Mentre leggevo i vari commenti nel thread “Un’altra epoca”, mi sono reso conto che, qui nel forum, potrebbero esserci degli utenti con quella genuina curiosità e quella necessaria apertura mentale tali da renderli capaci di mettere in discussione le narrative ufficiali che ci vengono raccontate, sui più svariati argomenti, dagli autoproclamati “professionisti dell’informazione”.
Sperando, quindi, di stimolare la semplice curiosità di persone di questo tipo, ho deciso di aprire questo thread non tanto per confrontarci su specifici argomenti “scottanti” (alla fine ognuno la pensi come vuole), quanto per segnalare un’intervista fatta, poco tempo fa, da un certo Tucker Carlson al Prof. Jeffrey Sachs e che, personalmente, ritengo degna di essere almeno vista (a prescindere, poi, da quali conclusioni si trarranno sugli argomenti trattati).
Questo è il link:
https://www.youtube.com/watch?v=3pyNlGyKYw4
E’ un video in inglese, ma ci sono i sottotitoli (sempre in inglese); purtroppo, dura un po’ (una 50na di minuti, in originale).
A dir la verità potrei fornire anche il link all’intervista doppiata in italiano; tuttavia, tale versione è inserita in un contesto in cui ci sono due commentatori italiani che stoppano spesso l’intervista per commentare cosa dice il Prof. americano e spiegare in maniera più approfondita, a chi visiona il video, come stanno le cose.
Dato che, comprensibilmente, è insito nella maggior parte delle persone comuni essere scettici su queste tematiche (già mi vedo messaggi del tipo: "E questo commentatore chi è? Ma la Terra è piatta o quadrata? Ma è meglio un Folorunsho oggi o un freno a mano domani? Preferisco ascoltare cosa dice Tizio o a Caio piuttosto che uno youtuber" … e via dicendo), mi sembra più corretto riportare semplicemente la versione originale dell’intervista, senza “intermediari” (sebbene, mi sembra giusto precisarlo, uno dei commentatori sia stato una persona che, in gioventù, ha lavorato come analista politico per il governo italiano e varie organizzazioni internazionali).
Tuttavia, se qualcuno fosse davvero interessato, potrei inserire il link commentato in italiano, anche se non sono tanto sicuro che potreste comprendere molti degli argomenti a cui fanno riferimento i due commentatori (a meno che non conosciate già questi signori, ovviamente).
L’intervista originale è fatta a questo Prof. Sachs durante un meeting a Dubai tenutosi poco tempo fa (per fare un paragone, questo meeting è l’equivalente mediorientale del WEF, il World Economic Forum).
Se mi si chiedesse chi sia il Prof. Jeffrey Sachs, risponderei dicendo che è un analista politico americano, un esperto di economia, nonché professore alla Columbia University (se non ricordo male). E’ un tizio MOLTO conosciuto e influente, sia a livello nazionale (negli USA) che internazionale (per dire, è un “consulente” del Segretario Generale dell’ONU in materia di sostenibilità, o roba simile, ma credo sia stato consulente anche dei precedenti Segretari Generali riguardo, forse, altre questioni).
Il suo Curriculum Vitae è prestigioso, quindi direi che tutti coloro che basano la credibilità delle affermazioni di una persona in base al suo CV potrebbero un minimo rasserenarsi sulla possibilità che questo signore non dovrebbe dire palesi bugie (ma, come si dice in questi casi, non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire e peggior cieco di chi non vuol vedere … quindi, lo scetticismo a priori, soprattutto fra la gente comune, è una possibilità sempre probabile).
Sono 40 anni (o forse più) che sto tizio ha a che fare con capi di stati in tutto il mondo.
Qualcuno abbastanza smaliziato potrebbe definire questo signore come appartenente al Deep State americano (quello attuale di Trump, almeno, cioè quello che sta sostituendo il vecchio potere ombra in carica da oltre 30 anni). Ma, a prescindere da tali definizioni, il motivo per cui mi permetto di suggerire la visione di questo video è perché in questa lunga intervista fa delle affermazioni, secondo me, molto forti.
Ecco alcune cose che dice:
1) inizialmente parla di come avesse subito intuito il potenziale e la seguente ascesa politica di Viktor Orban in Ungheria, sin da quando incontrò Orban quando era giovane (N.d.A. : Attualmente Orban condivide le decisioni della corrente di Trump, quindi non c’è da stupirsi).
2) poi parla di come la guerra in Ucraina fosse un progetto americano già a partire dal 1994 (in realtà già dal 1991, aggiunge subito dopo, cioè da dopo lo sgretolamento dell’URSS). L’idea era di espandere la Nato ad Est, in maniera prepotente, oltre l’Ungheria e la Romania, fino ad arrivare nei territori del Mar Nero (dentro la vecchia URSS) per circondare la Russia (N.d.A. : Nel caso ci fosse confusione, faccio notare che URSS e Russia sono due cose diverse).
A tal riguardo, dice ESPLICITAMENTE che era un progetto del Deep State (dell’epoca), e quindi non importava chi fossero stati i presidenti americani negli anni a venire; tutti dovevano seguire questo progetto, a prescindere dall’essere Repubblicani o Democratici (“outing” molto forte, secondo me).
A conferma di questo progetto, cita per es. l’annessione alla Nato di tanti staterelli, geopoliticamente strategici per questo scopo, avvenuta negli anni successivi.
Racconta di come Putin avesse chiesto una prima volta agli USA di fermarsi con questa idea, dal momento che gli americani stessi avevano promesso loro, in passato, che non lo avrebbero MAI fatto (e anche un vecchio presidente tedesco aveva promesso questo).
