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MessaggioInviato: sab giu 17, 2006 16:07
da IlBolscevico
bellissimo sto topic ......

MessaggioInviato: sab giu 17, 2006 16:10
da PARTITO PERONISTA
per la serie: Dicevano gli antichi

Secondo mia nonna materna le 'masciàre' sono realmente esistite. Erano donne non timorate di Dio, alleate con il demonio.
Esse, nella piena oscurità della notte e quando i mariti dormivano, salivano sui lastrici solari delle case della città vecchia, si denudavano e si ungevano di 'olio masciàro' (n.d.r. Masciàro=Magico).
Succesivamente salivano sul parapetto del lastrico e recitavano la formula d'uso:
'Sop'a spine e ssop'a saremìinde
M'àgghi'acchià a Millevìinde
'
[n.d.r. Su spine e su (fra) sarmenti, mi troverò (sarò fra poco) a Benevento (dalla strega)].
Dopo di che si lanciavano nel vuoto trasformandosi in 'gatte masciàre' (n.d.r. :shock:). Il loro compito consisteva nell'operare in contrasto con i comandamenti della religione cattolica
Chiunque, rientrando in casa, incontrava nei vicoli della città vecchia una gatta sospetta, bastava che recitasse facendosi il segno della croce: 'Driana mèste ca va pe la vì, - Dègghia ngondrà Gesù, Giusèppe e Marì'.
A questo, se la gatta fosse stata 'masciàre', sarebbe ritornata ad essere donna e completamente nuda.
C'è da aggiungere che le 'masciàre', dovevano rientrare prima, dell'alba e al primo tocco di campana perchè, altrimenti, si sarebbero trasformate in donne nude, facile bersaglio di gente retta (n.d.r. o facile preda di gente un pò meno retta) e devota ai principi cristiani.
Una volta un marito, svegliatosi durante la notte e non trovando la moglie accanto a se, sospetto che la moglie fosse 'mascàre'. Rovistando per la casa rinvenne una bottiglietta d'olio nascosta in un posto inconsueto. Svutò la bottiglietta e sostituì il contenuto con semplice olio d'oliva acquistato al pizzicagnolo. La donna, ignorando la sostituzione, si unse e si lanciò nel vuoto; ma la trasformazione nn avvenne e rimase stecchita al suolo per l'urto violento.
Mio nonno soleva raccontare che ai suoi tempi due bellissime oche, dalle sembianze stranamente umane, furono catturate in piena notte in un vicolo della città vecchia e messe in un cassone. All'alba si trasformarono in donne nude che cercavano di coprirsi per la vergogna.

MessaggioInviato: sab giu 17, 2006 16:13
da PARTITO PERONISTA
sarebbe interessante postare la recitazione dei 'vermi'
appena posso me la faccio dire da mia nonna. in tutta la vostra vita (da buoni baresi) vi siete fatti fare almeno una volta i vermi?

MessaggioInviato: sab giu 17, 2006 16:20
da PARTITO PERONISTA
Credenze e pregiudizi

1 - Preddìte m-mènz'a la mane: o terrìse o mazzàte

2 - Il cappello nn si poggia mai sul letto: porta sfortuna.

3 - Imbattersi in un funerale, un cavallo bianco e un prete porta bene.

4 - Lo squittire della civetta (u malaciìdde) è presagio di morte.

5 - In passato nn si nominava mai il 17, perchè numero sfortunato...al suo posto si usava dire 16+1.

6 - La notte del 2 novembre i morti uscivano dal cimitero e andavano in giro per loro affari.

7 - Soltanto tre persone dello stesso nome possono battezzare un asino.

8 - Il noce è ritenuto l'albero delle streghe e quindi indemonito

9 - Lasciar stare le ragnatele attaccate ai muri porta fortuna

10 - I mattoni rossi di creta creano le pulci.

:shock:

MessaggioInviato: sab giu 17, 2006 16:24
da PARTITO PERONISTA
PARTITO PERONISTA ha scritto:Credenze e pregiudizi

1 - Preddìte m-mènz'a la mane: o terrìse o mazzàte

2 - Il cappello nn si poggia mai sul letto: porta sfortuna.

