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Modularsi al Bari o modularlo alle nostre (alte) attese?

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Will Kane

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Modularsi al Bari o modularlo alle nostre (alte) attese?

Messaggioda Will Kane » ven set 25, 2020 19:00


I giornali spesso usano titoli ad effetto per attirare l'attenzione dei lettori. In queste ore circola un titolo "Il tridente del Bari vede e provvede". Il Bari che sostituisce il lavoro che di solito svolge dio. Pure gli accostamenti si fanno audaci e anche profani. Ma qualcuno ci casca, altrimenti non si spiegherebbe come mai i giornalisti battono con frequenza la pista degli slogan.
Che accade nella testa dei tifosi? Bella domanda. Troppo difficile rispondere. Proviamo a descrivere quello che si vede. A Bari si vede un tifo che è molto spezzato in parti. Esiste una parte che ininterrottamente sono anni che sottoscrive l'abbonamento. Se chiedi loro, perché? verosimilmente ti rispondono che il Bari è la squadra per la quale fanno il tifo. Come definirlo questo tifo... a prescindere? Ma sì, a prescindere va bene. Questi sono degli integralisti del Bari, senza che si offendano, sono ammalati di Bari. E neppure invitandoli a verificare se la rosa allestita dalla società è degna di ricevere fiducia, questi insani sono disposti a farsi carico (e a non far mancare il loro sostegno) pure a fronte di un campionato anonimo o peggio, di sofferenza. Un bel mistero. Qualcuno è in grado di indicare quali siano i vantaggi di questo sacrificio? In termini di risultati, la storia del Bari è avara. Tanta passione per avere in cambio così poco. Per una testa calcolante i conti non tornano. Il Bari non conviene. Il mistero si infittisce. I calcoli però appartengono al mondo della ragione, mentre costoro abitano un luogo che razionale non è. Ecco, aggiungiamo che chi tifa Bari, solo Bari, è un pazzo. Cari baresi (solodelbari), ringraziate Franco Basaglia e la sua ammirevole (e impagabile) opera nei confronti del sociale. Altrimenti oggi il vostro tifo al Bari vi avrebbe condannato al manicomio.
Per fortuna, i pazzi sono pochi. La ragione ha fatto tanti discepoli a Bari. Ma non del Bari. Il calcolo ragionato e conveniente ha spinto a trascurare il modesto Bari ad abbandonarlo in attesa che si degni di mostrare che valga la pena spendersi per lui. Se il Bari non riesce a farmi avere lo scudetto, me lo faccio dare da qualcun altro. Se il Bari non è in Champions, io ci vado lo stesso con altri. Ma poi, come torno a Bari? Diverso. Cambiato. Anzitutto calza a pennello il monologo dell'androide di Blade Runner: Io ne ho viste cose che voi del Bari non potreste immaginarvi...
Appunto, chi torna a Bari dopo queste esperienze, usando un eufemismo, diciamo che il Bari gli sta un pochino stretto. Come è naturale che sia dopo che ci si è immersi in stagioni di gran calcio.
A contrapporre tanto ben di dio, il Bari risponde con un fallimento e un campionato tra i dilettanti. Lo si vince, ma le critiche non sono mancate. E pure l'anno seguente, in C, da neopromossa la B sfugge di un soffio a causa dello spareggio perso contro la Reggiana. Ma pure qui critiche feroci. E le critiche non risparmiano niente e nessuno. Lamanna (in B), Caputo (in B), Castrovilli (in B), Simeri (in D). Elenco non completo, all'appello ne mancano tanti altri che ne hanno prese. A volte con ragione. Ma tante volte come se non si attendesse altro che vedere il Bari scivolare su una buccia di banana. Quello che appare davvero evidente è la sproporzione degli attacchi al Bari. Non sono misurati al Bari. Se il Bari commette uno sbaglio da 2, l'offesa che torna è da 8 in intensità. Perché quei 6 punti in più? Si potrebbe credere che