I deputati arabo-israeliani si sono alzati e hanno gridato per boicottare il discorso del vice presidente Usa Mike Pence, dal podio del Parlamento israeliano, in segno di protesta contro la decisione del 6 dicembre del presidente Usa Donald Trump di riconoscere Gerusalemme come capitale di Israele. Dopo schiaffi e spintoni sono stati allontanati.
Ecco la domanda per i cultori dello ius soli: gli arabi con cittadinanza israeliana non dovrebbero sentirsi israeliani come gli ebrei?
Mi spiego meglio: abbiamo dei deputati israeliani che protestano contro il riconoscimento della capitale di Israele da parte di un governo straniero. Ora, se avessero ragione i cultori dello ius soli, questo non dovrebbe accadere, perché gli arabi con cittadinanza israeliana dovrebbero sentirsi israeliani come gli ebrei.
Ovviamente questa domanda è per me la naturale conseguenza di tutte le motivazioni che ho ascoltato a favore dello ius soli nell'ulitmo mese.
Questa protesta dimostra, qualora c ene fosse bisogno, che l’identità etnica viene prima di quella data da un pezzo di carta. Non si tratta di nulla di sorprendente, basta vedere cosa accade in Francia, in Belgio, in Inghilterra e solo ieri in Germania (scontri fra curdi e turchi!).
Oggi gli arabi musulmani sono una minoranza, ma se fossero la metĂ ? Se fossero la maggioranza?
La democrazia dimostra ancora una volta di avere le armi spuntate contro la sfida multietnica.
Ovviamente gli ebrei stanno lavorando affinché non avvenga mai di essere in minoranza in casa loro. Per adesso in Italia si lavora al contrario.