3 - Imbattersi in un funerale, un cavallo bianco e un prete porta bene.

4 - Lo squittire della civetta (u malaciìdde) è presagio di morte.

5 - In passato nn si nominava mai il 17, perchè numero sfortunato...al suo posto si usava dire 16+1.

6 - La notte del 2 novembre i morti uscivano dal cimitero e andavano in giro per loro affari.

7 - Soltanto tre persone dello stesso nome possono battezzare un asino.

8 - Il noce è ritenuto l'albero delle streghe e quindi indemonito

9 - Lasciar stare le ragnatele attaccate ai muri porta fortuna

10 - I mattoni rossi di creta creano le pulci.

:shock:


continuando...

11 - La notte di Sand'Andè, il santo andava girando per le stalle chiedendo alle bestie come si comportavano i loro padroni, per comportarsi di conseguenza con il loro padrone

12 - Una cimice entrata in un orecchio fa ammattire la persona

13 - Quando il gatto si lecca lo zampino e se lo passa sulla testa, o il gallo canta di giorno vuol dire che la pioggia è vicina.

14 - Anche se il gobbo porta fortuna, bisogna diffidare da esso perchè come lo zoppo, l'orbo, e l'anormale fisico in genere è segnato da Dio.

16 - non si accende mai un cerino per dar fuoco alla sigaretta, sigaro o pipa di una persona più anziana perchè è come accendere le candele ad un defunto.

17 - Sognare la caduta di un dente significa che qualcuno in famiglia morirà.

18 - Sognare carne macellata non è buon segno;
mentre al contrario sognare feci umane porta bene.

19 - Sedersi sulla tavola da pranzo porta scalogna

20 - Le vipere vengono attratte dal latte. Le donne lattanti dovevano temerle in quanto 'potevano trovarsele attaccate al petto', o quanto meno introdotte nel proprio corpo perchè entrate dalla bocca o dall'apertera del basso ventre.

aggiungo: :shock: :shock:

MessaggioInviato: sab giu 17, 2006 16:28
da PARTITO PERONISTA
questa l'avete sentita per forza: U lepòmene (il lupo mannaro)

Nasceva la notte di Natale, aveva la coda ed usciva nelle notti di plenilunio.
Lanciava grida lugubri alla luna ed era temuto e rispettato da tutti.
Tutti lo lasciavano andare per i fatti suoi e nn lo molestavano, però se lo incontravano di fronte in un vicolo senza uscita di Bari vecchia, l'unica salvezza consisteva nel pungerlo leggermente con un coltello in modo che uscisse un pò di sangue; e contemporaneamente si doveva pronunciare la frase: 'sime chembbàre de San GGiuànne' (siamo compari di San Giovanni).
Al che il lupo mannaro si rabboniva (n.d.r. nn prima di averti sagnato durante tutto il tempo che hai perso al posto di scappare :lol:) e sparivano i suoi bollori e la sua pericolosità.
Però la moglie del lupo mannaro doveva avere pronto, presso l'uscio di casa, 'nu gallettòne chiìne d'acque frèscke' (un mastellone di acqua fresca), in modo che u lepòmene, gettandosi nel gallrttòne, potesse tornare un uomo normale.

MessaggioInviato: sab giu 17, 2006 16:35
da PARTITO PERONISTA
Guerre tra rioni

In prossimità delle feste i ragazzi allestivano alcuni altarini e, imitando gli adulti, andavano in giro raccogliendo oboli dai passanti.
Con il ricavato davano corso alla loro festicciola.
Era uso che ragazzi di un rione sfidassero alla sassaiola ragazzi del rione avversario.
Sono rimasti noti 'Sande Pìite' contro 'Via Nàbbue'.
'Da ddò l'am'a livà Via Nàbbue', e vààà era il grido di guerra

MessaggioInviato: sab giu 17, 2006 17:00
da Franchino
Fertune e cazz' ngule beate a ci l'ave....

MessaggioInviato: sab giu 17, 2006 17:27
da Happy77
Standing ovation per Partito Peronista...
ma...
Timb n'gi vol d'ci l'acquh alla roccih...
ma u buc du ia fa...