sotterraneamente si muova una malafede che è sempre pronta a colpire alla prima occasione che si offre. Ma forse non c'è solo questo. C'è anche altro. Facciamo un altro esempio. Recentemente è stato sferrato un attacco a Telebari, rea di non trasmettere la partita del Bari, quella di coppa italia, in diretta. Davvero una sterile polemica che però ha ricevuto consenso per diverse ore, fino a quando si è capito che Telebari non poteva per mancanza di diritti televisivi sostituirsi alla Rai che invece li aveva. Eppure contro Telebari si è scritto tanto, troppo e senza curarsi se queste parole al veleno erano vere o no. Ma anche qui, perché? Solo malafede? E se fossimo lontani dal vero? Non dobbiamo escludere che chi critica il Bari, o in questo caso Telebari, sia sincero. Lui la pensa davvero così. Il Bari è mediocre e Telebari di basso livello. Queste affermazioni troverebbero riscontro se il Bari così conciato e telebari così allestita affronatssero scenari da Champions. Ma so che è buono perché lo faccio io, o gialloOro che la mette sul ridere, portati su palcoscenici europei non strapperebbero un sorriso, come a dire, ma a Bari come stanno messi? Ma dove vogliono andare? In effetti mancherebbe quel tono da D+. Ma noi qui siamo D-.
Ecco, forse è questa la giusta chiave di lettura. Al Bari manca da sempre quello sguardo che riesce a vederlo e accettarlo per quello che è. Non è una operazione difficile da fare. E' sufficiente tenere ben a mente quello che ci restituisce la storia della nostra squadra. 112 anni, 30 anni di A, l'ultimo campionato disputato in A dieci anni fa. Nei 30 anni di A MAI una qualificazione in Europa. E poi tanta, tantissima sofferenza per poter salvarsi dalle frequenti retrocessioni. Siamo onesti, non sembra un palmares del quale gonfiare il petto con orgoglio. Anzi, meglio mostrare una certa umiltà quando ci si approccia al Bari. Invece è esattamente il contrario quello che succede. Per come si fanno polemiche o si muovono critiche, pare che qui non si sia fatto altro che assaggiare di continuo la vittoria, che la bacheca straripi di trofei di ogni genere. Che i campioni visti al San Nicola giustificano l'incapacità di tollerare gli errori dei giovani lanciati allo sbaraglio. Magari sarebbe utile pensare che un giovane nel suo percorso di crescita lascia sul campo delle sbavature che lo aiuteranno a migliorare. Naturalmente se si conosce questa natura umana (e la si accetta) pure la parte più vulnerabile viene accolta. E il Bari ha mostrato nel corso della sua storia di essere molto umano. La perfezione, non esiste. Per la verità, non esiste nemmeno altrove. Solo che qui a Bari si sbaglia di più. E pure parecchio. Però dall'altra parte si hanno le condizioni ideali per fare meno errori. E grazie al c***o, con tutti quei soldi che hanno, chi non ci riuscirebbe? Ma in fondo, che meriti possiamo riconoscere loro? Che hanno più soldi? Che sono ricche? Complimenti. Ma, con tutto quel arsenale mi pare il minimo che hanno ottenuto quei risultati. Invece il Bari, non avendo Moratti, Agnelli o Berlusconi, poteva fare di più con quello che ha avuto? Abbiamo avuto Matarrese, ragazzi. Il volenteroso prof De Palo. E Paparesta e Giancaspro si possono considerare presidenti? Insomma, quando mai a Bari abbiamo avuto la nostra occasione? Appunto, MAI. Questa coi DL potrebbe essere a volta buona. Ma solo il tempo potrà confermarlo. Nell'attesa, cari traditori baresi, calcolate bene se conviene ancora massacrare gratuitamente il Bari.
E' la tua ultima occasione: se rinunci, non ne avrai altre. Pillola azzurra: fine della storia. Domani ti sveglierai in camera tua e crederai a quello che vorrai. Pillola rossa: resti nel paese delle meraviglie e vedrai quanto è profonda la tana del Bianconiglio.

