da Will Kane » ven gen 05, 2018 9:23
Subito a dire del Napoli che ruba alla prima scoreggia. Ma della Juve che contro il Torino è stata aiutata ad andare in semifinale di Coppa Italia? Nemmeno con la tecnologia del VAR si riesce a estirpare la evidente sudditanza ancora presente nella classe arbitrale verso la Juve (sopratutto), il Milan e l'Inter.
Baresi strisciati, vittorie sempre aiutate.
To play.
http://www.gazzetta.it/Calcio/Coppa-Ita ... 7349.shtmlDALLA GAZZETTA DI OGGI
Disastro Var? No, sbaglia Doveri
"Khedira ha preso il pallone": così si è giustificato l’arbitro di Juventus-Torino, confermando la decisione dopo il monitor. Allora perché andare a rivedere l’episodio?
di Francesco Ceniti
05 GENNAIO 2018 - MILANO
MILANO - Chiamatela variabile Doveri. Si è detto e scritto molto nelle ultime settimane sulla questione Var e di sicuro Nicola Rizzoli, designatore Can A, sperava di scavallare senza altri scossoni il 6 gennaio in modo da fare a bocce ferme (si rigioca il 20) un primo bilancio della tecnologia in aiuto degli arbitri, rivoluzione ancora in fase sperimentale. E invece metti una sera di Coppa Italia che vale la semifinale, il derby di Torino in casa della Juve, il 2-0 contestato dai granata per un presunto fallo di Khedira, l’arbitro che convalida, ma subito dopo corre a rivedere il replay… Ecco, shakerate bene e aggiungete la variabile Doveri. Il risultato sarà un gol irregolare assegnato con la Var messa in un angolo e resa superflua da un utilizzo improprio. In più tutta una serie di domande (alcune legittime, altre meno) sulla questione tecnologia, tesi ardite e persino la deriva dei complotti. Ecco perché occorre fare chiarezza: quello di Doveri è stato "solo" un errore. Grave, soprattutto perché nel recente passato più volte i vertici arbitrali hanno spiegato agli addetti ai lavori come sia cambiata (da alcuni decenni, a dire il vero) la valutazione sulle entrate.
IL FALSO MITO - "Ha preso il pallone", è stato il labiale di Doveri intento a spiegare ai giocatori la scelta di giudicare regolare il contatto di Khedira su Acquah. La cosa curiosa è che questa giustificazione spesso è usata dai difensori quando un arbitro gli fischia fallo contro. E l’identica frase è stata pronunciata più volte dai vari tecnici nella interviste post partita proprio per contestare i provvedimenti presi contro i propri calciatori, magari espulsi con un 2° cartellino (a maggio proprio Mihajlovic attaccò Valeri per il giallo ad Acquah che costrinse il Torino in 10 in un altro derby). Ecco perché è stato sorprendente sentire quelle parole dette da Doveri. Certo, Khedira tocca il pallone, ma un attimo dopo non controlla la sua entrata finendo in modo negligente addosso all’avversario. Dinamica chiara che avrebbe dovuto portare al fischio immediato e alla concessione della punizione per il Torino. Stoppiamo l’eventuale obiezione, questa: "Ma il tedesco aveva solo l’intenzione di prendere la palla, il resto è una conseguenza fortuita". Non bastano i buoni propositi e la «non volontarietà » di un’azione. Certo, non tutti i contatti sono fallosi, ma quando si colpisce un avversario, mettendone anche a rischio l’incolumità , il fatto di aver colpito prima la palla non è un salvacondotto. Semmai ci sono sfumature diverse: abbiamo spiegato il comportamento negligente di Khedira (punizione e basta), mentre se l’entrata è imprudente (siamo un gradino più su nella pericolosità del contrasto) scatta l’ammonizione che diventa rosso se nel gesto è ravvisato un impiego di forza eccessivo.
DOVERI INTERNAZIONALE - Daniele Doveri da sempre è un arbitro che ama fischiare poco certi contatti. Ha una "soglia" personale più alta rispetto ad altri colleghi, ma allo Stadium quella soglia era stata superata Altra caratteristica dell’arbitro romano: ha personalità da vendere e si fida molto delle sue sensazioni. Questa "presunzione" gli è costata in termini di carriera: una prova è la nomina da internazionale arrivata a 40 anni (età quasi da pensione per un arbitro) e operativa proprio due giorni prima del derby di Torino. Ora il suo problema maggiore si chiama Rizzoli. Che proprio per quello che abbiamo spiegato prima non può averla presa bene. Al di là del turno di stop (forse due) che scatterà in automatico (i numeri esigui non consentono punizioni più pesanti), a lasciare l’amaro in bocca dalla parte dell’Aia è stata tutta la gestione dell’episodio. Doveri aveva visto e valutato (male) il contatto. Ne ha discusso con Mariani (Var) ribadendo il concetto "Se ha preso palla, per me è buono". A quel punto era lecito che convalidasse la rete senza passare dai monitor, prendendosi come è giusto che sia la responsabilità . E invece ha forse voluto strafare: rivedendo l’azione per poi far capire a tutti che aveva visto giusto. Ha marcato ancora di più il territorio. Un uso sbagliato della tecnologia.
NESSUNA ALLERGIA - È comunque stato un errore, solo un errore. I numeri sono eloquenti (quasi 50 gli errori evitati) e hanno permesso di ridurre al minimo sindacale le proteste. Siamo entrati nell’anno del Mondiale che dovrebbe giocarsi proprio con l’aiuto della Var ai fischietti. Semmai si dovrà poi fare un ragionamento sul protocollo e migliorarlo in alcuni punti. È questa la priorità da affrontare. Lo sanno bene anche alla Fifa.E' la tua ultima occasione: se rinunci, non ne avrai altre. Pillola azzurra: fine della storia. Domani ti sveglierai in camera tua e crederai a quello che vorrai. Pillola rossa: resti nel paese delle meraviglie e vedrai quanto è profonda la tana del Bianconiglio.
ANCHE NELLE SCONFITTE MI TROVERAI
PERCHE'...
SONO LE CONDIZIONI PEGGIORI A RENDERE LE COSE STRAORDINARIE.
E IL BARI E' DAVVERO UNA COSA STRAORDINARIA.
FORZA RAGAZZI!!
