Rosencratz ha scritto:A me quello che hanno fatto i democratici interessa poco. Allo stato attuale ci sono 800 moila lavoratrori senza stipendio e tanti senza un aumento salariale per costruire un muro che non serve a niente (spoiler: un muro c'e' giá costruito pure da Clinton) e che in teoria doveva esser pagato dal messico.
Capisco che per difendere Trump devi mettere in mezzo Soros, la Clinton etc ma in questo caso la responsabilitá del blocco é di una sola perona: Chi é questa persona? Te lo dice lo lascio dire da Trump:
Il problema non é il muro ma il fatto che 800 mila lavoratori sono senza stipendio (senza parlare di quelli senza aumento). Accusi gli altri di essere contro i lavoratori e poi difendi queste politiche. Questo muro non ha nulla a che vedere con la sicurezza (tra le tante cose anche il personale che si occupa della sicurezza delle frontiere rimane senza stipendio a casa) ma solo con la campagna elettorale del 2020. Pur difendere Trump ancora una volta appoggi politiche che sono contrarie ai principi a cui dici di fare riferimento. lo stesso vale per Bolsonero e Orban. Alla fine hai trasformato il sovranismo in bandiera, lo hai fatto diventare parte della tua identitá e sacrifichi i principi a questa bandiera interpretando e reinterpretando l'attualita politica.
Premesso che i dati economici di trump si pongono su un trend non certamente inziato da lui, non prendo lezioni di economia da chi pensa che il margine delle aziende sia il solo motore dietro la diseguaglianza dimenticando che i margini delle aziende ha un piccolo impatto sulle ricchezze delle persone fisiche anche perché spesso quei margini non vengono nemmeno redistribuiti agli azionisti per mantenere alto il prezzo delle azioni. Senza parlare che i margini delle aziende sono al netto degli stipendi dei manager, ovvero i margini si riducono all'aumento degli stipendi per i super manager con impatto negativo sull'uguaglianza. Senza nemmeno parlare dell'impatto della tassazione, ovvero i margini possono diminuire ma se la tassazione cambia (tipo Trump o altre politiche neoliberiste) le disuguaglianze possono aumentare. Il punto piú importante e che i profitti delle aziende hanno a che fare con l'economia reale mentre i profitti di quel 1% hanno a che fare anche con l'immensa finanziarizzazione dell'economia . Ragione per cui anche con la crisi le disuguaglianze aumentavano mentre le aziende erano in crisi perche i soldi si fanno su quel grande casinó della finanza (di cui Trump sta diventando un altro croupier con le sue politiche).La realta é che trump sta aumentando le disparita economiche anche se i salari stiano aumentando in maniera marginale (aumenti che diventano nulli all'aumento dei costi dell'assistenza sanitaria) anche perché trump non pensa che la disuguaglianza sia un problema:
https://www.businessinsider.de/trump-ec ... ?r=US&IR=T
Interessante la citazione di Gramsci che faceva parte dell' Internazionale comunista. Detto questo, continui a buttare nella discussione argomenti che non centrano nulla (altro che vittimismo) tipico della propaganda. Se il corriere della sera scrive cavolate o usa la sua forza mediatica per influenzare i mercati o non fa piú "“informazione indipendente di qualità †é un problema del corriere della sera all'interno del problema dei rapporti tra medie e politica, media ed economia. Questi problemi esistono indipendentemente se abbiamo istituzioni sovrane o internazionaliste.
Interessante vedere come una persona che si dice democratica salga in cattedra a dare lezioni (lezioni di che poi? basta vedere la confusione dul concetto di autodeterminazione o affermare che il calo del prezzo del petrolio vada contro gli interessi dei petrolieri dimenticando che quello che conta sono i margini e non il prezzo di approvvigionamento oppure affermare che l'economia sia una scienza esatta o essere contro il neoliberismo appoggiando detassazione e deregolamentazioni varie). La democrazia si basa sul relativismo e non ci sono veritá assolute. in democrazia non si danno lezioni ma ci si confronta. Ancora una volta una cosa sono i principi a cui diciamo di far riferimento, un'altra cosa e come agiamo.