ANCHE NELLE SCONFITTE MI TROVERAI
PERCHE'...
SONO LE CONDIZIONI PEGGIORI A RENDERE LE COSE STRAORDINARIE.
E IL BARI E' DAVVERO UNA COSA STRAORDINARIA.

FORZA RAGAZZI!!

viafiorino

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Re: Modularsi al Bari o modularlo alle nostre (alte) attese?

Messaggioda viafiorino » ven set 25, 2020 20:08


Cmq bisogna ammettere che Klas ha il dono della sintesi
"L'atletica è poesia
La notte, se sogno, sogno di essere un maratoneta"
Eugenio Montale

saverio67

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Re: Modularsi al Bari o modularlo alle nostre (alte) attese?

Messaggioda saverio67 » ven set 25, 2020 22:17


Sulla fiducia, sono convinto che parla degli strisciati
4/2/2015. Ciao Pierigno.


Questo è un blocco di testo che può essere aggiunto in fondo ai tuoi messaggi. Il limite caratteri è di 450.

35007

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Re: Modularsi al Bari o modularlo alle nostre (alte) attese?

Messaggioda 35007 » ven set 25, 2020 22:29


viafiorino ha scritto:Cmq bisogna ammettere che Klas ha il dono della sintesi

:risata: :risata: :risata: :risata:
NO HAY LIBERTAD SIN DESOBEDIENCIA

cavallo pazzo

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Re: Modularsi al Bari o modularlo alle nostre (alte) attese?

Messaggioda cavallo pazzo » ven set 25, 2020 23:15


KLAS scrivi meglio di Wilbur Smith o come cavolo si chiama.
Vale la pena, in sintesi, ricordare che la Bari è sofferenza e quindi gioia immensa quando si vince. Per questo io tiferò solo Bari a prescindere.
Il tifoso: Che ie semb u presdent du Bar Matarrais!
Il ds : Siamo stati tentennati di vendere Barreto!
Il presidente: Che noi siamo di serie A!
Il sottoscritto:Sciat a fa in kul tutt quand!
Il forestiero:C Vtont t'ness u purte Baar foss muert

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Re: Modularsi al Bari o modularlo alle nostre (alte) attese?

Messaggioda lascrocca » sab set 26, 2020 1:19


Sono d'accordo sulla fiducia.
Tra Lallero e tra Lalla', ma anche Firu li' e Firu la'!

IL TUFO

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Re: Modularsi al Bari o modularlo alle nostre (alte) attese?

Messaggioda IL TUFO » sab set 26, 2020 6:47


La seconda che hai detto...
Piero.....
Vive!


Tutte le migliori gasteme del mondo sono per te Giancaspro!!

savio8000

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Re: Modularsi al Bari o modularlo alle nostre (alte) attese?

Messaggioda savio8000 » sab set 26, 2020 7:27


La Bari per me è sempre stata come quel vento di tramontana in una settimana di afa e umidità al 90%. Ti inebria e ti fa venire il tremolio. È una fede che non è morirà mai, sempre e comunque accanto a lei

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Re: Modularsi al Bari o modularlo alle nostre (alte) attese?

Messaggioda Marcotello » sab set 26, 2020 8:26


35007 ha scritto:
viafiorino ha scritto:Cmq bisogna ammettere che Klas ha il dono della sintesi

:risata: :risata: :risata: :risata:

Sto usando questo topic tutte le sere per addormentarmi. Sono arrivato al quinto rigo…
Sott'o uáste... véne u aggiúste! :wink:

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Re: Modularsi al Bari o modularlo alle nostre (alte) attese?

