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Moderatori: sirius, Rosencratz, Pino, Soloesemprebari, divin gallo
saverio67 ha scritto:Durante i lunghi anni di B, ho letto profluvi di topic e post su questo forum in cui si favoleggiava dei difensori delle serie inferiori. Giocatori abituati a massacrare malleoli. Atleti che durante la settimana si allenavano a spezzare mazze di robusto mogano con un solo calcio, così da essere sicuri di rendere invalidi gli attaccanti avversari alla domenica. Di converso attaccanti abituati a voltare in rissa ogni singolo contatto, per poter sopravvivere e preservare la propria sanità fisica.
Altro che arcigni. I giocatori delle serie inferiori venivano dipinti come veri e propri macellai. E io che mi immaginavo tibie volanti. Raccapriccianti dozzine di denti sparsi sul campo da gioco a forza di gomitate.
Per non parlare dei danni agli organi interni, tutti provocati da pugni assestati nel modo più vigliacco durante i contatti o la corsa affiancati.
E dirò di più. Nelle descrizioni che mi toccava di leggere, il sadismo dei difensori era inversamente proporzionale al livello della serie in cui giocavano. Più erano scarsi, e più divenivano impietosi mietitori di rotule e incrinatori di costole.
E che dire del clima infuocato in campo. Arbitri costretti a giocare col giubbotto antiproiettili, guardalinee pestati di continuo. Al confronto le intimidazioni della malavita organizzata sembravano delle pacche di incoraggiamento.
A forza di leggerlo mi ero fatto capace che in serie C le cose fossero cambiate, e di molto da quando la avevamo lasciata nel 1984. Se così tanti esperti confermavano questo stile di gioco, doveva essere per forza così.
MA CHE PALLONISTI.
Dopo aver visto più di metà del campionato di serie D, devo dire che il livello di correttezza è di almeno due ordini di grandezza superiore a quello delle serie superiori e dei tornei internazionali. Faccio davvero difficoltà a ricordare interventi fatti per il solo gusto di far male. In genere i giocatori giocano pulito e quando commettono fallo lo ammettono, tornano indietro e chiedono scusa.
In serie B, in serie A e nelle partite internazionali, ogni volta che un giocatore viene toccato comincia ad urlare come una femminuccia e si rotola manco gli avessero strappato la milza a crudo. Segue l'arrivo di un paio di compagni di squadra che aggrediscono il vile furfante, a sua volta spalleggiato da altri suoi compagni. In pochi secondi si forma un parapiglia indegno. Testate, insulti, calci, minacce, occhiatacce.
E che dire dei rigori. Un rigore dalla serie B in su, fino ai tornei europei ed internazionali, è sempre la fonte di capannelli immondi. Tutti che si lanciano sull'arbitro ciascuno urlando sciocchezze. La squadra che lo deve battere tenta di dimostrare che al giocatore caduto sono stati amputati entrambi gli arti. La squadra che lo deve subire giura che quello accanto al giocatore caduto non era un loro compagno di squadra ma l'apparizione di un'anima dannata evocata dagli avversari chissà con quali satanici sortilegi.
In serie D quando viene fischiato un fallo 99 volte su 100 nessuno fiata. Quando uno ha da protestare va da solo o accompagnato dal suo capitano dall'arbitro. E se viene un rigore, il giocatore che ha commesso il fallo si porta la mano alla bocca e ai capelli e, anche se non ha commesso fallo, fa cenno di no all'arbitro e si accomoda fuori dall'area senza rompere tanto i cotiledoni. Il tempo fra il fischio di un rigore ed il momento in cui viene battuto è 1/5 di quello che intercorre dalla serie B in su.
Una espulsione in serie D non è mai l'occasione per minacciare l'arbitro di ritorsioni e le due panchine non vengono alle mani. In confronto alla gazzarra che si scatena nelle serie professionistiche siamo davvero ad un livello di civiltà superiore.
Ma, mi chiedo ora, tutti quelli che negli anni passati su questo forum assicuravano che i campi fossero concimati con il sangue ed i brandelli dei giocatori ospiti ma dove cacchio le prendevano queste informazioni?
Ma io preferisco mille volte lo spirito sportivo dilettantistico della serie D, che il professionismo delle risse e delle urla inutili.
Sarò cieco io. Ma io di difensori pronti dediti alla noble art sinora non ne ho visti.
saverio67 ha scritto:Durante i lunghi anni di B, ho letto profluvi di topic e post su questo forum in cui si favoleggiava dei difensori delle serie inferiori. Giocatori abituati a massacrare malleoli. Atleti che durante la settimana si allenavano a spezzare mazze di robusto mogano con un solo calcio, così da essere sicuri di rendere invalidi gli attaccanti avversari alla domenica. Di converso attaccanti abituati a voltare in rissa ogni singolo contatto, per poter sopravvivere e preservare la propria sanità fisica.