Poi prosegue su come gli USA, sempre in base a questo progetto, nel 2002, in maniera UNILATERALE, uscirono dal trattato ABM (riguardante la limitazione dei sistemi missilistici antibalistici); faccio notare quanto questo aspetto sia molto grave a livello geopolitico perché tale trattato, per una trentina di anni, ha avuto l’effetto deterrente di evitare un conflitto nucleare fra le due parti proprio perché entrambe avevano il potenziale per distruggersi a vicenda; adesso, però, gli USA, uscendo dal trattato, dichiaravano che avrebbero aumentato i loro sistemi antimissili (costruendoli nei territori Nato tutt’intorno alla Russia), causando la giusta preoccupazione da parte della Russia stessa che, pian piano, vedeva una superpotenza straniera che si stava potenziando militarmente “sotto casa sua”.
Nel 2007 Putin chiede ancora una volta agli USA di fermarsi con questo progetto di espansione e armamento, ma gli USA proseguono imperterriti fino a insediarsi in Ucraina e Georgia.
Sempre a proposito della guerra in Ucraina, spiega un’altra cosa MOLTO importante: racconta di come in Ucraina, nel 2010, fu eletto Janukovyc, un presidente che, saggiamente, voleva rimanere neutrale in questo progetto USA di minaccia alla Russia; purtroppo, però, come spiega il Prof., nel 2014 gli USA organizzarono il famoso colpo di stato che destituì questo presidente per mettere, negli anni a venire, fantocci da manipolare a proprio piacimento (N.d.A. : E l’attuale comico cocainomane che governa l’Ucraina è solo l’ultimo della lista).
Sono questi i VERI motivi che hanno portato Putin a invadere l’Ucraina, qualche anno fa. E’ stato costretto ad agire in questo modo come extrema ratio, purtroppo. Non lo ha certamente fatto, come viene, invece, raccontato da tutti quei pagliacci nelle tv nostrane, perché “vuole invadere l’Europa”.
Che Putin sia anche lui uno spietato dittatore è un conto, ma ingannare centinaia di milioni di pecoron … di persone in Occidente, tramite disinformazione fatta spudoratamente in tv e sui giornali, è anche peggio.
3) parla poi di come lui abbia suggerito, durante gli inizi degli anni 90, periodo in cui ci trovavamo in una situazione di possibile pace mondiale (era la fine della Guerra Fredda), di prestare 1 miliardo di dollari alla Polonia, adducendo come motivazione la stabilizzazione del governo polacco (N.d.A. : E poi uno si chiede come mai la Polonia sia oggi il principale stato europeo filoamericano e antirusso).
4) parla di come abbia suggerito di fare anche la stessa cosa con l’URSS di Gorbaciov, ma quella volta il governo americano (il Deep State dell’epoca) rifiutò (lui, da novello santarellino, ne prende le distanze e li accusa di decisione stupida e sbagliata, facendo intendere che la decisione corretta sarebbe stata l’opposta, per una questione di prosperità sia americana che globale).
5) parla di come, nel 1997, abbia letto un libro di Zbigniew Brzezinski e di come ne prenda le distanze dal suo contenuto, riassumibile banalmente nel dominio americano sull’intero globo, mentre lui, invece, dichiara che il futuro sia un mondo multipolare (N.d.A. : Brzezinski è stato uno degli uomini più influenti del vecchio Deep State americano, nonché il reale “stratega” di tutti i governi americani succedutisi sino ad oggi). In tale libro, tra le altre cose, Sachs spiega di come il vecchio stratega parlasse anche del progetto di espansione della Nato ad Oriente (come ha raccontato all’inizio), o della volontà di ingaggiare una guerra contro l’Iran (il Deep State di Sachs, quello attuale di Trump, per capirci, non condivide tale progetto guerrafondaio), o di come all’epoca si ritenesse impossibile che la Russia (ritenuta debole dopo la caduta dell’URSS) potesse allearsi con Cina e Iran.
6) accenna al fatto che esiste un “partito della guerra”, voglioso di scatenare una guerra contro Iran e/o Cina (N.d.A. : Proprio come aveva scritto Brzezinski nel suo libro).
Parla anche di altre cose, come per es. i loro progetti futuri (accelerazione nel campo della digitalizzazione, dell’IA, delle criptovalute e, aggiungo io, della magnetizzazione del mondo … oh, ma che bel mondo dei sogni ci aspetta).
Naturalmente questo signore non è un santo. Ha avuto i suoi motivi per fare questo tipo di “outing” pubblicamente (direi principalmente per rivelare i complotti orditi dal Deep State avversario ed acquisire, in questo modo, ancora più consensi per la propria agenda); ognuno può farsi la propria idea sulle motivazioni che lo hanno spinto a raccontare tutto ciò, è ovvio, ma dubito che lo abbia fatto per un qualche tipo di rimorso riguardo le crudeltà sinora commesse dai vecchi “Poteri Forti” verso le persone comuni oppure per informare coraggiosamente le popolazioni comportandosi da eroe.
In ogni caso, a prescindere da tutto, io credo che questa intervista serva almeno per mostrare come esistano realmente progetti e trame oscure ordite da persone all’ombra dei cosiddetti politici e capi di stato ufficiali, e che, anche se la propria mente lo rifiuta, si dovrebbe imparare a non andare ciecamente sempre dietro alle varie narrative che sentiamo in tv, o leggiamo sui giornali, riguardo a questioni “più grandi di noi”.