Messaggioda grande fratello » sab set 26, 2020 8:32


Finalmente un post nuovo di Klas, sintetico, dove non si parla di critiche ai calciatori e di baresi che tifano strisciate

Inviato dal mio Redmi Note 8T utilizzando Tapatalk

fattoabari

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Re: Modularsi al Bari o modularlo alle nostre (alte) attese?

Messaggioda fattoabari » sab set 26, 2020 8:51


KLAS INGESSON ha scritto:I giornali spesso usano titoli ad effetto per attirare l'attenzione dei lettori. In queste ore circola un titolo "Il tridente del Bari vede e provvede". Il Bari che sostituisce il lavoro che di solito svolge dio. Pure gli accostamenti si fanno audaci e anche profani. Ma qualcuno ci casca, altrimenti non si spiegherebbe come mai i giornalisti battono con frequenza la pista degli slogan.
Che accade nella testa dei tifosi? Bella domanda. Troppo difficile rispondere. Proviamo a descrivere quello che si vede. A Bari si vede un tifo che è molto spezzato in parti. Esiste una parte che ininterrottamente sono anni che sottoscrive l'abbonamento. Se chiedi loro, perché? verosimilmente ti rispondono che il Bari è la squadra per la quale fanno il tifo. Come definirlo questo tifo... a prescindere? Ma sì, a prescindere va bene. Questi sono degli integralisti del Bari, senza che si offendano, sono ammalati di Bari. E neppure invitandoli a verificare se la rosa allestita dalla società è degna di ricevere fiducia, questi insani sono disposti a farsi carico (e a non far mancare il loro sostegno) pure a fronte di un campionato anonimo o peggio, di sofferenza. Un bel mistero. Qualcuno è in grado di indicare quali siano i vantaggi di questo sacrificio? In termini di risultati, la storia del Bari è avara. Tanta passione per avere in cambio così poco. Per una testa calcolante i conti non tornano. Il Bari non conviene. Il mistero si infittisce. I calcoli però appartengono al mondo della ragione, mentre costoro abitano un luogo che razionale non è. Ecco, aggiungiamo che chi tifa Bari, solo Bari, è un pazzo. Cari baresi (solodelbari), ringraziate Franco Basaglia e la sua ammirevole (e impagabile) opera nei confronti del sociale. Altrimenti oggi il vostro tifo al Bari vi avrebbe condannato al manicomio.
Per fortuna, i pazzi sono pochi. La ragione ha fatto tanti discepoli a Bari. Ma non del Bari. Il calcolo ragionato e conveniente ha spinto a trascurare il modesto Bari ad abbandonarlo in attesa che si degni di mostrare che valga la pena spendersi per lui. Se il Bari non riesce a farmi avere lo scudetto, me lo faccio dare da qualcun altro. Se il Bari non è in Champions, io ci vado lo stesso con altri. Ma poi, come torno a Bari? Diverso. Cambiato. Anzitutto calza a pennello il monologo dell'androide di Blade Runner: Io ne ho viste cose che voi del Bari non potreste immaginarvi...
Appunto, chi torna a Bari dopo queste esperienze, usando un eufemismo, diciamo che il Bari gli sta un pochino stretto. Come è naturale che sia dopo che ci si è immersi in stagioni di gran calcio.
A contrapporre tanto ben di dio, il Bari risponde con un fallimento e un campionato tra i dilettanti. Lo si vince, ma le critiche non sono mancate. E pure l'anno seguente, in C, da neopromossa la B sfugge di un soffio a causa dello spareggio perso contro la Reggiana. Ma pure qui critiche feroci. E le critiche non risparmiano niente e nessuno. Lamanna (in B), Caputo (in B), Castrovilli (in B), Simeri (in D). Elenco non completo, all'appello ne mancano tanti altri che ne hanno prese. A volte con ragione. Ma tante volte come se non si attendesse altro che vedere il Bari scivolare su una buccia di banana. Quello che appare davvero evidente è la sproporzione