanti? Perché In Italia che le cose sarebbero andate a finire male con l’euro chi ha avuto la fortuna d’imbattersi negli scritti degli autori che ho citato lo sa da anni.
1) Conflitto Germania/Usa causato dalla sottovalutazione dell’euro per i crucchi e dal loro dumping salariale (Bagnai 2012, il tramonto dell’euro). Nel 2018 ci arriva anche il FT
https://www.ft.com/content/78607f14-a61 ... 68d365bf0e
Dallo stesso autore e dallo stessa opera del 2012 la critica serrata all’euro come metodo antidemocratico di governo e come causa dell’aumento della diseguaglianza tra paesi e all’interno dei paesi stessi
Nel 2018 lo ribadisce (lui lo afferma da anni, a dire il vero) Jacques Sapir riferendosi alla disintegrazione sociale della sua Francia
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2) L’ex DDR, depredata e deindustrializzata dai fratelli della RFT via unione monetaria nel marco ovest, culla del risorgente Nazismo (V. Giacché, Anschluss, 2013). L’Anschluss è stata la prova generale dell’eurozona proprio per il ruolo devastante dell’Unione monetaria estesa ad Aree Valutarie NON ottimali. Per non parlare del ruolo devastante della privatizzazione condotta via Treuhandstalt una simpatica struttura che poi hanno imposto anche all’utile tsipriota
http://vocidallestero.it/2016/09/30/par ... creditori/

Ecco, oggi nel 2018, le cose vanno così
https://www.morgenpost.de/politik/artic ... ssion=true

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Re: L'era Trump

Messaggioda bariamo » gio ago 30, 2018 22:12


bariamo ha scritto:E anche in Germania, dove il dibattito comunque è indietro anni luce rispetto all’Italia (Cesaratto, Giacché, Bagnai, Barra Caracciolo, Cesare Pozzi, Malvezzi, Majone fatto un lavoro eccellente), fortunatamente c’e vita a Sinistra
https://jacobinmag.com/2018/08/wolfgang ... pean-union

Bagnai 2014 http://goofynomics.blogspot.com/2014/10 ... a.html?m=1
Krugman 2018
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Bagnai è finito nella Lega perché l’asinistra, a partire da Rossanda, lo ha ostracizzato sin dal 2011. Perché sin da allora toccava il f€Ticcio. Capisci la rabbia?

Vabbè, passiamo oltre.
Ieri Rampini su Repubblica ( quello del famoso tweet “questo c***o di twitter†quando venne eletto) ha fatto un panegirico di Trump e della sua trumpnomics (4,2 % il GDP q2, 400% di crescita nel numero dei piccoli imprenditori afroamericani, 3,9 % disoccupazione, accordo col Messico con la garanzia del salario minimo a 16 dollari per i messicani, chiesto a gran voce dai lavoratori delle unions della rust belt).
Ma, non è tutt’oro quello che luce...i dati di luglio per i real wages non sono buoni. Petrolio ancora troppo alto. Vediamo.

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Re: L'era Trump

Messaggioda bariamo » sab set 01, 2018 23:26


Che Trump ci dia una mano a proteggerci dai fratelli leuropei francesi
https://www.aljazeera.com/indepth/opini ... 16488.html
Forse ora ti sarà un po’ più chiaro il ruolo di MSF di quell’anima pia di Kourchner, secondo solo al nuovo idolo dell’asinistra McCain (che bruci all’inferno) quanto ad appoggio a destabilizzazioni e guerre umanitarie di ogni genere.
È Total contro Eni.
Gli amatissimi fratelli leuropei francesi, complice la sponda interna delle legion d’onore piddine, hanno usato le mass migration arms. Ora passano alle maniere forti. Esplosioni nei pressi dell’ambasciata Italiana a Tripoli.
Che Trump ci protegga.
P.S. gheddafi studiò in un’accademia militare italiana. Dopo il suo colpo di Stato nel 1969, Eni ebbe pressoché l’esclusiva sui campi petroliferi libici, facendo fuori Bp e Total. Nel 2011 I Francesi portarono a termine il lavoro che iniziarono a giugno 1980, quando fallirono il bersaglio sui cieli di Ustica

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Re: L'era Trump

Messaggioda Rosencratz » mar set 04, 2018 16:46


I francesi fanno i loro interessi cosi come Trump. Il presidente americano non mira a difendere l'Italia o cissa quale ideal di democrazia. Insieme a Putin ha un interesse comune: spaccare l'Europa. L'Europa rappresenta una minaccia all'egemonia americana. Quello che fa Trump e difendere i campioni industriali americani contro quelli europeoi. Per Putin, un Europa debole significa riportare l'influenza russa sull'Europa centrale. Sia a Trump che a Putin non interessa né l'europa, né la democrazia né i diritti umani. Cosa fanno gli Europei? Invece di difendere i loro interessi fanno i propri interessi mandando una visione comune. La cosa in comune tra francesi in Libia e sovranisti sparsi per il continente e la mancanza di una visione comune. Cosa accadrebbe a questi conflitti senza una struttura dove mediare queste differenze? Cosa accadrebbe al nostro contiente se non mediamo le nostre differenze? Quello che stra succedendo nela canale della manica tra pescatori francesi e inglesi potrebbe diventare la norma in un Europa divisa e senza mediazione. COsa accadrebbe ai nostri campioni industriali senza un mercato comune e in posizione di debolezza davanti a quelli americani? Ma si tifiamo per Putin e per le corporation americane con la vana speranza che una volta divisi e indeboliti saremo capaci di competere economicamente e militarmente con americano e russi.

Una volta spaccata l'Europa non ci sara nessuna collaborazione europea per anni perche il continente sara dominato da risentimento e diffideza reciproca. Tutto a vantaggio di USA e Russia e a discapito degli europei. Al momento l'Europa assomiglia ai capponi di Renzi dove i vari Macron, Salvini, Merkel e Orban fanno parte della stessa squadra di politici incapaci di avere una visione comune europea.
Ultima modifica di Rosencratz il mar set 04, 2018 17:18, modificato 2 volte in totale.
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Re: L'era Trump

Messaggioda Rosencratz » mar set 04, 2018 16:53


Come previsto, i nord coreani hanno preso tempo e continuano a sviluppare armi nucleari. hanno preso tempo sfruttando l'egocentrismo di Trump che non vedeva l'ora di vantarsi di un successo internazionale:

https://www.theguardian.com/world/2018/ ... -report-un
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