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Bari, al Policlinico somministrato il primo vaccino al mondo contro le recidive del tumore alle vie urinarie
Redazione online
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Bari, al Policlinico somministrato il il primo vaccino al mondo contro le recidive del tumore alle vie urinarie
La paziente, una donna di 75 anni che si è sottoposta all'asportazione completa della neoplasia, ha ricevuto la somministrazione del farmaco personalizzato in associazione alla immunoterapia
09 Dicembre 2024, 16:24
16:25
1 min
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BARI - Il Policlinico di Bari è il primo centro in tutto il mondo ad aver effettuato, oggi 9 dicembre, la somministrazione del vaccino personalizzato per prevenire le recidive dei tumori alle vie urinarie. Nel dettaglio, si tratta della combinazione terapeutica del vaccino a mRNA (RNA messaggero) personalizzato, autogene cevumeran, e nivolumab (immunoterapia approvata dall’autorità regolatorie internazionali, ad oggi non ancora rimborsata nel Nostro Paese in questo scenario terapeutico).
Si tratta di un vaccino progettato per il singolo paziente sulla base delle specifiche mutazioni individuate sul proprio campione tumorale. Nel caso specifico, la prima paziente è una donna di 75 anni, sottoposta lo scorso agosto all'asportazione completa di una neoplasia alle vie urinarie, ad alto rischio di recidiva. Il Policlinico è stato il primo centro tra 110 a livello mondiale, di cui 9 in Italia, a portare efficacemente a termine la fase di screening di un paziente eleggibile per lo studio clinico internazionale che valuta l'efficacia di questa combinazione terapeutica.
“La somministrazione del vaccino personalizzato a base di mRNA , consentirà la produzione di proteine specifiche in grado di indirizzare il sistema immunitario della paziente, attivato dall’immunoterapia convenzionale, specificamente contro le cellule del suo tumoreâ€, spiega la dottoressa Mimma Rizzo, investigatore principale dello studio per l’Oncologia Medica del Policlinico di Bari. “Il carcinoma uroteliale – aggiunge la dottoressa Rizzo – colpisce circa 30.000 persone all’anno in Italia ed è associato, per le forme localizzate che possono avvalersi della chirurgia radicale, ad un alto tasso di recidiva locale o a distanza. Fino ad oggi abbiamo potuto usare solo la chemioterapia convenzionale, un approccio terapeutico gravato da consistente tossicità e associato ad un limitato beneficio clinico. Difficile trovare le parole per esprimere la gioia di essere riuscita, grazie al duro e costante lavoro di tutto il team, ad offrire questa rivoluzionaria strategia terapeutica alla nostra paziente. Questa battaglia può e deve essere vinta, la guarigione di questa paziente e di tutti gli altri pazienti che aderiranno a questo studio clinico al Policlinico di Bari, senza dover emigrare per la propria salute, è la ragione per la quale tutti noi abbiamo investito e investiremo sempre di più nella ricerca clinicaâ€.
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