degli attacchi al Bari. Non sono misurati al Bari. Se il Bari commette uno sbaglio da 2, l'offesa che torna è da 8 in intensità. Perché quei 6 punti in più? Si potrebbe credere che sotterraneamente si muova una malafede che è sempre pronta a colpire alla prima occasione che si offre. Ma forse non c'è solo questo. C'è anche altro. Facciamo un altro esempio. Recentemente è stato sferrato un attacco a Telebari, rea di non trasmettere la partita del Bari, quella di coppa italia, in diretta. Davvero una sterile polemica che però ha ricevuto consenso per diverse ore, fino a quando si è capito che Telebari non poteva per mancanza di diritti televisivi sostituirsi alla Rai che invece li aveva. Eppure contro Telebari si è scritto tanto, troppo e senza curarsi se queste parole al veleno erano vere o no. Ma anche qui, perché? Solo malafede? E se fossimo lontani dal vero? Non dobbiamo escludere che chi critica il Bari, o in questo caso Telebari, sia sincero. Lui la pensa davvero così. Il Bari è mediocre e Telebari di basso livello. Queste affermazioni troverebbero riscontro se il Bari così conciato e telebari così allestita affronatssero scenari da Champions. Ma so che è buono perché lo faccio io, o gialloOro che la mette sul ridere, portati su palcoscenici europei non strapperebbero un sorriso, come a dire, ma a Bari come stanno messi? Ma dove vogliono andare? In effetti mancherebbe quel tono da D+. Ma noi qui siamo D-.
Ecco, forse è questa la giusta chiave di lettura. Al Bari manca da sempre quello sguardo che riesce a vederlo e accettarlo per quello che è. Non è una operazione difficile da fare. E' sufficiente tenere ben a mente quello che ci restituisce la storia della nostra squadra. 112 anni, 30 anni di A, l'ultimo campionato disputato in A dieci anni fa. Nei 30 anni di A MAI una qualificazione in Europa. E poi tanta, tantissima sofferenza per poter salvarsi dalle frequenti retrocessioni. Siamo onesti, non sembra un palmares del quale gonfiare il petto con orgoglio. Anzi, meglio mostrare una certa umiltà quando ci si approccia al Bari. Invece è esattamente il contrario quello che succede. Per come si fanno polemiche o si muovono critiche, pare che qui non si sia fatto altro che assaggiare di continuo la vittoria, che la bacheca straripi di trofei di ogni genere. Che i campioni visti al San Nicola giustificano l'incapacità di tollerare gli errori dei giovani lanciati allo sbaraglio. Magari sarebbe utile pensare che un giovane nel suo percorso di crescita lascia sul campo delle sbavature che lo aiuteranno a migliorare. Naturalmente se si conosce questa natura umana (e la si accetta) pure la parte più vulnerabile viene accolta. E il Bari ha mostrato nel corso della sua storia di essere molto umano. La perfezione, non esiste. Per la verità, non esiste nemmeno altrove. Solo che qui a Bari si sbaglia di più. E pure parecchio. Però dall'altra parte si hanno le condizioni ideali per fare meno errori. E grazie al c***o, con tutti quei soldi che hanno, chi non ci riuscirebbe? Ma in fondo, che meriti possiamo riconoscere loro? Che hanno più soldi? Che sono ricche? Complimenti. Ma, con tutto quel arsenale mi pare il minimo che hanno ottenuto quei risultati. Invece il Bari, non avendo Moratti, Agnelli o Berlusconi, poteva fare di più con quello che ha avuto? Abbiamo avuto Matarrese, ragazzi. Il volenteroso prof De Palo. E Paparesta e Giancaspro si possono considerare presidenti? Insomma, quando mai a Bari abbiamo avuto la nostra occasione? Appunto, MAI. Questa coi DL potrebbe essere a volta buona. Ma solo il tempo potrà confermarlo. Nell'attesa, cari traditori baresi, calcolate bene se conviene ancora massacrare gratuitamente il Bari.

