La gara di Rieti, i problemi che continuano a presentarsi in serie C, il momento della capolista Reggina. Massimo Taibi, fa il punto della situazione ai microfoni di RNP.
VERSO RIETI-Io credo che alla fine questa partita si giocherà regolarmente, ed oltre a crederlo è quello che mi auguro. Da parte nostra la stiamo preparando con la solita attenzione e la solita determinazione, caratteristiche tipiche del mister e dei giocatori. Ci vuole profondo rispetto per quello che stanno passando i ragazzi del Rieti e di riflesso le loro famiglie, lo dico sia da dirigente che da ex giocatore. Qualora scendessero in campo, sono sicuro che daranno il centouno per cento: la Reggina fino allo scorso dicembre ha vissuto una situazione simile, e so per esperienza personale che in casi del genere il gruppo può trarre nuovi stimoli proprio dalle difficoltà , unendosi ancora di più. La possibilità che giochino con la Berretti? Ecco, questo spero che non si verifichi, perché sarebbe una pagina davvero triste e buia, come quella verificatasi lo scorso gennaio a Matera, quando affrontammo una squadra di ragazzini in una giornata davvero surreale…
IL PROBLEMA E’ A MONTE…Eliminare un girone e portare la C a 40 squadre? Può essere una soluzione, ma credo che il problema vada risolto all’origine. Bisogna fare in modo che, quando si inizia la stagione, ogni società sia in grado di dimostrare inequivocabilmente che fino a giugno sarà in grado di pagare ogni dipendente. Non possiamo arrivare tra novembre e dicembre col rischio che alcune società spariscano in corso d’opera, è già successo lo scorso anno e mi auguro che non si ripeta adesso, perché come dicevo prima, oltre alla regolarità del campionato è giusto pensare a chi deve portare i soldi a casa attraverso il proprio lavoro ed i propri sacrifici.
RESTIAMO SUL PEZZO…La sconfitta in Coppa col Potenza forse avrà lasciato qualche preoccupazione nell’ambiente, ma ti posso assicurare che noi eravamo tranquillissimi. La risposta che la squadra ha dato con la Casertana non è una sorpresa, bensì l’ennesima conferma. Ti arrivo a dire che quella sconfitta è stata salutare, ha fatto capire che non esiste la squadra invincibile. L’avversario è stato bravo a giocarsela come fosse la partita della vita, ma quando la Reggina è riuscita a trovare le giuste contromisure, l’aveva ribaltata nel giro di dieci minuti. Il vero rimpianto semmai è rappresentato dal terzo gol subito, che sicuramente si poteva evitare, ma ormai è andata. Siamo orgogliosi di quanto stiamo facendo, ma il motto deve essere sempre lo stesso: restiamo sul pezzo, testa bassa e lavorare giorno dopo giorno, senza fare proclami che non servono, specie a questo punto della stagione…
UN GRUPPO D’ACCIAIO-Si, a parte Marchi abbiamo recuperato quasi tutti gli infortunati, e questo rappresenta sicuramente un’arma in più in vista del prosieguo. Ma anche sotto questo aspetto, siamo stati sempre sereni, basti pensare alla tranquillità che ha dimostrato il mister fino a tre giorni prima della partita con la Casertana, quando ancora non si sapeva se saremmo riusciti a recuperare Gasparetto, Bertoncini e Rubin. Gli infortuni fanno parte del calcio, ne arriveranno altri ma noi ci faremo sempre trovare pronti, forti di un grande allenatore che riesce a trovare le soluzioni attraverso il lavoro, e di un gruppo composto da 25-26 calciatori di qualità .
LE DICHIARAZIONI DI VIVARINI-E’ una questione chiusa, anzi neanche nata. Mi sono limitato a fare una chiamata amichevole al direttore del Bari Matteo Scala, dirigente e persona di grande spessore con cui ho un ottimo rapporto. Gli ho fatto alcune considerazioni che preferisco rimangano tra me e lui, vogliamo spegnere subito qualsiasi tipo di polemica e concentrarci sul nostro percorso. Con il Bari siamo avversari, ma non saremo mai nemici. Nutriamo un enorme rispetto per la società , alla quale auguriamo il meglio. E poi non dimentichiamoci della tifoseria barese, non dimenticherò mai il modo splendido con cui hanno accolto Reggio Calabria durante il big match dello scorso settembre. Bari e Reggina sono legate da un gemellaggio fantastico, che nessuna dichiarazione potrà mai scalfire”.
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