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16 giugno 1985

lun giu 16, 2025 10:47

Quando non eravamo colonizzati dai De Laurentiis
Quando la squadra non era infarcita da napoletani buoni solo a farsi i selfie al san paolo
Quando in attacco avevamo Bivi e Bergossi (e in panchina un certo Galluzzo, decisivo in molte occasioni) che, non a caso, furono i marcatori del 2-0 al Pescara.
Per me fu la prima promozione da tifoso, una delle giornate più felici e ancora oggi non dimenticata, anche se vissuta a casa, attaccato alla radiolina e a questo benedetto vantaggio che non arrivava mai.
Seguirono non poche delusioni e quella costante sensazione del potrei ma non voglio che ha contribuito allo sfacelo attuale.

Re: 16 giugno 1985

lun giu 16, 2025 11:01

Caldo torrido, quel pomeriggio. Io e mio padre fuori nel balcone, al Cep. Le urla selvagge al gol di Bivi, seguite tosto dal gol di Bergossi.
Io che gridavo come un forsennato dal balcone e poi giù nel cortile sulla mia fidata bicicletta cross 16.
I caroselli di 127,126,500, fiat Ritmo, a tutto spiano. Ricordo una nonnina di almeno 90 anni completamente vestita in biancorosso, anche se non era chiaramente in sè ma che creoʻ tanta simpatia e ilarità.
Le scritte di tale promozione si potevano ancora leggere sui muri delle case popolari al quartiere S.Paolo fino a qualche anno fa. Un'atmosfera irripetibile, meravigliosa, anche se di breve durata.

Re: 16 giugno 1985

lun giu 16, 2025 11:57

Ero alla Nord alle 12.00, la partita iniziava alle 16.00 sotto un sole cocente, una giornata come oggi, ogni tanto i pompieri innaffiavano la curva con gli idranti per darci sollievo. La città era da giorni tappezzata di biancorosso in ogni dove! Bari non era quella di oggi, meno bella, più provincialotta quasi un paesone, nessuno si sognava di venire a girare un film, ma era più verace e genuina! Avevo 18 anni e il giorno dopo avrei sostenuto gli esami di maturità! Per tanti miei coetanei baresi, la notte prima degli esami, oggi diventata un cult, praticamente non è esistita :D , tinta solo di biancorosso. La partita andò come doveva andare, avevamo una bella squadra proveniente da una C vinta, con una parentesi anche di una indimenticabile coppa Italia, quando il calcio era vero, quello sì! Un po' come tre anni fa, con la differenza che tre anni fa si lasciarono in attacco Cheddira e Antenucci (che inaspettatamente fecero anche bene), allora Messina e Galluzzo li si fece da parte e si acquistarono un ex capocannoniere della B, Bivi e un attaccante seconda punta di qualità, Bergossi ed entrambi non delusero! Quel 16 giugno, segnarono tutti e due!
Si doveva vincere e si vinse e in A si andò, senza alcuna delusione, mai avrei pensato che nei successivi 40 anni avrei festeggiato una promozione in casa solo altre tre volte. Si ripiombò subito in B, ma era una serie A a 16 squadre equivalente al meglio dei migliori campionati europei attuali, ci tornammo dopo 4 anni per aprire un ciclo di 10/11 anni che avrebbe visto giocare a Bari tutti i nostri idoli che adesso rimpiangiamo in continuazione! Anche la maturità andò come doveva andare, aprendo le porte a un futuro che si sapeva tranquillamente di avere e realizzare se solo si fosse fatto il proprio dovere! Molte volte e non solo per la nostalgia della gioventù mi piacerebbe risvegliarmi in quegli anni!

Re: 16 giugno 1985

lun giu 16, 2025 12:12



Gente più genuina, calcio più genuino...quei tempi, purtroppo, non torneranno mai più.

Re: 16 giugno 1985

lun giu 16, 2025 12:46

Avevo seguito tutto il campionato allo stadio. Ma quella partita no. Era l'ultima. Bisognava vincere per forza.