Bellissimo post, capace di farmi riflettere e ragionare sul nostro Bari e scritto nel momento giusto, alla vigilia dell'inizio di un nuovo campionato.
L'unica cosa che avrei fatto è contestualizzare la storia del Bari, mi spiego meglio, quando dici che in 112 anni di storia non abbiamo vinto nulla è vero ma se lo confrontiamo con altre realtà del sud in qualche modo questo dato ci da qualche soddisfazione. Nel senso che al sud forse (non vorrei sbagliare) solo Napoli e nessun'altra squadra ha fatto meglio del Bari, ma mi rendo conto , è solo una piccola soddisfazione rispetto ai traguardi raggiunti da tante altre squadre anche di città più piccole della nostra.
Forse è proprio questa la ragione per cui molti tifosi del Bari credono di poter criticare ferocemente tutto e tutti, secondo me sbagliando e pure di molto.
In conclusione quando dici: "Abbiamo avuto Matarrese, ragazzi. Il volenteroso prof De Palo. E Paparesta e Giancaspro si possono considerare presidenti? Insomma, quando mai a Bari abbiamo avuto la nostra occasione? Appunto, MAI. Questa coi DL potrebbe essere a volta buona. Ma solo il tempo potrà confermarlo. Nell'attesa, cari traditori baresi, calcolate bene se conviene ancora massacrare gratuitamente il Bari." mi trovi completamente d'accordo, e spero che questo post porti tutti noi a riflettere sul discorso e a farci calare veramente nella nostra realtà senza presunzione e supponenza, FORZA SEMPRE E SOLO BARI.

Sal

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Re: Modularsi al Bari o modularlo alle nostre (alte) attese?

Messaggioda Sal » sab set 26, 2020 9:08


Vivo al nord da una vita, potevo trovarmi comodamente uno squadrone da tifare, ma al cuore non si comanda, per me esiste solo la squadra della mia città natia. Mi sono sempre chiesto come possa un barese tifare la squadra di un'altra città, non sono mai riuscito a darmi una risposta valida.

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Re: Modularsi al Bari o modularlo alle nostre (alte) attese?

Messaggioda discitur » sab set 26, 2020 10:59


Il Bari e' come lo Zair del deserto.Nel bene o nel male chi lo ama no lo tradisce mai.

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Re: Modularsi al Bari o modularlo alle nostre (alte) attese?

Messaggioda strabari » sab set 26, 2020 11:04


Sal ha scritto:Vivo al nord da una vita, potevo trovarmi comodamente uno squadrone da tifare, ma al cuore non si comanda, per me esiste solo la squadra della mia città natia. Mi sono sempre chiesto come possa un barese tifare la squadra di un'altra città, non sono mai riuscito a darmi una risposta valida.


Io una risposta me la sono data ed è un sentimento trasversale, nel senso che non c'è solo a Bari, ma un pò in tutte le città le cui squadre non regalano grandi soddisfazioni ai propri abitanti... tifando per altre squadre, si autoconvincono che sono dei vincenti, che fanno parte di una realtà che vince e che regala soddisfazioni necessarie per molti di noi ad affrontare meglio le frustrazioni della vita di tutti i giorni. Per me alla base non c'è altro, anche perché questi sentimenti nascono quando si è bambini e si tende naturalmente ad andare dietro idoli dello sport che ti fanno sognare ed in cui ci si rivede. Se così non fosse, non si spiegherebbe come mai detto fenomeno sia diffusissimo in città dove le squadre stentano e si assottiglia fino quasi a scomparire nelle città sede di grandi squadre (non troverai mai un torinese che tifa per il Modena, tanto per dirne una, mentre invece Modena sarà certamente piena di juventini, milanisti ed interisti).
Non si spiegherebbe perché in alcune realtà dove prima questo fenomeno era diffusissimo, nel tempo è andato scomparendo quando la squadra della propria città ha compiuto un salto di qualità (per intenderci Parma il cui stadio fino agli anni 80 era popolato da innumerevoli strisciati che sono via via scomparsi a furia di vittorie negli anni 90. Un amico di Parma con cui mi son confrontato mi ha detto che addirittura si verificava il fenomeno opposto, ossia al Tardini andava gente di altre città che tifavano Parma (da Pavia, da Mantova, da Lecco, etc etc.)
Al netto di tutto ciò, trovo che il tifo verso squadre lontane sia in assoluto un sentimento meno solido e di nobiltà e lignaggio inferiore rispetto a quello che caratterizza il tifo verso la squadra della propria città che, in genere, nasce da motivazioni ben più solide e fondate quali la passione per la propria terra, la propria cultura e le proprie radici ed origini.
Quando girando per Bari sento e vedo capannelli di gente che si infervora per Juve, Milan e Inter, sinceramente mi suscitano un sentimento di tenerezza, mi fanno pena, non mi fermerei mai a parlare di calcio con loro, perché ritengo che il calcio come lo intendo io è proprio un altro sport rispetto al modo in cui lo intendono loro...

