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Moderatori: sirius, Rosencratz, Pino, Soloesemprebari, divin gallo
discitur ha scritto:Antur1979 ha scritto:Mi ricorda Sforzini...
A me Godeas!
Quando non esisteva Internet esisteva comunque la Libertà di espressione. Per cui chiunque poteva prendere carta e penna è scrivere ciò che voleva. Ma per ottenerne la divulgazione doveva sottoporre il suo scritto ad un editore, il quale lo affidava ad un revisore. Il revisore se trovava qualcosa di originale e significativo in quello scritto consigliava all'editore di pubblicarlo, su un giornale, una rivista o un libro. Se invece si trattava di cose dette da persone prive di qualunque titolo per esprimersi in quella materia, il revisore consigliava all'editore di restituire lo scritto.Mamt ha scritto:mentalità del tifoso barese:
Situazione: questo calciatore sta giocando male. Ha sempre segnato parecchi gol altrove, ma questo non conta: se sbaglia qualche partita, è un cesso.
Soluzione: lo bollo come scarso e lo riempo di insulti sui social. Questo lo aiuterà a integrarsi meglio e a dare il meglio di sé.
Io non so quale razza di frustrazione personale cerchiate di scaricare ogni volta nel calcio. Mi chiedo, con un certo timore, quanti di voi si siano riprodotti e che tipo di educazione possa offrire alla progenie un così fine conoscitore della psiche umana.
Questi sono i social: branchi di protoscimmie a cui è stata messa davanti una tastiera, che si sentono in diritto di insultare il prossimo atteggiandosi a esperti in ambiti di cui ignorano tutto, o quasi.
Il forum é ormai allo sbando. Da mesi e mesi doppinick e provocatori escono fuori dalle fogne in ogni momento di difficoltà , ma l'amministrazione se ne frega e i moderatori non so nemmeno chi siano.polpopazzo ha scritto:chiedo ai mods di far modificare il titolo di questo topic e bannare l'utente troll doppio nik "ein/auz"
Pit ha scritto:Il forum é ormai allo sbando. Da mesi e mesi doppinick e provocatori escono fuori dalle fogne in ogni momento di difficoltà , ma l'amministrazione se ne frega e i moderatori non so nemmeno chi siano.polpopazzo ha scritto:chiedo ai mods di far modificare il titolo di questo topic e bannare l'utente troll doppio nik "ein/auz"
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saverio67 ha scritto:Quando non esisteva Internet esisteva comunque la Libertà di espressione. Per cui chiunque poteva prendere carta e penna è scrivere ciò che voleva. Ma per ottenerne la divulgazione doveva sottoporre il suo scritto ad un editore, il quale lo affidava ad un revisore. Il revisore se trovava qualcosa di originale e significativo in quello scritto consigliava all'editore di pubblicarlo, su un giornale, una rivista o un libro. Se invece si trattava di cose dette da persone prive di qualunque titolo per esprimersi in quella materia, il revisore consigliava all'editore di restituire lo scritto.Mamt ha scritto:mentalità del tifoso barese:
Situazione: questo calciatore sta giocando male. Ha sempre segnato parecchi gol altrove, ma questo non conta: se sbaglia qualche partita, è un cesso.
Soluzione: lo bollo come scarso e lo riempo di insulti sui social. Questo lo aiuterà a integrarsi meglio e a dare il meglio di sé.
Io non so quale razza di frustrazione personale cerchiate di scaricare ogni volta nel calcio. Mi chiedo, con un certo timore, quanti di voi si siano riprodotti e che tipo di educazione possa offrire alla progenie un così fine conoscitore della psiche umana.
Questi sono i social: branchi di protoscimmie a cui è stata messa davanti una tastiera, che si sentono in diritto di insultare il prossimo atteggiandosi a esperti in ambiti di cui ignorano tutto, o quasi.
