Molti conosceranno già questa storia...Buona lettura!
Il mondiale passa alla leggenda per quello che accade nella seconda fase.
Per aumentare gli incassi, la formula prevede un girone finale all'italiana, privo quindi di una finalissima.
Ma sorte vuole che l'ultimo incontro, Brasile-Uruguay, sia praticamente una sfida secca: i padroni di casa hanno 4 punti, uno in più.
Basta un pari ma tutti sono convinti che il Brasile chiuderà la partita in goleada, tanta sembra la superiorità nelle partite finora disputate.
La federazione uruguayana è cosi pessimista da dichiarare che basta evitare figuracce, perdere con due gol di scarto va benissimo.
In Brasile iniziano già i festeggiamenti, le strade vengono preparate per celebrare l'inevitabile trionfo.
A questo punto accade l'incredibile.
L'allenatore ed il capitano biancocelesti non ci stanno ed iniziano a caricare i propri compagni e ad elettrizzare la partita dal punto di vista psicologico.
Il Brasile segna in apertura di ripresa e Varela, il capitano, protesta con l'arbitro senza neanche averne motivo: l'importante è buttare la partita sul piano nervoso. Schiaffino pareggia i conti e ad 11 minuti dal termine Ghiggia capovolge il risultato.
Per i Brasiliani tuttora il colpevole è solo uno: il portiere Barbosa che fino ad allora si era distinto per uno stile imperfetto ma efficace.
Quel giorno ci furuno 16 suicidi, quella partita ha dato vita a quello che in tutto il mondo è ricordato come il Disastro del Maracanã, O Maracanaço. Fu un dramma per tutto il paese; venne proclamato lutto nazionale per tre giorni e molta gente aveva scommesso tutti i suoi averi sulla vittoria del Brasile finì in rovina. L'Uruguay festeggiò la seconda vittoria in due partecipazioni.
Nel 1998 Barbosa si reca nel ritiro del Brasile ma Zagallo gli rifiuta l'incontro con la sqaudra a dimostrazione di quanto fosse attuale l'odio dei brasiliani nei suoi confronti. Morirà a causa di un'ictus nel 2000.