Altro che arcigni. I giocatori delle serie inferiori venivano dipinti come veri e propri macellai. E io che mi immaginavo tibie volanti. Raccapriccianti dozzine di denti sparsi sul campo da gioco a forza di gomitate.
Per non parlare dei danni agli organi interni, tutti provocati da pugni assestati nel modo più vigliacco durante i contatti o la corsa affiancati.
E dirò di più. Nelle descrizioni che mi toccava di leggere, il sadismo dei difensori era inversamente proporzionale al livello della serie in cui giocavano. Più erano scarsi, e più divenivano impietosi mietitori di rotule e incrinatori di costole.
E che dire del clima infuocato in campo. Arbitri costretti a giocare col giubbotto antiproiettili, guardalinee pestati di continuo. Al confronto le intimidazioni della malavita organizzata sembravano delle pacche di incoraggiamento.
A forza di leggerlo mi ero fatto capace che in serie C le cose fossero cambiate, e di molto da quando la avevamo lasciata nel 1984. Se così tanti esperti confermavano questo stile di gioco, doveva essere per forza così.
MA CHE PALLONISTI.
Dopo aver visto più di metà del campionato di serie D, devo dire che il livello di correttezza è di almeno due ordini di grandezza superiore a quello delle serie superiori e dei tornei internazionali. Faccio davvero difficoltà a ricordare interventi fatti per il solo gusto di far male. In genere i giocatori giocano pulito e quando commettono fallo lo ammettono, tornano indietro e chiedono scusa.
In serie B, in serie A e nelle partite internazionali, ogni volta che un giocatore viene toccato comincia ad urlare come una femminuccia e si rotola manco gli avessero strappato la milza a crudo. Segue l'arrivo di un paio di compagni di squadra che aggrediscono il vile furfante, a sua volta spalleggiato da altri suoi compagni. In pochi secondi si forma un parapiglia indegno. Testate, insulti, calci, minacce, occhiatacce.
E che dire dei rigori. Un rigore dalla serie B in su, fino ai tornei europei ed internazionali, è sempre la fonte di capannelli immondi. Tutti che si lanciano sull'arbitro ciascuno urlando sciocchezze. La squadra che lo deve battere tenta di dimostrare che al giocatore caduto sono stati amputati entrambi gli arti. La squadra che lo deve subire giura che quello accanto al giocatore caduto non era un loro compagno di squadra ma l'apparizione di un'anima dannata evocata dagli avversari chissà con quali satanici sortilegi.
In serie D quando viene fischiato un fallo 99 volte su 100 nessuno fiata. Quando uno ha da protestare va da solo o accompagnato dal suo capitano dall'arbitro. E se viene un rigore, il giocatore che ha commesso il fallo si porta la mano alla bocca e ai capelli e, anche se non ha commesso fallo, fa cenno di no all'arbitro e si accomoda fuori dall'area senza rompere tanto i cotiledoni. Il tempo fra il fischio di un rigore ed il momento in cui viene battuto è 1/5 di quello che intercorre dalla serie B in su.
Una espulsione in serie D non è mai l'occasione per minacciare l'arbitro di ritorsioni e le due panchine non vengono alle mani. In confronto alla gazzarra che si scatena nelle serie professionistiche siamo davvero ad un livello di civiltà superiore.
Ma, mi chiedo ora, tutti quelli che negli anni passati su questo forum assicuravano che i campi fossero concimati con il sangue ed i brandelli dei giocatori ospiti ma dove cacchio le prendevano queste informazioni?
Ma io preferisco mille volte lo spirito sportivo dilettantistico della serie D, che il professionismo delle risse e delle urla inutili.
Sarò cieco io. Ma io di difensori pronti dediti alla noble art sinora non ne ho visti.
Giuseppe76 ha scritto:saverio67 ha scritto:Durante i lunghi anni di B, ho letto profluvi di topic e post su questo forum in cui si favoleggiava dei difensori delle serie inferiori. Giocatori abituati a massacrare malleoli. Atleti che durante la settimana si allenavano a spezzare mazze di robusto mogano con un solo calcio, così da essere sicuri di rendere invalidi gli attaccanti avversari alla domenica. Di converso attaccanti abituati a voltare in rissa ogni singolo contatto, per poter sopravvivere e preservare la propria sanità fisica.
Altro che arcigni. I giocatori delle serie inferiori venivano dipinti come veri e propri macellai. E io che mi immaginavo tibie volanti. Raccapriccianti dozzine di denti sparsi sul campo da gioco a forza di gomitate.