Tempo ci vuole disse l'acqua alla roccia... ma il buco te lo farò...

Sta ad indicare un percosro molto impervio... un immane dispendio di energie... Un impegno straordinario per raggiungere uno scopo ben preciso... ma alla fine si riuscirà nell'intento...

MessaggioInviato: sab giu 17, 2006 18:07
da BariCANADA
Voglio il vino.



Auee, dam nu pik d miir!!

MessaggioInviato: sab giu 17, 2006 18:39
da persemprebari
IL tòdere O tot'r SI USA X INDICARE ANCHE UN CAPO DI SALSICCIA???

MessaggioInviato: sab giu 17, 2006 22:38
da Libertà ai Popoli
PARTITO PERONISTA ha scritto:per la serie: Dicevano gli antichi

Secondo mia nonna materna le 'masciàre' sono realmente esistite. Erano donne non timorate di Dio, alleate con il demonio.
Esse, nella piena oscurità della notte e quando i mariti dormivano, salivano sui lastrici solari delle case della città vecchia, si denudavano e si ungevano di 'olio masciàro' (n.d.r. Masciàro=Magico).
Succesivamente salivano sul parapetto del lastrico e recitavano la formula d'uso:
'Sop'a spine e ssop'a saremìinde
M'àgghi'acchià a Millevìinde
'
[n.d.r. Su spine e su (fra) sarmenti, mi troverò (sarò fra poco) a Benevento (dalla strega)].
Dopo di che si lanciavano nel vuoto trasformandosi in 'gatte masciàre' (n.d.r. :shock:). Il loro compito consisteva nell'operare in contrasto con i comandamenti della religione cattolica
Chiunque, rientrando in casa, incontrava nei vicoli della città vecchia una gatta sospetta, bastava che recitasse facendosi il segno della croce: 'Driana mèste ca va pe la vì, - Dègghia ngondrà Gesù, Giusèppe e Marì'.
A questo, se la gatta fosse stata 'masciàre', sarebbe ritornata ad essere donna e completamente nuda.
C'è da aggiungere che le 'masciàre', dovevano rientrare prima, dell'alba e al primo tocco di campana perchè, altrimenti, si sarebbero trasformate in donne nude, facile bersaglio di gente retta (n.d.r. o facile preda di gente un pò meno retta) e devota ai principi cristiani.
Una volta un marito, svegliatosi durante la notte e non trovando la moglie accanto a se, sospetto che la moglie fosse 'mascàre'. Rovistando per la casa rinvenne una bottiglietta d'olio nascosta in un posto inconsueto. Svutò la bottiglietta e sostituì il contenuto con semplice olio d'oliva acquistato al pizzicagnolo. La donna, ignorando la sostituzione, si unse e si lanciò nel vuoto; ma la trasformazione nn avvenne e rimase stecchita al suolo per l'urto violento.
Mio nonno soleva raccontare che ai suoi tempi due bellissime oche, dalle sembianze stranamente umane, furono catturate in piena notte in un vicolo della città vecchia e messe in un cassone. All'alba si trasformarono in donne nude che cercavano di coprirsi per la vergogna.



E' incredibile leggere storie simili.
E la cosa ancora più interessante è che Storie simili si ritrovano in altri Paesi lontani, che parecchi anni fa avevano poche possibilità di Comunicare. Mi riferisco al Friuli, dove sono numerose le leggende ed i Miti riguardanti le Streghe.

MessaggioInviato: sab giu 17, 2006 23:20
da Cello
la cr s strius e la prcsion nn gamin

la cera si strofina e la processione non cammina

MessaggioInviato: sab giu 17, 2006 23:20
da Cello
viva a l emmn,mazzet al femmn

vivi gli uomini,botte alle donne

MessaggioInviato: sab giu 17, 2006 23:22
da Cello
la sapete la canzoncina:
chiss addo stem iè u megghiè pais no cresc l'erv ma stonn l baris.....

oppure questa:

tenev na cas,na vacc,nu mul emmo no teng chiù nisciun