Sal

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Re: Modularsi al Bari o modularlo alle nostre (alte) attese?

Messaggioda Sal » sab set 26, 2020 13:43


strabari ha scritto:
Sal ha scritto:Vivo al nord da una vita, potevo trovarmi comodamente uno squadrone da tifare, ma al cuore non si comanda, per me esiste solo la squadra della mia città natia. Mi sono sempre chiesto come possa un barese tifare la squadra di un'altra città, non sono mai riuscito a darmi una risposta valida.


Io una risposta me la sono data ed è un sentimento trasversale, nel senso che non c'è solo a Bari, ma un pò in tutte le città le cui squadre non regalano grandi soddisfazioni ai propri abitanti... tifando per altre squadre, si autoconvincono che sono dei vincenti, che fanno parte di una realtà che vince e che regala soddisfazioni necessarie per molti di noi ad affrontare meglio le frustrazioni della vita di tutti i giorni. Per me alla base non c'è altro, anche perché questi sentimenti nascono quando si è bambini e si tende naturalmente ad andare dietro idoli dello sport che ti fanno sognare ed in cui ci si rivede. Se così non fosse, non si spiegherebbe come mai detto fenomeno sia diffusissimo in città dove le squadre stentano e si assottiglia fino quasi a scomparire nelle città sede di grandi squadre (non troverai mai un torinese che tifa per il Modena, tanto per dirne una, mentre invece Modena sarà certamente piena di juventini, milanisti ed interisti).
Non si spiegherebbe perché in alcune realtà dove prima questo fenomeno era diffusissimo, nel tempo è andato scomparendo quando la squadra della propria città ha compiuto un salto di qualità (per intenderci Parma il cui stadio fino agli anni 80 era popolato da innumerevoli strisciati che sono via via scomparsi a furia di vittorie negli anni 90. Un amico di Parma con cui mi son confrontato mi ha detto che addirittura si verificava il fenomeno opposto, ossia al Tardini andava gente di altre città che tifavano Parma (da Pavia, da Mantova, da Lecco, etc etc.)
Al netto di tutto ciò, trovo che il tifo verso squadre lontane sia in assoluto un sentimento meno solido e di nobiltà e lignaggio inferiore rispetto a quello che caratterizza il tifo verso la squadra della propria città che, in genere, nasce da motivazioni ben più solide e fondate quali la passione per la propria terra, la propria cultura e le proprie radici ed origini.
Quando girando per Bari sento e vedo capannelli di gente che si infervora per Juve, Milan e Inter, sinceramente mi suscitano un sentimento di tenerezza, mi fanno pena, non mi fermerei mai a parlare di calcio con loro, perché ritengo che il calcio come lo intendo io è proprio un altro sport rispetto al modo in cui lo intendono loro...

Analisi corretta e condivisibile, un caro saluto e Forza Bari.

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