Per non parlare dei danni agli organi interni, tutti provocati da pugni assestati nel modo più vigliacco durante i contatti o la corsa affiancati.
E dirò di più. Nelle descrizioni che mi toccava di leggere, il sadismo dei difensori era inversamente proporzionale al livello della serie in cui giocavano. Più erano scarsi, e più divenivano impietosi mietitori di rotule e incrinatori di costole.
E che dire del clima infuocato in campo. Arbitri costretti a giocare col giubbotto antiproiettili, guardalinee pestati di continuo. Al confronto le intimidazioni della malavita organizzata sembravano delle pacche di incoraggiamento.
A forza di leggerlo mi ero fatto capace che in serie C le cose fossero cambiate, e di molto da quando la avevamo lasciata nel 1984. Se così tanti esperti confermavano questo stile di gioco, doveva essere per forza così.
MA CHE PALLONISTI.
Dopo aver visto più di metà del campionato di serie D, devo dire che il livello di correttezza è di almeno due ordini di grandezza superiore a quello delle serie superiori e dei tornei internazionali. Faccio davvero difficoltà a ricordare interventi fatti per il solo gusto di far male. In genere i giocatori giocano pulito e quando commettono fallo lo ammettono, tornano indietro e chiedono scusa.
In serie B, in serie A e nelle partite internazionali, ogni volta che un giocatore viene toccato comincia ad urlare come una femminuccia e si rotola manco gli avessero strappato la milza a crudo. Segue l'arrivo di un paio di compagni di squadra che aggrediscono il vile furfante, a sua volta spalleggiato da altri suoi compagni. In pochi secondi si forma un parapiglia indegno. Testate, insulti, calci, minacce, occhiatacce.
E che dire dei rigori. Un rigore dalla serie B in su, fino ai tornei europei ed internazionali, è sempre la fonte di capannelli immondi. Tutti che si lanciano sull'arbitro ciascuno urlando sciocchezze. La squadra che lo deve battere tenta di dimostrare che al giocatore caduto sono stati amputati entrambi gli arti. La squadra che lo deve subire giura che quello accanto al giocatore caduto non era un loro compagno di squadra ma l'apparizione di un'anima dannata evocata dagli avversari chissà con quali satanici sortilegi.
In serie D quando viene fischiato un fallo 99 volte su 100 nessuno fiata. Quando uno ha da protestare va da solo o accompagnato dal suo capitano dall'arbitro. E se viene un rigore, il giocatore che ha commesso il fallo si porta la mano alla bocca e ai capelli e, anche se non ha commesso fallo, fa cenno di no all'arbitro e si accomoda fuori dall'area senza rompere tanto i cotiledoni. Il tempo fra il fischio di un rigore ed il momento in cui viene battuto è 1/5 di quello che intercorre dalla serie B in su.
Una espulsione in serie D non è mai l'occasione per minacciare l'arbitro di ritorsioni e le due panchine non vengono alle mani. In confronto alla gazzarra che si scatena nelle serie professionistiche siamo davvero ad un livello di civiltà superiore.
Ma, mi chiedo ora, tutti quelli che negli anni passati su questo forum assicuravano che i campi fossero concimati con il sangue ed i brandelli dei giocatori ospiti ma dove cacchio le prendevano queste informazioni?
Ma io preferisco mille volte lo spirito sportivo dilettantistico della serie D, che il professionismo delle risse e delle urla inutili.
Sarò cieco io. Ma io di difensori pronti dediti alla noble art sinora non ne ho visti.
Da copiare e inviare tramite email a tutti i calciatori di serie A e B.
Qualcosa si é visto anche in D, ma le perdite di tempo sono prerogative delle squadre che stanno vincendo o comunque ottenendo il loro obiettivo. Non dimentichiamo i giocatori della palmese che quando venivano sostituiti sullo 0-0 correvano dalla parte opposta del campo per perdere tempoBariCatanzaro1972 ha scritto:Personalmente le immagini più da dilettanti che mi sono rimaste negli occhi nell'ultimo anno solare sono le vergognose perdite di tempo di entella e pro Vercelli al San Nicola.
grande fratello ha scritto:Qualcosa si é visto anche in D, ma le perdite di tempo sono prerogative delle squadre che stanno vincendo o comunque ottenendo il loro obiettivo. Non dimentichiamo i giocatori della palmese che quando venivano sostituiti sullo 0-0 correvano dalla parte opposta del campo per perdere tempoBariCatanzaro1972 ha scritto:Personalmente le immagini più da dilettanti che mi sono rimaste negli occhi nell'ultimo anno solare sono le vergognose perdite di tempo di entella e pro Vercelli al San Nicola.
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