Per cui io avrei anche potuto scrivere un saggio sui vaccini o un articolo sul calcio. Poi l'avrei mandato ad un editore che lo avrebbe dato ad un revisore. Il Revisore avrebbe agilmente scoperto che io non ho alcuna preparazione scientifica in materia di vaccini e non ho mai studiato nulla di calcio. Per cui dopo una veloce occhiata avrebbe detto all'editore di restituirlo. A maggior ragione se il mio scritto avesse contenuto insulti e giudizi espressi senza una adeguata ponderazione.
Purtroppo Internet ha dato la possibilità a chiunque di pubblicare ciò che, a giusta ragione, un tempo sarebbe stato cestinato. L'effetto è quello che si vede: giudizi espressi senza alcun fondamento, insulti come se piovesse, e soprattutto l'impossibilità di discernere, nel mare magno di idiozie pubblicate, quei pochi contributi sensati.
Di qui i disastri tipo Stamina, cura Di Bella, gli antivaccinisti, i terrapiattisti, i terracavisti, il veganesimo, i crudisti, i fruttariani, gli scalzisti, quelli che credono ai marziani, alle scie chimiche, alle bobine di Bach, agli Elohim, agli Annunaki e via discorrendo di stupidaggine in stupidaggine. Un tempo aberrazioni del genere non avrebbero mai avuto origine perché mai nessuno avrebbe pubblicato scempiaggini simili
saverio67 ha scritto:Quando non esisteva Internet esisteva comunque la Libertà di espressione. Per cui chiunque poteva prendere carta e penna è scrivere ciò che voleva. Ma per ottenerne la divulgazione doveva sottoporre il suo scritto ad un editore, il quale lo affidava ad un revisore. Il revisore se trovava qualcosa di originale e significativo in quello scritto consigliava all'editore di pubblicarlo, su un giornale, una rivista o un libro. Se invece si trattava di cose dette da persone prive di qualunque titolo per esprimersi in quella materia, il revisore consigliava all'editore di restituire lo scritto.Mamt ha scritto:mentalità del tifoso barese:
Situazione: questo calciatore sta giocando male. Ha sempre segnato parecchi gol altrove, ma questo non conta: se sbaglia qualche partita, è un cesso.
Soluzione: lo bollo come scarso e lo riempo di insulti sui social. Questo lo aiuterà a integrarsi meglio e a dare il meglio di sé.
Io non so quale razza di frustrazione personale cerchiate di scaricare ogni volta nel calcio. Mi chiedo, con un certo timore, quanti di voi si siano riprodotti e che tipo di educazione possa offrire alla progenie un così fine conoscitore della psiche umana.
Questi sono i social: branchi di protoscimmie a cui è stata messa davanti una tastiera, che si sentono in diritto di insultare il prossimo atteggiandosi a esperti in ambiti di cui ignorano tutto, o quasi.
Per cui io avrei anche potuto scrivere un saggio sui vaccini o un articolo sul calcio. Poi l'avrei mandato ad un editore che lo avrebbe dato ad un revisore. Il Revisore avrebbe agilmente scoperto che io non ho alcuna preparazione scientifica in materia di vaccini e non ho mai studiato nulla di calcio. Per cui dopo una veloce occhiata avrebbe detto all'editore di restituirlo. A maggior ragione se il mio scritto avesse contenuto insulti e giudizi espressi senza una adeguata ponderazione.
Purtroppo Internet ha dato la possibilità a chiunque di pubblicare ciò che, a giusta ragione, un tempo sarebbe stato cestinato. L'effetto è quello che si vede: giudizi espressi senza alcun fondamento, insulti come se piovesse, e soprattutto l'impossibilità di discernere, nel mare magno di idiozie pubblicate, quei pochi contributi sensati.
Di qui i disastri tipo Stamina, cura Di Bella, gli antivaccinisti, i terrapiattisti, i terracavisti, il veganesimo, i crudisti, i fruttariani, gli scalzisti, quelli che credono ai marziani, alle scie chimiche, alle bobine di Bach, agli Elohim, agli Annunaki e via discorrendo di stupidaggine in stupidaggine. Un tempo aberrazioni del genere non avrebbero mai avuto origine perché mai nessuno avrebbe pubblicato scempiaggini simili
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