Aria condizionata nelle case non esisteva. Il caldo era notevole. Avevo invitato a seguirla in radio alcuni compagni di scuola. Sul balcone eravamo io, mio padre, mia madre e i miei compagni.

Una radio su Salomone. E una radio su "Tutto il Calcio" per sentire cosa accadeva sugli altri campi.

Come ha detto chi mi ha preceduto. Quella era la nostra notte prima degli esami. Alla fine della partita tutta la città era per strada. Non si usavano né fuochi d'artificio né maxischermi né cocktail né altro. Si festeggiava semplicemente per strada cantando con gli sconosciuti. Chi aveva uno straccio bianco e rosso lo esibiva.

Re: 16 giugno 1985

lun giu 16, 2025 12:53

La mia prima promozione in A......
Ricordo l'incredibile calca della coda all'ingresso, nelle famose "gabbie dei leoni" del Della Vittoria....
Il caldo feroce durante l'attesa per l'inizio....
Il delirio alla fine....
Ricordo che, sul lungomare pieno di tifosi, all'altezza della rotonda, saltai su un grosso cassone di un camion di passaggio, pieno di tifosi urlanti e ubriachi di gioia, con sciarpe e bandiere al vento, e vi rimasi per ore, fino a tarda sera, sfinito ma felice.

Re: 16 giugno 1985

lun giu 16, 2025 13:14

La prima promozione in A anche per me. Tanti di quei tifosi in festa non ci sono più. Familiari, amici, che non avrebbero meritato lo schifo attuale.

Re: 16 giugno 1985

lun giu 16, 2025 13:20

Quel campionato me lo sono goduto dalla tribuna coperta inferiore (dietro le panchine) quando, essendo piccolo, non avevo una lira.
A distanza di 40 anni non è cambiato niente, sto sempre senza soldi

Re: 16 giugno 1985

lun giu 16, 2025 13:42

Ludwig63 ha scritto:La mia prima promozione in A......
Ricordo l'incredibile calca della coda all'ingresso, nelle famose "gabbie dei leoni" del Della Vittoria....
Il caldo feroce durante l'attesa per l'inizio....
Il delirio alla fine....
Ricordo che, sul lungomare pieno di tifosi, all'altezza della rotonda, saltai su un grosso cassone di un camion di passaggio, pieno di tifosi urlanti e ubriachi di gioia, con sciarpe e bandiere al vento, e vi rimasi per ore, fino a tarda sera, sfinito ma felice.

Proprio la presumibile ressa agli ingressi e dentro lo stadio, oltre che la difficoltà nel reperire il biglietto, fu uno dei motivi per cui i miei esclusero categoricamente che io potessi andare allo stadio.
Si era appena consumata la tragedia dell’Heysel e io stesso, devo ammetterlo, un po’ di cagazza ce l’avevo…
Comunque, nel girone di ritorno vidi dal vivo solo la partita con l’Arezzo, il primo quadrimestre della prima superiore era stata una tragedia greca e i rubinetti si erano chiusi a febbraio…

Re: 16 giugno 1985

lun giu 16, 2025 14:06

Ricordo gli annunci funebri dove si annunciava la morte della Triestina sparsi per Santeramo. :D

Re: 16 giugno 1985

lun giu 16, 2025 14:07

Panzer8 ha scritto:
Ludwig63 ha scritto:La mia prima promozione in A......
Ricordo l'incredibile calca della coda all'ingresso, nelle famose "gabbie dei leoni" del Della Vittoria....
Il caldo feroce durante l'attesa per l'inizio....
Il delirio alla fine....
Ricordo che, sul lungomare pieno di tifosi, all'altezza della rotonda, saltai su un grosso cassone di un camion di passaggio, pieno di tifosi urlanti e ubriachi di gioia, con sciarpe e bandiere al vento, e vi rimasi per ore, fino a tarda sera, sfinito ma felice.

