AdriAMB ha scritto:Magari diventasse come Caputo
Magariiiiiii...firmerei subito, ora "Ciuccio" gioca e segna in serie A!
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Moderatori: sirius, Rosencratz, Pino, Soloesemprebari, divin gallo
AdriAMB ha scritto:Magari diventasse come Caputo
Mr. Libidine ha scritto:Un contributo off-topic al sempre seguitissimo (da parte mia) topic accademico ed in risposta alla "ciucciaggine" sui fondamentali di taluni biancorossi che militano in serie D.
Questo weekend ho guardato 4 partite della massima divisione italiana e notavo, anzi mi convincevo del fatto che l'80% (ma potrei allargarmi ulteriormente sulle percentuali) dei giocatori di fascia che giocano in serie A non sanno fare un cross decente. Non parliamo di palleggiare nello stretto con entrambi i piedi o di giocare a 1-2 tocchi (mia fissazione). In tutto il weekend calcistico ho visto fare solo 1 cross che era degno di nota .... lo ha fatto CR7 dalla sinistra, in mezzo a due avversari laziali, per un ipotetico compagno che doveva essere piazzato al centro dell'area di rigore, che non c'era.
La quasi totalita' delle palle giocate dagli esterni, che non siano passaggetti all'indietro, impatta (miseramente) sulle gambe dell'avversario, o sono troppo sul portiere, o proprieta' delle difese ... e parliamo di gente a caccia di rinnovi di contratti in scadenza 2030. Ultima cosa .... basta guardare come Milinkovic Savic ha calciato una punizione dal limite dell'area, ieri sera, al 94' ... un calciatore per il quale Lotito va cercando 100 milioni di euri... immaginiamo cosa si possa voilere da Simeri o Ladaresta che dir si voglia ....
Questi non sono giocatori di calcio, sono decatleti ... questo tatticismo esasperato, teorico ed ignorante sta uccidendo il gioco del calcio nella sua essenza: la spettacolarita'.
nik ha scritto:Mr. Libidine ha scritto:Un contributo off-topic al sempre seguitissimo (da parte mia) topic accademico ed in risposta alla "ciucciaggine" sui fondamentali di taluni biancorossi che militano in serie D.
Questo weekend ho guardato 4 partite della massima divisione italiana e notavo, anzi mi convincevo del fatto che l'80% (ma potrei allargarmi ulteriormente sulle percentuali) dei giocatori di fascia che giocano in serie A non sanno fare un cross decente. Non parliamo di palleggiare nello stretto con entrambi i piedi o di giocare a 1-2 tocchi (mia fissazione). In tutto il weekend calcistico ho visto fare solo 1 cross che era degno di nota .... lo ha fatto CR7 dalla sinistra, in mezzo a due avversari laziali, per un ipotetico compagno che doveva essere piazzato al centro dell'area di rigore, che non c'era.
La quasi totalita' delle palle giocate dagli esterni, che non siano passaggetti all'indietro, impatta (miseramente) sulle gambe dell'avversario, o sono troppo sul portiere, o proprieta' delle difese ... e parliamo di gente a caccia di rinnovi di contratti in scadenza 2030. Ultima cosa .... basta guardare come Milinkovic Savic ha calciato una punizione dal limite dell'area, ieri sera, al 94' ... un calciatore per il quale Lotito va cercando 100 milioni di euri... immaginiamo cosa si possa voilere da Simeri o Ladaresta che dir si voglia ....
Questi non sono giocatori di calcio, sono decatleti ... questo tatticismo esasperato, teorico ed ignorante sta uccidendo il gioco del calcio nella sua essenza: la spettacolarita'.
Le cronache raccontano (non ho visto la partita) che la Juventus gioca male, soffre e subisce l'avversario per quasi tutto l'incontro. Allegri dichiara a fine gara che quando si vincono queste partite è un bel segnale. Per l'Accademia, vincere giocando male è un pessimo segnale. C'è qualcosa che non va.
nik ha scritto:I commenti a fine primo tempo erano ben diversi da quelli catastrofici che leggo ora e tutto sommato ritengo che il primo tempo sia stato ben giocato. Nel secondo tempo la Turris ha dimostrato di essere più squadra ma questo già lo sapevamo. Malgrado tutto, sarebbe bastato invertire i due portieri per portare il risultato a casa. Continuo a pensare che siamo superiori alla Turris. Il problema è Cornacchini, assolutamente inadeguato a pilotare una squadra superiore alla media in serie D. Lui sa fare abbastanza bene il calcio "pane e salame" e allora che faccia quello fino alla fine e non si inventi pericolosi stravolgimenti tattici pur di far giocare insieme Brienza, Floriano, Liguori e Simeri.
