Gaetano d'Agostino non sembra vivere al meglio la situazione di comproprietà tra Roma e Bari, ed aspetta con impazienza le decisioni che verranno prese sul suo futuro.
"Cerco di vivere questa situazione della comproprietà in maniera distaccata, ma è logico che alla fine ci si pensa. Non sono proprio sereno, ma ho passato due anni al Bari a buoni livelli. Sapranno i dirigenti quello che devono fare. Il mio primo pensiero e' quello di stare in una squadra che faccia la serie A, ma se dovessi rimanere a Bari ci starei volentieri, è una squadra alla quale devo solo dare. Ho fatto due anni da mezzala, forse devo completarmi per giocare centrale."
In qualche occasione si è parlato di Juventus.
"Sono sei mesi che sento questa cosa, posso solo dire magari, perchè è una grande squadra anche se con la Roma ho fatto sette anni a livello giovanile e ce l'ho nel cuore pero' in due anni che sono stato al Bari non ho mai ricevuto una telefonata, una lettera, un augurio di buon natale, niente di tutto questo. Non ho mai ricevuto quella chiamata che ti aspetti da una squadra che ti manda in comproprietà e deve seguirti passo passo. Dico la verita, ci tenevo e tanto, ci sono rimasto male che nessuno mi ha chiamato. A Sensi non devo dire nulla tranne che sono stato due anni a lavorare lontano da Roma per migliorarmi e per poter tornare un giorno. Io ce l'ho messa tutta. Vedremo".
La prossima sfida sull'asse Roma-Torino è vicina, e si combatterà sulla risoluzione della comproprietà di D'Agostino.
Il giocatore è a metà fra il club di Sensi e il Bari, dietro al quale c'è la Juve.
La Roma non ha un bisogno impellente di un giocatore dalle caratteristiche del giovane centrocampista, ma pur di toglierlo a Moggi e utilizzarlo poi eventualmente per qualche scambio è certo che farà il possibile per riappropriarsi dell'intero cartellino del giocatore.