Proprio la presumibile ressa agli ingressi e dentro lo stadio, oltre che la difficoltà nel reperire il biglietto, fu uno dei motivi per cui i miei esclusero categoricamente che io potessi andare allo stadio.
Si era appena consumata la tragedia dell’Heysel e io stesso, devo ammetterlo, un po’ di cagazza ce l’avevo…
Comunque, nel girone di ritorno vidi dal vivo solo la partita con l’Arezzo, il primo quadrimestre della prima superiore era stata una tragedia greca e i rubinetti si erano chiusi a febbraio…

Quel biglietto ricordo non fu impossibile procurarmelo, lo acquistai in settimana al Bar Nautilus di Pasquale Zapparelli senza alcuna coda al prezzo di 10.000 lire...se non ricordo male o forse anche meno. Ce lo avrò ancora in qualche cassetto, devo cercarlo! Ricordo anche io l'ansia dei miei visto quanto successo all'Heysel, ma potevano pure piangere in greco! :D

Re: 16 giugno 1985

lun giu 16, 2025 14:10

Panzer8 ha scritto:
Ludwig63 ha scritto:La mia prima promozione in A......
Ricordo l'incredibile calca della coda all'ingresso, nelle famose "gabbie dei leoni" del Della Vittoria....
Il caldo feroce durante l'attesa per l'inizio....
Il delirio alla fine....
Ricordo che, sul lungomare pieno di tifosi, all'altezza della rotonda, saltai su un grosso cassone di un camion di passaggio, pieno di tifosi urlanti e ubriachi di gioia, con sciarpe e bandiere al vento, e vi rimasi per ore, fino a tarda sera, sfinito ma felice.

Proprio la presumibile ressa agli ingressi e dentro lo stadio, oltre che la difficoltà nel reperire il biglietto, fu uno dei motivi per cui i miei esclusero categoricamente che io potessi andare allo stadio.
Si era appena consumata la tragedia dell’Heysel e io stesso, devo ammetterlo, un po’ di cagazza ce l’avevo…
Comunque, nel girone di ritorno vidi dal vivo solo la partita con l’Arezzo, il primo quadrimestre della prima superiore era stata una tragedia greca e i rubinetti si erano chiusi a febbraio…

Agli ingressi non ci fu ressa, di più, entrai in orizzontale senza toccare a terra con i piedi :D :D
Comunque a essere sinceri i rischi più grossi li abbiamo corsi l'11 giugno di due anni fa alla nord!

Re: 16 giugno 1985

lun giu 16, 2025 14:13

Come tante partite della mia adolescenza,la radio era l unico mezzo per seguire il bari,( nato e vissuto in Toscana),tutto il calcio con Ezio Luzzi il radiocronista del big match della b,e poi in attesa di qualche immagine che novantesimo minuto mi avrebbe concesso,altri tempi,ma spero di tornare presto a rivivere le emozioni di una promozione in A del Bari che vale come uno scudetto.

Re: 16 giugno 1985

lun giu 16, 2025 14:29

Gioia del Colle. 9 anni e una bicicletta agghindata per l'occasione: lettera A realizzata alla meno peggio tra i raggi di entrambe le ruote, strisce biancorosse svolazzanti a rischio tremendo groviglio e via, su e giù per le strade nei pressi della stazione teatro di (deplorevoli) sassaiole con i tarantini in occasione dei derby. Quei bambini festanti ormai sono adulti costretti a ingoiare fango.

Re: 16 giugno 1985

lun giu 16, 2025 15:21

Alessio76 ha scritto:Come tante partite della mia adolescenza,la radio era l unico mezzo per seguire il bari,( nato e vissuto in Toscana),tutto il calcio con Ezio Luzzi il radiocronista del big match della b,e poi in attesa di qualche immagine che novantesimo minuto mi avrebbe concesso,altri tempi,ma spero di tornare presto a rivivere le emozioni di una promozione in A del Bari che vale come uno scudetto.

Sandro Ciotti, Enrico Ameri, Ezio Luzzi, ero bravo a imitare le loro voci. In classe simulavamo la radiocronaca. Tutt'ora me la cavo benone. Voci mitiche e inconfondibili
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