Ha chiesto al passeggero di esibire il biglietto e si è trovato con un coltello conficcato nella mano (la lama ha trapassato il palmo da parte a parte), perché ha cercato di proteggersi l'addome. La vittima è un controllore di Trenord di 45 anni che è stato caricato in ambulanza e portato in ospedale a Codogno (Lodi). L'aggressore un africano di cui è stato diffusa una descrizione: Polfer e carabinieri gli stanno dando la caccia.
L'aggressione è avvenuta sul Piacenza-Milano, alle 7.30 del mattino. Il controllore stava facendo il suo giro per verificare che tutti i passeggeri avessero il biglietto. Tra un vagone e l'altro ha notato un uomo che cercava di nascondersi. Il controllore ha raccontato di aver esclamato: "E tu cosa fai qui?", di avergli chiesto il biglietto. L'uomo ne era sprovvisto, ma il controllore non avrebbe neppure avuto il tempo di prendere il bloco delle multe quando è stato aggredito.
L'uomo è scappato, riuscendo ad aprire le porte mentre il treno, ancora in movimento, stava per arrivare alla stazione di Santo Stefano. Viene descritto "come una persona di origini africane, magra, alta, che indossa jeans e una maglietta a colori vivaci".
I colleghi del controllore sono già sul piede di guerra. La Filt Cgil Lombardia di Stefano Malorgio è la prima a partire all'attacco e indice "uno sciopero immediato con blocco dei servizi di controlleria, stiamo procedendo alla dichiarazione con le altre organizzazioni". Secondo Malorgio, non si fa abbastanza per garantire più sicurezza sui treni.
Anzi, la Cgil parla di "condizioni di pericolosità e chiede all'azienda, alla Regione Lombardia e alle istituzioni competenti di intervenire". Poi elenca i provvedimenti presi fino a questo momento definenendoli però insufficienti: "La videosorveglianza a bordo non è partita e le guardie giurate particolari effettivamente operative sono totalmente insufficienti".
La Fit Cisl esprime, attraverso il segretario generale Anotnio Piras, "solidarietà al collega di Trenord accoltellato oggi e alla sua famiglia e gli auguriamo che l'operazione alla mano non lasci danni permanenti". E aggiunge: "Esprimiamo solidarietà - prosegue Piras - anche al poliziotto accoltellato ieri alla Stazione centrale di Milano e ci domandiamo perché le misure di sicurezza che riguardano altri segmenti del settore trasporti non siano applicate anche a quello ferroviario".
La sicurezza dei lavoratori a bordo dei treni è un tema caldo, in effetti, almeno a partire dall'episodio
del machete che quasi staccò un braccio a un altro capotreno, sempre di Trenord. L'uomo era incappato in una gang di latinos alla quale aveva chiesto di scendere dal treno, perché senza biglietto. La risposta era stata sfoderare il poderoso coltellaccio e ferire gravemente il capotreno e anche un collega fuori servizio che era intervenuto per difenderlo.