Bari-Modena, Longo: "Scontro diretto per i playoff. Gara importante ma non decisiva"Moreno Longo ha parlato alla vigilia di Bari-Modena, match in programma domani, venerdì 25 aprile alle 15:00 al San Nicola. Contro gli emiliani è la prima di 'cinque finali', ma il tecnico biancorosso ha provato a smorzare la pressione: "È una partita importante, uno scontro diretto perché anche il Modena ambisce ai playoff. A cinque dalla fine ogni gara ha la sua importanza. Non è decisiva ma è importante".
Il rinvio della gara col Südtirol, spostata al 13 maggio come tutte le gare del lunedì di Pasquetta in virtù della morte del Papa ha prodotto un cambiamento del calendario a detta di molti potrebbe falsare il campionato: "Non sono a conoscenza dei motivi per cui si sia deciso così. Fosse dipeso da me avrei optato per lo slittamento per mantenere la regolarità del campionato che credo debba essere la priorità. Detto ciò, prendiamo l'eccezionalità di ciò che è successo, dobbiamo affrontarlo con positività, fare il massimo, convogliare le energie su ciò che possiamo cambiare. Ci prepariamo bene per iniziare il percorso che inizierà da domani".
Sul peso dell'allenatore in questo momento della stagione: "Ogni ruolo in ogni momento della stagione è importante. Non solo l'allenatore, ogni componente ha il suo peso per il raggiungimento di un obiettivo. Tutte le componenti devono sempre lavorare al massimo per trovare la chiave giusta al momento giusto".
Sulle condizioni della squadra: "È stato un weekend atipico, la giornata di Pasquetta tra pullman aeroporti e campi è stata un po' strana, per noi e per i tifosi che sono venuti lì per sostenerci e hanno dovuto riorganizzare i loro piani. La squadra si è preparata e sta rispondendo bene per presentarsi al meglio domani. Sarà una partita impegnativa contro una squadra di valore come il Modena. L'unico indisponibile è Favasuli squalificato".
Su quale potrebbe essere la chiave della partita col Mdena: "Affrontiamo una squadra di valore che in estate si è rinforzata in maniera importante, lavora in ottica futura, stanno realizzando il convitto per i giovani, il centro sportivo. Si sta strutturando sempre di più, con giocatori di livello, stanno alzando l'asticella. A inizio anno si poteva tranquillamente collocare nella griglia playoff e oggi sono lì a giocarsela. Ci aspettiamo una squadra che verrà qui libera di testa, che proverà a giocarsi un ipotetico spareggio".
A Longo è stato chiesto qual è l'obiettivo per queste cinque partite: "Obiettivo è centrare i playoff, fare il meglio possibile in queste cinque partite, non è diverso da quello che è stato durante l'anno. Dovevamo arrivare a questo punto per giocarci questa chance e non era scontato, perché ci sono tante squadre dietro che hanno imbroccato una stagione storta ma che avrebbero potuto lottare anche per vincere il campionato. Il nostro percorso è di tutto rispetto, ora dobbiamo giocare con coraggio e testa libera per raggiungerlo in maniera definitiva. A Bari lavoro in una piazza importante, come ce ne sono poche per passione e attaccamento ai colori".
Sul momento di Novakovich: "Dopo l'infortunio che l'ha tenuto fuori 45 giorni era rientrato bene nel primo spezzone avuto a disposizione, poi aveva faticato da subentrante. Ora è in ripresa, sta molto meglio, lo stiamo iniziando a rivedere sui livelli del girone d'andata. Poi sta al giocatore guadagnarsi le sue chance".
Sulle condizioni di Oliveri, che giocherà a Favasuli, e Benali, assente col Palermo per problemi fisici: "Oliveri sta bene, si è sempre allenato. Avrebbe giocato a Bolzano, giocherà domani, deve riprendere a fare le cose che ha fatto molto bene nel girone d'andata. Benali era già recuperato per Bolzano, lo è ancora di più per il Modena".
Al tecnico biancorosso è stato chiesto come arginare Palumbo: "Per questa categoria è un calciatore importante che ha sempre fatto il bene delle squadre per cui ha giocato. Occupa il campo nella sua totalità, non dà riferimenti, ha innesco dell'azione, assist, capacità sulle palle inattive, ma non dobbiamo fossilizzarci solo su di lui. Nel Modena ci sono Mendes, Caso, Defrel, un centrocampo importante con Gerli, Santoro. Dobbiamo lavorare bene di squadra, con l'approccio giusto. Hanno più opzioni".
Longo ha dedicato anche un pensiero a Graziano Fiorita, membro dello staff del Lecce, scomparso improvvisamente all'età di 38 anni mentre si trovava in ritiro con la squadra per disputare la gara con l'Atalanta, che è stata rinviata: "Condoglianze alla famiglia del fisioterapista del Lecce, sono situazioni che hanno dell'assurdo, esprimo la nostra vicinanza ai suoi cari".
Nonostante il rinvio della gara col Südtirol abbia in un certo senso sfavorito il Bari, c'è stato qualche giorni in più per recuperare chi non era al meglio: "Stiamo parlando di una mini settimana, da lunedì a oggi. Tre-quattro giorni sono importanti ma non determinanti. Abbiamo fatto lavoro, ma non migliorativo perché quando c'è così poco intervallo non è possibile, se non lavorare sulla testa di chi arrivava con qualche dubbio come Benali o Lella. Non tanto a livello fisico, ma a livello mentale".
Al tecnico è stato chiesto dell'importanza dell'atteggiamento dei suoi per questo finale di stagione: "Rappresenta la base dal primo giorno di ritiro, non in questo finale di stagione. Il giusto atteggiamento non può mai mancare. Se manca quello parliamo del nulla. Poi bisogna scindere il fatto che se si vince o si perde questo dipenda esclusivamente dall'atteggiamento perché c'è sempre l'avversario, ci sono difficoltà da superare, conta il momento. Il nostro atteggiamento dev'essere famelico, determinato, poi conta ciò che riesci a portare sul campo".
Sui segnali positivi di Falletti contro il Palermo: "Gli episodi positivi come una buona prestazione, un assist, un gol che ti riportano in fiducia spesso accadono. Mi auguro possa essere stato così per lui, ma io sulla sua qualità, sul suo percorso non ho mai avuto dubbi. Ci auguriamo di potercelo godere al 100% per questo finale di campionato".
Sul momento di Lasagna che era uscito tra i fischi del pubblico col Palermo: "Ha lavorato bene, lo fa dal primo giorno di ritiro, è un professionista esemplare, è uno di quei pochi casi in cui mi viene da dirgli di essere più leggero di testa perché cerca di curare ogni minimo particolare. Sappiamo cosa ci può dare e quanto è importante per noi. Deve credere nei suoi mezzi e nelle sue qualità".
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