Della partita di oggi ho visto solo la punizione al 96'
, ma ho una scusa più che valida.
Ho assisito tutto il pomeriggio ad un incontro per il festival dello sport con ospiti tre mostri sacri: Sacchi, Ancelotti e Guardiola. Hanno parlato per un'ora e mezza circa delle loro esperienze e della loro idea di calcio.
Sacchi certamente il più filosofo dei tre, ma ha spiegato chiaramente la sua idea di fare calcio che ha rivoluzionato un po' le tattiche ai suoi tempi: pressing alto per tenere alta la squadra. Un calcio certamente dispendioso, ma che qualcosa ha portato, anche se forse eccessivamente rigido. Lo stesso Maldini (incontro a cui ho assisitito ieri) lo ha confermato quando ha parlato del suo ex allenatore: non cambiava mai idea. Si giocava sempre alla stessa maniera, indipendentemente dall'avversario. Secondo Maldini, è stato per questo che col Milan Sacchi ha vinto un solo scudetto in 5 anni.
Ancelotti invece è uno che ha appreso certamente qualcosa da Sacchi, ma non tanto come idea di calcio, quanto come metodo di approccio all'allenamento, quindi organizzazione dello stesso. E' stato infatti l'unico che non ha detto a chi si isparava, ha un modo di intendere il calcio certamente diverso dagli altri due ed è senza dubbio tra i tre quello che più è disposto a cambiare per andare in contro ai suoi giocatori.
Guardiola è quello che più mi ha sorpreso: innanzitutto ha subito bocciato il tiki-taka. Ha detto chiaramente che è un'espressione che a lui non piace minimamente, ma soprattutto ha detto subito che il suo modo di fare calcio a Barcellona non era quello di giochicchiare col pallone, quanto quello di creare una zona in cui pressare tenendo al tempo stesso il pallone tra i piedi. Un concetto che a me personalmente è piaciuto tantissimo. Poi ha parlato della sua "ricetta" che lo ha portato a vincere tutto col Barça: anche qui, è stato molto chiaro. Lui non ha rivoluzionato nulla, ha semplicemente avuto la fortuna di disporre di un fenomeno assoluto (Messi) e di altri 7-8 giocatori che sono cresciuti nel Barcellona. Sono partiti da bambini in questa squadra e hanno raggiunto la prima squadra, sempre con la stessa filosofia, che a quanto pare, ha aiutato non poco. Ovviamente l'Olanda di cui tanto si è parlato in questo topic, è stato un suo modello.
E' stato un incontro veramente bello, ma descrivere ogni cosa mi è veramente difficile.