Francesco 88 ha scritto:Fino alla partita con il Roccella ho sempre difeso mister Cornacchini per il semplice fatto che, vista la categoria dove siamo finiti, l’importante fosse vincere e tornare quanto prima tra i professionisti. E per me fino a quando terrà il Bari al primo posto starà facendo quello per il quale è stato chiamato: vincere il campionato. Ma dopo quell’incredibile 2-2 col Roccella ho iniziato a pensare a tante cose che sintetizzerò in questi tre concetti:
P come paura – Va bene il voler prima non prenderle, va bene il fatto di non voler giocare per forza in maniera offensiva ma non avevo mai visto un tecnico con uno squadrone come quello schierarsi con un 3-6-1 senza senso (e con Iadaresta unica prima punta strutturata in grado di sfruttare i lanci lunghi per far salire la squadra in panchina) per difendere il risultato contro il Real Roccella. Quel giorno tutti allo stadio ebbero la sensazione che l’unico segnale trasmesso alla squadra fosse la paura di prendere gol (come puntualmente avvenne). Ed anche in trasferta il copione è sempre stato quello: tutti dietro e contropiede. A Torre del Greco avevi l’occasione di ammazzare il campionato (evoglia a dire il contrario) e far capire a tutti chi fossero i più forti. Ti sei trincerato sperando che il Floriano o il Brienza di turno ti uscisse la giocata per passare in vantaggio ma è andata male. Anche la scelta di Mattera terzino, come sottolineato dall’allenatore avversario, riflette le paure dell’allenatore di pensare prima a non prenderle. Sei andato sotto. E mò? Li hai i mezzi per reagire? E qui passiamo al secondo concetto
O come organizzazione (che non c’è) – Personalmente, visti tutti i guai che abbiamo passato in estate e l’essere partiti in netto ritardo, mi aspettavo una partenza lenta per poi crescere gradatamente col passare dei mesi. E’ invece avvenuto l’esatto contrario. Il Bari è partito a razzo ma da qualche tempo a questa parte al posto di andare avanti sembra stia facendo dei passi indietro. Affidarsi unicamente ai singoli o ai lanci lunghi dalla difesa può bastare per un’Igea Virtus ma quando trovi avversari con un minimo di organizzazione e di qualità in più le cose cambiano. Soprattutto se quelli che sono i tuoi top player per un motivo x non sono in giornata. La Turris non era e non è il Barcellona (andatevi a rivedere la partita di ieri e tutti gli appoggi che hanno sbagliato) ma sia all’andata che al ritorno almeno a me ha trasmesso l’idea di una maggiore organizzazione. E l’organizzazione nel calcio paga sempre. L’impressione che ho è che più di qualche giocatore con un altro allenatore avrebbe reso sicuramente molto di più rispetto a quanto visto oggi. Non perché remino contro ma semplicemente perché non sanno cosa fare in campo (a parte quanto scritto in precedenza).
T come tattica – A Cittanova hai tolto Hamlili, l’unico che assicura qualità e quantità (Bolzoni è forte tecnicamente ma non ha la stessa dinamicità dell’italo-marocchino) ed il centrocampo è andato in barca. Ieri una volta che sei andato sotto hai prima schierato tutti gli attaccanti a disposizione sguarnendo ulteriormente un centrocampo che non girava, poi ti sei reso conto dell’errore ed hai messo Hamlili per provare a trovare un po’ di equilibrio (parole di Cornacchini stesso). A Castrovillari, ultimo pareggio prima del match col Roccella, hai finito la partita giocando senza prime punte nonostante la squadra continuasse unicamente a fare lanci lunghi dalle retrovie.
In conclusione: mi auguro di cuore che Cornacchini vinca al più presto sto campionato ma non gli rinnoverei mai il contratto per la prossima stagione (che sarà tutta un’altra storia). Soprattutto se, come speriamo tutti, l’anno prossimo si punterà nuovamente a vincere il campionato.
dareios ha scritto:Ed eccoci qui a commentare l'ennesima vergogna, uno dei punti più bassi della storia del Bari.
Il mio primo pensiero va al cinepanettonaro partenopeo che, scelto dal sindaco per i suoi soldi (presunti), ha investito finora due calekkie per mettere su una banda di scarti napolecani perlopiù incapaci di giocare perfino in D.
Il secondo pensiero va all'uomo seduto in panchina che, dopo aver preso il solito gol su punizione, evitabilissimi l'uno e l'altra, stravolge la squadra inserendo personaggi ridicoli e regalando un giorno da eroi a un gruppo di napoletani che si sono presentati senza i loro migliori uomini.
Il terzo pensiero va a un lungagnone che, a pochi minuti dal termine, regala la palla del pareggio al loro portiere, ma qui mi devo censurare anche perché in fondo se lui e l'altro lungagnone inutile erano in campo, la colpa è di chi ce li ha messi e di chi li ha portati al Bari.
Ve lo ricordate quel coro "noi non siamo napoletani"? spero di sentirlo risuonare ben presto al santaklaus.
Buona serata
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